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Autore: Lovy91    30/06/2017    1 recensioni
Kaito è alla ricerca di Pandora, la pietra preziosa che è costata la vita a suo padre Toichi. Dopo l'ultimo furto cambia tutto: Saguru sospetta di Kaito e l'organizzazione ha deciso di scoprire se il ladro è veramente Toichi Kuroba. In particolare il rapporto con Aoko comincia a cambiare e il ragazzo si rende conto della delusione enorme che proverebbe se scoprisse che lui è Ladro Kid.
Il più grande ladro del mondo si rende conto di essere in mezzo a un triangolo pericoloso da cui dipende la sua libertà, la vita e l'amore...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Ginzo Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15° Capitolo


Red Fox – 1° Parte


Ladro Kid scese sulla teca con la sua agilità innata.
Aveva superato i laser tramite un cavo sparato per terra dal condotto d'aerazione in cui si era infilato. Si guardò attorno e non c'era nessuno, eppure aveva mandato un avviso. Per esperienza sapeva che quando non c'era nessun un agente significava che l'ispettore aveva ideato un piano fantasioso.
Kid aveva in mano un arnese per tagliare il vetro, l'aveva appena toccato quando udì un sonoro rumore metallico. Guardò sul pavimento e vide un oggetto ovale, molto simile a quelli utilizzati per far addormentare i poliziotti. Si aprì e il fumo invase la stanza. Il ladro corrugò la fronte, quello era un oggetto usato dai professionisti come lui, non dalle forze dell'ordine.
Come a rallentatore, una donna gli fu di fronte in perfetto equilibrio sulla teca. Ladro Kid fu colto dall'effetto sorpresa e, per la prima volta da molto tempo, rimase spiazzato.
La ladra indossava una tuta aderente rosso, una cintura in vita di un tono più scuro. La scollatura profonda, una treccia bionda sul lato destro e il viso celato dagli occhiali per vedere i raggi. Kaito si rese conto che ci era passata con un'agilità pari a quella di sua madre quando era stata la grande Phantom Lady.
Il gioiello in questione era un anello in cui era incastonato il diamante fucsia più grande della mondo. Era stata talmente veloce e silenziosa da non notarla.
Gli mise una mano sulla spalla, portava guanti di pelle.
<< Signorina, credo ci sia un'incomprensione >>.
Lei fece rispondere un sorriso agghiacciante e lo spinse giù dalla teca e inevitabilmente toccò i laser. Un suono penetrante entrò nelle orecchie e Kid si alzò in piedi, la parte del gentiluomo era finita. Tirò fuori la spara carte e la donna gli puntò un teaser contro, Kaito saltò per evitarlo e sparò una carta per gettarla giù. Lei fece un salto mortale e ricadde morbida. Con il piede disegnò un cerchio sul vetro e tolse l'anello, mettendolo al dito deliziata. Aveva utilizzato il tacco come attrezzo per tagliare il vetro.
<< Non credo proprio >>, mormorò Kid.
I poliziotti arrivarono a frotte, la ladra non aveva per nulla paura. Saltò come un gatto e si lanciò fuori dalla finestra, rompendo il vetro. Mentre stava per buttarsi gli sorrise, seducente, e poi un paracadute la librò giù dolcemente per sparire in mezzo agli alberi davanti al palazzo. Sicuramente si era travestita e confusa con una qualsiasi persona di passaggio.
<< Catturatelo! >>. Nakamori puntò il dito contro Ladro Kid.
<< Ma ispettore stavolta non ha rubato lui il diamante >>, obbiettò un agente.
<< Chi se ne importa! Catturatelo! >>
<< Ispettore Nakamori >>, intervenne Kid. << Credo che lei stai prendendo... un abbaglio! >>.
Kaito si tolse il cappello e da lì uscì una luce accecante. Quando ripresero la vista era ormai lontano nella notte.


<< Il grande ladro Kid è stato battuto! L'anello principessa è stato rubato dalla ladra conosciuta come Red Fox. Operativa da diciotto mesi, Red Fox ha rubato a New York, Roma, Londra, Sidney, Vienna... Opera maggiormente ad Osaka, dove si sostiene sia la sua base. Finora sono state rubate dodici gemme preziose, tutte restituite >>.
<< Ha trovato pane per i suoi denti! >>, commentò Aoko.
Ma non dire stupidaggini
, pensò Kaito.
Era di cattivo umore per essersi fatto rubare l'anello principessa sotto il naso in quel modo. Ci era riuscita sfruttando la sorpresa e l'agilità, anche lui lo era molto ma quella ladra era straordinaria.
<< Aoko non credi di star esagerando? >>.
L'amica aveva tre valige aperte davanti a lei sul letto di Kaito. I cassetti e l'armadio erano aperti e c'erano vestiti e scarpe sparsi ovunque.
<< Non possiamo sapere cosa ci può servire! >>.
<< Sono sei giorni, non sei mesi >>.
<< Quando ti servirà questa maglietta >>, gliela mostrò e la piegò in valigia. << Mi ringrazierai >>.
<< Stiamo andando al campo scuola estivo, Aoko. Andremo al mare, piscina, cena e forse fuggiremo dalle camere di nascosto dalla sensei >>.
Era una copertura. Il campo scuola si teneva a Enoshima, una piccola isola collegata con un ponte, distante all'incirca un'ora e un quarto da Tokyo. Si trovava nella prefettura di Kanagawa e nella città di Fujisawa si sarebbe tenuta una mostra di gioielli e pietre preziose. Tra queste c'era una delle ambre più pure mai trovate, chiamata il Sole Bruno. Pesava sui cento carati ed era stata regalata da un vecchio facoltoso senza eredi, in fin di vita.
Enoshima distava meno di un quarto d'ora e il suo fido assistente avrebbe preso in affitto una stanza sotto falso nome, un paio di giorni prima del furto.
Aoko chiuse la prima valigia. << Questa è la tua >>, la mise a terra. << La seconda è la mia >>.
<< E la terza? >>.
<< Shopping e souvenir! >>. Spinse la valigia verso il ragazzo. << Il tuo costume è sulla tasca davanti >>.
<< E il tuo? Metterai quel simpatico costume intero di tre anni fa? >>. Scoppiò a ridere.
Aoko divenne rossa dalla rabbia. Gli diede un colpo sulla testa. << Avevi promesso di non parlarne più! >>.
Tre anni prima erano andati al mare con i genitori. L'ispettore faticava a rendersi conto che la sua piccola bambina era ormai un'adolescente e la quattordicenne Aoko era stata costretta ad indossare il costume regalato da lui: intero, con le righe blu e bianche, accollato e con le ruches sui fianchi. Come Kaito l'aveva vista si era messo a ridere fino a piangere e Aoko l'aveva rincorso per la spiaggia fino a costringerlo a nascondersi in acqua.
Da quell'estate Kaito la prendeva sempre in giro quando si toccava l'argomento e lei non si era più fatta vedere in costume dall'amico.
<< Quanto sei irascibile! Meno male che le ragazze sono sempre dolci >>.
<< Peggio per te che mi fai esasperare >>. Aoko tirò la sua valigia. << Ci vediamo domani mattina a scuola alle nove >>.
<< Ai suoi ordini! >>, fece il saluto militare.
Lo guardò male, risentita per aver tirato fuori quell'imbarazzante episodio, e lasciò la stanza del ragazzo. Kaito la guardò entrare nella villetta e scese nel garage per prendere la moto e recarsi al bar, per iniziare a tessere il piano per il furto del Sole Bruno.


<< Tesoro, ho saputo della tua sconfitta! >>.
<< Non mi ha sconfitto proprio nessuno! >>, ribatté Kaito. Gli bruciava da morire essere stato sconfitto. Si abbandonò contro lo schienale della sedia girevole e fece un mezzo giro. << Eppure... Io quel mondo di muoversi l'ho già visto >>.
<< Davvero? >>. Chikage era una ex ladra e sapeva benissimo come ragionava Red Fox. Lei si era ritirata per sposarsi e avere Kaito ma non si era dimenticata la sua vita passata.
<< Non so, è un ricordo lontano. Forse l'ho visto in qualche spettacolo con papà >>.
<< Uhm... >>, Chikage si mise a pensare. << Farò qualche ricerca. Ti chiamerò se ho novità! >>.


Alle nove l'autobus partì in direzione di Enoshima. Aoko si era seduta vicino a Keiko e nel sedile di fianco c'erano Akane e Reiko. La strega Akako si era seduta dietro la ragazza, non sapeva nemmeno perché aveva accettato di partecipare a quel campo scuola. Il suo assistente aveva insistito che doveva frequentare il mondo dei comuni mortali il più possibile. Guardava il paesaggio scorrere, annoiata.
Kaito era seduto in fondo al bus con i suoi compagni.
<< Ehi, chi volete vedere in costume? >>, esordì Takechi, indicando le compagne.
<< Akako che domande! >>, rispose Yosai.
<< Lei sì che merita! >>, concordò Tadao. << Anche Mieko non è male! >>.
<< Anche Aoko Nakamori non mi dispiace >>, fantasticò Takechi.
Kaito fu colto dalla gelosia, lo investì come uno tsunami. Guardò Aoko e poi i compagni che annuivano, dandosi gomitate. Lui rimase zitto, cercando di contenere la gelosia che era esplosa.
L'autobus arrivò alle dieci e mezza. La professoressa Ikeda li fece scendere e fece di nuovo l'appello per essere sicuro di non perderli. Anche Saguru si era unito alla gita, la madre aveva insistito affinché partecipasse e facesse l'adolescente ogni tanto.
Kaito era conscio che non appena avesse spedito l'avviso, Saguru avrebbe fatto di tutto per partecipare alle indagini, infatti l'unica preoccupazione era finire in camera con lui. Erano dodici ragazzi, quattro per camera, e aveva ideato un trucco semplice per assicurarsi di non finirci insieme.
Un altro bus bianco si parcheggiò accanto al loro proveniente da Osaka e ne scesero altri ventiquattro ragazzi. Il loro insegnante andò a stringere la mano alla sensei Ikeda.
<< Loro sono i ragazzi del liceo Imai, provengono da Osaka. Venite tutti dallo stesso anno scolastico e spero facciate amicizia in questi sei giorni. Qui >>, mostrò una carteletta. << Ho i fogli con i nomi sulle disposizioni delle camere fatte dall'hotel. Ora faremo il check-in e poi vi smisterò >>.
Perfetto
, pensò Kaito.
Nella confusione del check-in si mise vicino alla professoressa e con un movimento veloce la urtò. Le cadde la cartelletta e lui la raccolse, scambiando svelto il foglio.
<< Molto gentile Kuroba >>.
<< Si figuri! >>.
Le ragazze dormivano al secondo piano e i ragazzi al primo, il ladro non poteva sperare di meglio. Valutò l'altezza e poteva arrivare a terra con un salto. Scesero di nuovo nell'androne principale per iniziare a fare amicizia con gli altri liceali.
Aoko era in compagnia di un ragazzo e due ragazze. Gli fece segno di avvicinarsi.
<< Lui è Kaito Kuroba >>.
<< Io sono Makoto Kouno >>, gli strinse la mano un ragazzo alto, piazzato, con i capelli scuri e gli occhi neri, portava gli occhiali.
<< Molto piacere, mi chiamo Tomi Taniguchi >>. Era una bellezza molto simile ad Akako: lunghi ricci biondi, occhi verde smeraldo, fisico statuario e pelle abbronzata. Si rivolse a Kaito con fare flirtante e Aoko ingoiò il boccone amaro.
La terza era una ragazza bassina, corti capelli castani e occhi blu scuro, carnagione rosea. << Il mio nome è Miho Okamoto >>.
Non staccava gli occhi dal parquet. Kaito provò tenerezza per la timidezza della ragazza perché gli ricordava molto Aoko quando era più piccola.
Le allungò un mazzo di carte. << Mischiale >>.
La ragazza lo prese, titubante. Gli obbedì e glielo restituì.
<< Ora scegli una carta >>.
Ne prese una a caso da un punto qualunque.
<< Ora rimettila dove ti pare nel mazzo >>.
Lo fece e Kaito mischiò ancora e poi glielo porse. Chiuse gli occhi e alzò la mano destra, poi schioccò le dita della mano sinistra. Li riaprì e una carta apparve nella sua mano.
<< La tua carta era un due di cuori >>.
Miho la prese e gli occhi erano pieni di stupore. << Come hai fatto? >>
<< Kaito è un bravissimo illusionista >>, rispose Aoko, una punta d'orgoglio.
<< Hai altre straordinarie qualità? >>. Tomi cercò di abbagliarlo con un grande sorriso.
Chi si crede di essere?
, pensò Aoko.
<< Stupidaggini >>.
Quella parola fece voltare Kaito in direzione di Makoto, che lo stava fissando sprezzante.
Oh oh
. Aoko temeva il peggio.
<< Come hai detto? >>.
<< Sono cavolate. La magia, l'illusionismo sono solo per chi ha tempo da perdere >>.
Kaito rispettava le opinioni altrui ma Aoko sapeva che se c'era una cosa che non dovevano toccare era l'arte della magia, quella che suo padre gli aveva insegnato fin dalla nascita.
<< Come quell'imbecille che si diverte a rubare, Ladro Kid. I ladruncoli di strada potrebbero fare di meglio >>.
Aoko mise una mano sul braccio di Kaito, si stava scaldando più di quanto non pensasse.
<< Smettila Makoto >>, lo difese Miho, timorosa. << Non mi sembrano affatto stupidaggini >>.
Kaito cercò di mantenere la calma, Aoko gli strinse forte il braccio.
<< Be', ognuno ha le sue opinioni però... >>. Tirò fuori un fazzoletto dalla tasca e lo lanciò verso il ragazzo. Si smaterializzò in minuscoli pezzetti, ne prese al volo alcuni e li lanciò in direzione del ragazzo. Divennero carte che si infilarono nel pavimento sotto di lui. Makoto fece un salto indietro.
<< Stupidaggini direi proprio di no >>.
La discussione stava per peggiorare e per fortuna gli insegnanti li richiamarono all'ordine, per prepararsi a trascorrere il primo pomeriggio al mare. Makoto si unì ai suoi amici, scocciato per il modo di fare di Kaito.
<< Scusalo >>, disse Tomi. << Lui è sempre, troppo, con i piedi per terra >>.
<< Sei bravissimo davvero >>, aggiunse Miho.
La spiaggia era a pochi passi dall'albergo. La cinquantina di adolescenti si scatenarono in acqua, a giocare a pallone oppure restare sotto il sole ad abbronzarsi. Kaito insieme ai compagni di stanza stavano giocando ad indovinare il colore del costume delle ragazze.
<< La biondina del liceo Imai ha il costume nero >>, disse Takechi.
<< Io dico blu scuro >>, fece Ryo.
<< Vi sbagliate. Rosso intenso, intero e scollato sulla schiena >>, sentenziò Kaito.
Tomi uscì dall'acqua con un costume rosso e i ragazzi si girarono a guardarla. La schiena era in bella mostra.
Kaito diede il cinque ai compagni.
<< Keiko ha senza dubbio un costume grigio a due pezzi >>, disse Tadao.
<< Due pezzi arancione >>.
Keiko uscì dall'acqua con un costume a due pezzi arancione, normalissimo e senza fronzoli, come lei.
<< Quella merita >>, Takechi indicò una ragazza in piedi nell'acqua, di schiena.
<< Concordo! >>, dissero gli altri due compagni sorridendo.
<< Perfettamente d'accordo >>, rise Kaito.
Il costume bianco non era succinto come quello di Tomi e lasciava intravedere senza essere volgare. Si allacciava al collo e lasciava libere le spalle, si stava legando i capelli in una coda.
La ragazza si voltò e Kaito ebbe la sensazione di soffocare.
<< Lo dicevo io che Nakamori era diventata niente male >>, disse Takechi.
Keiko e Aoko camminavano sul bagnasciuga e il ragazzo era sicuro di svenire.
<< Kaito? >>, lo scosse Ryo. << Ti sei incantato a guardarla? >>.
<< Ma che dici! >>, gli levò la mano dalla spalla. << Come se ci fosse qualcosa da guardare. Insomma, a malapena riempie un costume! >>.
Avvertì uno strano silenzio e guardò i compagni, sorridevano a disagio e guardavano davanti a loro.
Keiko si copriva gli occhi: conosceva troppo bene l'amica da sapere che quando era arrabbiata qualcuno poteva farsi molto male.
<< Sei uno... >>. La mano a pugno di Aoko si abbatté sulla testa del ragazzo. << Stupido, imbecille e cretino! >>.
Si allontanò indignata, sporcando di sabbia il suo asciugamano. Kaito si massaggiò il punto del colpo, ci era andata pesante.
<< Mi sa che te lo sei meritato amico >>.


Aoko si era arrabbiata moltissimo per quell'uscita infelice. Lo stupido orgoglio di Kaito gli aveva fatto aprire la bocca prima di collegarla al cervello ed ora l'amica era furiosa con lui. Ritornarono in camera al tramonto per farsi una doccia e scendere a cena. Le camere erano tutte uguali: due letti a castello bianchi, pavimento in parquet chiaro, una scrivania e due piccoli armadi ai lati. Una porta conduceva al bagno, piastrelle azzurre alle pareti e doccia spaziosa.
La cena era servita come al liceo, si spostavano nella fila con i vassoi e si potevano sedere dove volevano. Kaito si sedette accanto ad Aoko, insieme a loro c'erano Keiko, Tomi e Miho. Akako camminò fino al loro tavolo e si sedette anche lei e Aoko fece cambio di posto con la strega per non sedersi accanto a Kaito, davanti a quest'ultimo, senza nemmeno guardarlo. Saguru completò la combriccola.
Notarono tutti la tensione tra i due e il bernoccolo in testa di Kaito suggeriva un brutto litigio. Miho, timida, riusciva a malapena a spiccicare qualche parola e la sua amica Tomi cercava di spronarla.
<< Dove ti ho già visto? >>, chiese, rivolta a Saguru.
<< Probabilmente su qualche rivista. Sono un detective >>.
<< Sul serio? >>. Miho lo guardò ammirata.
<< Un ottimo detective >>, disse Akako. << Si occupa del caso di Ladro Kid insieme al padre di Aoko >>.
Sei proprio una perfida strega!
, pensò Kaito, guardando storto la compagna di classe.
<< Wow, quanti alunni talentuosi ci sono del vostro liceo >>. Tomi si sfiorò i capelli con un gesto calcolato. Era affascinante e ne era cosciente.
<< Aoko mi passi l'acqua? >>.
<< Certo Kaito >>, disse lei, finta gentile. << Spero tu possa riempirci il bicchiere >>.
<< Dai Aoko, stavo scherzando. Non penso assolutamente che tu sia... >>.
<< Non lo pensi? >>.
I presenti assistevano alla seconda parte della litigata. Miho e Keiko a disagio, Tomi con interesse pettegolo. Akako non era dispiaciuta di vederli litigare e Saguru si godeva la scena.
<< Vogliamo fare l'elenco delle ragazze con cui sei uscito da quando siamo al liceo? >>.
<< È proprio necess... >>. Kaito voleva dissolversi, quando Aoko partiva in quarta non c'era modo di fermarla.
Con un solo dito puntato contro di lui lo interruppe e con l'altra mano prese ad elencare. << Mina, Ayame, Hiroko, Saya, Yuya, Misato... Cos'avevano in comune? >>, finse di pensarci su. << Ah sì... Un corpo da favola! >>.
<< Complimenti Kuroba >>, disse Tomi. << Devi essere molto ambito nel tuo liceo >>.
<< Sei molto meno imbranato di quanto pensassi >>, aggiunse Akako.
<< Sono davvero ragazze niente male >>, rincarò la dose Saguru.
La giovane prese il vassoio. << Quindi non venirmi a dire che non lo pensi. Per te le ragazze contano solo se sono stupide e con le curve al punto giusto >>.
<< Non è vero Aoko! >>.
Kaito cercò di fermarla per chiarire e la ragazza fu veloce: gettò gli avanzi e lasciò la sala, inferocita.
<< Stavolta l'hai veramente fatta arrabbiare >>.
<< Grazie Keiko. Non l'avevo notato >>, disse sarcastico.
<< Ci vorrà ben più di qualche trucco per farti perdonare dalla tua fidanzata >>, lo provocò il detective liceale.
<< Aoko non è la mia fidanzata! >>. Pensò che non era una frase da Saguru. Che si fosse accorto del suo amore per Aoko?
Rimandò il quesito, aveva altro a cui pensare. Nervoso, lasciò la sala e gli passò anche la fame. Uscì a prendere una boccata d'aria sulla balconata che dava sul mare, l'aria salmastra gli calmò i nervi. Dei passi dietro di lui lo fecero voltare e vide Miho.
<< Scusa se ti sto disturbando >>. Fece per rientrare.
<< No, figurati. Resta pure >>.
La ragazza si appoggiò alla ringhiera con le mani, guardando il mare un po' agitato a causa del vento.
<< Vedrai che ti perdonerà >>, gli sorrise.
<< Come fai a dirlo? >>.
<< Perché sono una ragazza e so che le parole giuste hanno la stessa funzione di quelle sbagliate: funzionano sempre >>.
Kaito non riusciva a comprendere il carattere di Miho: era timida e a tratti sicura, come in quella circostanza.
<< Tu non sei cresciuta in Giappone vero? >>.
La domanda stupì la ragazza. << Come l'hai capito? >>
<< A volte si sforzi a parlare, come se le parole non ti venissero naturali. In genere succede alle persone che parlano più di una lingua >>.
<< Sei detective oltre che mago? >>.
<< Solo un osservatore >>.
<< Ci hai azzeccato. Mia madre lavora nel settore dello spettacolo come manager e ho cambiato spesso città. Mio padre è morto quando ero piccola per una malattia. Ora vivo ad Osaka, dove sono nata, da ormai due anni e mezzo. Il tempo più lungo in cui credo di aver vissuto da qualche parte >>, raccontò la propria vita con un po' di malinconia. Ora capiva perché era tanto timida: stringere amicizie e scioglierle in breve tempo l'aveva resa diffidente per paura di perdere nuovamente le persone a cui voleva bene. << Mamma è una grande persona, mi ha cresciuta e l'ammiro molto >>
<< Anche mio padre è morto quando ero piccolo, ti comprendo benissimo >>.
<< Domani andremo in gita per l'isola, si sta facendo tardi. Buonanotte Kaito >>.
La guardò rientrare e pensò che era una bella persona, come Aoko. Timide, insicure ma sapevano tirare fuori il carattere nell'occasione giusta.


Kaito aveva dormito cinque ore, aveva elaborato qualche piano e comunicato con Jii le prime direttive per il furto.
L'isola era piccola, una vera trappola per turisti. La baia con le acque cristalline, la sabbia fine e le poche case sparse per l'isola rendevano l'atmosfera gradevole e si divertirono molto.
All'ora di pranzo, Kaito imbucò l'avviso nella cassetta delle lettere con posta prioritaria, sarebbe giunta alla stazione di polizia di Fujisawa il giorno dopo. Ritornò poi dai compagni, come se niente fosse. Aoko seguitava ad ignorarlo e a rivolgergli poche frasi, chiacchierava molto con Tomi, Miho e Akako.
Il pomeriggio li lasciarono liberi in piscina, gli insegnanti pensavano che tutte le gite scolastiche dovevano essere così. Con la scusa di rilassarsi sulla sdraio e ascoltare musica, si mise le cuffie e calò il parasole sugli occhi. In verità stava ascoltando la storia del palazzo e della struttura registrate da Jii, che era già giunto in città e ispezionato gli esterni. Si sarebbe infiltrato come addetto alla pulizia e piazzato un registratore per stanza, mimetizzandoli sotto le cornici dei quadri e nei battiscopa.
<< Kaito vieni a giocare! >>, lo chiamò Tadao. << Inizia la partita di pallanuoto! >>.
Indicò le cuffie e alzò le spalle, per essere lasciato in pace. Saguru era nella piscina, appoggiato ai bordi e Aoko si avvicinò a lui.
<< Ti stai divertendo? >>.
<< È rilassante. Sei ancora arrabbiata con Kaito? >>.
<< Chi lo pensa a quello stupido! >>, esclamò, stizzita.
<< Non penso che solo le belle ragazze siano senza cervello. Tu sei entrambe le cose >>, disse Saguru.
Il complimento colorò di rosso la faccia di Aoko. Perché Kaito non era gentile come lui? Quel fare da sbruffone la mandava su tutte le furie. << G-grazie >>.
Kaito, con la coda dell'occhio, vide i due parlare e si tolse una cuffia dall'orecchio ma non riusciva a sentire nulla, erano troppo lontani. I colpi di pallone e gli strilli di entusiasmo della partita coprivano ogni altro rumore
Si rese conto di aver perso i successivi venti secondi della registrazione e la rimandò indietro, maledicendosi. Non si poteva deconcentrare, avrebbe pensato a scusarsi con Aoko dopo il furto.



Sarò lieto di rubare il vostro Sole Bruno venerdì.



                                                                                                                                                                                                                    Ladro Kid


Saguru strinse la prima pagina del quotidiano e fu istintivo guardare Kaito che rideva e faceva colazione sereno con i compagni.
Quanto era sfacciato? Incurante dei problemi che creava, dei soldi spesi, della pazienza e dalla salute che l'ispettore Nakamori ci perdeva. Era la sua occasione per prendere un campione di DNA a Ladro Kid.
<< Quello spaccone >>, commentò Makoto.
<< Sarebbe fantastico vederlo in azione! >>, disse Tomi.
<< Tuo padre ci sarà? >>, domandò Keiko all'amica.
Aoko annuì. << Mi ha scritto poco fa. Ha detto che si metterà in viaggio subito >>.
Kaito si versò altro succo.
Non si può dire che sia uno che demorde.


<< Ispettore Nakamori >>, disse un agente. << L'ispettrice Fukuda mi ha detto di scortarla all'interno del palazzo >>.
L'uomo fu introdotto nell'ingresso. Era un lungo corridoio con una scala in fondo, le pareti erano tinteggiate di bianco e il pavimento era di legno scuro. Lo guidò fino all'ultima sala dove c'era una donna.
L'ispettrice Fukuda era sulla quarantina, un metro e sessanta. I capelli ramati erano raccolti in una coda scolpita, gli occhi erano di una sfumatura di azzurro gelido. Il viso appuntito aveva un'espressione seria. Impartiva ordini senza intaccare la sua compostezza.
<< Lei deve essere l'ispettore Nakamori >>.
<< Esatto >>.
<< Ispettrice Seiko Fukuda >>, gli strinse la mano con forza. << Sono dell'unità anticrimine di Osaka >>.
Nakamori si mostrò confuso. << Mi perdoni ma ero convinto di lavorare con l'ispettore di questa città >>.
La donna gli porse un biglietto. << Mi occupo di Red Fox >>.
<< La ladra che ha rubato l'anello principessa la scorsa settimana? >>.
<< Ha mandato quel biglietto ieri sera, penso sia una sfida aperta al vostro ladro. La mia intenzione è catturarla, la seguo da diciotto mesi >>.
<< Glielo auguro. Io sono ormai vent'anni che cerco di catturare Ladro Kid >>.
<< Allora auguriamoci che venerdì sia la fine di entrambi >>. Gli fece segno di seguirla e lo guidò su per le scale.
Il Sole Bruno era esposto dentro una vetrina rettangolare, insieme ad altre gioielli. C'erano due telecamere e riprendevano la stanza a 360 gradi. L'unica finestra era sigillata e non si poteva aprire, l'unica via d'accesso era la porta da cui erano entrati.
<< Piazzerò dei poliziotti all'entrata dal corridoio e altri due dentro la stanza. Per sicurezza ci sarà anche un'agente alla finestra >>.
<< La vetrina ha un qualche sistema di antifurto? >>.
<< Possiede un sensore molto sensibile, non appena viene sfiorato suona l'allarme e chiude l'ingresso principale. Farò chiudere la porta sul tetto e non potranno fuggire con l'aliante e il paracadute >>.
<< Ritengo di dover dotare gli agenti di maschere antigas >>.
<< Sono d'accordo. L'ultimo gioiello è stato rubato grazie a questa banalità >>. Fukuda era dura, intelligente e dotata di molta fermezza. Nakamori non la conosceva abbastanza e non sapeva che avrebbe cercato di catturare Red Fox con metodi poco convenzionali.


Kaito stava partecipando al laboratorio d'animazione, chiedendosi cosa avesse fatto di male perché si sentiva una marionetta ammaestrata. Aveva partecipato a quel dannato campo scuola solo perché Aoko gli aveva messo davanti il foglio di partecipazione e l'aveva minacciato con una penna. Il cellulare vibrò e ringraziò il cielo per la sua salvezza.
<< Pronto mamma? >>.
Chikage era seduta alla scrivania nella camera da letto, lo schermo del portatile era l'unica fonte di luce. << Tesoro, ho quelle informazioni! >>.
Kaito si allontanò e si appoggiò al muro. << Ti ascolto >>.
La madre parlò per circa dieci minuti e il ragazzo sgranò gli occhi. A conversazione finita fissò il gruppetto formato da Tomi, Miho, Keiko e Aoko, che si stavano divertendo con gli animatori al laboratorio.
Ti ho beccata, Red Fox.


Angolo autrice!


Salve lettori!
Questo capitolo, come anticipato, sarà diviso in due parti e nel prossimo ci sarà un po' di azione e una punta di romanticismo :D
Grazie per chi l'ha messa tra le preferite, le seguite e le ricordate! Un ringraziamento anche a chi l'ha letta!
Alla prossima magia ;)


   
 
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