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Autore: Lady_Michi1    30/06/2017    5 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 6

Aver sorpreso Alain in pratiche di autoerotismo non aveva sconvolto Oscar più di tanto, in fondo non vi era nulla 
di sporco o disdicevole.
Tutto ciò le fece immaginare fosse una pratica usata anche dal suo Andre solamente che, nella sua routine, aveva 
sempre avuto il buon gusto di agire con maggior discrezione.
Senza dubbio Alain era più disinvolto, non aveva tenuto conto che, alcune esigenze tipicamente maschili, andassero 
soddisfatte almeno con la porta chiusa.
Tuttavia, la sera stessa a cena, non ne parve in alcun modo turbato, dimostrando serenità ed affezzione verso Isabeau
insistendo nel voler imboccarla, come il più affettuoso dei padri.
Da quando il venticinque Marzo era nata, per Alain era divenuta la sua piccola principessa : la dondolava se non riusciva 
ad addormentarsi, la vegliava se era ammalata e come ultimo, le massaggiava pazientemente le gengive rigonfie a causa
dello spuntare imminente dei primi dentini.
Oscar e Rosalie non poterono che rimanere affascinate dalla dedizione dell' uomo apparentemente rude, mentre dedicava 
infinite dolcezze, avendo sempre i giusti accorgimenti verso Isabeau.
- " Madame Oscar non trovate anche voi che Alain potrebbe essere un buon padre ? Lui non è Andre però vi vedrei bene
assieme, come coppia intendo...Ops, scusate forse ho parlato troppo ! " -
affermò Rosalie portandosi le mani alla bocca, nel suo tipico atteggiamento infantile che la caratterizzava,
- " Ci sa fare con i bambini..." - 
rispose Oscar con un sorriso,
- " ...per il resto sì, hai parlato troppo. " - 
e nel dirlo, andò a prendere Isabeau dalle braccia di Alain, - " Coraggio piccola, è ora di prepararsi per la notte,
Rosalie potresti portare dell' acqua calda per il catino ? " - 
le chiese dolcemente,
- " Certo madame Oscar, subito. " - 
- " Rosalie, quando la smetterai con queste formalità ? Chiamami semplicemente Oscar, sono uguale a te. " - 
dichiarò la donna con un sorriso,
- " Ci ho provato ma non riesco e sono felice così. " - cinguettò allegramente Rosalie.

- " Em Oscar, mi auguro di non averti turbata prima..." - 
le chiese Alain,
- " A cosa ti riferisci esattamente ? Alla tua folle dichiarazione fuori luogo oppure alla scarsa conoscenza 
sull' uso delle porte ? " - 
rispose Oscar con un sorriso di sfida,
- " Vogliamo parlare della tua dispotica curiosità nello sbirciare nelle stanze altrui ? " - 
la sfidò con un sorriso da mascalzone,
- " È casa tua, se lo desideri ti comunicherò l' orario del prossimo spettacolo ! " - 
- " Sei così..." - 
s' innalberò Oscar,
- " Rozzo ? Maleducato ? " - 
suggerì lui,
 - " Presuntuoso ! Cosa ti fa pensare che possa essere attratta da uno spettacolo simile ? Sbruffone ! " - 
rispose risentita andandosene mentre avvertiva la risata sguaiata dell' uomo.
Seppur non volendolo, quella notte pensò a lui, doveva ammettere che era un uomo di bel aspetto, aveva le spalle
larghe ed era molto muscoloso, la superava in altezza di almeno quindici centimetri, aveva sempre un buon odore 
e si teneva rasato quotidianamente.
Alcune volte il mattino, passando davanti alla sua stanza, perennemente aperta, lo aveva scorto con addosso solamente
i calzoni, nell' intento di radersi.
Ripensare a quell' unico indumento leggermente abbassato sui fianchi, fece nascere in lei un desiderio d' insana follia.
Aveva forse già dimenticato il suo Andre, l' unico uomo della sua vita ? 
Come poteva avvertire desiderio per un altro uomo ? 
Doveva soffocare certe congetture partorite dalla sua mente ma come ? 
Non era più l' assessuato Comandante De Jarjayes, aveva scoperto l' amore ed il sesso, una porta scardinata dopo anni
di solitudine che difficilmente si sarebbe richiusa.

Erano trascorse alcune settimane da quando Oscar ed Alain si erano scontrati e, com' era consono del carattere dell' uomo, l' episodio era stato archiviato per il quieto vivere di entrambi.
Quella di non portare rancore, era una delle buone qualità di Alain che si sommavano alla maturità raggiunta nell' ultimo
anno.
Dopo la morte di Diane e di sua madre, era dovuto crescere in fretta, seppur si sentisse già uomo, aveva affrontato
situazioni e scelte senza via di ritorno.
Aveva finalmente aquisito i reali valori ai quali aggrapparsi e si era innamorato della donna del suo amico.
Non era per sfida anzi, voleva molto bene ad Andre e , seppur grande e più forte, in lui era sempre albergato un senso
d' inferiorità.
Andre era stato un uomo puro nei valori, nel corpo e nell' anima, un candore che non differiva dalla propria sposa,
perfetta ed onesta.
Con rammarico ricordava ancora una sera in caserma quando, accecato dalla rabbia, le sferrò un pugno, credendola 
rea di aver denunciato al Tribunale Militare, il povero Lasalle per il furto di un fucile.
L' aveva trascinata in cortile, sotto una pioggia battente e sfidata ad un duello con la spada, deliziosa, sublime forza 
della natura, agile come un felino e scaltra come una volpe, non aveva esitato a battersi con un uomo molto più robusto
di lei ed aveva vinto il duello impari.
Quello era il modo per comunicare con lei, attraverso la spada, perchè non l' aveva capito prima ?
Era l' unica chiave d' accesso per riappacificarsi con lei.

Nel pomeriggio Oscar era in cortile, aveva finito di stendere il bucato ( chi l' avrebbe mai detto ? ) e, vinto dalla bramosia 
di riappacificarsi con lei, prese i due fioreti incrociati sopra al camino ed uscendo di casa a passo sostenuto, la chiamò,
lanciandogliene uno.
Oscar voltandosi, vide il fioretto lanciatole contro e, con riflessi pronti, lo colse al volo mettendosi in guardia.
In breve  il duello si protrasse per l' ampio cortile ed il giardino dove Isabeau, seduta sull' erba, applaudì divertita i due 
insoliti spadacini.
I fioretti scintillavano potenti incrociandosi in aria, fendenti inferti con grande abilità e maestria.
Entrambi fuori allenamento da oltre un anno, assetati di vittoria, con occhi luminosi e sorriso sulle labbra,
- " Perchè non mi parli più ? " - 
chiese Alain fronteggiandola,
- " Mi hai trattata come una donna di piacere ! " - 
rispose secca Oscar,
- " Se così fosse ti avrei presa... " - 
- " Come osi ? " - 
- " Non ho osato, non ti ho neppure sfiorata ! " -
incalzò col solito sorriso da mascalzone,
- " Non aspiro al corpo ma è il tuo cuore che voglio. " - 
le disse, - " Nel mio cuore c' è posto solamente per Isabeau. " - 
ma sapeva che era solo una menzogna e distrattasi, perse il fioretto .
Alain allontanò anche il suo fioretto e cingendola da dietro, le sussurrò all' orecchio : 
- " Il mio cuore è solo tuo, ti aspetterò per tutto il tempo del quale avrai bisogno. " - 
- " Perdi tempo, non dimenticherò mai Andre ! " - 
rispose con amarezza,
- " Non voglio che dimentichi Andre, cerco solamente un posto nel tuo cuore. " - 
e le posò un leggero bacio sulla tempia.
Il cuore di Oscar iniziò a tamburellare come impazzito, le piaceva la dolcezza di Alain e quel profumo di buono le 
annebbiava la mente, per un momento desiderò rimanere stretta tra quelle braccia calde e possenti quando avvertì
il desiderio di Alain lambirle il fondoschiena e si ritrasse.
- " Andiamo alla Festa di fine estate stasera ? " - 
le chiese ridestandola da pensieri osceni,
- " Come ? Sì...certo. " - 

Arras - Festa di fine estate

- " Vi prego Oscar, indossate quest' abito è una meraviglia. " - 
insistè Rosalie tenendo per le spalle uno splendido abito color celeste, - " Non se ne parla, i miei soliti indumenti andranno
più che bene. " - 
- " E poi ad Alain piaccio così come sono. " - 
si ritrovò a pensare stupendosi della sua audacia.
- " Sono pronte le tre dame più belle di Arras ? " - 
chiese Alain dal salone,
- " Che galante, madame Oscar rifiuta d' indossare uno splendido abito. " - 
brontolò Rosalie scendendo le scale con Isabeau in braccio, dietro di loro c' era Oscar,
- " Madame Oscar è già splendida così. " - 
dichiarò l' uomo incollando gli occhi a quelli blu di lei che sentì le gambe molli per l' emozione e capì di essersi innamorata
di lui, malgrado tutto, malgrado Andre.

C' era tutto il villaggio alla Festa di fine estate, con flautisti e fisarmoniche, uomini e donne di ogni età danzavano sorridenti
sfoggiando i loro abiti migliori, incuranti della Rivoluzione che colpiva la Francia, in quella sera, in quell' angolo di paradiso,
tutto si era cristallizzato per qualche ora.
- " Balliamo Oscar ? " - 
le propose Alain,
 - " Non amo ballare, mi ricorda troppo Versailles, Rosalie balla tu con Alain. " - 
e prendendo Isabeau in braccio, guardò i due allontanarsi verso il centro della piazza.
Oscar intanto giocava con la figlia, non avrebbe mai immaginato di divenire una madre così premurosa, teneva le manine
della bambina per accompagnarla nei suoi primi passetti .
Era così bella Isabeau, i riccioli castano chiaro incorniciavano un visetto paffuto e gli occhioni verdi, diventavano due fessure quando sorrideva.
Per un momento la musica cessò e Rosalie raggiunse, ancora ansimante, Oscar e la figlia, d' istinto, guardò oltre le spalle
della giovane con l' intento di individuare Alain. 
Quando la musica riprese, il sorriso morì sulla bocca di Oscar, vedendo Alain avvinghiato ad una giovane ragazza dal corpo
morbido e sinuoso.
L' abito scollato le metteva in evidenza il seno prosperoso, dettaglio al quale Alain non rimase indifferente.
La ragazza lo prese per mano accompagnandolo in un luogo appartato ed Oscar, colta da una gelosia irrefrenabile, seguì
la coppia, pentendosene immediatamente.
La ragazza era seduta su di una muretta, trattenendo Alain tra le gambe mentre lui, con una mano, risaliva la parte esterna della coscia, baciandole il collo.
Oscar calpestò un ramoscello, facendo voltare Alain in tempo per vedere la donna fuggire.
- " Imbecille ! " - 
si rimproverò, scostando la ragazza per inseguire Oscar,
- " Rosalie torniamo a casa, sono stanca. " - 
la richiamò frettolosamente passandole accanto senza fermarsi ,
- " Ma Oscar... cos' è accaduto ? Non attendiamo Alain ? " - 
le chiese Rosalie confusa,
- " Sono certa che se la caverà benissimo anche senza di noi. " - 
rispose la donna con le lacrime agli occhi.
- " Oscar aspetta, ti prego. " - 
la chiamò Alain cercando di fermarla,
- " Rosalie lasciaci soli un momento. " - 
le chiede Alain sorpassandola.
- " Oscar, lasciami spiegare ! " - 
- " Non c' è nulla da spiegare, sei libero di fare come meglio ti aggrada ! " - 
rispose Oscar risoluta ma lui, bloccandola ad un albero appena fuori dal villaggio le sussurrò : 
- " Allora perchè stai piangendo ? " - 
al suono di quelle parole Oscar si sciolse in pianto, consapevole di essere stata smascherata,
- " Mi hai ingannata, hai detto di amarmi, di volermi aspettare, solo vane bugie ! " - 
- " Quella non è nessuna, non conosco neppure il suo nome ! È solo sesso ! " - 
dichiarò indicando col braccio verso il villaggio.
- " Non c' è distinzione tra sesso ed amore ! Non hai alcuna moralità Non sei un uomo d' avere accanto ! " - 
gli urlò Oscar ed Alain sentendosi meschino mai come allora, le disse con rabbia : 
- " Credi che il tuo amato Andre non sia mai stato con una puttana ? " - 
ed un sonoro ceffone lo fece traballare sulle proprie gambe,
- " Sarei con mia madre adesso, sono rimasta in Francia solo perchè avevo visto del buono in te, invece non sei cambiato
sei il solito donnaiolo di sempre ! Vattene da casa mia, non tornare mai più ! " - 
e se ne andò lasciandolo sul posto, consapevole di averla perduta per sempre.
   
 
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