La ragazza era nella sua stanza e stava facendo i bagagli, quando la madre la chiamò: “ Amanda tesoro hai preso il passaporto?”
“ Si mamma l’ho
preso….ma guarda che non vado mica chissà dove eh….è solo una vacanza!!!!”
“ Si si ne parliamo
dopo.”
“ Santo cielo quanti
problemi che si sta facendo”, borbottò sotto voce Amanda.
Dopo che Amanda ebbe
finito di fare i bagagli uscì dalla propria stanza con la valigia pronta per
uscire.
“ Mamma io sono
pronta.”
La madre di Amanda
fece una faccia contrariata.
“ E dai mamma di
questo viaggio ne abbiamo parlato centomila volte e ora non puoi cambiare più
niente….il biglietto è comprato…e l’appuntamento con Emma è già fissato.”
“ Ma io non capisco
proprio il perché tu debba andare a La Push in vacanze.”
“ Perché io e Emma
l’abbiamo deciso da quando eravamo piccole e ora abbiamo 19 anni….e poi dai
mamma e solo dal altra parte del America.”
“ SOLO dal altra
parte…ma vedi un po’ te….”
“ Adesso devo andare
mamma…grazie mille per il permesso….ti voglio bene….ti chiamo quando arrivo…”
Amanda diede un bacio
a sua madre e uscì di casa.
Fuori prese il bus
per l’aeroporto.
La Push
“ Jacob io oggi pomeriggio non si sono.”, disse un uomo su una sedia a rotelle.
“ E dove vai papà?”,
chiese suo figlio.
“ A dare le chiave al
quelle due ragazze che affittano la casetta e la macchina.”
“ Ah okay…vuoi che
t’accompagni?”
“ No grazie Jacob
m’accompagna Charlie.”, disse l’uomo. Al nome Charlie l’espressione del ragazzo
cambiò e si fece un po’ triste.
Il padre cercò di
cambiare tema e chiese: “ Tu che farai?”
Jacob rispose: “
Credo che uscirò con Quil e Embry.”
La push ore 13.00
Due ragazze uscirono dal aeroporto e chiamarono un taxi. Per loro fortuna ne arrivo subito uno, salirono in macchina e dissero: “ La Push per favore.”
Amanda: “ Cavoli Emma
di rendi conto, finalmente a La Push!!!”
Emma: “ Me ne rendo
conto e come!! Ma Amanda fammi un favore e ricordami perché è il nostro sogno?”
Amanda alzò gli occhi
verso il cielo era inutile la sua amica non sarebbe mai cambiata.
“ È il nostro sogno
perché c’è il mare, è tranquilla, c’è una riserva indiana e poi siamo lontane
per una volta da tutto il resto, ricordi?”
“ Aaahh si è vero!!!”
Dopo una ventina di
minuti arrivarono a La Push, nel punto prestabilito con il signore che doveva
affittarle la casetta.
Dopo circa cinque
minuti videro arrivare una macchina della polizia fermarsi proprio vicino a
loro. Un uomo con i baffi ne uscì e aiutò a scendere dalla macchina un altro
uomo con i capelli lunghi e neri.
Emma chiese un po’
confusa ad Amanda: “ Che hai combinato?”
“ Io assolutamente
niente!!”
I due uomini
s’avvicinarono e l’uomo sulla sedia a rotelle parlò:
“ Voi siete Amanda
Parker e Emma Doson?”
Amanda si fece in
avanti e rispose: “ Si siamo noi.”
L’uomo sorrise e
disse: “ Io sono Billy Black e lui è il mio amico Charlie Swan.”
“ Piacere.”,
risposerò le due ragazze insieme.
“ Allora se salite
con noi in macchina vi porteremmo alla casetta.”
Le due ragazze si
guardarono, annuirono e salirono in macchina.
Dopo neanche 10
minuti di macchina arrivarono davanti ad una casetta con una macchina
parcheggiata davanti. Tutti e quattro scesero dalla macchina.
Billy disse: “ Allora
queste sono le chiavi della casa e queste quelle della macchina. Per qualunque
problema il mio numero lo avete e potete chiamarmi d’accordo?”
“ Si d’accordo…grazie
mille signor Black per tutto quanto…è davvero bellissimo.”, disse Amanda.
“ Di niente….per
delle ragazze educate come voi lo faccio volentieri. Beh adesso noi
andiamo…buon divertimento.”
“ Grazie e buona
giornata!”, gridò Emma quando i due furono in macchina.
Dopo aver messo
apposto i bagagli Emma disse: “ Senti io vado a farmi un bagno ok?”
“ Ok, allora io
prendo la macchina e vado a farmi un giro…a più tardi.”
Amanda prese le
chiavi della macchina e uscì.
Con la cartina in
mano cercò di arrivare alla spiaggia di La Push…ci mise un bel po’ ma alla fine
la trovò.
Uscì dalla macchina,
si tolse le scarpe e incominciò a passeggiare.
Amava sentire la
sabbia fredda sotto i propri piedi, anzi amava il mare e basta.
Dopo un bel po’, vide
tre ragazzi intorno ad un fuoco. Un fuoco? Guardò l’ora e dovette contattare di
non essersene accorta che erano già le
21.30.
Ma non se ne
interessò più di tanto e continuò a camminare.
In tanto i tre
ragazzi introno al fuoco si accorsero di lei.
“ Hei ragazzi l’avete
vista quella?”, chiese uno dei tre.
“ Si Quil, ma non la
si vede molto bene.”, rispose l’altro.
“ Ma la volete finire
che magari la spaventate anche?”, disse un ragazzo un po’ scocciato, era Jacob.
“ Adesso le grido
qualcosa.”, disse l’altro ragazzo.
“ No dai Embry non
fare caz…”, voleva dire Jacob che non riuscì a finire la frase perché Embry
incominciò già a gridare a scuarciagola: “ Heyyy ragazza ti sei persa???”
Ad Amanda venne un
colpo quando quello gridò. “ Ma che è rimbambito a gridare cosi mi ha fatto
prendere un colpo!!!”, mormoro tra se.
“ No, grazie non mi
sono persa ora vado a casa!!!!”, gridò lei indietro e incominciò subito ad
andarsene di nuovo verso la macchina. Anche se aveva voglia di conoscere
qualcuno, pensò che era più prudente lasciar perdere, specialmente in quel
posto, a quel ora e poi da sola.
“ Ma te devi sempre
fare il deficiente si?”, chiese Jacob irritato.
“ Oh ma che cavolo
Jake da quando Bella non ti parla più sei diventato proprio una palla.”
Jacob si alzo
arrabbiato e disse: “ Ma vattene a quel paese Embry.”, e se ne andò.
Amanda sulla strada
per casa vide un boschetto non sapeva perché ma qualcosa le diceva di entrarci.
Cosi parcheggio davanti al boschetto ed entrò. Era davvero bello, solo natura.
Ad un tratto si trovò
in mezzo al boschetto dove c’era solo campo. Si stese per terra a guardare le
stelle. Tutto ad un tratto sentì un rumore. Si alzò ma non vide niente. Nel
momento in cui si stava per ristendere risentì un rumore. Allora si alzò del
tutto e chiese: “ C’è qualcuno?”
Sentì solo una
risata, ma non si mosse.
“ Chi va là?”, chiese
nuovamente.
Tutto ad un tratto un
uomo apparve vicino a lei dal nulla. Amanda si spaventò talmente tanto che
gridò.
Guardò l’uomo, era
pallido e gli occhi erano rosso con delle occhiaie profonde, le fece paura.
“ Accidenti che buon
profumo che hai.”, disse l’uomo.
Amanda fece un passo
indietro.
“ No non devi
scappare…non ti farò niente…anzi non sentirai niente.”
“ Che cosa vuoi da
me?”, chiese Amanda cercando di non far sentire di essere spaventata.
“ Direi il tuo
sangue.”
Amanda incominciò a
correre ma l’uomo le si rimpiazzo davanti.
“ Allora vuoi giocare
eh?”
Amanda corse di nuovo
nella direzione opposta. Ma l’uomo apparì di nuovo davanti a lei, era veloce come il vento.
L’uomo le si avvicinò
dicendo: “ Dai finiscila ho voglia di mangiare.”
Amanda fece un passo
indietro ma inciampò in un tronco e si slogò una caviglia.
L’uomo aprì la bocca
e Amanda vide i denti canini appuntiti. Si stava chinando verso di lei quando
tutto ad un tratto venne spinto via da lei. Amanda alzò la sguardo è vide un
lupo marrone attaccare l’essere.
Eccomi con il primo vero capitolo…..lo so fa schifo…..mi dispiace….ma l’inizio da me esce sempre demente….
Volevo
ringraziare:
Lety_Me: grazie per aver recensito la mia storia….la ragazza come vedi non è Rosalie ma grazie a te avrà qualcosa a che fare con lei…poi vedrai…grazie mille per il consiglio…
Nene_cullen:
Grazie per aver messo la mia storia tra i preferiti e di aver commentato…spero
di non averti delusa.
Marpy: Wow
grazie per la tua fedeltà e la tua mega recensione….a quanto ho capito ti sta
leggermente antipatica Bella??? Hehe…spero ti piaccia questa storia…..
_Screps_: ueiii grazie per la recensione….bacione….
Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto….spero
davvero che vi piaccia….alla prossima!!!!!