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Autore: Bankotsu90    18/06/2017    1 recensioni
Leila, dopo il suo discorso televisivo ai cittadini di Europia, si rende conto che il popolo la venera alla stregua di una divinità. La ragazza, inebriata dalla sete di potere, si auto-incorona imperatrice, instaurando una monarchia assoluta. Ayano, un tempo sua amica, dovrà detronizzarla per mettere fine alla sua tirannia sanguinaria.
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Leila Malcal
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Parigi, ore 23:00
 
Dopo un’ora di viaggio il pullman con a bordo il gruppo di Ayano giunse a Parigi, capitale della Repubblica Unita d'Europia e quinta città più popolosa d’Europa con i suoi 2 229 621 abitanti. Una delle prime cose che la spadaccina notò fu un grande edificio di forma piramidale che si stagliava nel cielo.
 
Che cos'è?” Domandò, sbalordita.
 
Gli altri la guardarono come se fosse impazzita.
 
Ma dove hai vissuto finora, su Plutone?” Le chiese Sophie.
 
Ayano… Davvero non vedevi nulla al di là del ghetto in cui eravamo costretti a vivere?” Domandò a sua volta Yukiya.
 
Irritata, la spadaccina li fulminò con lo sguardo.
 
Rispondete solo alla mia domanda!
 
Quella è la grande piramide di Parigi, il palazzo voluto da Leila per risiedervi. È l’edificio più grande del mondo, oltre che il più sorvegliato.” Spiegò la scienziata.
 
Perché costruire un edificio simile?
 
Leila non aveva intenzione di risiedere all'Eliseo, sede del vecchio governo repubblicano.  Voleva un nuovo edificio, adatto a rappresentare il nuovo ordine europeo da lei instaurato.
 
Parlami di quell'edificio. Ho bisogno di tutte le informazioni possibili se voglio muovermi liberamente.
 
La piramide è immensa. L’atrio laterale ospita lo zoo privato dell’imperatrice, contiene specie animali proveniente da tutta Europa e anche dall'Africa. Il tetto è costituito da un'immensa vetrata colorata. Ah, c’è anche un balcone sulla facciata dell’edificio, da dove Leila arringa il popolo radunato nel cortile, vi si possono radunare migliaia di persone.
 
E le misure di sicurezza?
 
Attorno alla piramide c’è una recinzione elettrificata. Sia attorno ad essa che all'interno ci sono soldati armati e telecamere di sorveglianza, su ogni piano. I ribelli hanno tentato più volte di assaltarla ma sono stati massacrati.
 
Non è un problema, posso aggirare le difese grazie alla mia invisibilità.
 
Non essere imprudente… Basta un errore, un singolo errore e finiresti  nel letame fino al collo.” La avvertì Sophie.
 
Lei annuì.
 
Lo so. Per questo ci occorre un piano.
 
Mademoiselle Randall!” La chiamò l’autista.
 
Cosa c’è, Kate?
 
C’è una ragazza che ci fa segno di fermarci.
 
Tira dritta, non abbiamo tempo da perdere!” Intervenne Ayano.
 
Ehi… Kate è una mia assistente, risponde solo a me!” La avvertì Sophie.
 
Oh, scusi dottoressa!” Ribatté la spadaccina, sarcastica.
 
Sophie la guardò storto, poi si rivolse all'autista:
 
Fermati, e vediamo che vuole.
 
Ok…
 
Kate pigiò sul freno e, quando il veicolo si fu fermato, aprì le portiere e si rivolse a una ragazza con capelli corti rossi e occhi viola chiaro:
 
Che vuoi?” Le chiese.
 
Scusi il disturbo, signorina! Ma ho bisogno di un passaggio!
 
Per andare dove?
 
A casa mia, sono terribilmente in ritardo.
 
Capisco. Beh, dovrai andare a piedi, Mademoiselle… Qui siamo al completo.
 
La ragazza la guardò indignata.
 
Non vorrà lasciarmi appiedata con questo buio? Rischio di fare brutti incontri!
 
Problema tuo, non mio.
 
Su, non sia scortese! Le sto solo chiedendo un passaggio a casa!
 
Kate assunse un'aria scocciata.
 
Chiedo scusa se non sono stata chiara, o se le mie parole possono averti confusa. Io non voglio che tu mi fraintenda, quindi te lo ripeto. LEVATI DAI PIEDI!
 
Kate…” La chiamò Sophie.
 
Che c’è, dottoressa?
 
Intorno all'autobus…
 
Sorpresa, la donna guardò davanti a sé e vide due loschi figuri fermi in mezzo alla strada che la tenevano sotto tiro con le loro mitragliette. Altri erano piazzati ai lati e dietro il veicolo.
 
Te l’avevo detto di tirare dritto…” Esclamò Ayano, furente.
 
Tenete le mani alzate! E non fate mosse false!” Intimò loro la rossa.
 
I passeggeri dell’autobus, Kate compresa, obbedirono.
 
La sconosciuta salì a bordo e scrutò attentamente i vari volti che la fissavano con un misto di odio, disprezzo e timore. Ad un certo punto esclamò:
 
Guarda chi si vede… Sophie Randall, la macellaia di Amburgo!  Abbiamo fatto tombola!
 
Ora non lavoro più per Leila, mi sono unita alla resistenza!” Affermò la scienziata.
 
E ti aspetti che io ti creda?
 
Posso confermarlo io.” Disse Ayano, alzandosi in piedi.
 
Tu chi sei?
 
Ayano Kosaka, sono una giapponese.
 
Io invece sono Yukiya Naruse, come sopra.
 
Ayano … Ma certo! Tua madre mi ha parlato di te! Io sono Jean Rowe, ex cavaliere di Britannia, ora affiliata alle Brigate Rivoluzionarie.
 
Piacere di conoscerti.
 
Il piacere è mio… Abbassate le armi, ragazzi! Sono amici!” Affermò Jean.
 
Tutti obbedirono.
 
Immagino che siate qui per vedere Oscar Hammel, giusto?
 
Giusto.
 
Vi conduco subito da lui. Scendete dal pullman e seguiteci.
 
Anche se titubante, il quartetto obbedì.
 
**********
Dopo un quarto d’ora di cammino il gruppo di Ayano, scortato dai ribelli, giunse in vista di un casinò, la cui insegna recava la scritta:
 
CASINÒ ROQUETTE
 
Era un edificio di colore bianco alto tre piani. Una volta varcato l’ingresso si ritrovarono in un ambiente fastoso e affollato. Persone vestite elegantemente giocavano alle slot machine o alla roulette. Mentre si guardava attorno meravigliata Ayano venne urtata da una donna con lunghi capelli biondi lisci che le arrivavano alla schiena e occhi celesti, che indossava un abito da sera nero.
 
Scusa… Ti sei fatta male?” Le chiese.
 
No…” Rispose la spadaccina.
 
La bionda la squadrò da capo a piedi, poi disse:
 
Sei una Eleven, giusto?
 
Giapponese.
 
Come ti chiami?
 
Yuriko.
 
La donna rifletté per qualche momento, poi disse:
 
Quando si dice la coincidenza…
 
Che intendete?
 
Che mi trovo qui al casinò con due amiche, una delle quali si chiama proprio Yuriko. Eccole lì.” Spiegò, indicando una donna giapponese con lunghi e lisci capelli viola e occhi del medesimo colore che indossava un abito da sera rosso acceso, che metteva in risalto le sue forme prosperose; accanto a lei stava una castana coi capelli lunghi a punta e gli occhi viola, che indossava un abito da sera giallo.
 
Ah, che sbadata! Io mi chiamo Chris Vineyard, vengo da Londra.
 
Piacere di conoscerla.
 
Il piacere è mio.
 
Ayano! Vuoi muoverti? Non abbiamo tutto il tempo!” La rimproverò Jean, trascinandola via.
 
Mentre veniva trascinata Ayano lanciò una ultima occhiata alla donna giapponese con l’abito rosso. Era bella, e sicuramente benestante se poteva permettersi di frequentare un luogo del genere. Doveva essere una turista o la moglie di qualche diplomatico perché gli Eleven residenti in Europa venivano ghettizzati e a malapena riuscivano a tirare avanti. Alcuni ricorrevano ai furti, altre alla prostituzione. Una volta ricongiunta al resto del gruppo (che per prudenza aveva nascosto le armi) Ayano fu guidata in un angolo appartato, dove stava un poster raffigurante l’imperatrice Leila con sullo sfondo la bandiera europea.  Jean lo scostò, rivelando un pulsante nascosto che premette. Dopo pochi secondi una sezione del pavimento si aprì, rivelando una rampa di scale che scendeva verso il basso.
 
Muoviamoci.” Li esortò la rossa.
 
*********
Scesi al piano di sotto si ritrovarono in una stanza dal pavimento e dalle pareti metalliche, dove si aggiravano varie persone. In fondo ad essa stava un ascensore.
 
Arriveremo più in fretta usando quello.” Spiegò la loro guida.
 
Ciao, Jean! Chi sono questi?” Le chiese una ragazza dai capelli rossi legati in una coda e gli occhi verdi.
 
Ciao a te, Malty… Loro sono qui per vedere Oscar.
 
La rossa li squadrò sospettosa, poi chiese:
 
Quella non è Sophie Randall, una scagnozza di Leila?
 
Ora sta con noi, quindi puoi fidarti di lei.” Le rispose Jean.
 
A quelle parole Malty si incupì.
 
L’ultima volta che mi sono fidata di qualcuno ho perso Melty, la mia amata sorellina!
 
Stavolta puoi, garantisco io per lei.” Intervenne Ayano.
 
Non ti conosco, ragazzina… E la garanzia di una estranea, anche se giapponese, vale quanto la spazzatura.
 
Allora lascia che garantisca io.
 
Tutti si voltarono e videro un ragazzo dai capelli corti blu e gli occhi dello stesso colore.
 
Akito… Va bene.” Lo chiamò Malty.
 
Seguitemi, vi porto da lui.” Li invitò.
 
Devo venire anche io?
 
Il ragazzo annuì.
 
Esatto, Jean. Vuole vederti.
 
*******
Una volta nell'ascensore Akito premette il pulsante per raggiungere il quarto piano (che era anche l’ultimo).
 
Mi raccomando, non rivolgetevi a Oscar a meno che non vi parli per primo, evitate lo sguardo diretto. Sono stato chiaro?
 
Chiarissimo.
 
Rispose Sophie, precedendo Ayano.
 
Giunto a destinazione il sestetto attraversò un corridoio fino a fermarsi davanti a una porta di metallo bianca. A quel punto Akito bussò.
 
Avanti!” Disse una voce.
 
Il ragazzo entrò, seguito a ruota dalla sua complice e dal quartetto. Oscar Hammel, un giovane uomo con capelli grigi corti e occhi verdi che indossava una divisa da ufficiale e un paio di occhiali, era seduto a una scrivania. Alla sua destra stava uno scaffale con alcuni libri; alla sua sinistra stava un appendiabiti; alle sue spalle, appeso alla parete, stava un ritratto di Bradow von Breisgau, padre di Leila e parlamentare amato dalle masse (morto in un attentato 15 anni prima). Inizialmente l’uomo stava armeggiando con un PC, poi alzò lo sguardo e rivolse un sorriso benevolo ai nuovi arrivati.
 
Jean… Akito… Chi sono i nostri ospiti?” Domandò.
 
Loro sono…
 
Io sono Ayano Kosaka, lui è Yukiya Naruse; eravamo affiliati alla cellula di Klaus Warwick. Sophie dovrebbe conoscerla già.” Intervenne la spadaccina, guadagnandosi una occhiataccia da parte di Akito.
 
Capisco…
 
Intrecciò le dita e fissò i nuovi arrivati.
 
Cominciamo da te, Sophie… Fino a ieri eri una fedele seguace di Leila, adesso ti ritrovo schierata dalla nostra parte. Cosa ti ha convinto a cambiare barricata?
 
Mi sono semplicemente resa conto di stare appoggiando una tiranna spietata e assetata di sangue, che aveva plagiato la mia mente. Ora sono tornata in me, e voglio contribuire alla sua fine.” Spiegò la scienziata.
 
Il maggiore la guardò con scetticismo. Come governatrice di Amsterdam e dintorni Sophie si era macchiata di crimini atroci; aveva anche usato diversi dissidenti come cavie per i suoi esperimenti.Tuttavia era anche una brillante scienziata, e una come lei faceva sempre comodo. Quindi annuì e si rivolse alla giovane giapponese:
 
Ayano, ho sentito parlare di te. Ti sei fatta valere contro l’esercito europeo prima ad Amsterdam e poi ad Amburgo… E hai anche ucciso il generale Smilas. Una come te sarebbe di grande aiuto al popolo.
 
Il mio scopo è uccidere Leila, il resto non mi riguarda affatto.” Affermò la ragazza.
 
L'occhialuto sbuffò e la guardò con serietà.
 
Non farla tanto facile... Non sconfiggeremo mai Leila, senza l’appoggio dei cittadini europei.” Affermò.
 
E come otterremo il loro appoggio?
 
Smascherando Leila, rivelando la sua natura abietta che cela dietro la propaganda.
 
In che modo?
 
Diffondendo via internet le prove che ho accumulato negli anni, grazie anche a spie infiltrate negli ambienti di corte. Non appena i cittadini si renderanno conto di quanto sia marcio e corrotto il suo governo si solleveranno in massa.
 
E se la gente lotterà con noi, un nuovo leader sostituirà Leila.
 
Oscar la fissò, severo.
 
Questa nazione deve essere governata dal popolo!” Affermò.
 
La spadaccina lo fissò senza replicare.
 
Quando pensate di cominciare?” Intervenne Yukiya.
 
Domani pomeriggio.
 
Non prima?
 
A mezzogiorno Leila terrà un discorso in diretta televisiva. Dobbiamo capire quali sono le sue intenzioni.
 
Io sono un hacker professionista, potrei esservi utile.
 
Oscar lo guardò sorridendo.
 
Sei arruolato, ragazzo.
 
La ringrazio, signore.
 
Finché l’operazione Vaso di Pandora non sarà stata attuata alloggerete qui.
 
In cosa consiste, di preciso?” Domando Sophie.
 
Semplice… Una volta che il popolo sarà insorto daremo l’assalto alla piramide e metteremo fine alla tirannia.
 
A quel punto Ayano si fece avanti, esclamando:
 
Voglio essere io a ucciderla!
 
Abbi pazienza, Ayano. Potrai farlo domani.” Replicò l'ufficiale.
 
Ma come potete essere sicuri che la gente starà con noi?” Domandò Sophie, ancora scettica.
 
Già ora il malcontento è piuttosto elevato…. L’Europa è un vulcano in eruzione, una polveriera pronta a esplodere. Basterà gettarci uno zolfanello dentro per causare la deflagrazione.
 
Qual è la causa di questo malcontento?
 
Corruzione, razzismo, repressione del dissenso… Ti bastano? Ormai molti cittadini, in cuor loro, odiano l’imperatrice. Ha perso il sostegno delle masse.
 
Capisco… A proposito, potreste indicarci le nostre stanze? È tardi, e vorrei dormire.
 
Volentieri… Akito, accompagna i nostri ospiti nelle rispettive stanze.
 
Akito si mise sugli attenti.
 
Sissignore.
 
Il ragazzo uscì dalla stanza, seguito a ruota dal gruppo di Ayano.
 
*******
Tornato in corridoio Akito guidò il quartetto al piano di sopra, che ospitava i dormitori.
 
Dormirete lì. Mi raccomando, non disturbate i nostri affiliati.” Li avvertì.
 
Contaci.” Rispose Kate.
 
Allora a domani. Bonne nuit.
 
Bonne nuit.
 
********
Varcata la porta d’ingresso videro 100 letti disposti in file da 4 ciascuna. Erano tutti occupati da ragazzi e ragazze, sia europei che giapponesi; tutti erano addormentati.
 
Cerchiamo i nostri letti, e attenzione a non fare rumore.” Disse sottovoce Sophie.
 
Eccoli!” Esclamò Kate, indicandone quattro vuoti.
 
Allora buona notte e cercate di dormire bene. Domani sarà una giornata molto lunga…
 
I quattro si sistemarono ognuno al proprio posto, dopodiché si addormentarono.
   
 
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