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Autore: Lady_Michi1    24/06/2017    5 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 4

Le lacrime di Oscar caddero sul viso di Alain stretto tra le sue braccia.
Con un flebile lamento si ridestò e sollevando lentamente le palpebre, incontrò il blu dell' Oceano degli occhi 
di Oscar, annegati tra le copiose lacrime.
- " Oscar che ci fai qui ? " - 
chiese con un filo di voce ed Oscar gli offrì un largo sorriso, stringendolo ancora di più,
- " Sei vivo, sei vivo ! " - 
- " Piano Oscar, ho almeno due pallottole nel fianco, quel dannato Girodelle mi ha quasi fatto uccidere da un suo
soldato ! " - 
mugolò Alain afferrandole un braccio con la mano libera.
- " Perchè sei tornata, dov' è Isabeau ? " - 
- " Sono tornata per portarti con noi, non devi cedere ai ricatti di mio padre. Isabeau è al sicuro con Rosalie. " - 
La mano di Alain salì dal braccio alla gota, dove raccolse le lacrime col pollice,
- " Stai piangendo per me ." -
era più una riflessione che una domanda,
- " Allora ci tieni davvero a me. " - 
mormorò mentre la commozione gli fece inumidire gli occhi ed Oscar combattuta, si lasciò guidare dall' istinto
del momento e posò le labbra su quelle di Alain che, tentando di sollevarsi , rispose prontamente al bacio.
Un' intensa emozione s' impossessò della donna che socchiuse la bocca approfondendo ulteriormente quel bacio.
Per Alain fu come attingere al calice della vita, labbra dolci come il miele dei fiori di primavera, sublime e morbida 
essenza sciolta nella sua bocca.
Se la morte lo avesse colto in quel momento, se ne sarebbe andato senza rimpianti.
Ad interromperli, giunse la voce melodiosa di madame Annette, i due staccarono le labbra pur mantenendo lo 
sguardo legato.
Entrambi avevano un' espressione confusa mentre Alain, seppur sofferente, non mancò di stendere i tratti in un 
accenno di sorriso che sortì l' effetto di imporporare il volto di Oscar. 
- " Mio Dio Alain che ti hanno fatto ? Madame vi prego aiutatemi a sollevarlo. " - 
e passatasi il braccio dell' uomo attorno alle spalle, invitò Oscar ad imitarne la manovra.
Alain era letteralmente piegato in due dal dolore e lentamente riuscirono ad entrare in casa e far sedere l' uomo ,
- " Perdi molto sangue, se vado a prendere il dottore, tornerei a notte fonda ! C' è solo una cosa da fare : madame
Annette, aiutatemi a fissargli delle fasce attorno al fianco, lo porto direttamente dal dottore ! " - 
tuonò Oscar in maniera da non ammettere repliche,
- " Lasciami qui Oscar e torna da Isabeau, lei ha più bisogno di te. Quando arrivi, mandami un dottore. " - 
disse flebile Alain,
- " Raggiungeremo Isabeau insieme. " - 
Dopo aver fasciato l' uomo, Oscar e madame Annette lo aiutarono ad issarsi sul cavallo, dove rimase col busto 
piegato in avanti, aggrappato alla criniera, mentre la donna prese posto dietro di lui e partirono al trotto.
Il silenzio accompagnò il viaggio verso il porto, stava calando la sera ma l' ampia schiena di Alain, le fungeva da 
riparo donandole un leggero tepore.

Era già buio quando si ricongiunse con Rosalie, teneva in braccio Isabeau, esausta dalla mancanza di nutrimento.
Alain era svenuto da tempo mentre Oscar scese da cavallo, tendendo le redini a Rosalie,
- " Ti prego portalo subito dal dottore, è in fin di vita ! " - 
le chiese stancamente,
- " Subito madame Oscar, vostra madre vi attende alla locanda, non vorrei dirvelo, ma è molto adirata con voi. " - 
disse Rosalie,
- " Grazie ma non preoccuparti, ho affrontato ire ben peggiori. " - 
rispose Oscar con un sorriso appena accennato, tenendo tra le braccia Isabeau urlante.

                                                                                         ********

- " Oscar volevi farci prendere un colpo ? Ti sei forse ammattita ? " - 
sbraitò Nanny appena la vide entrare nella stanza che avevano affittato alla locanda,
- " Oscar cos' è successo ? " - 
le chiese con più dolcezza madame Marguerite,
- " Perdonatemi, non potevo lasciare Alain in balia degli assurdi disegni di mio padre. " - 
rispose la donna sedendosi sul letto,
- " Adesso dov' è ? " - 
le chiese Nanny,
- " Rosalie l' ha portato da un dottore, è gravemente ferito, Girodelle gli ha fatto sparare e non so se..." - 
rispose abbassando le spalline dell' abito per nutrire la bambina ed un singhiozzo le impedì di terminare la frase.
Le due donne si sedettero ai suoi fianchi tentando così di confortarla mentre Isabeau mangiava a più
non posso.
- " Sarai esausta, devi mangiare qualcosa. " - 
affermò Nanny,
- " Mangierò dopo, devo raggiungerlo, potrebbe non farcela. " - 
rispose Oscar trattenendo le lacrime,
- " Non sarai utile a nessuno se perderai i sensi, mangia qualcosa. " - 
le consigliò Nanny visibilmente preoccupata,
- " Va bene, fai portare un po di frutta e del formaggio, per favore. " - 
chiese Oscar cullando Isabeau che, placata la fame e vinta dal sonno, si perse tra le braccia amorevoli della madre.

Dopo aver trangugiato il futile pasto e fattasi spiegare l' indirizzo del dottore, avvolta in un pesante scialle, raggiunse 
Alain al quale, nel frattempo, gli erano state tolte due pallottole dal fianco destro.
Era tranquillamente disteso sul letto dell' infermeria, sotto l' effetto del laudano e vedendo Oscar, sorrise debolmente,
- " Soldato Soisson, sei pallido come un cencio. " - 
gli disse avvicinandosi e tirando un sospiro di sollievo,
 - " Sono vivo grazie a voi Comandante ma, permettete una domanda : ve l' ha mai detto nessuno che siete pazza ? " - 
chiese con un sorriso beffardo,
- " Continuamente ! " - 
gli rispose sedendosi sul letto accanto a lui,
- " Meriteresti uno schiaffo ! Hai lasciato Isabeau per tornare a prendermi, ma cosa ti è frullato nella testa ? 
Promettimi che non farai mai più una cosa del genere ! " - 
la rimproverò bonariamente,
- " Sono tornata perchè avevo capito, eri stato manipolato da mio padre ! " - 
- " Mi ha solamente aperto gli occhi e dovresti farlo anche tu : quale futuro potrebbe avere Isabeau rimanendo in
Francia ? I nobili sono presi di mira e non puoi credere di poter rimanere a Villa Jarjayes per sempre.In Inghilterra
vivrete agiate in tranquillità. " - 
le spiegò Alain,
 - " Isabeau è figlia di un uomo del popolo e come tale la voglio crescere. Non abbiamo bisogno di lusso o fronzoli! " - 
A quelle dichiarazioni il volto di Alain s' illuminò, era piacevolmente colpito dal radicale cambiamento che era 
avvenuto in Oscar.
Era giunta trai soldati della Guardia Metropolitana, cavalcando con i guanti bianchi mentre, da quando aveva 
abbracciato i valori dell' uguaglianza modificando le sue abitudini, si era integrata completamente, tanto da 
voler allevare sua figlia nella semplicità.
Aveva amato solo Andre, il suo attendente, un modo più elegante per chiamarlo servo.
Gli balenò l' idea che non fosse cambiata affatto, forse in lei albergavano da sempre i valori dell' uguaglianza ma
la sua indole era rimasta intrappolata nel ruolo che le era stato pianificato alla nascita e ciò ne esaltò ancor di
più la nobiltà d' animo ai suoi occhi.
Oscar era semplicemente meravigliosa.
- " Vorrei porti una domanda..." - 
chiese Oscar ridestandolo dai suoi pensieri,
- " Cosa ti ha offerto mio padre per il tuo silenzio ? " - 
- " Una casetta circondata da alcuni vigneti ad Arras. " - 
le rispose con un sorriso,
- " Davvero generoso da parte sua offrire in dono le mie proprietà ! " - 
rispose sarcastica Oscar scoppiando in una risata fragorosa che contagiò anche Rosalie ed il dottore, rimasti tutto
il tempo accanto a loro come figure trasparenti.
- " Rimettiti in fretta soldato Soisson, dobbiamo partire quanto prima. " - 
sentenziò Oscar divenuta seria,
- " Ah sì ? E dove andiamo Comandante ? " - 
chiese Alain con stupore,
- " Ad Arras, naturalmente ! " -  
   
 
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