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Autore: stellysisley    11/06/2009    4 recensioni
Orlando ha accettato di sposare Miranda, ma ha dei forti ripensamenti. Non è lei la donna che ama...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! Eccomi di ritorno, con un'altra one-shot sulla coppia Orlando-Keira. Questa volta, per la prima volta, la storia è raccontata dal punto di vista del personaggio maschile, Orlando. Chissà che frittata è venuta fuori!

Dunque, un paio di parole per spiegarvi l'antefatto: Orlando ha accettato di sposare Miranda, ma ha dei forti ripensamenti. Continua a pensare a Keira, della quale lui è segretamente innamorato...

Ho immaginato che sia Orlando che Keira si trovassero a Londra, e che Keira non fosse fidanzata.

Non conosco i personaggi nominati nella storia e non è mia intenzione offenderli.

Detto questo... buona frittata! XD


Dedicata a Strow, per tutte le volte che lei mi ha fatto emozionare con le sue storie. Spero di regalarti qualcosa anche io.

Dedicata, però, a tutte coloro che aspettano il loro Orlando...


Basta una tua Parola


Confusione.

Nella mia testa i pensieri aleggiano in un grigiore anonimo, nessuno che si distingua, nessuno che mi dia un impulso per capire cosa fare.

Piove nella mia testa.

Piove oltre i vetri della finestra.

Piove come quel giorno...


Allora, dobbiamo salutarci?” chiedo. In cuor mio spero che tu abbia il coraggio per fare quello che io sono troppo stupido per fare. Spero che mi stringerai a te per baciarmi come so che sai fare...

Ma tu ridi, quella risata che conosco da tre anni, che adoro e che ogni volta mi fa battere più forte il cuore.

Orlando, non è un addio.” dici. “Continueremo a sentirci, a vederci. Dopotutto, abitiamo entrambi a Londra. E io non ho intenzione di aspettare dieci anni prima di rivederti, mio capitano!”.


Se fossi stato meno razionale, in quel momento ti avrei baciata.

Lì, nel salone dell'aeroporto.

Se fossi stato meno stupido, magari adesso tu saresti qui, tra le mie braccia, a guardarmi con quei tuoi occhioni da cerbiatta, mentre io ti starei coccolando con tutta la dolcezza di cui sono capace.

E ti assicuro che, nei tuoi confronti, sarei capace di una dolcezza infinita.

Ma sono stato troppo razionale e troppo stupido.

Ora tu non sei qui, io sono fidanzato con una donna che non amo veramente e sono totalmente incapace di decidere della mia vita.

Al punto che ho deciso di sposarla, questa donna.

Non so nemmeno il perché.

Sto guardando la mia vita passare, senza veramente prenderne parte.

E' come se nulla avesse più senso.


E d'improvviso, come un lampo in un temporale, un pensiero mi colpisce.

Chiaro, forte, evidente.

L'unico atto possibile per ridare un senso alla mia vita.

Forse è da pazzi, ma ancor più da pazzi è ridursi spettatori della propria vita.

Esco.

Sotto la pioggia battente, senza nemmeno l'ombrello, incurante delle gocce che mi colpiscono.

Corro da te.


Suono il campanello, elettrizzato.

Il pensiero che tu non sia in casa, che non mi voglia vedere, non mi sfiora nemmeno.

E meno male, perché altrimenti sarei capace di scappare via.

La porta si apre e appari tu, splendida come sempre.

Orlando!” esclami, sorpresa. “Che ci fai qui? Entra, sei tutto bagnato!”.

Lo so. Piove.”.

Ma no? Che spirito di osservazione, che frase brillante! Il fatto è che non so cosa dirti. O meglio, non so da dove cominciare.

Passavo di qui e ho pensato di farti un saluto...” dico.

Certo, perché è normale che un poveraccio sorpreso dalla pioggia si fiondi a casa di un'amica anziché che a casa propria.

Mi fa molto piacere. Ma non puoi rimanere con quegli abiti fradici addosso, vieni.” dici, incamminandoti su per le scale, fino al bagno. “Asciugati. Adesso ti porto alcuni vestiti che mio fratello ha dimenticato l'ultima volta che è stato qui, dovrebbero andarti bene.”.

Ma Keira, non...” provo ad obiettare, ma tu sei già sparita lungo il corridoio. Quando torni, reggi tra le braccia un paio di pantaloni e una maglia accuratamente ripiegati. “Fai con calma. Io ti aspetto giù, preparo il thé.”.

D'accordo.” rispondo. Chiudo la porta e mi impongo di pensare.

Ok, Orlando, calma. Non dimenticare perché sei venuto qui. Sii uomo, abbi il coraggio di fare quello che veramente vuoi fare.


Quando ti raggiungo in cucina, tu stai versando il thé in due tazzine.

Tempismo perfetto!” commenti, con un sorriso. Ti siedi e mi indichi una sedia di fronte a te.

Mi siedo anche io, un po' nervoso.

Allora, che mi dici? E' un po' di tempo che non ci vediamo.”.

E' strano, adesso mi sembri nervosa anche tu.

Sto per sposarmi, Keira. Con Miranda.”.

Ecco, tra tutte le frasi che avresti potuto scegliere, questa è la peggiore.

Un'ombra leggera ti oscura il volto, così rapida che mi chiedo se veramente c'è stata.

Sì, ho letto sui giornali, ma non sapevo se crederci.”dici.

Una pausa.

Congratulazioni. Sono contenta per voi.” aggiungi.

Coraggio, Orlando. O adesso, o mai più.

Io no.” dico chiaramente.

Tu abbassi la tazza di thé che stavi per portare alle labbra, incredula.

Come?”.

Io no. Non sono contento.” ripeto, ancora più chiaramente.

Adesso che ho iniziato mi sembra così facile...

Orlando, non capisco...”.

Abbandono il mio posto e ti faccio alzare in piedi, poi ti cingo la vita con un braccio. L'altra mano cerca la tua, la trova e la porta con delicatezza all'altezza del cuore.

Non è Miranda la donna che amo. E' un'altra. Una donna alla quale avrei dovuto dichiarare già da tempo i miei sentimenti.”.

Mi fermo per cercare di capire la tua reazione.

Forse hai capito, ma sei ancora confusa. Hai ragione ad esserlo, sta succedendo tutto così in fretta...

Keira, io ti amo. Avrei dovuto dirtelo prima, lo so, ma non ne sono stato capace. Però ti amo, ho capito che la mia vita senza di te non ha alcun senso.”.

Siamo così vicini che potrei baciarti, ma non voglio importi nulla.

Prima voglio capire se anche tu provi i miei stessi sentimenti.

Orlando... e Miranda? Tu sei fidanzato con lei, stai per sposarti...ne sei innamorato...”.

Scuoto energicamente la testa.

No, Keira. Miranda dovrà farsene una ragione. Non è lei la donna che voglio al mio fianco. Sei tu. Basta una tua parola, Keira, una tua singola parola, e io sarò tuo. Provi i miei stessi sentimenti?”.

Mi guardi, con i tuoi occhi da cerbiatta.

Sei confusa e smarrita.

Poi, una luce attraversa i tuoi occhi.

Sì.” mormori.

Il mio cuore esulta, mentre io mi sporgo in avanti per baciarti.

Te l'avevo detto, che sarebbe bastata una tua parola.

   
 
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