#27 Nausee mattutine e voglie
Archie batté ripetutamente il pugno contro la porta del bagno.
“Ruby – chiamò – andiamo, almeno mi fai entrare?”
Non udì alcuna risposta, se non dei mugolii e dei rumori indefiniti.
Qualche attimo dopo la ragazza si decise ad aprire la porta: aveva un’espressione stralunata e i capelli scombinati sul viso.
“Ho finito, sto bene!” - borbottò.
“Non stai bene, forse dovresti stenderti” - suggerì.
“Io sono forte… però effettivamente vorrei stendermi” - rispose debolmente.
Con una serie di lamenti incomprensibili, la ragazza si trascinò sul materasso.
Una delle “gioie” della gravidanza, a quanto pare. Erano passate poche settimane dalla lieta notizia, e le cose stavano già cambiando.
“C’è qualcosa che posso fare per farti stare meglio?” - domandò premuroso.
Ruby parve pensarci un po’ su.
“Io vorrei delle ciliege”
“Ma… ma siamo a Gennaio, dove prendo delle ciliegie?”
“Va bene – sbuffò alzando gli occhi al cielo – allora voglio… carne fresca… perché non vai ad uccidere qualche cinghiale?”
“Mi hai preso per un temibile predatore? Non ci penso neanche, è terribile”
“Benissimo, se non vuoi accontentare le mie voglie allora non parlarmi. Non dovresti farmi arrabbiare, ultimamente sono così sensibile” - disse strizzando gli occhi, come se volesse trattenere le lacrime.
“No, no, no, non piangere! - esclamò esasperato – va bene, troverò delle ciliegie, ma non posso andare a caccia, va bene lo stesso un hamburger?”
“E sia – Ruby tirò su con il naso – e voglio anche delle patatine”
“Non ti fa bene mangiare così… - aggiunse, interrompendosi poi ad un’occhiataccia della moglie – vado, torno subito!”
Quando se ne fu andato, Ruby sorrise divertita. Quella situazione era davvero vantaggiosa per lei.