Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: francy0796    23/06/2017    3 recensioni
[AU] Una notizia sconvolgerà la vita del famoso scrittore Richard Castle. Chi sarà a sconvolgerla? Il suo nome è Sammy, ha sette anni e il desiderio di riunire la sua famiglia. Ci riuscirà o sarà tutto inutile?
Leggete e lo scoprirete.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CHE HO FATTO?!
 
 
Era notte inoltrata e il loft era completamente al buio, vista l'ora tarda. Erano le tre del mattino passate, ma il padrone di casa non riusciva ancora a prendere sonno. Come poteva? Con la notizia shock che gli era arrivata? Nonostante l'ora in cui era arrivato il bambino, era riuscito a contattare una sua conoscenza, gli era stato confermato che il test era valido e che loro avevano una copia del documento originale. Come era potuto succedere? Quel bambino avrà avuto al massimo otto anni e non si ricordava di una relazione in quel periodo, soprattutto perchè doveva sposarsi con Gina! C'era un vuoto nella sua mente. Perchè gli era stato tenuto nascosto questo bambino? Era un buon padre o almeno così pensavano tutti. Era quel tipo di persona che amava la famiglia e che dava tutto per essa, quindi perchè? Queste erano le domande che lo tormentavano, che non riuscivano a fargli chiudere occhio e lo divoravano nell'anima.
-Non riesci a dormire figliolo, eh?- la voce alle sue spalle lo fece sobbalzare dallo sgabello.
-Madre!- la riprese -Ti sembra il modo?-
-Scusami...scusami, solo che non riesco a dormire, dopo tutto quello che è successo questa sera...- gesticolò con le mani come faceva sempre per enfatizzare le sue frasi.
-Già, non dirlo a me...- sospirò pesantemente, bevendo l'ultimo sorso di scotch dal suo bicchiere.
-Hai scoperto chi è la madre?- gli chiese.
-No, non ha voluto dirmi niente di lei...ne il nome e ne la professione, non so niente e non posso neanche riportarlo a casa...questo è il brutto!! E se dopo vengo accusato veramente di rapimento?- si preoccupò.
-Ma che stupidaggini dici?! E' stato lui a scappare di casa e venire qui, non il contrario...forse, però, dovresti contattare la polizia, ora che sta dormendo- gli consigliò.
-Dici?-
-Figliolo...questa doveva essere la prima cosa alla quale dovevi pensare, che pensi di fare con lui? Anche se la faccenda del DNA fosse vera, dobbiamo comunque riportarlo a casa- gli disse, andando a guardare insieme la figura addormentata sul divano.
-Chiamerò domani mattina, non voglio svegliarlo adesso- Richard tornò a guardare il suo bicchiere e pensare su chi potesse essere la madre.
-Chissà che donna è sua madre!- anche Martha inizò a pensarci -Quale madre lavora fino all quatrro del mattino?- si chiese -e se fosse una ...-
-Non lo dire! Non è possibile- la fermò Castle.
-Si, ma non ti ricordi di lei...potrebbe anche-
-Oh...andiamo, ti sembra il figlio di una prostituta?!- le chiese, indicando il bambino.
-Beh, in effetti è molto educato e intelligente, ma chi dice che per crescerlo non sia passata ad un lavoro un po' più particolare?!- gli disse -E se lo avesse mandato lei per spillarti un po' di soldi?-
-Non ci avevo pensato a questa possibilità, potrebbe anche...non lo so, io...- si passò le mani tra i capelli esausto ed esasperato.
-Forse ci conviene dormirci sopra e far passare la notte- commentò Martha, accarezzando il figlio e salendo le scale per raggiungere la sua camera.
Richard la imitò. Riordinò il piano della cucina e si diresse verso la sua camera. Si fermò solo qualche secondo a contemplare il volto beato del piccolo Samuel. Era un bel bambino, non gli somigliava molto, ma forse lo aveva guardato troppo velocemente per notare qualche dettaglio. Sospirò e riprese il traggito, fino a buttarsi sul letto e cercare di prendere sonno.


La luce del sole entrò delicata nella stanza, aiutandolo ad aprire gli occhi e prendere coscienza di se. Si voltò nel letto e per poco non gli prese un infarto.
-Che...- due occhioni verdi lo stavano fissando con curiosità.
-Ti ho spaventato?- gli chiese il piccolo preoccupato.
-No...no, solo che...non sono abituato a trovare qualcuno al mio fianco- gli rispose.
-Non sei sposato?- lo guardò curioso.
-No...-
-Strano...ho sentito dire che stai con una signora bionda- alzò le spalle.
-Gina?- lo guardò divertito -No...siamo divorziati-
-E perchè?-
-Perchè non ci amavamo più- si accomodò meglio sul letto.
-Anche la mamma si è lasciata con il suo ragazzo...penso sia stata colpa mia, in realtà- gli disse triste.
-Perchè dici questo?-
-Perchè non gli piacevo, per Josh ero solo un peso...voleva la mia mamma tutta per se e a volte mi picchiava perchè facevo qualcosa di sbagliato- rispose.
-E la tua mamma lo ha lasciato per questo?-
-Si...un giorno è rientrata a casa e ha trovato Josh che mi stava dando degli schiaffi, lo ha scaraventato a terra e lo ha cacciato di casa...io non volevo che succedesse questo- sospirò -lei continua a ripetermi che non è stata colpa mia, ma io non la penso così-
-Tua madre ha ragione, quel tipo non aveva alcun diritto di picchiarti...- gli accarezzò la testolina -...l'ha scaraventato a terra?- ragionò sulle sue parole un po' in ritardo
-Si...la mia mamma è molto forte, anche più dello zio Javi che era nell'esercito...è la mia eroina- sorrise orgoglioso.
-Le vuoi molto bene...-
-Si, molto. Immagina, per mandarmi ad una scuola speciale ha fatto i doppi turni per molto tempo...ha detto che era importante una buona educazione, così che in futuro io possa scegliere liberamente quello che voglio essere-
-Concordo in pieno...e dimmi, che scuola frequenti?- gli chiese.
-Vado alla Marlowe Prep School, ho anche la divisa, sono molto bravo e mi diverto molto. Per andarci vinco tutti gli anni una borsa di studio...- aggiunse -...la mamma dice che per ottenere qualcosa nella vita, bisogna fare dei sacrifici e lottare con tutte le forze-
-Si...deve essere una persona straordinaria- annuì, entrando in un silenzio un po' imbarazzante.
Il brontolio dello stomaco del bambino attirò l'attenzione dello scrittore, mentre Samuel rise imbarazzato, coprendosi la pancia con le manine.
-A quanto pare qualcuno ha fame...- Richard si alzò dal letto e controllò la sveglia -...sono le sette e mezza?- si sorprese.
-Si...-
-Ti svegli sempre così presto?-
-Si, aiuto la mamma a fare la colazione, poi io suono il piano e lei riordina-
-Suoni il pianoforte?-
-Si...e gioco a baseball- rispose, contento di se.
-Che bambino fortunato- commentò Richard, raggiungendo insieme la cucina.
-Che prepariamo?- chiese pronto il piccolo.
-Pancake?- propose lo scrittore.
-Ci sto...posso aiutarti con le uova?- gli chiese.
-Sei capace?-
-Si...mi ha insegnato mamma-
Richard rimase qualche secondo a guardare il bambino sistemarsi per aiutarlo. Si era posizionato meglio lo sgabello e si era messo in ginocchio su di esso per stare comodo.
-Sono pronto...uova, boule e frusta- chiese, aprendo le manine.
-Pronte...uova, boule e frusta- gli passò tutto, rimanendo a guardare curioso.
Il piccolo con estrema accuratezza sbattè le uova ed iniziò a mescolarle con la frusta, non fortissimo, ma comunque molto bene.
-Che bravo...-
-Che succede qui?- Martha scese le scale con Alexis al suo fianco.
-Buongiorno- le salutò Samuel con un sorriso invidiabile.
-Buon...giorno...- Alexis si sorprese di vederlo già alzato.
-Samuel prepara i pancake- rispose Richard, mettendo a scaldare la piastra per cuocerli.
-Veramente?- si sorpresero le due rosse.
-La mia mamma è una cuoca fantastica, la mattina mi prepara un sacco di cose buone...- continuò ad elogiare la donna che nessuno conosceva, ma senza rivelarne il nome. Non voleva essere riportato subito a casa, o tanto meno che qualcuno chiamasse sua madre.
-Posso crederci- gli sorrise Richard.
-Io preparo il caffè...- propose Martha - tu che vuoi piccolo? Latte?-
-Latte e succo d'arancia, grazie- rispose, continuando il suo operato.
Neanche il tempo di avvicinarsi alla macchina del caffè, che sentirono suonare il campanello.
-Chi sarà a quest'ora?- si guardarono sorpresi tutti quanti.
-Vado io...- Martha alzò la mano teatralmente, avviandosi all'ingresso.
-Salve...che posso fare per voi?- la rossa si trovò davanti due persone sconosciute, una donna di colore e un ispanico.
-Salve, ci scusiamo per l'ora, ma sappiamo che c'è un bambino che non dovrebbe trovarsi qui in questo momento- disse svelta la donna.
-Oh...suppongo che lei sia la madre del piccolo Samuel, prego entrate...- li fece passare, chiudendo la porta alle spalle -Samuel!! C'è tua madre!- lo chiamò Martha.
-MAMMA?!- si allarmò il bambino, correndo in soggiorno e tirando un sospiro di sollievo nel vedere le due persone conosciute -Lei non è la mia mamma-
-E per fortuna teppista!- gli andarono incontro arrabbiati -Ma ti sembra il modo?! Ci hai fatto venire un infarto!! Come ti è saltato in mente di scappare di notte e fino a quest'ora?!- lo sgridò la donna.
-Ho trovato mio padre!!- si entusiasmò il piccolò, affiancando il padrone di casa.
-Richard Castle, presumo...-la donna lo squadrò scettica, sapendo già chi era.
-Dobbiamo andare a casa immediatamente!!-
-Ma non posso...voglio passare la giornata con lui- si lamentò il piccolo.
-Sammy!! Lo sai cosa succederebbe se tua madre non ti trova a casa e scopre quello che è successo?-  si intromise l'uomo -Ci uccide tutti e tre!! O peggio, ci appende per i pollici!! E' quello che vuoi?!-
-Heww...- i presenti erano disgustati.
-Non lo farebbe mai...-
-Sei sicuro?-
-Ti ricordi cos'ha fatto a Josh quando lo ha scoperto?-
-Si...-
-Noi due non vogliamo fare la stessa fine!!- concluse la donna.
-Non potete mentirle? Ditele che siamo andati al parco- alzò le spalle lui.
-Certo... e possiamo dirle anche che siamo andati al lunapark...-
-SI...- annuì il piccolo soddisfatto.
-Scherzi vero? Tua madre ha un fiuto per chi mente, pensi che si beva una cosa del genere?- il piccolo a quelle parole capì che non c'era altro da fare.
-Non potremmo parlare con sua madre e accordarci?- Castle si intromise finalmente nella conversazione, facendo sorridere Samuel.
-Si...si...facciamolo parlare con la mamma!!-
-Signor Castle...- la voce della donna che prima era dolce e affettuosa per Samuel, ora era fredda e severa -...non credo sia una buona idea, vuole veramente illudere questo bambino?- gli chiese diretta.
-Perchè dovrei illuderlo...questo foglio parla chiaro...- Richard indicò il documento sul bancone.
-Io so come sono andati i fatti otto anni fa e sicuramente anche lei...non credo sia il caso, quindi...Samuel, prendi le tue cose e andiamo!- ordinò, facendo rattristare il bambino.
Martha e Alexis avevano assistito allo scambio di battute in silenzio, ma non potevano restare ferme a guardare mentre si decideva per quel bambino.
-Scusate, ma se è vero che è il padre del bambino, perchè li avete tenuti separati per tutto questo tempo?- li fermò Alexis.
La donna, allora, si fermò per guardare la giovane ragazza e poi guardò in generale i tre della famiglia Castle. -Perchè è stata la sua decisione...- sospirò affranta -...otto anni fa, lui ha detto di no, accusando la mia amica di essere un'approfittatrice, quindi mi dispiace se non sono d'accordo con il lasciare il bambino con lui...non voglio illuderlo o ferirlo, quindi signor scrittore...continui la sua vita altolocata e si dimentichi di ogni cosa...- gli consigliò, uscendo dal loft e chiudendosi la porta alle spalle. Dopo qualche minuto di sconcerto, un'allibita Alexis si voltò verso suo padre per delle spiegazioni.
-Hai detto di no?!- 
-Ho rifiutato mio figlio?-


Angolo autrice:
​Eccomi qui cari lettori. Vi ringrazio moltissimo per come avete apprezzato l'inizio della mia storia. Un Grazie particolare alle persone che hanno lasciato i loro commenti sulla storia.
Dunque, eccoci qui...al primo capitolo dopo la scioccante rivelazione fatta al povero scrittore. Cos'è successo otto anni prima? Perchè ha detto di NO a suo figlio? Beh...spero di avervi intrigato abbastanza e che mi facciate sapere cosa pensate di questo capitolo. Il prossimo lo pubblicherò entro la fine della settimana, Domenica al massimo.

 
​ Always Castle&Caskett fans
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: francy0796