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Autore: simonanetta    05/07/2017    0 recensioni
Kurotsukki per la mia prima fanfiction, perchè è ancora troppo poco conosciuta la tenerosità di quei due insieme!!!
Erano giorni ormai che non si sentivano. Kei si stupì del silenzio di Kuroo, visto la parlantina fastidiosa che neanche la lontananza riusciva a placare. E invece non si era fatto sentire per esattamente 7 giorni 14 ore e svariati minuti. Arrossì all’idea di stare inconsciamente tenendo il conto...
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Dopo aver sistemato le sue cose in camera di Kuroo, Kei si sdraiò un momento sul letto pensando a quanto fosse strana quella situazione. Sarebbero stati soli per due notti intere. Il solo pensiero lo fece avvampare. Cosa si sarebbe dovuto aspettare da un tipo imprevedibile come Kuroo? Non si sarebbe senz’altro lasciato scappare quell’occasione così ghiotta.

I suoi pensieri furono interrotti un attimo dopo da un Kuroo avvolto nell’asciugamano, con il petto scoperto e i capelli ancora bagnati. “Il bagno è libero” disse mostrando quel sorriso che piaceva tanto a Kei. Il biondo rimase incantato per un momento da quei muscoli e dalle gocce d’acqua che scendevano lungo gli addominali perfetti dell’altro. “Mmm…si ora vado” bofonchiò imbarazzato. “Ehi se vuoi dopo possiamo guardarci un film sul divano” propose il moro. “Come vuoi Kuroo-san” rispose l’altro avviandosi per il bagno con fare distaccato, cercando di nascondere il colorito che avevano preso le sue guance.

La doccia lo tranquillizzò. Kuroo non si sarebbe permesso di invadere troppo il suo spazio dopotutto. In fondo non si conoscevano poi così bene. Anche se l’aveva preso per mano prima e a Kei non era poi così tanto dispiaciuto.

Uscì dalla doccia e si diresse in camera di Kuroo. Lui non c’era. Ne approfittò per infilarsi i boxer ma quando si girò lo trovò sulla porta con due tazze di tè in mano.

“Kei…non avevo capito che fossi così audace da sedurmi con solo i boxer addosso” sorrise Kuroo malizioso. “Taci Kuroo-san! E impara a bussare!” rispose Kei tagliente. “A dire il vero questa è la mia stanza perciò non devo certo bussare!” proseguì “Comunque se non volevi che ti vedessi avresti semplicemente potuto chiudere la porta” disse il moro.
Kei non si era nemmeno reso conto di aver lasciato la porta aperta. Arrossì improvvisamente e, distogliendo lo sguardo dagli occhi neri di Kuroo, finì di vestirsi in fretta.

“Ti ho portato una tazza di tè” disse, appoggiandola sulla scrivania. “Grazie” bofonchiò. “Allora che film vuoi vedere?” chiese. “In realtà ho un po’ sonno perciò scegli tu” rispose Kei. “Vediamo cosa danno in tv” disse allora.

Dopo una buona mezz’ora di zapping Kuroo scelse un film americano sullo spazio. In realtà non aveva molta voglia di guardarlo ma ormai Kei si era addormentato con la testa appoggiata sulla sua spalla e non voleva rischiare di svegliarlo.

Si ritrovò così ad osservarlo. Era bello…fragile e pronto a nascondere a chiunque quello che aveva nel profondo. Se solo fosse stato meno scontroso a volte.

Gli accarezzò il viso, poi si avvicinò e posò le sue labbra su quelle del più piccolo. Erano morbide e calde e Kuroo avrebbe voluto non staccarsi mai, ma all’improvviso Kei sussultò, costringendolo ad allontanarsi.

“Kuroo-san?” biascicò nel sonno. “Dimmi Kei” rispose l’altro. “Ho freddo”. “Ti prendo una coperta” ma appena fece per alzarsi Kei gli tirò l’angolo della felpa. “Stai qui”. “O-Ok”. Kuroo non potè fare altro che avvolgerlo tra le sue braccia e godersi quel contatto caldo.

Ad un tratto sussultò. Si era addormentato anche lui.
Prese il telefono per guardare l’ora e trovò 8 messaggi di Bokuto e uno di Akaashi. Probabilmente Bokuto non ce l’aveva fatta a trattenersi dalla curiosità, inondando il telefono di messaggi. Sempre il solito impiccione! D’altronde però gli aveva promesso un resoconto dettagliato della serata.

Bokuto: HEY HEY HEY! Kurooooooo come sta andando la tua serata con Tsukki?

Bokuto: Lo hai portato a vedere i fuochi alla fine??

Bokuto: E hai preparato i tramezzini come ti aveva suggerito Akaashi??

Bokuto: E la torta alle fragole?? Gli è piaciuta??

Bokuto: Kuroo non mi rispondi perché sei impegnato a fare cose sconce con il tuo Tsukki?

Bokuto: Awwwww <3

Bokuto: Non vedo l’ora di conoscere tutti i dettagli!! ;)


Akaashi: Ciao Kuroo-san. Mi dispiace che Bokuto ti abbia seccato per tutta la sera. Ora non lo farà più. Goditi la tua serata. A domani.

Erano le 3.00, ormai gli avrebbe risposto più tardi.


Kei dormiva. Lo scosse un po’ per farlo svegliare. “Kei” gli sussurrò all’orecchio. “Sdraiati sul letto. Se rimani qui prenderai freddo”. Kei aprì appena gli occhi e si accorse di avere il moro a due centimetri dalla faccia.

“Non starmi così appiccicato!” disse staccandosi immediatamente dall’altro.
“Non mi sembrava ti dispiacesse prima” affermò Kuroo con il suo solito sorriso. Kei arrossì chiedendosi cosa fosse successo mentre dormiva. Non se lo ricordava. Sentiva solo un sapore lievemente dolce sulle labbra. Che Kuroo l’avesse baciato? Il cuore iniziò a correre veloce.

Si alzò e si diresse verso il bagno. Quando tornò Kuroo aveva spento la tv e si era sdraiato nel sacco a pelo sul pavimento. “Ah Kei. Ti ho lasciato il mio letto, così starai più comodo” disse il moro.
“Potevo dormire io sul pavimento” rispose l’altro. “Non se ne parla neanche! Sei mio ospite!” affermò deciso Kuroo. “Grazie” bofonchiò il più piccolo.

Kei si sdraiò; le lenzuola avevano l’odore di Kuroo. “Buona notte allora” fece Kuroo. “Notte” rispose Kei.

Dopo una buona mezz’ora Kei continuava a girarsi e rigirarsi nel letto. Non riusciva proprio a prendere sonno. Si voltò ad osservare l’altro. Il petto che si alzava e abbassava lentamente, il viso disteso e tranquillo, un sorriso appena abbozzato. Era bello. Eccome se lo era. D’improvviso Kei provò un’irrefrenabile voglia di abbracciarlo, e in un attimo si ritrovò stretto alla schiena di Kuroo.

“Non riesci a dormire Kei?” chiese l’altro dopo qualche minuto.
“No”. “Potevi dirlo subito che volevi dormire insieme a me” fece il moro. “Taci” rispose secco.

“Mi sei mancato anche tu sai?” sussurrò il più grande dopo qualche minuto. “Non mi sembra di aver mai detto niente del genere” fece subito Kei.
“Il fatto che non ti stacchi da me dimostra l’esatto contrario” disse Kuroo con uno dei suoi sorrisi sghembi.
Kei non trovò nessuna frase con cui ribattere quanto aveva appena affermato l’altro. Il fatto era che quel gatto gli era mancato davvero e quell’invito improvviso l’aveva reso nervoso ed eccitato allo stesso tempo.

“Ho voglia di baciarti” disse d’improvviso assumendo una sfumatura cremisi.
“E allora baciami” fece l'altro mentre si girava verso il più piccolo. Erano così vicini da sentire l’uno il respiro dell'altro.

Finalmente Kei, dopo attimi di esitazione, decise di colmare lo spazio che ancora li separava, assaporando le labbra di Kuroo. Il bacio fu dolce. Il moro accarezzò teneramente il viso di Kei. “Decisamente mi sei mancato” ammise. “Taci” bofonchió l'altro riprendendo a baciarlo. “Mi piace quando ti imbarazzi e arrossisci. Sei così dolce Kei” disse Kuroo. “Ma non riesci mai a stare zitto tu?” chiese sbuffando il biondo. Kuroo allora lo spinse di lato e si mise a cavalcioni su di lui. “Ehi io sono il più grande qui e comando io!” gli sussurró all'orecchio un attimo prima di sfilargli la maglietta e accarezzargli gli addominali. Un gemito fuoriuscí dalle labbra di Kei che afferrò il moro per i capelli e lo costrinse a baciarlo.

“Non ti facevo così intraprendente Kei, sei davvero pieno di sorprese”. Non ottenne alcuna risposta dall’altro che però iniziò a baciarlo più avidamente, finchè entrambi non ebbero più fiato.

Ad un certo punto il viso di Kei si oscurò “F-forse dovremmo fermarci…” disse timidamente. “Hai paura?” chiese l’altro. “N-non ho paura…solo che…” balbettò il più piccolo distogliendo lo sguardo dagli occhi neri e profondi di Kuroo.
“Kei guardami. Non dobbiamo per forza andare avanti se non te la senti” lo rassicurò. “Si ma…poi chissà quando riusciremo di nuovo a vederci…” ribattè Kei.
“Non voglio che lo facciamo per questo” affermò deciso Kuroo, “Voglio che sia una cosa speciale…e quando accadrà sarà perché entrambi saremo pronti” disse coricandosi dietro il più piccolo in modo da poterlo abbracciare.

“Grazie” rispose. “Non devi ringraziarmi. Solo perché non è la mia prima volta non vuol dire che anche io non sia nervoso” fece l’altro. “Tu non sei mai nervoso” bofonchiò Kei. “Solo perché il mio bel faccino è in grado di mascherarlo” rispose con uno dei suoi soliti sorrisi. “Hmf” si limitò a dire il biondo.

Rimasero così, abbracciati e stretti per diversi minuti. Poi Kei finalmente si addormentò, cullato dal respiro e dal battito del cuore di Kuroo. “Sei così tenero quando dormi” disse posandogli un bacio sul collo e soffermandosi ad annusare il suo dolce profumo. Si addormentò anche lui, con le dita intrecciate a quelle dell’altro.
 

Continua…

   
 
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