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Autore: DjalyKiss94    29/06/2017    1 recensioni
Ambientata durante e subito dopo la caduta dalle cascate di Reichenbach, Sherlock Holmes sarà alle prese con un nuovo mistero:
Chi è Sherlock Holmes?
Senza memoria e senza il suo fedele Watson, che lo crede morto, il detective dovrà affrontare i suoi fantasmi e raccogliere tutti gli indizi, per riuscire a ricordare chi è veramente.
Ci riuscirà?
Ps. Storia ancora da scrivere e quindi potrebbe rimanere incompleta.
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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AVVISO
 
La cittadina che verrà descritta, Cormolino, non esiste.
Essa è situata nei pressi del Lago Maggiore vicino a Cannobio (saluto calorosamente chiunque abiti in quella città -che guardando su internet deve essere bellissima- e stia leggendo questa ff!).
Nella mia immaginazione è una piccola cittadina di 2500-3000 abitanti, bagnata a est dal lago Maggiore e il cui perimetro è delimitato da un muro in pietra diroccato alto 2 metri.
Ha un ospedale, un orfanotrofio, tre piazze, bar, ristoranti, banche, negozi e fabbriche.
 
 
CAPITOLO 8                                 L’OSPEDALE DI CORMOLINO
 
 
CORMOLINO
 
1 DICEMBRE 1891
 
 
 
NARRATORE
 
 
Sono le 6:30 del mattino.
Il cielo, che veste ancora i colori della notte, è coperto da poche nubi.
L’aria è tipicamente fredda e un leggero strato di ghiaccio copre tutto ciò che incontra.
 
Situato nella parte nord della città di Cormolino, l’ospedale, lentamente, si sveglia.
A breve arriveranno le donne delle pulizie per iniziare il primo giro di lavoro del giorno, sia nelle stanze di degenza che negli uffici; le cuoche, invece, andranno nelle cucine e cominceranno a preparare le colazioni.
Nel mentre i fattorini stanno parcheggiando le carrozze, o le auto, nel piazzale di fronte all’ospedale, per scaricare medicinali e tutto il necessario per le medicazioni e le cure.
 
Sono ormai le 7:00 e le nubi cominciano a tingersi di arancio, segno che presto il sole si ergerà in tutto il suo splendore; si prospetta una bella giornata.
I dottori e le infermiere del turno di notte si preparano per cedere il cambio a quelli del mattino.
 
Queste ultime si trovano in una stanza a parte, riservata al personale: si stanno mettendo, o togliendo, la divisa, aggiornandosi sulla variazione della situazione clinica dei pazienti e/o dei fatti accaduti durante la notte.
 
-Buongiorno Ginevra!- esclama una ragazza di 27 anni, dai capelli castano chiaro e gli occhi verdi
-Buongiorno!-
-Come stai? Ho saputo di ieri. Ma cosa è successo con il Dottor Bianchi?-
-Beatrice, non ne voglio parlare.- risponde stizzita la ragazza bionda preparandosi per incominciare il turno.
-Mi dispiace non volevo-
-No scusami tu. Non dovevo attaccarti in questo modo. Tu non c’entri nulla.- mormora Ginevra, abbassando lo sguardo sentendosi in colpa verso la collega.
-Non preoccuparti.- la rincuora Beatrice sorridendole -Se hai bisogno di sfogarti, puoi contare su di me.-
-Ti ringrazio.- dice Ginevra abbracciando la ragazza -Allora dimmi tutto tranquillo stanotte?-
-Si, tutto tranquillo. Anche se…-
-Anche se?-
-Beh… Ieri verso le 10 mentre facevo il mio giro di controllo, temevo di trovare un deceduto…-
-E perché mai?- chiede curiosa la bionda.
-Perché ho incrociato un frate nel corridoio…-
-E allora?-
-Non credi che sia inusuale? Li vedi anche tu che vengono a far visita ai pazienti durante la mattina o il pomeriggio… mai a quell’ora. Infatti gliel’ho domandato…-
-E lui?-
-Mi ha risposto che un malato lo aveva mandato a chiamare per chiedere conforto spirituale.-
-Alle 10 di notte?-
-Si… per questo ho pensato ci fosse qualcuno in fin di vita. Ma facendo il giro… nulla, tutto tranquillo.-
-Forse era un paziente che aveva bisogno di parlare con qualcuno. Nient’altro?-
-No.-
-Allora non c’è nulla di cui preoccuparsi.-
 
-Buongiorno ragazze!- irrompe nella stanza una ragazza di 30 anni, dai capelli castani e occhi chiari.
-Ciao Francesca!- rispondono in coro le due infermiere.
-Come è andata la tua giornata di riposo?- chiede Beatrice.
-Benissimo, grazie! Ho passato la giornata a finire il ricamo che avevo iniziato la settimana scorsa! Ma ditemi: ho saputo che il paziente senza nome trovato una settimana fa si è svegliato!- esclama felice la nuova arrivata.
-Si..- risponde tra i denti Ginevra.
 
-E lei ha vinto la scommessa: ha gli occhi castani! Buongiorno ragazze!- s’intromette un’infermiera del turno di notte, anch’essa dai capelli biondi come Ginevra, ma dagli occhi scuri.
Sul cartellino, appuntato sull’uniforme, spicca il suo nome: Sonia.
-Che fortuna!- esclama la mora.
 
-Io non l’ho ancora visto da quando si è svegliato.- dice Beatrice con una punta di tristezza -Ieri ho lavorato tutta la sera e, di notte, quando sono passata davanti alla sua camera stava già dormendo.-
-Ha un fascino… particolare. E adesso che non è più il bello addormentato… ma avete visto che corporatura virile? -
-Sonia, ma che dici!?- la rimprovera Beatrice.
-E poi tutte quelle cicatrici, le ferite e la barbetta di pochi giorni che spunta sul viso… lo rendono così misterioso e… sensuale!-
-Sonia!- esclama nuovamente la ventisettenne arrossendo fin sopra ai capelli.
-Un po’ di contegno.- dice ridendo Francesca.
-E poi non è cortese fissare nel minimo dettaglio i pazienti.- conclude Beatrice.
-E allora? Ho solo asserito la verità! E poi cosa c’è di sbagliato? Sto solo guardando.- dice sicura sciogliendo i capelli ricci, dopo essersi tolta la divisa.
-Mmmh a me non dice nulla.- sbotta Ginevra.
-Cooosa??? Scherzi?- esclama esterrefatta Sonia.
-Ho visto di meglio.-
-Non ci posso credere!- afferma sbigottita la ragazza guardando la sua collega come se fosse un alieno.
-Questione di gusti.- dichiara Francesca.
-Bene!- esclama Sonia, scuotendo la testa e prendendo i suoi effetti personali -Allora io vado! A domani ragazze!- termina uscendo dalla stanza.
-Ciao Sonia!- rispondono in coro le infermiere.
 
-Su, su! Al lavoro. Facciamo così: anche se il mio turno è finito, comincio a svegliare i pazienti per il cambio delle lenzuola, così riesco a vederlo prima di andarmene.- dice Beatrice dirigendosi anche lei verso la porta dello spogliatoio.
-Sono troppo curiosa di vederlo.- esclama Francesca prendendo i soldi dal porta monete e dandoli a Ginevra -Ecco la tua vincita!-
-Grazie!-
-E dal punto di vista clinico, invece, come sta?-
Le ragazze escono dalla stanza.
-Fisicamente bene. Anche troppo.- risponde tra i denti Ginevra -Ma a causa del trauma cranico riportato, purtroppo, ha perso la memoria. Non ricorda nemmeno il suo nome di battesimo.-
-Cosa?- esclama la trentenne -Oh poverino. Si sentirà perso e non saprà cosa fare.- dice mentre la bionda, ricordandosi degli eventi accaduti il giorno prima, contrae il viso in una smorfia -Magari poss-
 
-Ragazze! Ragazze!- accorre trafelata Beatrice verso di loro, rischiando quasi di travolgerle.
-Calmati! Che è successo?- chiede Ginevra.
-Non c’è! È sparito!- esclama la ragazza senza fiato.
-Sparito chi?- domanda Francesca.
-Il signore senza nome.-
-Cosaaa?- urlano quasi le due infermiere.
-Ne sei sicura?- chiede Ginevra.
-Non è nella sua stanza. È fuggito!-
 
Un tonfo, all’improvviso, riecheggia nel corridoio facendo sobbalzare le tre donne, seguito da un rumore di passi di una persona che corre.
 
-Cos’era quello?- chiede Ginevra.
 
 
POV ???
 
-Ragazze! Ragazze!-
-Calmati!Che è successo?-
-Non c’è! È sparito!-
-Sparito chi?-
-Il signore senza nome.-
-Cosaaa?-
-Ne sei sicura?-
-Non è nella sua stanza. È fuggito!-
 
La scatola che avevo in mano mi sfugge dalle dita, cadendo a terra con un tonfo assordante che riecheggia per tutto il corridoio.
 
Non. È. Possibile.
 
Comincio a correre dirigendomi verso l’uscita.
 
Non c’è dubbio: è un incosciente!
 
Nelle sue condizioni e senza memoria cosa fa?
Fugge dall’ospedale.
 
Perfetto!
 
Esco fuori: l’aria frizzante del mattino invernale solletica il mio viso.
Stringo di più la sciarpa intorno al collo.
 
Me lo dovevo aspettare da lui.
Non dovevo lasciarlo solo un attimo.
 
Uff.
L’ho perso di vista solo per poche ore.
 
E se fosse nei guai?
 
Non potrei perdonarmelo!
 
 
______________________
PROSSIMO AGGIORNAMENTO
TERMINE MINIMO         6 LUGLIO
TERMINE MASSIMO      13 LUGLIO
 
 
Angolino dell’Autrice
 
Ciao a tutti e auguri a tutti coloro che si chiamano Pietro e/o Paolo/a.
Perdonate se pubblico così tardi e soprattutto se il capitolo è corto e poco interessante ma queste due settimane il mio paese era in festa e, se aggiungiamo impegni e imprevisti, non ho avuto un minuto libero.
Per farmi perdonare vi metto dei disegni, fatti da me (lo so non sono molto brava! XD ), rappresentanti alcuni personaggi incontrati nel corso dei capitoli: la ragazza delle pulizie (del 3°, 4° e 5° capitolo), il Dottor Bianchi (nel 4° e 5° capitolo;  spero di essere riuscita a dargli un aria da saccente antipatico), l’infermiera Ginevra (capitolo 3, 4, 5 e 8) e il POV ??? .


 
Il prossimo capitolo saremo nella mente di Holmes che... dove sarà finito?
Riuscirà a trovare qualche indizio sulla sua identità?
 
Vi informo che questa storia la troverete anche su Wattpad!
 
Ringrazio chiunque legge e/o recensisce la storia! =)
Perdonate anche gli evntuali errori presenti.
 
Baci baci e alla prossima Djaly! :*
 
Ps. Chi sta facendo il conto alla rovescia per Spiderman Homecoming? 
  Per caso avete problemi nel visualizzare i capitoli? Se si fatemi sapere!
  
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