Fanfic su attori
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Autore: bella94    12/06/2009    6 recensioni
Ogniuno di noi fa delle scelte, durante quell'arco di tempo chiamato vita. E io avevo fatto le mie. Non avevo mai avuto rimpianti. I rimpianti, per me, non esistevano. Quel che è fatto è fatto. Semplice. Eppure, non è sempre così. Tutt'altro. Avevo abbandonato chi mi era sempre stato vicino. Chi mi amava. Avevo perso tutto. ...e avevo capito che i rimpianti esistono, anche per me. Quel che è fatto è fatto, ma nulla è detto...non ancora.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: The other side of my file
Traduzione del titolo: L'altra faccia della mia vita
Protagonisti: Kristen Stewart, Robert Pattinson e eventuali menzioni del cast di TW e/o NM.
Pov: Kristen Stewart
Raiting: Giallo
Tipo di fiction: Long fic
Status: In scrittura
Capitoli: Da stabilire
Copyright: (c),vogue [alias Nadia]
Note dell'autore: questo capitolo è il più brutto di tutta l'ff. è quello scritto peggio. ed è anche il più triste. ragazze a me la storia sembra piena di buchi, di cose date per scontato. avevo in mente qualcosa di unico, mozzafiato, e invece sono riuscita a partorire solo una schifezza. esistono corsi per la scrittura? be' se sì mi ci iscrivo. mi dispiace davvero tanto di non poter rendere giustizia all'imput iniziale dell'ff. davvero, mi dispiace tantissimo. ma a volte è davvero difficile mettere su carta tutto quello che si ha in testa. grazie per il supporto, siete le fans (XD) migliori al mondo, e anche le più belle ù_ù
buona lettura, and remeber: big girls don't cry ;D
this is the way you left me, i'm not pretending, no hope, no love, no glory, no happy ending...
xoxo, N-

-

The other side of my life

-unhappy ending-
12

Dopo sì e no tre ore di sonno, mi alzo dal letto.
La testa mi fa un male atroce, e così, cercando di non svegliare i miei che dormono nella stanze accanto alla mia, scendo giù in cucina per prendere un’aspirina e fare colazione.
Mentre giro i cornflackes nella tazza, comincio a riflettere su tutto quello che sta succedendo nella mia vita. Ho finito da parecchie settimane le riprese di New Moon (Montepulciano compreso), sono tornata a Los Angeles, vivo di nuovo con la mia famiglia, Robert è partito per New York, tutto entusiasta del suo nuovo film, e io sto ultimando, con la crew del film, la pre-produzione di ‘’The runaways’’.
Non ho una vita pallosa. Questo è vero.
In un mese però è successo di tutto. E’ sempre strano dover abbandonare un personaggio a me caro. Io odio e amo interpretare Bella Swan. E adesso, nonostante so che tra due mesi ricomincerà tutto da capo con le riprese di Eclipse, mi sento strana. Mi sembra strano non svegliarmi più alle quattro, non vedere più Ashley, Taylor, Kellan, Jackson, Peter, Elisabeth e il resto del cast ogni giorno, mi sembra ancora più assurdo non pranzare più con Robert, non uscire di nascosto con lui, non avercelo più accanto…
Prendendo la prima cucchiaiata di cereali, cerco di reprimere il magone che ho dentro.
Dormirci su non è servito a niente. Ho addosso un ansia assurda.
Mentre lavo la tazza sento squillare il mio telefonino. Pertanto, la mollo senza troppe cerimonie nel lavello e mi precipito su.
Ricordo perfettamente dov’è il mio cellulare. A terra. Vicino al mio armadio. Lo raccolgo e leggo l’sms.
Sono appena arrivato
Sospirando vado in bagno, e dopo essermi fatta una doccia fredda e essermi vestita, scendo giù. Apro la porta d’ingresso e dopo averla socchiusa alle mie spalle, siedo sui gradini di essa e mi accendo una sigaretta.
Una volta fumata tutta resto comunque lì. Mamma e co. stanno ancora dormendo, e quindi è meglio evitare che Robert suoni il campanello e li svegli tutti. E poi se –come dice lui- dobbiamo parlare, possiamo farlo tranquillamente nella dependance, o non farlo proprio, cosa che mi aggrada molto di più.
Dopo un po’ di minuti, un auto scura si ferma davanti al cancello di casa. Io resto lì, immobile a fissare la figura snella e aggraziata che mi si fa sempre più vicina. Nonostante l’ansia e la paura, il mio cuore si riempie di gioia quando scorgo il suo sorriso stanco.
“Ehi…”, mi saluta, prendendomi per mano e aiutandomi ad alzarmi.
“Ciao Robert”, sussurro dimenticandomi dell’orrenda sensazione di abbandono, e sorridendogli, felice.
Lui si china per baciarmi. Un bacio lungo, ma dolce, passionale ma cauto. Uno di quei baci che significano più di mille parole.
Poggiando la sua fronte alla mia, inspira il mio odore. “Mi sei mancata tantissimo”, sussurra sulla mia pelle.
“Anche tu,” soffio, sfiorandogli il volto perfetto.
Poi, presa da un improvviso bisogno, lo abbraccio forte e scoppio a piangere.
Ci sono cose che non hanno bisogno di spiegazioni, ne’ di perché. Succedono e basta, e tu le prevedi, le percepisci…sai che accadranno, e in qualche modo non hai neanche la forza per combattere.
Lui ricambia l’abbraccio e mi accarezza i capelli.
“E’ un addio, vero?”, domando tra le lacrime.
Lui resta in silenzio, stringendomi ancora di più a lui.
Restiamo così per non so quanto tempo. Incuranti della gente che ci potrebbe vedere.
Restiamo lì, abbracciati talmente tanto da poter sembrare una cosa sola.
Restiamo lì, sapendo quello che succederà. Sapendo che è un addio.
E’ finita. E’ finita e io in cuor mio l’ho sempre saputo. E’ finita perché siamo lontani. Perché viviamo tutto all’ombra. E’ finita perché il nostro amor è talmente grande da potersi sacrificare.
“Il vero amore non ha un lieto fine, perché il vero amore non finisce mai. Lasciar andare e’ solo un modo di dire ti amo”.
Lentamente Robert si stacca da me. Mi prende il volto tra le mani e solo in quel momento noto le lacrime sulle sua guance e i suoi occhi lucidi.
“Ti amerò sempre e comunque. Ti aspetterò fino alla fine. Sono destinato a te. Spero solo che con il tempo stare insieme non sia più così difficile. Stavamo vivendo una favola, Kristen, una favola piena di colpi di scena, piena di antagonisti e ostacoli, piena d’amore…questo non è un addio, lo è solo se lo desideri, ma sappi che io ti amerò sempre, sempre e comunque. Qualunque cosa tu decida io ci sarò sempre. Sono destinato a te, Kristen, non dimenticarlo mai.”
E dopo aver sfiorato con le labbra umide di lacrime le mie, si gira…e va via.

-

Sono sdraiata sul letto della stanza di Cam.
“Hai visto il nuovo film di Transformers?”, mi domanda lui, tutto preso.
“No, non è ancora uscito, pezzo di idiota”, rispondo, tirando la pallina anti stress contro il muro, e riprendendola.
“Ah, è vero, lo andiamo a vedere insieme?”, insiste.
“No.”
Lo sento sbuffare, e in incurante di ciò continuo a giocare con la mia pallina.
“Kristen, sei davvero una buon’ a nulla”, sbotta, adirato.
Mi lascio scivolare l’offesa addosso, come se fosse olio. “Kristen!”, grida lui, esasperato.
Lascio cadere la pallina a terra e mi giro verso di lui.
“Che cavolo vuoi!?” grido, stizzita.
“Perché non fai nulla? Perché? Non fai altro che piangerti addosso. La scelta era tua ed hai fatto finta di niente. La vita è tua e te ne freghi. Lui ti ama e non t’importa!”, strilla, rosso in volto.
Mi alzo dal letto con uno scatto, impazzita.
“Credi che a me non importi niente di Robert? Dio, Cam, sei un cretino! Come puoi anche solo pensare che non me ne freghi niente? Se l’ho lasciato andar via, senza proferir parola è perché so cosa cazzo è meglio per lui! Robert si merita qualcun altro. Qualcuno con cui poter avere una vita normale! Lo capisci? Con me non l’ha mai avuta. Non l’ha avuta nessuno dei due! Dovevamo sempre nasconderci dal mondo intero. Dovevamo fingere di essere solo amici. Non potevamo vivere una storia come milioni di coppie invece possono! Io lo amo, con tutta me stessa, giuro. Lo amo in un modo assurdo. Incoerente, egoista…struggente. Lo amo come non ho mai amato nessuno. Dio, ti è tanto difficile capire che amore significa anche sacrificio? Avrei potuto dirgli semplicemente che avremmo trovato una soluzione, e che tutto sarebbe tornato come prima, e invece non l’ho fatto, perché so che sarebbe stato impossibile. Sono arrivata al punto di digiunare, per quanto mi mancava! L’ho chiamato e gli ho fatto una scenata quando ho saputo di alcune scene del suo nuovo film, e poi l’ho richiamato chiedendogli perdono. Non ne facevo una buona, lo capisci? Gli ho semplicemente rovinato la vita. L’ho rovinata a lui, a Michael, alla mia ex-migliore amica, e anche a me”, dico con gli occhi lucidi e in volto in fiamme.
“Sappi che Robert è ancora qui. L’ho visto io ieri sera. L’ho salutato e abbiamo fatto due chiacchiere come due vecchio buoni amici. Resterà qui fino a sabato. Hai cinque giorni a tua disposizione. Secondo me gli hai rovinato la vita lasciandolo, non potrai mai immaginarti che faccia aveva. Hai ragione, Kris…non ne fai una buona”.
  
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