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Autore: ScoSt1124    16/06/2017    5 recensioni
[Sterek!AU][Migliori amici][Text!fic][Discorso diretto]
Dal testo:
"Possiamo starci tutti e due."
"Devi chiedere se Derek vuole."
"Deek, vuoi?"
"Ok. Come ti chiami?"
"Mici-Miz-Mice-sław"
"Micio va bene uguale?"
"Sì."
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Claudia Stilinski, Derek Hale, Famiglia Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Caramelle

Ora io ho bisogno di te per dormire la notte


 

 

10 Aprile ~ Villa Hale  

 

"Ehi, Stiles." 

"Ciao Talia. Come stai?" 

"Tutto bene, tu? Claudia mi ha detto della visita." 

"Sì ma tutto a posto. Tranquilla. Derek c'è?” 

"Certo, è di sopra. Ascolta, a proposito di Derek, hai notato qualcosa di strano?" 

"No, perché?" 

"Saranno solo mie paranoie. Mi hanno chiamato da scuola dicendo che tutti i test che ha fatto questa settimana li ha lasciati in bianco. Pensavo tu potessi avere qualche idea." 

"No, mi spiace. Posso provare a parlargli però." 

"Sei un tesoro." 

"Sono sicuro che non sarà nulla." 

 
 

 
 
“Si può sapere cosa diavolo ti prende?” 

“Ciao anche a te, Micio.” 

“Non chiamarmi in quel modo, solo per non farmi incazzare. Perché non sono arrabbiato, di più.” 

“Ti chiamo Micio, quando voglio. E non mi hai detto il motivo.” 

“Il motivo? Me lo chiedi pure?” 

"Sì?" 

"Sai cosa mi ha detto tua madre?" 

"Prego, Stiles. Entra pure, Derek è di sopra?" 

"No, idiota. Che è preoccupata per te. E ora lo sono anche io. Si può sapere cos'è questa storia che lasci tutte le verifiche in bianco?" 

"Sono cazzi miei." 

"No, sono anche miei." 

"E sentiamo... perché di grazia? Quello che verrà bocciato sono io, mica tu." 

"Scusa se mi preoccupo, eh. Poi sei sempre andato bene, ora che fai?" 

"Ora non ho più voglia di studiare, ok?" 

"Bene, allora studiamo insieme." 

"Ma ti puoi fare i fatti tuoi? Non ho voglia. Punto. Ora puoi anche tornartene da dove sei venuto." 

"Ci torno eccome, non scomodarti a farti sentire di nuovo." 

"ST- Scus- Bravo idiota che sei, Derek. Davvero complimenti." 

 

 

 

12 Aprile ~ Biblioteca della scuola 

 

"Stil-" 

"Signor Hale, silenzio." 

"Non posso urlare, però ascol-" 

"Molte cose, non è perché sono difficili che non osiamo farle, ma perché non osiamo farle che sono difficili" *

"La metti così?! Allora... non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni." **

"Signor Hale... questa è l'ultima volta che l'avviso." 

"Sì, scusi. Stiles asp-" 

 

 

 

13 Aprile 

 

(15:08) Ok, scusa. DH 

(15:09) Tutto qui? SS 

(15:11) Sì, perché sono un'idiota. Non volevo prendermela con te. DH 

(15:15) Che sei idiota lo sapevo. Volevo solo aiutarti. È quello che facciamo sempre l'uno per l'altro, solo non mi aspettavo reagissi così. E tre giorni senza parlarti sono così dannatamente lunghi. SS 

(15:16) So che volevi aiutarmi, quindi scusa. Non puoi capire che strazio, non sopporterei altro tempo così. DH 

(15:18) Bene, quindi vuoi dirmi che è successo? Hai litigato con Paige? SS 

(15:21) Merda, Paige. DH 

(15:21) Cosa? SS 

(15:22) Non la vedo dal giorno in cui abbiamo litigato io e te. Che pessimo fidanzato. Mi lascerà e avrà tutte le ragioni di questo mondo. DH 

(15:24) Non fasciarti la testa prima di cadere. Vai da lei e parlale. SS 

(15:24) Dici? DH 

(15:25) Dio... a volte mi chiedo perché, dei due, quello fidanzato sia tu. SS 

(15:27) Dovrei iniziare a chiedermelo anche io. DH 

(15:27) Vai e non parlare. SS 

(15:31) Posso venire da te dopo? DH 

(15:32) Ovvio. Ci manca pure che non ti fai vedere dopo essere stato perdonato. SS 

(15:33) Prima donna. DH 

(15:33) Se se. SS 

(15:35) Sei il migliore. DH 

(15:37) :P  SS 

 

 

(19:08) Ti passo a prendere tra dieci minuti. DH 

(19:11) Non vieni più qui? SS 

(19:12) No, andiamo alla riserva. DH 

(19:12) Se ti va. DH 

(19:14) A vedere le stelle? E me lo chiedi pure? Porto il telo e le caramelle, così facciamo pace per bene. SS 

(19:15) Grande. A dopo! DH 

(19:15) Aspetta, con Paige? SS 

(19:17) Ne parliamo dopo. DH 

 

 

 

 

(Ore 20:12) ~ Riserva 

 
 
"Mai più tre giorni così, ti prego." 

"Assolutamente." 

“Anche se poi facciamo pace con le caramelle e questo mi piace parecchio.” 

“Bastava dirlo, le compravamo senza discutere.” 

"Ormai è andata, sarà per la prossima volta. Che freddo fa? Menomale che ho portato la coperta." 

"Stiles... ho capito, vieni qui." 

"Ciao calorifero. Un giorno dovrai spiegarmi come fai ad essere così caldo e io senza sangue." 

"Per compensare." 

"Non è andata bene con Paige, vero?" 

"Mh." 

"Quanto male da uno a dieci?" 

"Non lo so. Cioè ha detto che ormai era successo, però non credo sia bello essere dimenticati dal proprio ragazzo. Poi quando l'ho baciata, non era per nulla come sempre." 

"In che senso?" 

"Non era come al solito, sembrava fredda, come delusa anche se diceva di no." 

"Si capisce davvero da un bacio?" 

"Beh, possono fare anche schifo a volte." 

"Non ho mai baciato nessuno. Però vorrei che il primo non facesse schifo. Anche se credo arriverà da quello schifoso di Raeken." 

"Stiles lui ti- ti ha... ti ha costretto a fare qualcosa che non volevi?" 

"No, frena. Assolutamente no. Ci prova, ma sono bravo a respingerlo. Poi ho un migliore amico geloso, che mi guarda le spalle ultimamente. Quando non mi respinge." 

"Stiles, sto per fare una cosa. Ti fidi di me?" 

"Ovvio che mi fido." 

"Voglio che il primo bacio te lo dia qualcuno che ti voglia bene veramente e non un bullo su di giri. Voglio che te lo ricordi come una cosa bella." 

"Anche io lo vorr-" 

 

 

"Io... wow. Non ha fatto per nulla schifo." 

“Meglio così. Qualsiasi cosa, ricordati di questo.” 

“Grazie?! Cioè non eri costretto, sai?” 

“Non me lo hai chiesto, sono io che volevo darti un buon ricordo della cosa.” 

“Ok, beh, grazie… Non è che torni a stringermi che ho freddo?” 

"Mh." 

"Era un sorriso quello, dietro al finto sbuffo. L'ho visto." 

 

 

“Quindi… come la mettiamo con lo studio?” 

“Era una stella cadente quella?” 

“Derek…” 

“Ne sono sicuro. Tu non l’hai vista?” 

“È il tredici aprile, non il dieci agosto. Non cambiare discorso.” 

“Peggio per te, io il mio desiderio l’ho espresso.” 

“Anche io, che mi parlassi.” 

“Stiles, te l’ho già detto. Non è successo nulla, non mi va di studiare.” 

“Che non ti va di studiare, ok. Ma ti posso pur sempre aiutare io. Che le faccio ora o l’anno prossimo, non cambia.” 

“Se ti dicessi che non me ne importa poi così tanto? Di perdere l’anno, intendo.” 

“Ti direi che fai  male, visto che non hai mai avuto problemi. Mi prometti che proviamo a studiare insieme?” 

“Non mi lascerai in pace, vero?” 

“Assolutamente no.” 

“Va bene. Proviamoci.” 

  

  

(21:52) Stiles, dove diavolo sei? JS 

“Oh merda. Der, svegliati. Ci siamo addormentati.” 

“Mh. Cinque minuti, Micio.” 

“No, cinque minuti no. Papà mi da per disperso.” 

(22:12) Scusa, scusa. Sto bene. Sono con Derek, tranquillo. Un quarto d’ora e sono a casa. SS 

“Non gli hai detto che uscivamo?” 

“Sì… No, merda. Ero sovrappensiero.” 

“E quando mai?!” 

“Sì, fai poco lo spiritoso. Andiam- ah” 

“Che c’è?” 

“Mi si è addormentata la gamba.” 

“Sei una frana.” 

“Ehi, bada come parli che ritiro l’offerta.” 

“Se, se. Vieni va.” 

“Dove dovrei venire?” 

“Sei così gay quando fai queste battute” 

“Lo sono in tutta la mia bellezza e pure nelle battute, caro.” 

“Ma piantala.” 

“Ti ha fatto così schifo baciarmi? Cioè, insomma, farlo sapendo che sono gay.” 

“Perché lo pensi? E comunque no. Altrimenti non l’avrei fatto di mia spontanea volontà.” 

“Però non hai pensato al fatto che stai con Paige.” 

“No.” 

“Ok, lasciamo perdere. È abbastanza imbarazzante.” 

“Giusto un po’. È stato solo diverso. Ci sei?” 

“Puoi anche lasciarmi, giuro che riesco a reggermi in piedi senza che tu mi tenga la vita. Poi la vedo grigia guidare.” 

“Ingrato.” 

“Oh mio cavaliere, sarebbe così gentile da lasciarmi andare? Così che lei possa guidare?” 

“Sali in macchina che è meglio.” 

 

 

 

18 aprile ~ Villa Hale  

 

“Bene, il terzo principio della dinamica?” 

“Se un corpo A esercita una forza su un corpo B, allora il corpo B esercita su A una forza uguale e contraria.” 

“Yes, perfetto. Direi che anche fisica sei a posto. Passiamo a storia?” 

“No dai, basta. Siamo sui libri da due ore.” 

“Ma domani hai anche il compito di storia.” 

“Dieci minuti di pausa?” 

“Solo dieci.” 

“Sei troppo rigido.” 

“Ti ho detto che ti aiutavo?! Non contraddire i miei metodi.” 

“Certo, me la pagherai.” 

“Sì, sì. Dici sempre così e non lo fai mai.” 

“Ne sei convinto?” 

“No, Der. Non fare quella faccia. No, non ho via di fuga, non è valido.” 

“Subirai in silenzio.” 

“No, dai. Il- Der. Non res- ahah” 

“Quindi mi dai una pausa?” 

“Tut-tutta quella c-che vuoi. Ba-basta che la smetti ahah” 

“Bene.” 

“Devi smetterla di ricattarmi con il solletico. Lo soffro troppo.” 

“Perché? Io mi diverto.” 

“Io no. Cioè sì… ma devi darmi il tempo di respirare.” 

“Certo, certo. Partita?” 

“Va bene. Solo una.” 

“No. Se vinco io la prima, ne facciamo due.” 

“Grazie al cazzo, io sono una pippa.” 

“Devo pur avere qualche cosa a mio favore.” 

 

 

“Dai Stiles, così mi hai fatto vincere facile.” 

“Come se non lo sapevi.” 

“Ovvio, Micio. Passo a prenderti io domani?” 

“No, mi sa che ci vediamo direttamente a scuola. Entro alla seconda.” 

“Allora ci vediamo in corridoio prima della terza. Voglio l’in bocca al lupo.” 

“Certo, Der. Per chi mi hai preso?!” 

“Fila a casa, prima che la pattuglia dello sceriffo venga a cercarti.” 

“Poi finiresti tu in carcere per rapimento di minore e addio verifiche.” 

“Forse dovrei prenderla in considerazione.” 

“Idiota, a domani!” 

“A domani.” 

 

 

 

 

19 Aprile ~ Corridoio della scuola  

 

(09:47) Stiles, ci sei? Tra poco inizia la terza. DH 

(09:49) No, Der. In bocca al lupo! SS 

(09:49) Che è successo? DH  

(09:51) Nulla, perché? Vai e recupera tutto. SS 

(09:51) Dove sei? DH 

(09:52) Derek… Non farmi incazzare. SS  

 

 

“Questo è perché va tutto bene, vero?” 

“Der… Per-perché sei qui? Io, io sto bene. Mi lacrimano so-solo gli occhi. È allergia.” 

“Sì, certo. Vieni, ti aiuto ad alzarti.” 

“No! Io… va bene così. Dammi tempo. E poi devi andare a fare il compito.” 

“Ok, ti do tempo. Ma non mi muovo di qui.” 

“Non fare il deficiente. Hai un compito che ti aspetta.” 

“Sì, beh, può aspettare in eterno.” 

“Riesco a rovinare anche te.” 

“Che è successo?” 

“Ra-raeken” 

“Quel pezzo di merda. È stato lui… il… il labbro.” 

“Mi ha morso, perché l’ho respinto. Poi sono iniziati i calci e gli insul- gli… voglio an-andare a casa. Ti prego.” 

“Ora ci andiamo, te lo giuro. Shh, ci sono io.” 

“Gr...” 

“Shh, vieni.” 

 

 

 

 

“Stilinski, Hale! Dove state andando?” 

"Aspettami qui." "Coach, stavo accompagnando Stilinski a casa, non si sente molto bene e i suoi non possono venirlo a prendere. Quindi sa, non vorrei che stia male durante il tragitto. Giuro che lo porto solo a casa e poi torno." 

"E io sono la fata turchina, Hale. Vero?" 

"Può essere ciò che vuole, Coach." 

"Oh, grazie. Comunque sei maggiorenne, sei libero di uscire. Stilinski, invece, devi portare la giustificazione." 

"Sì, coach." 

"Grazie, Coach" 

"Torna almeno per gli allenamenti, Hale. Altrimenti non sarai titolare questo weekend." 

 

 

 

"Da quando sei diventato maggiorenne, Der?" 

"Per il coach lo sono dalla prima." 

"Saranno quei quattro peli di barba che ti ritrovi." 

"Sei solo invidioso. Andiamo." 

 

 

 

"Der, fermati." 

"Che c'è? Siamo arrivati." 

"C'è mamma in casa. Io... Io... n-non posso. Non p-posso entrare così. Si preoccuperebbe troppo." 

"Vuoi che ci parli io?" 

"No, aspettiamo un po'. Magari esce." 

 

 

 

"Stiles..." 

"Altri cinque minuti, per favore." 

"È più di un'ora che siamo qui." 

"Lo so, cinque minuti. Solo quelli, poi entriamo lo stesso." 

 

 

"Puoi anche non tenermi la mano." 

"Scusa, pensavo lo volessi." 

"No. Cioè, sì. Lascia stare. Andiamo." 

 

 

"Mamma, sono a casa." 

"Tesoro! Come ma già a ca- Che hai fatto?" 

"Non è niente, tranquilla. Io..." 

"Come tutte le altre volte, vero? Quando ti deciderai a dire ciò che succede veramente? Ti abbiamo chiesto se volevi cambiare scuola, perché non vuoi?" 

"Qui sto bene, davvero, escludendo qualcuno. Poi c'è Derek." 

"Stiles, io..." 

"Ora vado in camera. Ci sentiamo dopo, Der. Grazie per avermi accompagnato." 

 

 

"Derek, grazie per averlo accompagnato." 

"Claudia, io... farò di tutto per aiutarlo, te lo prometto." 

"Sono contenta che abbia te." 

"Vado un attimo di sopra, magari vuole parlare un po'." 

"Grazie." 

 

 

 

 

"Posso?" 

"Perché non te ne torni a scuola?" 

"Perché hai bisogno di me." 

"Sono patetico e il coach non ti farà giocare." 

"Non mi importa. Fammi spazio." 

 

"Vorrei stare così per sempre." 

"Se è ciò che vuoi, Micio." 

"Mi sento al sicuro abbracciato a te." 

"Allora staremo così." 

"No, Merda. Ti ho fatto studiare e manco hai fatto le verifiche. Sono un aiutante pessimo." 

"Ecco, mi hai pure concesso una pausa piccolissima." 

 

 

“Der, stai vibrando.” 

“La smetterai mai di essere equivoco?” 

“Che c’è? È la verità!” 

"Ah." 

 

(16:15) Der, scusa, non ce la faccio. Puoi andare tu a prendere Cora? LH 

(16:18) Sì, tranquilla. DH 

 

 

 

"Stiles, devo andare a prendere Cora. Devo andare, mi spiace." 

"Mi sento tanto un bimbo piccolo." 

"Che stai dicendo?" 

"Ai bambini piccoli gli si danno baci sulla fronte, come hai appena fatto." 

“Idiota. E sentiamo, dove lo volevi?” 

“Io… Non… vai che fai tardi.” 

 

 

 

 

 

24 Aprile ~ Villa Hale  

 

“Mamma, posso parlarti?” 

“Derek! Dimmi, come mai quella faccia?” 

“Ormai siamo a maggio e sono sotto in quasi tutte le materie. Ci ho provato a tirarle su, ma sta diventando davvero difficile ad un mese dalla fine quindi… credopropriocheperderolanno.” 

“Derek Hale. Ripeti quello che hai detto.” 

“Io… credo proprio che perderò l'anno. Ma ti giuro, te lo prometto, l'anno prossimo mi impegno al massimo e uscirò con i migliori dei voti.” 

“Si può sapere cosa ti sta succedendo? È per Paige, non è così? Tesoro, le cotte adolescenziali vanno e vengono.” 

“No, noi nemmeno ci siamo lasciati.” 

“E vuoi dirmi che va tutto bene tra di voi?” 

“No, non è quello per cui vado male.” 

“C'è qualcosa che non va con i professori?” 

“No.” 

“E allora perché vuoi mandare all'aria l'anno? Non ti sto rimproverando, voglio solo capire.” 

“Non ho più voglia. Ora me ne vado in camera.” 

“Derek, stavamo parl- come non detto.” 

 

“Mà, che sta succedendo?” 

“Niente Laura. Tuo fratello ha appena deciso di farsi bocciare.” 

"Perché?" 

"Non lo so. Ha iniziato a dire cose a cui non crede nemmeno lui." 

"Vuoi che ci parli io?" 

"Fallo calmare un po' prima." 

 

 

 

"Der?" 

"Vattene Lau." 

"Se non volessi?" 

"Fatti tuoi." 

"Ehi, è questo il modo di parlare a tua sorella?" 

"…" 

"Der, perché vuoi farti bocciare?" 

"Per-perché è l'un-unico modoperaiutareStiles" 

"Frena, frena. Prendi fiato e dimmelo con calma perché non ho capito nulla." 

"È... io... è l'unico modo che ho pe-per aiutare Stiles." 

"Cosa c'entra Stiles?" 

"Cora, che ci fai qui?" 

"Fate una riunione tra fratelli e non mi dite nulla?" 

"Non è una riunione, Laura si è impossessata dell'altra parte del letto senza nemmeno chiedere. Così come stai facendo tu." 

"Zitto fratellone. Ormai sono qui anche io." 

"L'hai sentita, no? Ora puoi continuare, Der. Che sta succedendo a Stiles?" 

"Sta avendo problemi con dei ragazzi a scuola. Ma io non posso aiutarlo. Sono in classi diverse dalle sue e l'unico momento in cui ci vediamo è in mensa quando ormai i danni sono fatti." 

"E non l'ha detto a nessuno?" 

"No, Laura. I suoi gli hanno proposto di cambiare scuola, ma lui non vuole." 

"Classico di Stiles. Testardo com'è." 

"Cora!" 

"Che c'è? È la verità. Non l'ho offeso." 

"Già e se - farmi bocciare - significa aiutarlo a stare bene a scuola, allora lo farò." 

"Tu ne sei convinto?" 

"Sì, Lau. Se questo può aiutarlo e posso stare vicino a lui, sì, ne sono convinto." 

"Sai, fratellone, vorrei avere anche io un migliore amico come te." 

"Sicuramente ci sarà. Anche se credo sia qualcosa in più." 

"Fratellino, c'è qualcosa che devi dirci?" 

"No, non in quel se-senso. Sto ancora con Paige, credo." 

"Come credi? O ci stai o non ci stai con la tua ragazza. Dovresti saperlo." 

"Allora non lo so, Cora." 

"Oh santo cielo." 

"Laura, non fiatare che ti butto giù dal letto." 

"Come siamo gentili, se le chiedi anche il permesso è fatta." 

"Cora, ricevi lo stesso trattamento visto che vi siete tutte e due appiccicate a me." 

"Ovvio. Quando mai ci ricapita." 

"Concordo." 

"Va bene, ma solo altri dieci minuti." 

"Se... contaci."  

 

 

 

 

2 Maggio ~ Corridoio della scuola 

 
"No, davvero, sei serio Der?" 

"Non ti ho mai preso per il culo." 

"Eh, lo so." 

"Stiles! La pianti con i doppi sensi?" 

"Mai. Guarda, c'è Paige. Cia-" 

"…" 

"È passata senza salutare... Hale, cos'hai combinato?" 

"Nulla, cioè noi... ci siamo lasciati." 

"COSA? E quando credevi di dirmelo? Ma soprattutto perché?" 

"Incomprensioni." 

"Der... che hai combinato?" 

“Perché devo essere per forza io quello ha fatto qualcosa?” 

“Scusa, non intendevo questo.” 

“Comunque nulla. Non era più come prima e credo ci sia qualcun altro.” 

“COSA? Chi? Come? Perché non me lo hai detto?” 

“Perché non ne sono sicuro. Tutto qui.” 

“Se se… con tutte le ragazze e i ragazzi che ti muoiono dietro, qualcuno trovi di sicuro. Anche se, devo dirti, che Paige mi piaceva. Era dolce e ti guardava come se ci fossi solo tu sulla terra. Ok che poi non deve piacere a me..." 

"Stiles... e comunque me ne basterebbe uno." 

"Wowowo si restringe il capo. Il solito figo da far paura, biondo con gli occhi chiari che fa contrasto con te?" 

"In un certo senso." 

"Devi farmelo conoscere." 

“Mh… Andiamo.” 

 

 

 

15 Maggio ~ Villa Hale 

 

"Pronto per studiare anche oggi?" 

"No." 

"Perché? Quelle di oggi come sono andate?" 

"Male. Ultimamente non facciamo altro che studiare e ormai non ne va bene nemmeno una. Quindi basta, sono stufo. Perdo l'anno e l'anno prossimo andrà meglio." 

"Si può sapere che ti prende? È per Paige?" 

"No. È così è basta." 

"È per Paige." 

"No, non mi va più e basta." 

"Ascolta, non so che ti prende, ma a me puoi dirlo. Insomma qualche privilegio da migliore amico ci sarà anche, no?" 

"Lo so, ma è solo questo. Ormai non me la sento di provarci ancora. Arrivo lì e non ricordo nulla. L'anno prossimo ci riproverò." 

"Ok, non posso insistere se non è ciò che vuoi. Ma se tu ti senti bene così, allora a me va bene." 

"Grazie, Stiles." 

"Ti appoggerò sempre, ricordalo. Tranne quando farai cazzate, in quel caso te lo farò notare." 

"Andiamo alla riserva?" 

"Iniziamo bene..." 

"Dai!" 

"Andiamo." 

 

 

 

 

24 Maggio 

 

(18:09) Quindi non vuoi andarci al ballo? È tra una settimana, forse dovresti decidere. Potrebbe essere un occasione per sfogarti. SS 

(18:12) No, mi sono lasciato con Paige, non ci tengo ad andare a vedere coppie felici. DH 

(18:13) E se venissi con te? Stiamo seduti a commentare tutte quelle coppiette felici che ci saranno in giro. Come le peggiori vecchiette. SS 

(18:15) Sei serio, Micio? A parte che non ti costringerei mai... poi troppa vita sociale. È solo un ballo. DH 

(18:16) Non mi hai costretto. Derek Hale vuoi venire al ballo con me? SS 

(18:18) Sì, Stiles Stilinski. DH 

 

 

 

 

 

29 Maggio 

 

(21:02) Micio, ti dispiace se non ci andiamo al ballo? DH 

(21:03) Come mai? SS 

(21:07) Non mi va proprio. Ma se tu vuoi andarci, vai tranquillo. DH 

(21:08) Non dire cavolate, da solo non ci vado. Vengo da te o qualcos'altro faremo. SS 

(21:08) Faremo un ballo privato, solo noi. SS 

(21:10) Idiota, quanto ti voglio bene. Grazie. DH 

(21:12) Mi stai diventando affettuoso, Der? SS 

(21:13) Contaci. DH 

(21:13) Siamo io e te, è facile. Due ;) SS 

(21:15) Non l'hai scritto davvero. DH 

(21:18) Invece sì, ma tu mi vuoi bene... quindi ami anche le mie battute. SS 

(21:20) Forse quando dormo. DH 

(21:21) È già qualcosa xD SS 

 

 

 

 

 

 

5 Giugno ~ Corridoio della scuola 

 

“Che fai sfigato, ci vieni stasera al ballo?” 

“Sempre gentile Raeken, eh?” 

“No, gli sfigati come te non vengono. Cosa ci verrebbero a fare?” 

“Per tua informazione ho di meglio da fare.”  

“E cosa? Sentiamo.” 

“Non sono affari tuoi.” 

“Prima o poi lo saranno, eccome se lo saranno.” 

 

 

 

 

(15:08) Ho casa libera stasera, potremmo stare qui. Senza patire il caldo fuori. DH 

(15:09) Queste proposte allettanti! Perfetto, vengo per le nove? SS 

 

 

“LAURA!” 

“Che c’è? Ti è morto il pesce rosso?” 

“No… Posso far restare Stiles a dormire?” 

“Non dovresti chiederlo a mamma?” 

“Puoi chiederglielo tu? Mi farebbe troppe domande.” 

“È il tuo migliore amico, che domande dovrebbe farti?” 

“Per favore?” 

“Questa è l’ultima volta però.” 

“Grazie.” 

“Mi devi spiegazioni, sappilo.” 

 

 

(15:18) Va bene, puoi dormire anche qua se vuoi. DH 

(15:21) Oh, pensavo ti fossi perso ahah Comunque va bene, ho il via libera dal capo. SS 

(15:22) Ok, a stasera! DH 

 

 

 

 

Ore 20:45  Casa Stilinski 

 

"Mamma, io vado allora." 

"Aspetta, ti accompagna tuo padre." 

"Ma è appena tornato da lavoro, fallo riposare." 

"Assolutamente no, figliolo. Tua madre ha ragione. Ti porto io." 

"Va bene, grazie pà. Anche se camminare un quarto d'ora, non mi avrebbe ucciso." 

"Sì, sì. La prossima volta. Vado ad accendere la macchina." 

"Ok, arrivo." 

 

"Hai preso tutto, tesoro?" 

"Sì mamma, tranquilla. Sto solo andando a dormire da Derek, non succederà nulla." 

"Lo so, conosco Derek. Ma solo mi preoccupo che tu stia bene. Hai messo la pomata su quel livido?" 

"Mi spiace farti sempre preoccupare. Ma con Derek sono sempre al sicuro. E sì, l'ho messa." 

"Sono contenta che ci sia lui. Il pigiama l'hai preso? Lo spazzolino?" 

"Ho preso tutto. Ti voglio bene. Ci vediamo domani." 

"Anche io, tesoro. Buona serata." 

 

 

 

"Tieni, un piccolo regalo. Non dirlo a tua madre, altrimenti dormo sul divano." 

"Muto. Grazie, pà."  

 

 

 

"Mi sono fermato a prendere le patatine dal nostro negozio preferito." 

“Dimmi che sono con il Cheddar, ti prego.” 

“Me lo chiedi pure? Ovvio. Ah, papà ci ha comprato due birre.” 

“Tuo padre? Lo sceriffo? Che fine ha fatto l’uomo serio che rispettava la legge?” 

“Davvero una bella domanda, Der. Probabilmente saranno pure analcoliche. Però fa figo. La prima birra assieme.” 

“Vero, entri o stiamo sulla porta tutta la sera?” 

“Non sia mai. Deve essere scomodo dormire in piedi.” 

 

 

 

“Hai idea di quanto saranno in tiro i nostri compagni? E noi? In tuta e con una birra in mano. Mi sento trasgressivo.” 

“Ti basta poco per sentirti trasgressivo a te, eh?” 

“Sono pur sempre lo sfigato della scuola, insomma, qualsiasi cosa è trasgressiva per me. Pure parlare con te e… siamo sicuri che erano analcoliche?” 

“Ma sono il tuo migliore amico ahahah ci siamo sempre parlati. Non è essere trasgressivi. E boh… Non ho mai bevuto una birra analcolica. E tu non hai mai bevuto in generale.” 

“Sai, oggi mi ha fermato lo stronzo e mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta per nulla. Ho avuto i brividi.” 

“E me lo dici ora, solo perché sei brillo vero?” 

“Non sono brillo. Ho bevuto solo una birra. Ha detto che prima o poi saranno fatti suoi ciò che faccio. Io non voglio.” 

“Giuro che non saranno fatti suoi, ci sarò sempre io a proteggerti.” 

“Quando dici queste cose sei un orsetto.” 

“Stiles, davvero, la prossima volta che lo vedo toccarti, giuro che se ne p-” 

“...” 

“E que-” 

“Scusa, oddio non so perché. Cioè mi è venuto istintivo. Io, insomma, non s-” 

“Tranquillo, cioè non è successo nulla. Non è la prima volta.” 

“Tu non ti sei tirato indietro. Cioè, io ti ho baciato. E tu non mi hai respinto.” 

“Io, beh, credevo che tu ne avessi bisogno.” 

“Dio, che vergogna. Quando farai qualcosa che vorrai tu?” 

“Stiles, non è successo niente. Non è stato così traumatico. Insomma l’avevamo già fatto.” 

“È vero. Quindi non significa niente, giusto?” 

“Già.” 

“Però mi è piaciuto.” 

“Mh." 

"Cioè non che... oddio" 

"Forse dovremmo dormire.” 

“Ma… è solo la una!” 

“Allora ci mettiamo a guardare un film?” 

“Questo mi piace.” 

   

 

 

 

“Buongiorno, Micio.” 

“Oddio, ma che ore sono?” 

“Le dieci passate.” 

“Porca di quella vacca in calore! Potevi svegliarmi prima. Buongiorno anche a te, Der.” 

“Dormivi tranquillo. Cambiati, io vado a prenderti qualcosa per la colazione.” 

“Grazie!” 

 

 

 

 

"Scusa... Non pensavo ti stessi ancora cambiando." 

"Der... non guardarmi così." 

"Così come?" 

"Intendo la gamba e la cicatrice. Come se fosse colpa tua, lo sai che non lo è." 

"Scusa. È che-" 

"No, scusami tu. Non mi ricordavo che non l'avevi mai vista." 

"Già. Quando dormo da te sei già in pigiama." 

"Non mi piace farla vedere. Per quello non metto mai pantaloncini." 

"Lo so, io... mi dispiace. Sono stato inopportuno." 

"Ma smettila. Sei il mio migliore amico. Ci conosciamo da una vita e continuerò fino alla fine a dirti che non è colpa tua." 

"Ma se ti avessi dato la man-" 

"No, ci saresti finito anche tu in questo casino. E a me va bene così. Ricordi il patto? Devi fare tutto ciò che io non posso fare, senza avere freni. Non me lo sarei perdonato se ti fossi fatto male con me." 

"Come io non mi perdono questo." 

"Ascolta, so che c'è stato un periodo in cui te l'ho fatta pesare davvero tanto, ma non avevo l'idea completa, non capivo. Erano solo le prime volte in cui vedevo quante cose non potevo fare. Mi dispiace davvero tanto avertelo fatto pesare. Ma ti prego, basta incolparti!" 

“Va bene.”















* Lucio Anneo Seneca
** Paulo Coelho


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