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Autore: Lovy91    05/07/2017    1 recensioni
Kaito è alla ricerca di Pandora, la pietra preziosa che è costata la vita a suo padre Toichi. Dopo l'ultimo furto cambia tutto: Saguru sospetta di Kaito e l'organizzazione ha deciso di scoprire se il ladro è veramente Toichi Kuroba. In particolare il rapporto con Aoko comincia a cambiare e il ragazzo si rende conto della delusione enorme che proverebbe se scoprisse che lui è Ladro Kid.
Il più grande ladro del mondo si rende conto di essere in mezzo a un triangolo pericoloso da cui dipende la sua libertà, la vita e l'amore...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Ginzo Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16


Red Fox – 2° Parte


L'ispettrice Fukuda era sulla soglia della stanza del gioiello. Erano tutti in pausa per la cena e aveva potuto operare in tranquillità. Un sorriso malefico brillò nel buio e se ne andò, lasciandosi dietro una scia di morte preannunciata.


<< Come sarebbe a dire? >>.
Le proteste di Saguru furono udite da tutti gli ospiti. Aveva fermato l'insegnante prima di entrare in sala pranzo per chiederle il permesso di partecipare al piano per sventare il furto del ladro gentiluomo.
<< Saguru, qui sei un normale liceale. Non posso mandarti in mezzo a un’operazione militare tanto rischiosa >>.
Il detective non si sarebbe mai aspettato un rifiuto. << Se le serve l'autorizzazione dei miei gliela firmeranno senza alcuna esitazione >>.
<< Ho la responsabilità della tua sicurezza e ciò significa che non lascerai questo albergo per catturare Ladro Kid >>. Detto questo seguì il collega per mettersi in fila per la cena, chiudendo la questione.
Saguru bolliva di rabbia e prese malamente un vassoio, sembrava morso da una vipera. Il padre non aveva nessuna autorizzazione su quella giurisdizione e non poteva che accettare il mancato assenso della sensei.
Aoko era in fila accanto all'amico.
<< Mi dispiace Saguru >>
<< La sensei non capisce quanto sia importante la mia presenza! >>, disse, posando un bicchiere sul vassoio, quasi rompendolo a causa del nervoso.
Kaito si unì al duo per prendere la cena e li vide conversare fitti. Saguru emanava negatività solo a guardarlo.
<< Che gli prende al detective? >>, chiese, sporgendosi verso Keiko per informarsi.
<< Non gli hanno dato il permesso di partecipare alla cattura di Kid >>, gli rispose l'amica.
Ormai avevano tutti preso i vassoi e Kaito era vicino a Saguru.
<< Peccato che tu non possa partecipare. Sarà per un'altra volta >>, disse e si allontanò per sedersi a un tavolo libero con i compagni di classe e non riuscì a resistere a fargli un sorriso sfrontato, mezzo nascosto dal bicchiere.
Il detective avvertì un formicolio alle mani e la voglia di togliergli quel sorriso sfrontato, era l'unica persona che gli faceva perdere il suo sangue freddo e l'impassibilità inglese.
Ridi quanto ti pare. Tanto prima o poi commetterai un passo falso.


Venerdì.
Kaito aveva programmato di rubare il Sole Bruno alle ventitré. La sensei avrebbe ordinato di spegnere le luci alle ventidue, consapevole che i ragazzi avrebbero fatto finta di dormire. Kaito aveva messo delle pastiglie nei bicchieri dei compagni di stanza per farli addormentare in modo da non accorgersi della sua assenza. Per sicurezza ne aveva messa una anche nel bicchiere dell'insegnante.
Jii l'attendeva a cinquecento metri dall'albergo per andare in macchina fino al palazzo. Kaito attese di sentire i respiri regolari dei compagni e poi mise un fagotto nel letto come precauzione, un congegno simulava il respiro. La finestra era aperta per il gran caldo e Kaito saltò giù, guardandosi intorno. Poi corse veloce fino al cancello e sfuggì al gestore dell'hotel. La macchina nera aveva il motore acceso e Kaito s'infilò nei posti dietro.
<< Sera signorino >>.
<< Felice di vederti >>, disse, sfilandosi la maglietta e abbottonandosi in fretta la camicia di Kid. << Parti! >>.
Il vecchio aiutante mise in moto e guidò al limite di velocità. Kaito si annodò la cravatta con un po' di difficoltà a causa delle buche e prese un paio di botte in testa, il giorno dopo avrebbe avuto i bernoccoli. Dal riflesso del finestrino poté notare il livido nero lasciato da Aoko il giorno del loro arrivo. Si intristì per un attimo e cercò di coprirlo con i capelli scuri, per non farlo notare. Si infilò la giacca e calcò il cappello in testa.
<< Signorino, io sarò nei paraggi >>.
<< Oggi è un lavoretto tranquillo >>, disse, mettendosi il monocolo. << Sarò fuori in quindici minuti! >>.
Entrare sotto mentite spoglie era impossibile. Si nascose dietro un albero e puntò la spara carte verso la finestra dei sotterranei, rompendo il vetro. Speditamente si infilò nella stretta finestra, arrivando nei sotterranei bui e umidi. Il palazzo era in origine una villa, comprata poi dalla città e resa un piccolo museo locale. Fukuda non aveva messo agenti però aveva piazzato dei laser anche lì. Kid indossò gli occhiali e strisciò fino a giungere sulle scale dove cambiò abbigliamento e faccia.
Si accedeva dal sottoscala e non fu notato dagli agenti. Le salì, sapeva di non poter utilizzare le bombette per farli addormentare e il sensore della vetrina era troppo sensibile però niente era troppo ingegnoso per lui. Prese posizione nel punto più vicino all'entrata. Nakamori e Fukuda erano insieme alle guardie in attesa dei due ladri.
Non sono gli unici ad attendere qualcuno, stasera
, pensò Kid.
Sapeva che Red Fox avrebbe colpito. L'aveva scoperto grazie ai registratori piazzati e mentre Jii montava il trucco, fingendosi un addetto ai lavori, aveva scoperto le atroci intenzioni dell'ispettrice Fukuda. Quella sera non voleva solo rubare il gioiello, aveva anche intenzione di mostrare quanto potesse essere galante il ladro dal manto bianco.
Improvvisamente Kaito udì un forte rimbombo e poi una luce rossastra provenire dalle altre stanze del primo piano. I due ispettori urlarono di andare a vedere e furono costretti a dimezzare le guardie di istanza al gioiello. Kid pensò che erano dei veri idioti, era solo un effetto sonoro e dei giochi di luce. Kaito premette un tasto da un piccolo telecomando e le luci iniziarono ad abbassarsi gradualmente
Dopo qualche minuto Nakamori si guardò in giro, grattandosi il capo. << Sbaglio o ci vedo sempre di meno? >>.
Kaito stava per spegnere le luci ma quelle lo fecero prima del suo comando.
Maledizione.
<< Riaccendete le luci! >>. Era la voce dell'ispettrice.
Kaito udì il suonò di una pistola, la sicurezza che veniva tolta.
Non c'è più molto tempo.
Mise gli occhiali per la visione notturna e Red Fox attuò la mossa che aveva previsto. Dalle pareti davanti all'entrata la ladra apparve, nascosta da un telo di carta dello stesso colore dell'intonaco. Lanciò qualcosa in diverse direzioni e puntini luminosi si accesero.
<< Devono essere loro! >>.
Red Fox vide il ladro e gli scoccò lo stesso sorriso seducente del loro primo incontro, sentendosi già vincitrice. Quando la ladra varcò la soglia della sala del tesoro rimase senza fiato: Ladro Kid era in piedi sulla vetrina. Ritornò a guardare lo stesso punto e lui non c'era più.
Estrasse il teaser e lo puntò contro il ladro. Quando lo colpì il manichino esplose e altre quattro erano sparsi per la stanza, altri per il corridoio e ancora per l'ingresso. Queste fece perdere la testa alle forze dell'ordine, ispettori compresi. Per errore la ladra colpì anche la teca e il suonò dell'allarme si attivò.
Con una smorfia di rabbia saltò e si nascose reggendosi allo stipite sopra l'arco. Agenti ed ispettori entrarono. Nel frattempo era stata coperta da Kid da un fazzoletto bianco gigante e lui si era nascosto come Red Fox.
Si guardarono e andarono a sollevarlo: c'era un grosso buco e la gemma era svanita.
<< Chi è stato?! >>. Fukuda di affrettò ad aprire il coperchio e capì troppo tardi.
Dal soffitto cadde un telo enorme e coprì i presenti, le proteste e le imprecazioni erano ridotte a un bisbiglio a causa del pesante tessuto e i malcapitati non riuscivano a vedere niente.
Ladro Kid fece per prendere la e Red Fox fece una capriola e fu sulla teca, i due si guardarono.
<< Tu sei proprio uno che non molla, vero Kid? >>.
Il mago la prese per un polso e l'avvicinò a sé. Quel contatto inaspettato fece irrigidire la ladra e stavolta fu lui a sfruttare l'effetto sorpresa. Era vicinissimi, tanto che Kid giurò di aver visto Red Fox quasi arrossire sotto la maschera.
Dove ho già visto quegli occhi?
Si sentì tirare a forza e Kid la trascinò sul pavimento insieme a lui, in quei pochi secondi aveva agguantato la gemma che non si era mai realmente spostata e protesse i loro corpi con il mantello.
Delle lame caddero, si conficcarono nel legno e graffiarono il vetro della vetrina, il mantello li protesse dalle schegge.
Red Fox sbarrò gli occhi. Se Ladro Kid non l'avesse afferrata e non fosse stato tanto veloce sarebbe morta trafitta.
Nel frattempo gli sfortunati si erano liberati dal telo pesante e la scena fece inorridente i presenti.
<< Che significa? >>. Nakamori indicò le lame.
<< Solo una precauzione >>, fece spallucce.
<< Una precauzione? Questo io lo chiamo omicidio premeditato! >>.
<< Sono d'accordo ispettore >>. Kid mostrò la gemma e poi prese in braccio Red Fox che ebbe da ridere. << Non si fidi troppo delle apparenze >>.
Fukuda intuì subito che Ladro Kid sapeva troppo e sfiorava la pistola. Kid avvolse entrambi nel mantello e svanirono.
<< Cercateli, non possono essere andati lontani! >>, ordinò Nakamori. Si girò a cercare l'ispettrice ma non c'era più. << Dov'è sparita anche lei? >>.


Kid salì le scale del tetto e trovò gli agenti addormentati. La scaltra Red Fox aveva manomesso le maschere antigas e liberato il passaggio per il tetto.
<< Mi credi tanto stupida? >>.
Arrivati in cima, la ladra protestò per rimettere i piedi in terra. Le obbedì e fece un salto indietro, tenendo una certa distanza da lui.
<< Perché l'hai fatto? Mi hai salvato la vita >>.
<< Perché i miei motivi sono simili ai tuoi... Miho >>
Sentir pronunciare il suo nome lasciò cadere ogni difesa e si sentì inerme. << Come conosci il mio nome? >>.
Kaito si levò il monocolo e il cappello, rivelando la sua identità.
Quegli occhi.
Miho rise, chiedendosi come aveva fatto a non capirlo immediatamente. << Kaito Kuroba... Non mi sorprende più di tanto, in fondo. Continuo a non capire >>.
<< Quando avevo cinque anni, papà mi portò a vedere uno spettacolo di acrobati, la stirpe dei Tsuji. Il capostipite era Eishi Tsuji, si esibiva insieme a sua moglie Aiko. Erano straordinari >>.
<< Questo cosa c'entra con me? >>.
<< Eishi Tsuji era tuo padre >>.
Il cuore di Miho sanguinò a sentire quel nome.
<< Non è morto per una malattia ma in un incendio. La tua mamma ti ha dato il suo cognome e ha cambiato lavoro, rimanendo comunque nel mondo dello spettacolo >>.
<< Avevo sei anni. La compagnia si sciolse e per lei fu un grande dolore. Smise di praticare la nostra arte >>.
<< È stata Fukuda ad ordinare di ucciderlo >>.
Chikage si era ricordata della stirpe dei Tsuji perché il marito li aveva ammirati molto ed erano andati a più di uno spettacolo. Aveva trovato alcune foto in Internet, scattate dai fans anni prima. Un paio ritraevano anche l'unica figlia ed erede della famiglia, la piccola Miho Tsuji.
<< Papà aveva scoperto che riciclava denaro sporco. Faceva rubare le gemme, le vendeva e poi teneva il denaro per sé. Nessuno credeva ai criminali, non c'erano prove e lei restava impunita. Aveva ordinato a una banda di rubare la gemma della mia famiglia e qualcosa andò storto >>.
<< Eishi Tsuji aveva le prove e le ha nascoste >>.
<< Incise sulla gemma il numero dell'armadietto e un codice. Per lui non c'era posto più sicuro >>.
Miho ricordava ancora il pomeriggio che il papà le aveva detto che aveva nascosto una cosa molto importante sul secondo gioiello più prezioso che possedeva: il primo era ovviamente lei.
<< Come fai a essere certa che Fukuda non l'abbia già trovata? >>.
<< Perché la cerca, come me. Quell'armadietto ha un contratto vincolante di quindici anni, alla scadenza quello che c'è dentro verrà buttato >>.
<< L'unica cosa che non sono riuscito a capire riguarda la gemma. Come mai non sai di che minerale si tratta? >>.
<< Il mio bisnonno aveva decretato che solo gli eredi della famiglia potessero vederla una volta ereditata >>.
Kaito capì finalmente. << Tua madre non l'ha mai vista perché non era l'erede e tu eri ancora troppo piccola >>.
Annuì. << E nonno era già morto. Lei cerca di uccidermi perché ha capito cosa sto cercando, anche se non conosce la mia vera identità. Se trovo quelle prove per lei è finita >>.
Era una situazione intricata. L'unico modo per incastrarla erano quei documenti nell'armadietto ed era consapevole che a Miho non sarebbe bastato mandarla in carcere per un reato minore. Voleva che marcisse per aver ucciso il padre e nessuno meglio di lui poteva comprendere quella rabbia che bruciava come acido nelle vene.


Fukuda impugnava la pistola e i poliziotti erano addormentati sulle scale. Sbraitò insulti e salì velocemente le scale, pronta a sparare a quella ladruncola.
Kaito si rimise monocolo e cappello.
<< Anch'io ho fatto i compiti a casa >>, disse Miho, aggiuntandosi la maschera rossa. << Tuo padre era Toichi Kuroba >>.
<< Ma che brava >>, si complimentò, estraendo la gemma per controllarla.
<< Alla luce della tua seconda identità, posso azzardare che fosse lui il primo Ladro Kid >>. La ladra si sporse per vedere la gemma.
<< Sei molto intelligente >>. Kaito la spostò dalla sua portata e la volse alla luna. Poi gliela lanciò. << È tutta tua >>.
Red Fox la mise in una piccola sporta attaccata alla cintura. << La ringrazio, Kid >>.
Le baciò la mano. << Dovere di gentiluomo >>.
La porta sbatté e l'ispettrice sparò un colpo a bruciapelo e i due ladri saltarono in due direzioni opposte per evitarlo. Kaito sparò una carta ma la tranciò con un proiettile.
Nakamori udì gli sparì e corse sul tetto.
Sentendo il collega arrivare, Fukuda fece un sorriso diabolico e si puntò l'arma alla gamba. Sotto lo sguardo sconvolto dei due ladri si sparò, cadendo a terra con un urlo di dolore. Con le poche forze restanti lanciò la pistola ai piedi di Red Fox.
Nakamori la trovò in una pozza di sangue, si macchiò le scarpe. << Cos'è successo? >>.
<< Red Fox mi ha sparata! E Ladro Kid l'ha aiutata! >>.
L'ispettore guardò Kid e sapeva che lui non era quel genere di criminale.
<< Ispettore, fossi in lei guarderei oltre il distintivo >>.
Fece un segno con la testa a Red Fox e comprese subito. I due ladri corsero per il tetto e Fukuda tolse un piccolo pugnale dalla caviglia e lo lanciò con maestria. Nakamori colse il gesto e non fece in tempo a fermarla. Il pugnale volò fin oltre il bordo del tetto e poi cadde oltre.
Red Fox e Kid saltarono giù dal tetto e Nakamori si sporse per guardare, non volteggiavano nel cielo. I due ladri erano appesi alle guglie del palazzo e sghignazzavano soddisfatti.
<< Lei è completamente pazza! >>, le urlò.
Si alzò in piedi, tenendosi alla maniglia della porta. << Andavano fermati! >>.
<< Non a discapito delle loro vite! Il codice vuole che i criminali si prendano vivi >>.
<< Lei è troppo morbido con il suo ladro, forse è per questo che non lo cattura! Red Fox mi ha sparata, cosa dovevo fare? >>.
Nakamori era sconvolto da quel modo di lavorare. Si stava riprendendo dallo shock quando un particolare attirò la sua attenzione e camminò fino a recuperare il Sole Bruno. Sotto le dita sentì qualcosa, la voltò e vide una piccola scheda SD attaccata con lo scotch. Le parole di quel farabutto gli rimbombarono in testa e si disse di essere diventato pazzo, mentre infilava la scheda nel suo telefono, a fidarsi di quello.
Mentre i ladri correvano, Kid aveva scritto a Jii di sezionare i filmati del tetto, l'aveva fatto inviare e copiato sulla SD che teneva nel cellulare. Red Fox, constatato che non era quello che cercava, l'aveva attaccata alla gemma e gettata al centro del tetto.
Fukuda cercava di rialzarsi e il collega guardava il filmato sul piccolo schermo, incredulo.
<< Questo come me lo spiega? >>. Nakamori girò lo smartphone verso l'ispettrice.
Lei sbiancò. << È un fotomontaggio! >>
<< Lo stabilirà la commissione disciplinare, Fukuda >>.
Grazie Kid, una volta ogni tanto.
La donna strinse i pugni, tanto che le unghie entrarono nella pelle. Quella dannata, piccola ladra e quel ragazzino vestito di bianco le avevano dato solo un assaggio di quello che l'aspettava in futuro.


Ladro Kid e Red Fox si erano appartati seduti su un albero, un silenzio attorno a loro quasi religioso.
<< Sei davvero come dicono >>, disse la ragazza. << Misterioso, gentile e affascinante >>.
<< E di te seducente e lusinghiera >>.
I due ragazzi si guardarono per un po'. Miho si era avvicinata abbastanza da sentire il calore del corpo del ladro.
<< È una situazione perfetta >>, mormorò lei.
<< Perfetta per cosa? >>.
<< Per baciarsi >>, rispose, senza malizia, la ladra.
<< Hai ragione >>, concordò Kaito.
Miho si allontanò e spezzò l'aria carica di scintille con una risata. << Se non ci fosse lei! >>.
Il ladro inarcò un sopracciglio, tra l'imbarazzato e il dubbioso. Se Miho avesse provato a baciarlo era sicuro che si sarebbe tirato indietro, non avrebbe mai potuto toccare altre labbra dopo quelle di Aoko.
La ladra si mise in piedi. << Credo sia meglio tornare all'hotel. Spero sia chiaro che, se dovessimo scontrarci di nuovo, non ti lascerò la gemma solo perché sei tu >>.
<< Lo stesso vale per me >>.
<< A proposito, come hai capito che ero io la ladra? Magia? >>.
<< Quando ci siamo incontrati ti ho fatto un popolare trucco con le carte >>, ridacchiò. << Solo i maghi e i personaggi dello spettacolo mischiano le carte in quel modo >>.
<< Che sciocca. L'ho fatto in automatico >>.
<< Non potevi certo immaginare che fossi Ladro Kid >>.
Miho decise che era ora di andare ma aveva un'ultima domanda da fargli, era troppo curiosa. << Glielo dirai mai? >>.
Kaito stava per saltare giù dal ramo e si fermò. << Cosa? A chi? >>.
<< Alla tua principessa Nakamori >>.
<< Perché dovrei? Suo padre vuole la mia testa, l'hai visto >>.
<< Perché ne sei profondamente cotto >>. Lei rise della sua espressione sconcertata. << Solo un ragazzo molto stupido o molto innamorato avrebbe detto quella frase. E tu non sei stupido >>.
Ladro Kid toccò l'erba. << Non lo so >>.
<< Buona fortuna Kaito >>, disse Red Fox, dandogli la schiena per saltare dall'altra parte.
<< Anche a te Miho >>.
Quando si girò lei era sparita e si diresse verso la macchina. Mentre camminava ripensò all'elettricità tra lui e la ladra: Red Fox poteva capire la sua doppia vita ed era innegabile che fosse molto sexy. Ma era solo attrazione fisica e Miho se ne era resa conto, era davvero molto intelligente.
Improvvisamente comprese di aver trovato il punto focale con cui affrontare il discorso con Aoko e farsi perdonare.


Augurò a Jii la buonanotte e varcò il cancello. Indossava gli stessi abiti con cui era uscito e sbirciò il custode al bancone, per trovare un diversivo in modo da non farsi beccare e denunciarlo alla sensei. Lo trovò addormentato sul bancone.
Miho
, pensò. Non ha mezze misure la ragazza.
Kaito entrò nell'hotel e dalla portafinestra vide Aoko nella terrazza, lo sguardo triste mentre fissava il mare piatto.
Non c'è momento migliore.

Uscì e lo vide. Fece per andarsene sdegnata.
La prese per il polso. << Non vai da nessuna parte. Io e te dobbiamo parlare >>.
Aoko non sopportava sentirsi dare ordini ma la durezza di quegli occhi blu gli bloccò le parole in gola.
<< Ho detto una stupidaggine. Quando siamo in gruppo, la stupidità di noi maschi si eleva all'ennesima potenza >>.
<< Mi hai ridicolizzata >>.
<< Hai ragione e ti chiedo scusa. Non penso assolutamente che le ragazze debbano essere stupide per essere belle >>.
<< I fatti dimostrano il contrario. Le ragazze con cui sei uscito... >>.
<< Erano solo dei passatempi >>, spiegò lui. << Dai, con ognuna di loro sarà durata due settimane. C'è differenza tra attrazione fisica e sentimento >>.
I due si guardarono e Kaito lasciò dolcemente il polso di Aoko.
<< L'attrazione fisica è quella cosa fortissima che non va oltre... >>, arrossì e andò avanti comunque. << I baci, le carezze e così via. Il sentimento ti fa provare le medesime cose ma anche la voglia di stare con quella persona sempre, anche semplicemente a guardarsi negli occhi. Al mio fianco voglio una ragazza dolce, sensibile e che sappia farmi un bernoccolo quando serve >>, le fece l'occhiolino.
Era inutile, non riusciva a restare arrabbiata con lui. Ci cascava sempre in quelle parole e in quel modo di fare.
<< Dovevo fartelo più forte quel bernoccolo >>.
Kaito le dette ragione e rientrarono nella hall. Salirono al primo piano e Aoko imboccò la scala del secondo.
<< Comunque mi piace il tuo costume. Adoro il bianco... >>.
<< Lo so >>.
La risposta di Aoko lo fece voltare, piacevolmente lusingato. Lei sparì nella curva delle scale ed era sicuro di aver visto brillare un sorriso malizioso.


Alla fermata dei bus c'erano abbracci, scambi di indirizzi e numeri di telefono. Si erano create nuove amicizie, come quella tra Aoko, Miho e Tomi. Quest'ultima, anche se aveva fatto la civetta con Kaito, era simpatica e aveva apprezzato l'amicizia dimostrata nei confronti della timida Miho.
<< Ci scriveremo tutti i giorni! >>, promise Tomi. << Mi dovete promettere che verrete ad Osaka il prima possibile! >>.
<< E voi a Tokyo >>, aggiunse Keiko.
Kaito leggeva il giornale seduto su una panchina. La prima pagina parlava dell'entusiasmante scontro tra Ladro Kid e Red Fox finito in parità. Fukuda era stata sospesa per condotta illecita e avrebbero fatti delle ulteriori indagini. Non sarebbero arrivati al riciclaggio di denaro ma almeno Miho avrebbe avuto via libera per trovare il suo tesoro e la pace.
Saguru leggeva lo stesso giornale, poteva vedere la vena pulsare per la rabbia. Non erano bei tempi per il giovane detective, iniziava a capire come si sentiva l'ispettore.
L'insegnante chiamò gli alunni di Osaka.
<< Arrivederci Kaito >>, Tomi agitò la mano.
Kaito sorrise a Miho. << Ci vediamo presto >>.
<< Sicuramente >>. Il ragazzo era vicino alla sua principessa e Miho scosse la testa.
Un vero peccato
, concluse e salì.
Aoko picchiettò la spalla del ragazzo con un dito. << Avete fatto amicizia >>.
<< Una specie >>. Si sarebbero incontrati ancora, ne era certo.
<< Kaito >>. Il ragazzo stava ripiegando il giornale. << Cosa ci facevi ieri notte fuori dalla tua stanza? >>.
Strappò le pagine del quotidiano, non si aspettava la domanda. << Facevo due passi, non riuscivo a dormire! >>.
Sul bus i due si sedettero vicini. Aoko scorreva le pagine sullo smartphone e Kaito ascoltava musica, stanco. Aveva dormito decisamente poco la notte e voleva approfittare di quell'ora di viaggio per riprendersi. Si sentì togliere una delle cuffie e Aoko la mise nel suo orecchio.
<< Adoro questa canzone! >>.
Kaito ripensò all'affermazione dell'amica, che sapeva quanto adorava il colore bianco. Se anche lei provava gli stessi sentimenti del ladro era tutto molto più complicato perché significava rinunciare a molto di più.
Per ora si godeva la musica con Aoko perché, come aveva detto Kaito, il sentimento è quella cosa meravigliosa che permette di essere felici in due anche solo con una canzone.


Angolo autrice!

Salve lettori!
Anche l'avventura con Red Fox si è conclusa! Con rammarico devo dirvi che dal prossimo capitolo ci avviciniamo alla fine e non manca molto per scoprire l'identità del boss. Il prossimo capitolo sarà tensione e dramma!
Ringrazio chi l'ha letta e messa tra le preferite e le seguite!
Shinici e ran amore: Grazie per le tue bellissime recensioni, le adoro! Buona estate anche a te! :D


   
 
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