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Autore: Aladidragocchiodiluce    03/07/2017    2 recensioni
Sequel di "Five nigh's at Transformers"
Sono passati 14 anni dagli eventi di Five Nigth at Transformers e molte cose sono cambiate.
Nuovi e vecchi personaggi, segreti da portare alla luce e nuove avventure
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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Starice strinse il pupazzo della robottina azzurra mentre guardava l'enorme scritta.

Lì dentro forse avrebbe trovato degli indizi su di sé oppure sarebbe rimasta delusa, in ogni caso ormai era troppo tardi per tornare indietro.

-Entriamo?-Chiese Darky.

-Si, ma da dove?-Domandò Green.

-Ho visto che alcune finestre sono rotte. Possiamo entrare da lì.-Rispose Tron indicando una finestre situata a destra del portone.

Il gruppetto individuò un cassonetto da usare come scala e in un attimo furono dentro.

Erano finiti in quella che sembrava la biglietteria piena di polvere e cartacce, i mobili erano stati portati via quando l'attrazione aveva chiuso i battenti ma in giro era rimasto qualche depliant.

Green ne raccolse uno e lo illuminò con la propria torcia.

-Qui dice che ci sono dei robot a forma di creature mitologiche all'interno.

Doveva essere un bel posto.-Commentò passandolo a Tron.

-A me non pare granché.-Rispose Tron porgendo il foglio alla sorella dopo averci dato un occhiata-Comunque il posto è molto grande, arrivati alla Fossil hall è meglio dividersi.

Darky, prendi questo depliant e ti dirigerai con Green verso la sala a desta, Starice con me a sinistra.

Ci rincontreremo alla “Phoneix Room” e vi raccomando sin da subito prudenza.-

-Non preoccuparti, ti proteggo io.-Disse Green mettendo un braccio attorno al collo della sua compagna.

-E' un topo quello che hai sul piede?-Gli chiese; scatenando un urlo parecchio femmile da parte del ragazzino che iniziò a scalciare l'aria, finendo a terra.

-”Non preoccuparti, ti proteggo io”-Lo imitò la ragazza dai capelli grigi, scuotendo la testa sconsolata mentre Tron e Starice ridacchiavano.

Quest'ultima era parecchi confortata dal fatto di trovarsi in coppia con l'amico, era una presenza rassicurante.

Tron, perlustrando la scrivania della biglietteria trovò un altro depliant che indicavi in dettaglio le stanze.

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-Ora occhi aperti e andiamo.-Disse facendo cenno di avanzare.


 

Nello stesso momento, in una zona nascosta dell'ex ristorante.

-C'è qualcuno.-Disse una voce femminile.

La stanza era buia e la figura che aveva parlato era ben nascosta.

-Potrebbero aiutarci.-Continuò rivolta a qualcuno.

-Non ti fidi? Ma saranno diversi!-Esclamò.

-Smettila di fare la scena del muto! Lo sappiamo entrambi che non lo sei!

Dobbiamo riuscire a parlagli. Magari...Non interrompermi!

Per una volta cerca di fidarti degli altri e non solo te stesso!

Forse riusciranno a liberarci.-

Ci fu un minuto di silenzio prima che la voce continuasse sconsolata.

-E va bene, aspettiamo.-


 

Starice, Tron, Darky e Green avanzavano lungo il corridoio.

Una volta sulle le pareti dovevano esserci dipinte delle immagini di creature fantastiche come draghi o chimere, ma il tempo e l'umidità aveva formato macchie di muffa e scolorito molte immagini.

Starice strinse il pupazzo, si sentiva un intrusa e aveva l'impressione che qualcuno o qualcosa li stesse guardando e sopportasse appena la loro presenza.

Ringraziò di non essere sola o avrebbe già fatto dietrofront e non sarebbe mai più entrata lì dentro.

-Questa dovrebbe essere la sala da pranzo o “Fossil hall”.-Commentò Tron appena arrivarono in un enorme sala.

Lungo le pareti vi erano delle vetrate vuote ricoperte di polvere, a giudicare dal nome della stanza una volta dovevano esserci dei fossili o qualcosa di simile ma attualmente l'unica cosa presente sugli scaffali era uno spesso strato di polvere che ricopriva anche il pavimento dove una volta vi erano i tavoli.

Dietro di loro, sentirono Green emettere un fischio e si voltarono, accorgendosi che puntava la torcia al soffitto.

Alzando lo sguardo videro, sospeso a più di cinque metri da terra, un enorme scheletro di un drago le cui enormi ali sfioravano le pareti laterali.

-Secondo voi perchè non l'hanno tolto?-Chiese Starice.

-Credo che non possano.

Sembra essere collegato a qualche meccanismo, forse quando il posto era aperto si poteva muovere.-Commentò Tron osservando il supporto a cui era collegato.

-Sisi, interessante.Andiamo?-Chiese Darky impaziente.

Tron puntò la torcia verso due porte ai lati della sala e spiegò:

-Tu e Green andate a destra, la stanza si chiama “Mount of Gryphon” ed è collegata alla stanza di manutenzione mentre noi saremo nel “Dragon nest”.-

-Ok, se entro un ora non ci reicontriamo consideraci morti.-Disse Darky mentre andava verso la stanza che le era stata assegnata.

-Morti?!-Esclamò Green terrorizzato.

-Sta scherzando.-Lo tranqullizzò il ragazzo più grande.

-Ma in caso non tornassi, siete stati i migliori amici che io abbia mai avuto.-Disse il verde in tono drammatico.

-Finiscila di fare il deficiente e muoviti.-Lo chiamò secca Darky già nella stanza.

Il ragazzino la raggiunse mentre gli altri due andavano verso l'altro ingresso.

-Bhe. Si entra.-Commentò il ragazzo e l'altra annuì.


 

-WOW!-Esclamò Green appena il corridoio spuntò in una stanza modificata per sembrare una montagna.

Qua e là erano disposte rocce e arbusti di plastica mentre il pavimento aveva un colore che doveva simulare la terra ma attualmente era ricoperto da un fitto strato di polvere.

Ma ad avere la maggiore attenzione dei due ragazzi era il “padrone” di quella stanza.

Situato su un rialzamento da cui pareva controllare tutta la zona, vi era un robot blu dalle ali e il muso grigio dalle fattezze di un grifone.

Era così grande che sovrastava i due e, se fosse stato attivo, Darky avrebbe giurato che li stesse guardando con aria arcigna.

-Secondo me quando 'sto posto era in funzione.Questo faceva prendere dei colpi ai clienti.-Commentò.

-O magari trasportava chi voleva per la stanza, sta a vedere.-Disse Green arrampicandosi sulla zampa del robot e sedendosi fra le ali.

-Vedi di non fare disastri come al solito.-Lo ammonì secca.

-Cosa potrei fareeeeeeeeeeee...-Il ragazzo, in qualche maniera, era riuscito a scivolare dalla parte opposta dalla quale era salito e finì a terra di faccia.

-Ti sei risposto da solo.- Mormorò la ragazza scuotendo la testa quando notò che, mimetizzata con la parete, c'era una porta.


 

Intanto, anche Tron e Starice avanzavano lungo il corridoio.

La ragazzina stringeva il pupazzo con forza da quanto era nervosa, ciò non sfuggì al suo compagno che cercò di distrarla, parlandole.

-Se mi ricordo bene; un paio di mesi dopo il famoso incendio, il terreno su cuoi sorgeva il “Transformer's dinner” venne acquistato e si è pensato di costruirvi un nuovo ristorante

Dopo un po' di tempo ci furono strani incidenti fra cui un automa che aggredì il pubblico così si decise di chiudere ma per qualche strana ragione gli operai che dovevano abbattere questo posto si rifiutarono e il tutto venne abbandonato.-

Starice annuì, sapeva già tutto ma le piaceva sentire la voce del compagno in quanto aveva uno strano effetto calmante su di lei.

Finalmente, alla fine del corridoio, arrivarono ad una stanza nella quale erano stati piantati degli alberi finti e dell'erba di plastica per farla sembrare il più possibile ad una foresta ma con l'abbandono dell'edificio era diventato la tana di molti ragni che l'avevano riempito di ragnatele.

I due avanzarono lungo un sentiero che li portò davanti alla ricostruzione di una caverna davanti alla quale era posizionato un robot dalle fattezze di un drago di varie tonalità di blu dal muso simile ad un coccodrillo.

Starice, sempre seguita dal compagno, si avvicinò lentamente all'automa come se temesse che da un momento all'altro potesse attivarsi e attaccarla.

Poggiò la mano sul muso e gli tolse un po' di polvere; onestamente sperava che avrebbero trovato qualcosa di più.

Magari si era sempre sbagliata e andare lì era stata una perdita di tempo

-C'è una porta.-Disse Tron, distraendola dai suoi pensieri.

La torcia dell'amico illuminava una porta situata all'interno della caverna ed era stata dipinta con gli stessi colori scuri della parete per mimetizzarla ma il tempo aveva danneggiato la vernice ed ora era ben visibile.


 

Angolo autrice

Ed ecco i primi animatronici e abbiamo la dimostazione del coraggio di Green XD

Che cosa ci sarà dietro le porte?Sarà un bene o un male entrarvi?Ma spratutto, chiè la voce femminile e con chi stava parlando?

Lo scoprirete nel prossimo cappy

Saluti da Ala

   
 
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