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Autore: Bankotsu90    23/06/2017    1 recensioni
Leila, dopo il suo discorso televisivo ai cittadini di Europia, si rende conto che il popolo la venera alla stregua di una divinità. La ragazza, inebriata dalla sete di potere, si auto-incorona imperatrice, instaurando una monarchia assoluta. Ayano, un tempo sua amica, dovrà detronizzarla per mettere fine alla sua tirannia sanguinaria.
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Leila Malcal
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Ore 16:08
 
Leila si trovava nella sala del trono e aveva una espressione torva in volto; nelle ultime ore una serie di rivolte aveva interessato le principali città dell’impero: Madrid, Londra, Roma, Kinshasa, Atene, Il Cairo, Città del Capo, Mosca, Tripoli, Kiev… Persino la stessa capitale era in preda alla rivolta. Quando le avevano comunicato che il popolo era in piena ribellione lei aveva risposto, inferocita:
 
Il popolo? Che si ribella? Io sono il popolo! IO SONO IL POPOLO! Ho votato me stessa alla causa della libertà, non lo vedono? Ho sacrificato anni della mia vita per loro, ho sconfitto i britanni! Ho portato la libertà, IO! E ora si ribellano… Questa è follia!
 
Scommetto che c’è lo zampino di Oscar Hammel dietro questa faccenda… Dannato parassita traditore!
 
Pensò, furibonda.
 
La situazione era così grave che aveva dovuto inviare in città le sue guardie personali; ora era sola, se si escludeva la servitù (ma dei semplici domestici non potevano tenere testa agli insorti).
 
Farò meglio a prendermi una boccata d’aria.
 
Disse, avviandosi verso il tetto della piramide.
 
********
Nello stesso momento Oscar era seduto nel suo ufficio, quando vide entrare Ayano, con una espressione seria in volto.
 
L’intera nazione è pronta a insorgere, almeno abbatteremo l’imperatrice Leila. Credevo ciecamente in lei quando combatteva i britanni… Chi l’avrebbe detto? Ora farei qualunque cosa pur di rovesciarla.” Affermò lui, dispiaciuto.
 
Vale lo stesso per me.” Rispose lei.
 
I sistemi di sicurezza della piramide sono disattivati, e l’edificio è incustodito. Potrai entrare indisturbata e raggiungere Leila.
 
Vado subito.
 
Hai bisogno di supporto?
 
Una squadra ben armata attorno alla piramide, dovranno impedire a chiunque di entrare.
 
L'occhialuto annuì.
 
La avrai.
 
********
Uscita in corridoio si trovò davanti Sophie, Kate e Shizuka.
 
Stai per andare?” Le chiese la scienziata.
 
Lei annuì.
 
Ucciderò Leila, e metterò fine a questa storia.
 
C’è qualcosa che possiamo fare?
 
La spadaccina scosse il capo.
 
Avete già fatto abbastanza. Ora tocca a me agire.
 
Bonne chance.” Le augurò la bionda, sorridendole.
 
Ayano ricambiò il sorriso.
 
Merci, Shizu. E scusami per come ti ho trattata al nostro primo incontro, sono stata arrogante e maleducata.
 
Sei perdonata.” Affermò lei, facendole l’occhiolino.
 
Ci vedremo quando avrò finito.” Detto questo si avviò.
 
*********
Uscita dal casinò si guardò intorno: da più parti si levavano colonne di fumo e si udivano esplosioni e sparatorie. Attivò l’invisibilità e cominciò a dirigersi verso la piramide, muovendosi con prudenza nel timore di essere colpita da un proiettile vagante. Durante il tragitto poté vedere di persona gli scontri tra i rivoltosi, sostenuti dalle brigate rivoluzionarie, e l’esercito: i primi erano muniti di armi improvvisate (coltelli, pistole, mannaie) o di armi da fuoco fornite dagli uomini di Hammel, trafugate dai depositi presenti in città; i secondi avevano fucili d'assalto, granate, carri armati ed elicotteri, tuttavia una buona parte di essi, non volendo versare il sangue dei loro concittadini, avevano disertato, passando coi ribelli. I cittadini gridavano frasi del tipo:
 
Abbasso l’imperatrice!
 
Lottiamo per Hammel!
 
Per la nostra libertà!
 
Dopo mezz'ora di cammino decise di utilizzare il volo del corvo per raggiungere più in fretta l’edificio, situato a breve distanza dalla Torre Eiffel. Atterrata davanti ad esso pensò:
 
La resa dei conti è imminente.
 
Ayano Kosaka?” Le chiese una voce.
 
Si voltò e vide tre uomini armati dirigersi verso di lei. D’istinto mise mano alla katana.
 
Mi chiamo Maximilien Marat, capo delle Brigate in questo settore. Monsieur Hammel mi ha avvertito del vostro arrivo.” Le spiegò il leader del trio, un uomo con corti capelli neri e occhi dello stesso colore.
 
Com'è la situazione?” Domandò lei.
 
Abbiamo accerchiato l’edificio, ma le guardie non si fanno vedere. Evidentemente devono essere tutte in città a combattere i ribelli. Alcuni nostri cecchini appostati sulla Torre hanno visto una persona sul tetto della piramide… Forse è l’imperatrice in persona, ma ho ordinato loro di non sparare.
 
Infatti spetta a me ucciderla.
 
Detto questo attivò il volo del corvo e, sotto lo sguardo incredulo del trio, raggiunse il tetto della piramide. Qui vide Leila, girata di spalle, che osservava la città in preda alla ribellione; in una mano brandiva lo scettro.
 
Leila.” La chiamò.
 
La bionda si voltò verso di lei.
 
Ah, sei tu…
 
Consegnami la mela e ti lascerò vivere!” Le intimò la spadaccina.
 
Darti la mela?
 
Lei ti controlla.
 
Leila non sembrò affatto turbata da quelle parole.
 
Ah, è questo che credi?"
 
Osservò lo scettro.
 
"Pensavo di controllarla io. Non avevo mai valutato l’ipotesi che potesse controllare qualcuno. Ma forse è così.
 
Sei stata corrotta dal potere della mela.” Affermò Ayano.
 
La sua interlocutrice la fissò.
 
Corrotta? Il che ci porta a una interessante domanda… Tu vorresti che ti consegnassi la mela per salvare la mia anima? O vorresti la mela tutta per te, per controllare l’intera nazione?
 
A governare deve essere il popolo.
 
Leila rise maligna.
 
Non diciamo sciocchezze! È un pensiero assurdo ma… Ammettiamo che io sia controllata dalla Mela. Perché per te sarebbe diverso?
 
Perché la userei per il bene di tutti.
 
Possedere la mela è tanto un peso quanto una fortuna. Dimmi: quando ti alzi in volo ti senti forse una schiava del popolo o vuoi diventare la sua padrona?
 
Spazientita, Ayano le puntò contro l'indice.
 
Il popolo vuole che tu cada!
 
La bionda sorrise, beffarda.
 
Non hai risposto alla mia domanda… IO SONO L’UNICA IMPERATRICE QUI!” Gridò, preparandosi a combattere.
 
Attorno a lei apparvero 4 sfere luminose che le danzavano intorno. Ayano attivò l’invisibilità ed evitò un attacco energetico per poi avvicinarsi alla folle imperatrice e colpirla con un pugno sul volto; Leila la respinse indietro tramite la mela. Le sfere luminose salirono a 6, poi si moltiplicarono, diventando 12. Tuttavia la spadaccina riusciva sempre a schivarle e a colpire la sua avversaria, grazie ai poteri acquisiti dall'infuso.
 
TI UCCIDERÒ, PER QUELLO CHE HAI FATTO!” Gridò, furiosa, prima di essere nuovamente respinta.
 
Messa alle strette Leila sfoderò la sua ultima carta: creò innumerevoli copie di sé stessa per attaccare Ayano, ma questa le spazzò via tutta tramite il potere dell’orso. Così facendo però danneggiò gravemente la vetrata, la quale franò al piano di sotto. Ayano riuscì ad atterrare illesa grazie al volo del corvo, mentre Leila rovinò al suolo. Guardandosi attorno, la corvina si rese conto di essere nella sala del trono; poi tornò a concentrarsi sulla sua nemica la quale, benché ferita, prese la mela, raggiunse a passo lento il suo trono e vi si sedette. Poi esalò l’ultimo respiro. Ayano la guardò con disgusto, sputò sul pavimento, poi cominciò ad avvicinarsi a lei, per sottrarle la mela. Mentre camminava sentì alcune voci nella sua testa; la prima era di Ryo:
 
Ayano, sono morto per far cadere Leila, ma ti imploro… Non impossessarti della mela.
 
Lei lo ignorò e proseguì.
 
Figlia mia, ho tanta paura per te! I viaggi astrali ti hanno sconvolta, cessa la tua ricerca della mela, ti prego!
 
Stavolta era sua madre a parlarle, ma anche adesso tirò dritta.
 
Infine udì la sua stessa voce che diceva:
 
È la tua occasione! Prendi la mela! Prendila! FALLO!
 
Giunta vicino al cadavere di Leila le strappò di mano il manufatto.
 
********
La prima cosa che avvertì fu una luce abbagliante, seguita da un tonfo. Quando riaprì gli occhi si accorse che lei e Leila (viva e vegeta) si trovavano in un parco pubblico di Parigi; era sera. Le due ragazze, una di fronte all'altra, si fissarono negli occhi. Inizialmente Leila assunse una espressione aggressiva, subito sostituita da una avvilita. Si inginocchiò e raccolse la mela, che era caduta vicino a loro.
 
Leila…” La chiamò la spadaccina.
 
La bionda, si alzò in piedi, si voltò e le porse il manufatto.
 
Prendila… Portamela via, non la voglio!” Esclamò, spaventata.
 
Nessuno deve possedere un tale potere!” Affermò Ayano.
 
Gettala nell'oceano… Appesantiscila! E affondala negli abissi più profondi del mare!
 
Detto questo la bionda si allontanò. Ayano la vide correre via, come se volesse mettere maggior distanza possibile tra lei e la mela.
 
Ora ricordo tutto…
 
Pensò.
 
Inizio flashback
 
Ayano era seduta su una panchina nel Jardin Du Luxembourg, il parco pubblico più grande di Parigi; stava aspettando l’arrivo di Leila, che le aveva chiesto di incontrarla lì per un motivo ignoto. Erano circa le 21:30 di sera, e oltre a lei non c'era nessuno nei paraggi.
 
Quando mi ha chiesto di venire qui era molto inquieta… Di cosa vorrà parlarmi?
 
Si chiese.
 
Ad un certo punto la vide avvicinarsi. Quando le fu davanti esclamò, con un misto di gioia e angoscia:
 
Grazie al cielo sei qui!
 
Leila! Che c'è?” Le chiese la spadaccina, alzandosi in piedi.
 
Devo affrontare un nuovo nemico! E temo che soccomberò!
 
Ayano la osservò: la pulzella d'Europa era terrorizzata, come se un ignoto pericolo la minacciasse.
 
Che cosa ti prende?” Le chiese.
 
Ho bisogno di aiuto!” Gridò, agitata.
 
Forse dovresti sederti e spiegarti meglio.
 
Leila annuì e si sedette sulla panchina; Ayano la imitò, mettendosi al suo fianco.
 
Mon dieu... Non so che mi succede. Sono preda... Di strani sogni. Sto impazzendo!
 
Non ti credevo il tipo che si lascia influenzare dai sogni.
 
Leila scosse il capo.
 
Non capisci... Non puoi capire! Mi illudono con visioni fantastiche. Nel sogno sono a Parigi durante la guerra.
 
Si alzò.
 
Solo che nel mio sogno non c'è la guerra! Resto con i miei genitori, che sono ancora vivi, e conduco una vita da normale studentessa. Felice e contenta.
 
Sembra il paradiso in terra.
 
Ma non si fermano qui: la pace che provo mi spinge a..."Si interruppe, come se temesse di pronunciare quelle parole.
 
" Poi i sogni diventano ineffabili. Ci sei anche tu, Ayano. Credo che le visioni vengano da questa.” Spiegò, estraendo da una borsa una sfera di metallo dorato.
 
Che cos'è?
 
Non ne ho idea… Viene dalla foresta di Hoia, nello stato federato di Romania.
 
Ayano aveva già sentito nominare quella foresta, su internet. Attorno a essa circolavano varie leggende, riguardanti fantasmi, UFO e strani fenomeni paranormali.
 
Ricordo che eri andata lì per alcuni scavi archeologici.”Affermò.
 
La sua amica annuì.
 
Oui. Era all'interno di una tomba antica, in cui riposano le spoglie mortali di Bayan, primo re degli Avari, sovrano di un regno esteso dal Mar Nero al Danubio.
 
Posso vederla?” Le chiese la spadaccina.
 
Per tutta risposta Leila si alzò in piedi e si allontanò da lei, stringendo l’oggetto in modo che non potesse toccarlo.
 
Ayano era sempre più preoccupata. Non era da lei comportarsi in quel modo.
 
Ti comporti in modo strano.” Disse.
 
Hai ragione. Colpa dei sogni che vengono da questa sfera.
 
Ayano si avvicinò e toccò il manufatto, dal quale scaturì una luce intensa.
 
Fine flashback
 
Quindi era tutto un sogno… Ryo e mia madre sono vivi, io non ho ucciso quelle persone e Leila non è diventata una crudele dittatrice. Beh, meno male.
 
Pensò, tirando un sospiro di sollievo.
 
A quel punto si mise in tasca la mela e si avviò verso casa.
   
 
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