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Autore: Black Spirit    20/06/2017    1 recensioni
Hermione è stata beccata.
Ora ha una sola possibilità.
Deve rispettare il patto che potrebbe cambiarle la vita.
Finché lo fa è salva.
Finché lo fa lui non parlerà.
In cambio lei dovrà fare ciò che lui vuole.
Ma se lui volesse proprio quello che vuole lei?
Genere: Erotico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
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Ormai era già passato un mese, un magnifico mese certo ma era pur sempre finito ed adesso non restava che attendere il verdetto della Grifondoro, ed ovviamente Fred era teso come una corda di violino mentre la aspettava nella sala comune. Eppure non credeva che avrebbe potuto fare di più rispetto a ciò che aveva fatto.
“Dannazione le ho provate tutte! Ho persino messo in pausa gli scherzi! E a lei è piaciuto perché era sempre così felice e sorrideva e mi baciava! Sì, mi baciava quindi non può dirmi di no! A meno che non sia tutto un suo scherzo… Non sarebbe così cattiva…”
In poche parole il nostro gemello stava diventando matto cercando di capire cosa sarebbe successo di lì a poco.
E poi eccoli, dei passi che scendono le scale, non si gira, non vuole sembrare smanioso nonostante l’ansia lo stia consumando.
“Fred”
Eccola, è lei e lo sta chiamando. Ora non può più rimandare, deve girarsi e lo fa. Molto lentamente, terrorizzato da quello che l’espressione di lei potrebbe dirgli o peggio non dirgli.
Ma lei sorride, è tranquilla e gli sorride e Fred sente mezzo macigno cadergli dal cuore, solo mezzo però, in fin dei conti lei non ha ancora parlato.
“Sei sollevata perché il mese è finito oppure mi vuoi dare una buona notizia?”
Lei continua a sorridere e si avvicina a lui.
“Dipende, quale sarebbe per te la buona notizia?”
L’ho fatta diventare sadica temo…
“Lo sai quale sarebbe.”
Lei si siede sul bracciolo della poltrona dove è seduto a lui, non smette di sorridere. Sembra quasi un gatto che gioca col topo.
“Ma voglio sentirtelo dire.”
L’ho fatta davvero diventare sadica. E anche tanto.
“Se tu mi dicessi che ti sei innamorata di me, che vuoi stare con me e che quindi sarai la mia ragazza… Beh quella sarebbe una buona notizia.”
L’ha detto, certo tutto di un fiato, praticamente senza respirare e guardando in un punto imprecisato della stanza ma l’ha detto. Ed ora si gira un’altra volta verso di lei a rallentatore, chiedendosi che espressione possa avere e….
E lei sta ancora sorridendo.
“Granger, io ti amo tanto, ma se non la smetti di sorridere in quel modo potrei avere un esaurimento nervoso.”
A quel punto lei sgrana gli occhi e dopo pochi secondi lui comprende il peso delle proprie parole.
“Non ho detto quello che penso di aver detto, vero?”
Lei è ancora spiazzata ma riesce a trovare la voce per rispondere.
“Si, l’hai detto.”
Il primo istinto del ragazzo è quello di sbattere la testa contro il muro ed invece decide di dar ancora una volta fiato alla bocca.
“Perfetto, direi che mi sono reso ridicolo fino al limite dell’impossibile questo mese. Ah per la cronaca, i libri che ti ho portato non li ho presi a caso. So che sono i tuoi preferiti e anche se non ti ho risposto quando me l’hai chiesto non li ho rubati, li ho pagati. I dolci non li ho nemmeno rubati dalla cucina, ho chiesto esplicitamente di farli perché sapevo fossero i tuoi preferiti. Io so quali sono i tuoi libri preferiti, so quali sono i tuoi cibi preferiti, so anche che ti piace la pioggia e so persino che anche se non lo ammetterai mai tu adori aiutare Harry e Ron con lo studio. Penso che ti faccia sentire utile, il che è una follia perché tu non sei solo utile, sei necessaria Hermione. O almeno lo sei per me ed è per questo che so tutte queste cose perché anche se può non sembrare io ti osservo da anni, non in modo inquietante, cercavo solo di capirti almeno un po’. Questo perché non ho mai conosciuto una come te Hermione…”
Lei era rimasta completa spiazzata da quelle parole, da quei sentimenti così profondi.
“Mi hai chiamato Hermione, non lo fai mai…”
Lui si mise a ridere senza sapere cosa avrebbe dovuto rispondere, anzi sapendolo ma non volendo farsi più male di quanto se n’era già fatto.
“Ti chiamo sempre Granger perché penso che il tuo nome sia troppo bello per sciuparlo…”
Era girato di spalle, in quel discorso forsennato si era alzato e si era messo a camminare per la stanza senza avere la forza di volontà necessaria per stare fermo. Quindi non la vide avvicinarsi a lui, non si accorse della sua espressione così dolce, tipica di una ragazza innamorata.
Sentì solo una mano che lo tirava e lo forzava a girarsi e poi un bacio completamente inaspettato ma talmente dolce e amorevole da farlo sciogliere. Alla fine si staccarono, lentamente ed entrambi sorridenti.
“Questo significa quello che penso?”
Il rosso non poteva non chiedere, aspettava ancora una risposta.
“Significa che questo mese non serviva nemmeno. Io sono innamorata di te da tempo… Sei stato tu a farmi svegliare, ho sentito la tua voce. Io ti amo”
A quel punto sembrò quasi di assistere ad un’implosione, Fred collassò su sé stesso o più precisamente sulla sedia più vicina.
“Tu… Tu mi amavi già da prima”
Cominciò a dirlo sussurrando e poi alzò sempre di più la voce, finché non stava urlando. Ed Hermione che prima era preoccupata per quel suo mezzo svenimento adesso rideva, felice della sua felicità.
Certo un ragazzo che urla nella Sala Comune, ad un passo dai dormitori corre il rischio di svegliare qualcuno e così fu.
Il primo a scendere fu Ron che guardando il fratello che rideva con la sua ragazza, pensò che fosse un momento e decise di risalire informando gli altri che era tutto normale e che alla fine avrebbero smesso.
Il secondo fu George che normalità o no voleva dormire e a cui non interessava minimamente dell’intimità del fratello visto che poi fra i due non ce ne fosse poi molta.
“Per le mutande di Merlino mi spieghi che cosa hai da urlare così?”
Condividevano pure la biancheria, altro che intimità.
“Lei è la mia ragazza!”
A quel punto capì che il fratello era completamente andato e che non c’era più molto da fare.
“O ma davvero? E dimmi questo l’hai realizzato solo adesso dopo quasi tre mesi? Fratello, non sapevo di averti fatto cascare dalla culla da piccoli!”
Fred a quel punto non riusciva a smettere di ridere ma prese un attimo di fiato per spiegare qualcosa in più al gemello.
“No, non hai capito! Hermione mi ama, mi ha appena detto che mi ama!”
Esasperato George iniziò a tornare a letto.
“Congratulazioni, tante care cose, figli maschi e tutto, ma ora abbassate il volume e lasciateci dormire!”
Non che non fosse felice per il gemello o altro, ma dannazione era notte fonda!
Intanto i due piccioncini restavano sotto a stringersi e baciarsi.
“Prima o poi gli racconteremo tutta la storia?”
Fred ci pensò un attimo e poi rispose.
“No, direi proprio di no.”


Ebbene si, dopo tutto questo tempo sono tornata e con me anche questa storia.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lasciato una recensione e spero che ne lascerete molte altre.
Dopo tutto questo tempo io sono cambiata e anche la mia scrittura è cambiata (spero in meglio) ma ho fatto il possibile per mantenere invariata la storia e continuarla come si dovrebbe, spero vi piaccia.
Black Spirit
  
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