Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Florafairy7    07/07/2017    2 recensioni
[ Sequel di "Profumo di un Fiore d'Inverno"]
Tante novità aspettano le Winx in questo nuovo anno! Dopo aver salvato per l'ennesima volta la Dimensione Magica dalla strega Yana, le sei fate possono concludere il loro percorso di studi ad Alfea. Ognuna di loro seguirà la sua strada tra dubbi e difficoltà entrando nel mondo adulto, ma resteranno divise per poco: una nuova minaccia incombe sulla Dimensione Magica e ci sarà bisogno di loro per combatterla.
{In collaborazione con Ariel99}
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RICERCHE

Quando Musa e Flora uscirono dal portale che le portò ad Alfea, lì, in cortile, incontrarono Bloom, Aisha, Nex e Timmy ed andarono loro incontro.

"Ragazzi, avete saputo?" Chiese Flora.

"Sì, e..." Aisha non riuscì a dire altro, fu aperto un altro portale, da questo uscirono Tecna, Sky e Brandon.

"Ragazzi!" Esclamò il principe.

In un fascio di luce apparve l'unica ed inimitabile principessa di Solaria.

"Ed eccomi qui in tutto il mio splendore!" Esclamò Stella, tutti la guardarono, lei fece una smorfia. "Anch'io sono felice di vedervi... beh, andiamo da Faragonda o no? Roxy è in pericolo!!"

Così i ragazzi si fecero strada per i corridoi di Alfea, ansiosi di sapere come stesse la loro amica e di quale pericolo si trattasse.
Arrivarono all'ufficio della preside e quando Griselda, seduta alla sua scrivania, li vide si alzò immediatamente.

"Pare che non riusciate a stare lontani da qui." Constatò l'ispettrice.

"A quanto pare no, ispettrice Griselda. Ehm... la preside è nel suo ufficio? Possiamo entrare?" Chiese Bloom, Griselda indicò la porta con il palmo della mano rivolto verso l'alto.

"Grazie." Sorrise la principessa.

Così bussarono ed entrarono subito. Quando entrarono nell'ufficio di Faragonda la videro seduta alla sua scrivania, di fronte a lei c'era proprio Roxy.

"Siete arrivati." Disse la preside con un sospiro di sollievo.

"Ragazze!" Esclamò Roxy, tutte corsero da lei.

"Roxy, come stai?" Chiese Bloom.

"Ti hanno fatto del male?" Chiese Flora controllandole il viso.

"Ragazze, ragazze," Le fermò la giovane fata, "sto bene, non mi hanno fatto nulla."

"Preside Faragonda, cosa è successo?" Chiese Sky, la preside storse le labbra, incrociò le mani e rispose:

"Beh, innanzitutto grazie per essere venuti, mi rendo conto che ora avrete le vostre faccende da sbrigare, non siete più miei allievi."

"Non si preoccupi, preside Faragonda, se lei chiama noi arriviamo!" Esclamò Musa, la preside ridacchiò.

"Grazie, Musa. Vedete, quello che è successo ha spaventato tutti, e Roxy soprattutto."

"Sì," Annuì Roxy, dopo che la preside le ebbe fatto un cenno, "ero in cortile con Griselda per la lezione di autodifesa, improvvisamente sono apparse delle... delle ombre, sì, erano proprio delle ombre. Tutte ci siamo spaventate, qualcuna ha urlato, io stavo per attaccare ma una di queste ombre è diventata molto più grande ed ha detto: Roxy, figlia di Morgana. Al che mi sono impietrita, Griselda poi è intervenuta attaccando quell'ombra e poi... si sono volatilizzate, tutte le ombre sono sparite improvvisamente così come sono apparse."

"Roxy, sarà stato terribile." Disse Flora, con il suo solito tono dolce, prendendo la mano della sua amica.

"Capirete che mi sono allertata." Disse la preside, "Insomma, ombre? Da dove arrivano? Cosa sono? E come conoscono Roxy? Non ho mai avuto a che fare con qualcosa del genere, mai. E sono molto perplessa, ma ho anche una scuola da portare avanti e così mi affido alle fate migliori che conosca, e lo stesso vale per i guerrieri."

"Non esageri, preside Faragonda." Disse Tecna, Faragonda sorrise.

"Bene," Disse Bloom, "allora direi di cominciare le nostre ricerche, potremmo consultare la biblioteca per cercare qualcosa in merito a queste ombre, e magari Roxy potrebbe farci una descrizione più dettagliata."

"Sono davvero felice che vi siate messi a disposizione, so che avete molto da fare sui vostri pianeti, ma il vostro aiuto per noi è preziosissimo." Replicò la preside.

"Non si preoccupi." La tranquillizzò Sky, "Bene, allora andiamo in biblioteca."
La preside annuì e i ragazzi, con Roxy, lasciarono il suo ufficio. 
In biblioteca, i ragazzi chiesero a Barbatea qualcosa sulle ombre, purtroppo la loro richiesta era un po' vaga, Barbatea consigliò loro degli autori del precedente secolo che avevano affrontato la questione.

"Troverete tutto in quella sezione." Disse la bibliotecaria indicando gli enormi scaffali sul lato destro della sala.

I ragazzi quindi presero tutto quello di cui avevano bisogno e sedettero, quindi Timmy chiese:

"Puoi descriverci meglio l'apparizione delle ombre?"

"Beh, è stato tutto molto veloce ed ora è come se i ricordi stessero cominciando a confondersi... eravamo di fuori, e c'era il sole, come adesso, quindi per terra si vedevano le nostre ombre... ad un tratto hanno cominciato a muoversi da sole e ad ingigantirsi, tutte abbiamo avuto paura, e poi è successo ciò che vi ho raccontato... mi ha messo i brividi."

"Immagino..." Rifletté Tecna, "... beh, dobbiamo capire di cosa si tratta, quindi direi di metterci al lavoro, sono certa che in questi libri ci siano delle informazioni utili."

Così si divisero un libro per ciascuno cercando di capirci qualcosa e sperando di trovare quello che gli serviva. Flora era già al secondo capitolo del libro di Fitzwilliam Cunningham quando Brandon, seduto accanto a lei dal lato corto del tavolo, fece scivolare un pezzetto di carta.

"Mi dispiace per ieri." 
Lesse lei silenziosamente, alzò lo sguardo verso il ragazzo, lui la guardò. Flora prese una matita e scrisse:

"Non ce l'ho con te."
Senza far rumore fece scivolare il foglio. Poi tornò a lei.

"Allora perché ti comporti così?"
Flora lo guardò, Brandon fece un cenno arricciando le labbra, la sua espressione voleva chiaramente dire:- Non puoi negare l'evidenza-.
Flora scosse la testa e scrisse:

"Non me lo stai chiedendo davvero."

Flora lo guardò leggere il biglietto, aspettando la sua reazione, fu sorpresa quando vide che sul volto del ragazzo si disegnò un sorrisetto, lui la guardò, Flora cercò di leggere la sua espressione quando:

"Ragazzi, sentite che cosa ho trovato!" Esclamò Nex, tutti si girarono verso di lui, dunque Nex cominciò a leggere:

"Mmm... dunque, qui dice che le ombre sono esseri senzienti che non hanno forma materiale ma si appoggiano sulla materia. Sebbene abbiano capacità di intendere non godono di libertà di scelta, essi infatti dipendono sempre da un ente più potente."

"Questo vuol dire che le ombre sono gli scagnozzi di un cattivone ancora più malvagio..." Constatò Brandon con un sospiro sprofondando nella sedia. "Ahi..." Si lamentò quando Flora gli colpì il braccio facendogli notare l'espressione che aveva assunto Roxy.

"Cosa vuole questo tizio da me? Chi è  e perché sa il mio nome?" Chiese la giovane fata ai suoi amici.

"Roxy, sta' tranquilla, lo scopriremo." Cercò di tranquillizzarla Flora.

"Ma ci servono più informazioni." Puntualizzò Tecna.

"Come credete di fare per trovarle?" Chiese ancora Roxy, Musa storse le labbra e rispose:

"Non ne abbiamo idea!"

"Okay, sentite, non abbattiamoci subito così." Disse Sky, "Abbiamo davanti a noi una pila di libri, che per quanto ne sappia sono la cosa migliore mai inventata, quindi direi che prima di ogni altra cosa potremmo cercare qualche altra informazione qui dentro, ci sarà pure il nome di qualche tizio che faceva stregonerie del genere, o degli incantesimi di cui si serviva, no?"

"È per questo che ti amo!" Esclamò Bloom baciando il suo principe.

"Oh, per favore, sono debole di stomaco!" Scherzò Nex.

"Bene, ragazzi, allora abbiamo tutto il giorno per trovare qualcosa di utile, su, muoviamoci!" Disse Musa, e i ragazzi si misero di nuovo a lavoro.
Flora si alzò e disse ai suoi amici:

"Ragazzi, scusatemi, torno subito." Così si allontanò ma Stella chiese:

"Dove vai?"

Flora prese un respiro, sorrise e si girò verso la sua amica.

"Vado a controllare che la nuova custode della serra si stia occupando come si deve delle mie piante, ora che sono qui ad Alfea ne approfitto!"

Avendo dato la risposta che tutti si aspettavano, Flora poté finalmente andare, ma invece di scendere per la serra, salì al secondo piano, dove c'era l'ufficio del professor Avalon.

"Avanti." Disse il professore dopo che Flora ebbe bussato, così la ragazza entrò.
Avalon non si aspettava di vederla e fu molto sorpreso.

"Flora! Che piacere vederti!" Esclamò Avalon accogliendola, poi tornò alla sua scrivania, Flora si avvicinò.

"Anche per me è un piacere, professore."

"Sei qui per ciò che è successo a Roxy?"

"Sì, Faragonda ci ha avvertite subito, ed eccoci qui. Siamo in biblioteca per fare qualche ricerca."

"Capisco... e le tue ricerche invece come vanno?"

Flora sospirò e sedette di fronte al professore.

"Non come speravo. Ho consultato i libri che mi ha consigliato ma non ho trovato nulla di utile, o almeno niente che facesse davvero al caso mio!"

"Flora, in effetti è una questione davvero, davvero delicata, ed anche piuttosto rara, anzi, direi più unica che rara! Insomma, sei sicura di voler andare fino in fondo a questa faccenda?"

"Professore, quando ero su quella torre, su Sakoma, e Yana ha preso via il mio cuore della natura io... io ho sentito tutta la sofferenza di Linphea, tutto il dolore che stava sentendo, ogni singola sensazione di quel pianeta sofferente, di quella natura stremata, e credevo di morire schiacciata da quel peso... e l'ho portato solo per pochi minuti. Brandon l'ha portato su di sé per un'intera battaglia, e lo porta ancora con sé, una qualunque, minima o massima sofferenza che sia di quel pianeta lui la sente, ed è per colpa mia. Quindi sì, voglio davvero liberarlo da questo peso."

"Va bene, Flora, allora farò quello che posso per aiutarti, ma spesso i rituali tanto antichi possono richiedere molto... molto impegno, molta intenzione, disponibilità... quanto tieni a questo tuo amico?"

"Molto. Ci tengo davvero molto, quindi, davvero, qualunque cosa richieda quel che lei riesce a trovare, per me andrà bene."

"Va bene, questo mi aiuta perché il mondo magico antico è molto vasto, ora so che posso cercare fino in fondo. Tu però non smettere di cercare in quei manuali, anzi, ho qui qualcosa per te, un recente acquisto, ecco." Il professore tirò fuori un vecchio libro dal cassetto della scrivania.

"- La Natura, Storia." Lesse Flora, "Grazie, professor Avalon, lei è un grande aiuto per me." Avalon sorrise, poi Flora si alzò, "Ora mi scusi, torno dai miei amici per continuare le ricerche su quelle ombre, grazie ancora."

Avalon salutò la sua ex allieva e Flora andò via. Quando uscì dall'ufficio di Avalon diede un'occhiata a quel libro.

"E speriamo di trovare qualcosa..." Così se lo infilò in borsa. Tornò in biblioteca dai suoi amici, Musa chiese:

"Allora, come sta la tua serra?"

"Alla grande!" Rispose Flora, strizzando gli occhi, poi tornò a sedere, suo malgrado accanto allo scudiero.

"Dove sei andata?" Chiese Brandon, sottovoce, mentre Flora apriva il libro davanti a sé.

"Alla serra, come ho detto." Rispose Flora in un sussurro.

"Strizzi gli occhi quando menti."

Flora lo guardò, sorpresa, poi però assunse un'espressione seria e gli disse:

"Brandon, torna a lavoro."

"Trovato qualcosa?" Chiese Timmy, ai due.

"No." Risposero all'unisono, così tornarono al lavoro.
Il pomeriggio passò sui libri e solo quando il sole stava tramontando chiusero finalmente quegli antichi manuali.

"Quindi ora sappiamo un paio di cosette." Esordì Sky, "Sappiamo che le ombre possono essere evocate e controllate solo da entità magiche piuttosto potenti e che utilizzano la magia nera, non che me l'aspettassi da una fata. Poi sappiamo che pochi magici hanno superato questo confine e che quelli che l'hanno fatto, ovvero Cora, la strega rossa, Clio, la strega del mare profondo e Tunde, lo stregone della terra del fuoco, sono tutti morti."

"Un pomeriggio produttivo, non credete?" Ironizzò Nex, Brandon disse:

"Beh, se questi qui sono tutti morti almeno sappiamo che il nostro uomo è un novellino in quanto ad ombre, potrebbe essere un vantaggio."

"Ad ogni modo cercheremo ancora, Roxy. Sta' tranquilla, non ti lasceremo da sola in questa situazione." Disse Bloom, Roxy sorrise.

"Mi dispiace ma io ora devo proprio andare, ho un incontro con Flavius Ray, vuole sapere di più sulla mia ultima collezione!" Esclamò Stella alzandosi di colpo, "Quindi perdonatemi se non vi do una mano a sistemare questi libri! Vi adoro tutti, ci sentiamo dopo in videochiamata ragazze!" Andò da Roxy, le diede un bacio sulla guancia, "Sta' lontana dai guai, domani ho un incontro con il marchese di Lilliris! A dopo ragazze! Ciao ragazzi, ci vediamo presto!" Così la principessa si sfilò il suo anello, lo trasformò in scettro e in un battito di ciglio scomparì. Gli amici si guardarono per poi scoppiare in una fragorosa risata, furono però ammoniti dalla bibliotecaria.

"Su, ragazzi, mettiamo a posto questi libri e torniamo a casa." Disse Sky alzandosi, così ognuno prese un paio di volumi per metterli a posto.

Flora era nella sezione "C" rimettendo a posto dei libri sui grandi scaffali quando si accorse di non essere sola.

"Il tuo principe si sarà annoiato oggi, non avrà avuto nessuno da corteggiare."

"E tu come lo sai?"

"Perché non me l'hai detto?" Chiese Brandon, appoggiando una spalla allo scaffale. Flora si voltò verso di lui e rispose:

"Non credevo fosse il caso."

"Lo sarebbe stato, almeno avremmo evitato di litigare."

"Brandon, è questo il punto, non capisci?" Chiese Flora, incrociando le braccia. "Litigare sul perché io abbia deciso o no di sposare qualcuno non è qualcosa che dovrebbe succedere." Fece per andare ma Brandon la fermò:

"Flora, aspetta!" Le poggiò le mani sulle spalle e la guardò negli occhi, "Io... dicevi sul serio, prima, quando hai detto che non ce l'hai con me?"

Flora accennò un sorriso e rispose:

"Certo che dicevo sul serio, Brandon. Perché dovrei avercela con te? Perché sei sincero? Non posso incolparti per questo."

"Flora..."

"... Ma ho bisogno che tu capisca che qualsiasi cosa ci sia stata fra me e te ora non c'è più."

Brandon lasciò andare la presa sulle sue spalle, scurendosi in viso.
Flora allora lo superò, poi dopo qualche passo si fermò e chiese:

"Tu ce l'hai con me?"

Brandon si voltò per guardarla.

"Io non... non ci riesco."

Flora lo guardò, toccata, poi disse:

"Vorrei solo che tu fossi felice."

"Già." Replicò Brandon, abbozzando un sorriso, poi si voltò e la lasciò in mezzo a quei libri. Flora aprì la bocca per dire qualcosa ma non ci riuscì.

Quella sera ognuno tornò sul proprio pianeta, Jackson accolse Musa e Flora con grande entusiasmo e chiese loro come stesse la loro amica con tanta apprensione come se l'avesse conosciuta.
Su Eraklyon invece, Brandon era quasi stato tentato di dare buca alla sua amica Millicent, ma poi si ricordò della conversazione avuta con Flora e decise che non aveva proprio voglia di passare la serata a pensarci e ripensarci torturandosi da solo.

"Devo dire la mia?" Chiese Sky al suo amico.

"No, questa volta passo." Rispose Brandon aggiustandosi i capelli.

"Sai che non serve a n..."

"... non m'interessa. Okay, sono pronto! Ci vediamo domattina, devo addestrarvi, vostra maestà!" Scherzò Brandon uscendo, Sky scosse la testa.

Quella stessa sera Flora consultò il libro di Avalon, mentre girava le pagine però ripensava alla conversazione avuta con lo scudiero, alla discussione del giorno prima... era tanto chiedergli di essere felice senza di lei? Lei ci stava provando!
Bussarono alla porta, era una domestica.

"Signorina, chiedo scusa, una pixie ha consegnato questa lettera per voi."

"Oh, grazie mille, Nadia." Sorrise Flora.

"Sapete il mio nome?"

"Certo! Hai lavato i miei vestiti da quando sono arrivata qui, come potrei non saperlo? E, comunque, grazie mille, sei stata davvero gentilissima."

"Oh... beh, non c'è di che, credo... buonanotte, signorina."

"Buonanotte." Salutò Flora e quando la porta si chiuse si dedicò alla lettera.
Chiuse il libro di Avalon, andò a sedere sul letto e la aprì.

"Mia adoratissima Flora,
Mi manchi già moltissimo! Starti lontano è come stare lontano dalla luce del sole, o dalla freschezza dell'acqua, o dal profumo dolce dei fiori di primavera. Stare lontano da te è come stare lontano dalla mia stessa vita.
Ti scrivo per salutarti, e per dirti che qui le cose vanno bene, siamo entrati nel territorio degli spoks ed abbiamo iniziato la spedizione. La regina Agata è stata molto chiara negli ordini... ma non voglio annoiarti con tutto questo. Dimmi, hai già fatto domanda per la cattedra di erbologia? Ed ora dove ti sei stabilita? Ho chiesto a Livy di recapitarti la lettera ma al momento non ho la più pallida idea di dove tu sia!
Spero che non sia stato troppo difficile convincere il re... ad ogni modo, credo che sarò presto a casa, riesci a stare senza di me per un mese? Perché credo che in cinque settimane circa avremo terminato!
Ora ti lascio, ma ti mando tutto il mio amore,
Un bacio,
Helia"

Flora sorrise, prese un respiro per calmarsi. Quella lettera era così piena d'amore, quelle parole tanto dolci, Helia era così meraviglioso! Flora prese subito carta e penna per potergli rispondere.

"Caro Helia,

Si fermò: il suo entusiasmo si era di colpo spento. Doveva prima essere sicura delle parole da usare, prima essere sicura di che cos'era quello che si stava agitando nel suo petto. Non poteva essere, quella situazione non stava accadendo davvero di nuovo. Eppure non riusciva a togliersi quell'espressione dalla testa, quel -mi sei mancata- sussurrato il giorno prima...

"Caro Helia,
Sono felice di sapere che presto sarai a casa, è davvero dura saperti tanto lontano. In realtà non ho avuto tempo per il concorso a cattedra, che sai tanto desideravo fare, perché ci sono state altre questioni da risolvere. Al momento sono su Sakoma con Musa, lei ha deciso di installare qui il suo centro per animali fatati, io invece ho preso un accordo con il principe e presto sarò libera da questa scomoda situazione. In più, proprio oggi, Roxy è stata attaccata ad Alfea, quindi siamo andati tutti lì per dare un'occhiata, Roxy ci ha detto che delle ombre l'hanno attaccata, ci domandiamo di cosa possa trattarsi.
Per il resto va tutto bene, spero che anche a te le cose andranno bene.
Sei importante,
Flora"

Flora chiuse la lettera in una busta, il mattino dopo l'avrebbe inviata.
Andò a mettersi a letto, non poteva non pensare e ricercare come condividere il potere del suo cuore della natura con qualcun altro non era proprio il passatempo migliore.

Il mattino dopo Tecna si recò in laboratorio, puntualissima come sempre. Per sua sorpresa, il dottor Alexander era già lì.

"Dottoressa, che piacere vederla!" Esclamò lui con sarcasmo, riferendosi all'assenza del giorno prima della fata.

"Vorrei tanto dire lo stesso, dottore. Judy, perdonami ma ho un dubbio e vorrei analizzare la fessura, potresti per favore calibrare il telescopio?"

"Subito, dottoressa." Replicò Judy.

Tecna, nel frattempo, diede un'occhiata ai referti del giorno prima e qualcosa attirò la sua attenzione.

"Questi sono i valori di ieri?" Chiese, per essere sicura.

"Sì," Rispose il dottore, "piuttosto anomali, non crede anche lei? Avrei voluto la sua opinione ma non era qui."

Tecna alzò gli occhi al cielo e replicò:

"Oh, per favore... lei non capisce, come al solito! Ieri sono stata ad Alfea perché la figlia di Morgana è stata attaccata da delle creature, a detta sua delle ombre... ma guardi questi valori, e se ci fosse un collegamento tra le ombre e la fessura?"

"Ma cosa dice? La fessura nell'universo è un fenomeno astrofisico che non può mettere in relazione con ciò che crede di aver visto una ragazzina!"

"Roxy non è una ragazzina, sa cos'ha visto ed io andrò in fondo a questa storia!" Concluse risoluta Tecna.

Nel frattempo Brandon e Sky erano insieme trottando lungo i confini delle proprietà reali.

"Allora, com'è andata con Millicent ieri sera?" Chiese Sky, anche se già conosceva la risposta.

"Niente di che, parlava tantissimo... credo di aver sentito solo la metà di ciò che mi ha detto... avevo la testa da un'altra parte."

"Su Sakoma?"

"Ieri mi ha detto che non ce l'ha con me ma che qualsiasi cosa ci sia mai stata fra noi ora non esiste più... non riesco a capire, Sky. Com'è possibile che io abbia sentito così tanto e che lei non abbia sentito niente? Com'è possibile che c'è stata un'unica emozione ma che l'abbiamo sentita in due modi differenti? Io non capisco... non capisco davvero."

"Già, un vero mistero..." Borbottò Sky rimpiangendo la promessa fatta alla sua amica.

"Sai che nei film si dice che se ami qualcuno ti basta sapere che è felice, anche senza di te? Beh, io non ci riesco. Io desidero davvero che Flora sia felice, ma saperla felice senza di me è... è straziante. Insomma, deve funzionare così?"

"Brandon, io... non lo so."

Brandon gettò un'occhiata al suo amico, "Su, vostra altezza, vediamo chi arriva prima ai ruscelli!" Esclamò poi e in un attimo prese a correre al galoppo, Sky gli corse dietro cercando di superarlo.

Su Sakoma, Musa era in giardino, nello spazio che Jackson le aveva praticamente regalato, con il capo mastro e i suoi operai e stavano costruendo i paddock, Polaris sembrava entusiasta e dalle narici gli uscivano sbuffetti di nebbia.

"Sì, bello, lo so che ti piace! Jackson è stato davvero gentile con noi, vero? Non posso credere che nonostante ci abbia appena conosciuti sia già così... così..."

"Musa!"

Musa si voltò e vide che verso di lei arrivava Sebastian.

"Sebastian, ehi!" Salutò Musa.

"Come procedono le cose?" Chiese il ragazzo con un bel sorriso.

"Mmm... bene, direi proprio bene! Jackson mi ha detto di non badare a spese e qui sono tutti gentilissimi! Adoro questo posto, e Polaris è tanto contento!" Polaris alzò il collo sbuffando, Sebastian ridacchiò:

"Ne sono felice... ehm... e la tua amica? Quella di Magix, come sta?"

"Oh, Roxy, sì, sta bene, è stato uno spavento, si trattava di ombre... stiamo ancora cercando di capire, ieri abbiamo passato tutto il giorno sui libri, siamo tornate ieri sera! E pensa che Jackson è venuto a prenderci al cancello, gentile da parte sua, vero?"

"Sì, davvero gentile..." Rispose lo stalliere forzando un sorriso.

Proprio il principe Jackson, quella mattina, aveva avuto un incontro con l'ambasciatore di Espero ed era stata una lunga mattinata. Lasciata la sala delle riunioni, si avvicinò alla grande finestra, sorrise e allora si recò in giardino.

"Flora!" Chiamò il ragazzo avvicinandosi a lei, la fata era seduta all'ombra di un albero.

"Jackson, ciao."

"Ehi," Il principe sedette accanto a lei, "va tutto bene?"

"Sì, sì, certo." Rispose Flora con un sorriso.

"Non mi sembra." Replicò Jackson, storcendo le labbra.

"Sono solo un po' pensierosa, ma va tutto bene. Il tuo incontro con l'ambasciatore?"

"Anche quello è andato bene... ascolta, ti va di uscire?"

"Uscire?"

"Sì, da quando sei arrivata sei rimasta chiusa tra le mura di questo palazzo, ma Sakoma è bellissima e non hai avuto l'occasione di vederla!"

Flora sorrise, le sarebbe piaciuto moltissimo vedere Sakoma, poi però il suo sorriso si spense, non voleva passare troppo tempo con il principe, lui si era messo in testa di farla innamorare e a lei quella situazione non piaceva affatto.

"Allora?" Chiese Jackson, incalzandola, Flora distolse lo sguardo.

"Jackson, non lo so... ho tanto da fare, ho una pila di libri da consultare..."

"Ma per quello ci sarà tempo!" Esclamò Jackson, si alzò e le porse la mano. "Andiamo, so che muori dalla voglia di vedere cosa c'è lì fuori! E poi, non c'è guida migliore del principe!"

Flora sorrise, e allora non poté che accettare, si alzò da sola, senza accettare l'invito di Jackson, e poi disse:

"E va bene, andiamo! Ma torniamo presto, ho..."

"... tanto da fare, ho capito, tranquilla! Oh... aspetta, prima di uscire mi servirà qualcosa per non farmi riconoscere... sono l'erede al trono, non potrei uscire senza scorta."

"Oh, e come intendi fare?"

"Vieni con me."

Jackson le prese la mano e la portò con sé alle scuderie. Sebastian non era lì, Jackson entrò, salutò Spartan e poi prese una mantella che era appesa all'attaccapanni. La mise a Flora dicendo:

"Non vogliamo che sappiano chi sei... sai, al momento sei la ragazza più invidiata di Sakoma!"
Flora rise, poi Jackson mise un mantello, si scompigliò i capelli e si sporcò la faccia con del terreno.

"Che ne dici, sembro un principe?"

"Per niente." Rispose Flora divertita.

"Bene, allora andiamo!"

Jackson le prese la mano ed insieme lasciarono il palazzo evitando le guardie. In quel momento Flora non poté non pensare a quando si era intrufolata con Brandon nel palazzo di Isis per rubare il cuore della natura. Era lì che l'aveva baciata la prima volta. Non l'avesse mai fatto, pensò Flora.

"A cosa pensi?" Chiese Jackson mentre ormai erano già fuori dal palazzo e camminavano verso il centro della cittadina.

"A niente." Rispose Flora, scuotendo la testa, notò che Jackson le teneva ancora la mano e lei la fece scivolare via.

"Ti dà fastidio? Mi dispiace, non credevo che di questi tempi le ragazze..."

"... tranquillo, non scusarti." Lo interruppe Flora abbozzando un sorriso. E con quello aveva appena fatto credere che in quell'epoca le ragazze non tenevano per mano i ragazzi solo perché lei pensava ad un altro.

Sakoma era bellissima, era allegra, piena di gente, c'erano banchi per le strade, una fontana al centro della piazza, bambini che giocavano.

"Ti piace?"

"È davvero bellissimo qui." Sorrise Flora.

"Ora è casa tua, e presto sarai la re..."

"... guarda, sembrano fatti a mano!" Esclamò Flora prima che potesse dire quella parola, si avvicinò al banco e Jackson la seguì. Su quel banco c'erano bracciali e collane, spille ed orecchini, tutti molto colorati fatti con delle pietre colorate.

"Vi piacciono?" Chiese la donna dietro al banco.

"Sì, moltissimo! Li ha fatti lei?" Disse Flora.

"Con queste mani qui." Sorrise compiaciuta la donna, spostandosi un riccio nero dietro l'orecchio.

"È bravissima." Si complimentò Flora, Jackson prese un bracciale fatto con delle pietre rosa e chiese a Flora:

"Ti piace?"

"Sì, è davvero bello! Ci vuole talento per fare una co..."

"Quanto viene?" Chiese Jackson alla donna, Flora lo fermò.

"No, Jackson, no, davvero."

"Ma se ti piace!"

"Sì, ma no, davvero, non c'è bisogno che tu..."

"Lascialo fare," S'intromise la donna,"è così galante! Non se ne trovano più di così! Io vengo da Espero, e fidati, tesoro, è raro trovare dei ragazzi tanto romantici di questi tempi!"

Flora arrossì terribilmente e balbettò qualcosa come:

"Beh... sì, in effetti, magari... cioè... le cose cambiano..."

"Sono quindici falci." Disse la donna rivolta a Jackson, il ragazzo, nonostante Flora fosse contraria, pagò la donna e prese il bracciale.

"Jackson, non dovevi!" Disse Flora, lui sorrise.

"Dammi la mano."

Flora gli porse la mano e Jackson le infilò il bracciale.

"Dai, è un regalo, accettalo, l'ho fatto col cuore."

"E va bene, e grazie, è davvero bello."

Jackson sorrise soddisfatto, poi la sua attenzione fu attirata dalla musica che veniva dal centro della piazza. Fece cenno a Flora ed entrambi si avvicinarono. Videro che c'erano dei musicisti di strada che suonavano e delle persone erano raccolte intorno a loro. Il pensiero che passò nella mente di Flora la fece sorridere, guardò Jackson, lui sembrava preso dallo spettacolo.

Su Eraklyon invece la dottoressa Tecna sembrava aver trovato ciò che cercava, guardava attraverso il telescopio mentre borbottava:

"Lo sapevo... lo sapevo... c'è qualcosa che non va ed il mio istinto non sbaglia mai!"

"Cos'ha trovato?" Chiese Judy.

"Ho trovato delle tracce di scia magica intorno alla fessura e non ho trovato tracce di scia magica intorno alla fessura, quello che ho trovato Judy, sono tracce di ombre."

"Ombre?"

"Sì! Non riuscivo a capire, ma quello che è successo a Roxy mi ha aperto gli occhi! La scia magica era lì, la vedevamo, ricordi? Ma quando analizzavamo la fessura cosa trovavamo? Niente! Come se intorno a quella fessura non ci fosse mai stato niente! Ed in effetti, di materiale, non c'è mai stato niente!"

"Questo vuol dire che..."

"... che le ombre che hanno attaccato Roxy venivano dalla fessura! Sì! Lo sapevo che ne sarei venuta a capo!!" Esultò Tecna, Judy sorrise facendosi contagiare dall'allegria. "Judy, prendi carta e penna, annotiamo tutto!"

"Sì, dottoressa!" Judy andò verso gli scaffali quando improvvisamente le luci andarono via, le piccole finestre del laboratorio facevano entrare poca luce e la stanza d'un tratto quindi divenne cupa ed i tavoli, gli attrezzi e gli scaffali ottennero delle ombre. Ombre sinistre, agli occhi di Tecna, e infatti non si sbagliava. Quelle ombre cominciarono a muoversi, cominciarono a prendere forma staccandosi dagli oggetti a cui dovevano effettivamente fare ombra, s'ingigantirono fino a diventare un tutt'uno. Tecna fece un passo indietro di fronte all'ombra.

"Chi ti controlla?" Chiese Tecna.

"Zvonimir presto sarà libero! Zvonimir presto sarà libero! Temetelo!!" Tuonò l'ombra con un vocione spaventoso, poi si dissolse improvvisamente e le luci si riaccesero. Tecna riprese a respirare regolarmente, Diana, Tiana e Lana uscirono da sotto il tavolo e Judy e il dottor Alexander si resero conto di essere abbracciati.

"Mi dispiace, dottore, io..." Balbettò Judy.

"Shh..." La zittì il dottore e si rivolse a Tecna, "... che cos'era quella cosa e cosa ci faceva nel mio laboratorio?!"

"Beh, ecco, in realtà sarebbe il nostro laboratorio." Precisò Tecna, il dottore la guardò male e lei allora cedette. "E va bene, sì, beh, quella, dottore, era un'ombra, una di quelle che ha attaccato Roxy! Come vede non mi ero sbagliata! Le ombre provengono dalla fessura, intorno alla fessura c'è l'ombra di una scia magica!"

"Quindi lei mi sta dicendo che l'universo si sta squarciando in due perché una ragazzina gioca con le ombre?!"

"No, le sto dicendo che c'è un certo Zvonimir che presto sarà libero e che ha mandato un'ombra per farcelo sapere, a quanto pare conta di essere potente e vuole metterci paura... è per questo motivo che devo assolutamente raggiungere il principe Sky. Con permesso." E con tutta la tranquillità del mondo Tecna lasciò il laboratorio, Alexander guardò Judy.

"Come fai a sopportarla?"

"Per favore, dottore, io sopporto lei." Replicò Judy con un sorrisetto, Alexander si accigliò, offeso. "C... che...?"

"Mi scusi, devo mettere per iscritto quei dati." Lo interruppe, ridacchiando, la giovane.

Tecna raggiunse in fretta le camere del principe, superò le guardie avvertendole che se non avesse parlato col principe immediatamente l'universo si sarebbe squarciato in due e loro la lasciarono passare.

"Sky, non immaginerai mai cosa ho scoperto!" Esclamò la ragazza entrando in camera del suo amico senza neanche bussare.
Il ragazzo, che era di fronte al suo armadio, fu molto sorpreso di vederla.

"Tecna! Ma... come...? Ci dovrebbero essere almeno una ventina di guardie nell'anticamera, come hai fatto ad entrare?"

Tecna lo guardò alzando un sopracciglio, Sky alzò le mani.

"Scusa, domanda stupida. Allora, che succede?"

"Le ombre sono apparse nel laboratorio."

"Cosa?!" Esclamò preoccupato Sky, si avvicinò subito a lei, "Stai bene?"

"Sì, sì, sto bene, ma Roxy aveva ragione, sono spaventose, Sky."

"Ma... sono apparse dal nulla?"

Tecna raccontò al suo amico dell'accaduto, poi gli spiegò cos'aveva scoperto.
"Hanno detto che Zvonimir presto sarà libero e che dobbiamo temerlo... vengono dalla fessura, ma ho scoperto solo questo, insomma, non si capisce come si sia aperta, se sia stato questo Zvonimir... non so niente!" Sbuffò amareggiata la fata sedendosi sul letto di Sky.

"Tecna, non abbatterti! Hai già scoperto tanto, fino a ieri non avevamo una pista, ora abbiamo un nome e sappiamo da dove arrivano! È un gran passo avanti!" La consolò Sky, Tecna sorrise confortata. D'un tratto la porta fu aperta e Brandon entrò.

"Io Millicent non la reggo più! Non posso farci niente, Flora mi manca!" Esclamò entrando, "... oh, Tecna, ciao..."

"Ma insomma le guardie qui fuori non servono a niente?!" Chiese Sky, esasperato, Brandon alzò gli occhi al cielo.

"Zitto tu. Tecna, che ci fai qui? È successo qualcosa?" Domandò Brandon. Tecna archiviò l'informazione appena ricevuta e raccontò tutto al suo amico.

"Okay, la faccenda si fa seria, dovremmo avvertire gli altri, cercare di capire chi è questo Zvonimir..." Disse lo scudiero.

"L'ombra ha detto che presto sarà libero, questo vuol dire che è imprigionato da qualche parte..." Disse Tecna, i due ragazzi la guardarono per cercare di capire dove volesse arrivare, non lo capirono. "... e allora," spiegò Tecna, "potremmo consultare i registri delle prigioni della Dimensione Magica che si trovano a Roccaluce presso i Templari."

Brandon, al sentire quei nomi, si freddò. Sky se ne accorse e disse:

"Iniziamo a contattare gli altri, poi decidiamo sul da farsi."

"Bene, metto tutti in video-conferenza allora!" Concluse Tecna, e così premette dei tasti sul suo orologio e davanti a lei apparve uno schermo digitale, si divise in rettangoli e man mano apparvero le immagini dei loro amici.

"Tecna!" Salutò Aisha, "Come mai questa chiamata? Oh, ciao Bloom, ci sei anche tu!"

"Ciao Aisha! Ehi, ecco Stella!"

"Ehilà, ecco la meravigliosa!" Si presentò Stella, "Tecna, meglio per te che sia urgente!"

"Ehilà ragazze!" Salutò Musa.

"Ciao ragazze!" Salutò Timmy, "Tecna, che succede? Ehi, ragazzi!" Salutò poi si suoi amici che erano andati a sedersi accanto a Tecna.

"Beh, è parecchio urgente." Disse Tecna.

"Aspettate, dov'è Flora?" Chiese Aisha.

"È uscita con Jackson." Rispose Musa.

"Sul suo cavallo bianco?" Chiese Brandon sarcastico.

"No, Spartan è rimasto alle scuderie." Rispose Musa non cogliendo il sarcasmo dello scudiero, Brandon alzò gli occhi al cielo.

"Beh, Musa, appena Flora torna aggiornala, abbiamo delle informazioni riguardo alle ombre." Disse Sky, tutti quindi ascoltarono con attenzione. Tecna raccontò tutto, ancora una volta.

"Magari scoprendo chi è questo Zvonimir scopriremo cosa vuole da Roxy." Suppose Bloom.

"Ma bisogna avvertire lei ed anche Morgana, a quanto pare le ombre sono libere di muoversi, potrebbe essere pericoloso." Disse Musa.

"Perché anche Morgana?" Chiese Stella.

"Perché per arrivare a Roxy potrebbero usare lei, o anche Klaus, è frequente tra i cattivi fare mosse del genere, ricordate? Yana prese Alyssa." Rispose Tecna.

"Tecna ha ragione... comunque, ragazzi, ci vediamo tutti tra poco su Eraklyon così Tecna potrà mostrarci le sue ricerche." Disse Timmy.

"Okay, a fra poco!" Salutò Bloom e il suo rettangolo sparì, man mano sparirono anche gli altri.
Tecna andò in laboratorio per prendere le sue cose da mostrare agli altri, arrivata lì, trovò solo Judy e il dottor Alexander, erano seduti e stavano lavorando a qualcosa.

"Dottoressa!" Salutò Judy con un sorriso, "Allora?"

Tecna stava per rispondere, poi si accorse dell'assenza delle Trix 2.0, "Dove sono Diana, Lana e Tiana?"

Alexander sospirò e rispose:

"Si sono prese una pausa, erano piuttosto sconvolte dopo ciò che è successo."

"Judy, tu stai bene?" Chiese Tecna.

"Sì, certo!" Sorrise Judy.

"A quanto pare la nostra Judy è un tipetto coraggioso!" Scherzò Alexander, Tecna lo guardò non sapendo come interpretarlo, sperò solo che Judy stesse attenta.

"Beh," Disse Tecna, "a quanto pare, come al solito, avevo ragione, tutto è collegato. Mi assenterò per oggi, con il permesso del principe, dobbiamo scoprire di più su questa faccenda. Judy, per favore, occupati di monitorare la fessura, ogni cambiamento termico e metamagico."

"Sì, dottoressa." Annuì Judy.

"Per me non ha nessun ordine?" Chiese Alexander con sarcasmo, Tecna, seria, rispose:

"Lei aiuti Judy. Con permesso." Ed andò via dopo aver preso le sue cose.
Alexander guardò Judy, lei ridacchiò.
La giovane andò al telescopio mentre Alexander picchiettava la penna sul tavolo.

"È nervoso?" Chiese Judy mentre calibrava il telescopio.

"È quella Tecna, m'innervosisce!" Rispose Alexander.

"A me piace." Replicò Judy.

"Ovvio."

"Perché ovvio?"

"Perché..."

"... perché mi tratta bene, a differenza delle tre streghe? O perché mi affida compiti propri alle mie competenze? O forse perché mi coinvolge attivamente in quello che fa?" Chiese Judy, con impeto, poi si rese conto del tono che aveva usato ed abbassò lo sguardo. "I... io n... non..."

"Sono davvero tanto terribile?" Chiese Alexander  guardandola.

"Io non ho detto questo." Rispose Judy  Alexander sembrò intenerito, ma solo per un attimo, infatti poi cambiò espressione e replicò:

"Bene, o saresti già fuori di qui."

Tecna invece aveva raggiunto i suoi amici nel patio, dove poco distante vi erano le scuderie.

"Dovrò rimandare l'incontro con l'ambasciatore, ma questa è una faccenda seria e Faragonda si è affidata a noi... ehi, Tecna." Disse Sky, Tecna sorrise, in quell'istante si aprì un varco poco distante e da lì uscirono Aisha e Nex.

"Ehi, ragazzi!" Salutò Nex. Subito dopo si aprì un altro varco e da lì uscirono Stella e Bloom, in quel momento arrivò anche Timmy in sella alla sua windrider. I ragazzi si salutarono, Stella si lamentò su quanto fosse faticoso aprire varchi interplanetari nonostante avesse il suo scettro, Aisha la rimbeccò ricordandole che loro l'anello non ce l'avevano ma non di stavano lamentando. Poi attraverso un altro varco arrivarono Musa e Flora.

"Finalmente ci siamo tutti!" Esclamò Bloom.

"Okay, qual è il piano?" Chiese Flora, Tecna rispose:

"Andremo a Roccaluce, lì i Templari hanno i nomi di tutti quelli che sono e sono stati delle minacce per la Dimensione Magica, poi andremo sulla Terra per parlare con Morgana e Klaus."

Brandon stava per dire qualcosa ma Timmy disse:

"Mi sembra logico, andiamo!"

"Aspettate!" Li fermò Flora, tutti la guardarono, "Cioè, un momento... voglio dire, se queste ombre possono apparire davvero dal nulla dovremo essere veloci, risparmiare tempo!"

"Cosa intendi dire?" Chiese Stella.

"Intendo dire che potremmo anche dividerci, noi andiamo a Roccaluce e... che ne so, Brandon, magari, potrebbe andare sulla Terra a parlare con Morgana e Klaus. Klaus ti adora, non è vero? Sì, ricordo che chiacchieravate un sacco al Frutti Music bar!" Disse poi rivolta allo scudiero, Brandon abbozzò un sorriso, stupefatto, guardando la fata.

"Mi sembra davvero un'ottima idea!" Accordò Sky, Brandon annuì.

"Sì, okay, ci vado io allora."

"La notizia potrebbe essere dura, Flora, perché non vai anche tu, sappiamo tutti che nel dare le brutte notizie tu sei quella che riesce ad indorare la pillola." Aggiunse il principe, guardando con malizia la sua amica. Il sorriso di Flora si spense, così come quello di Brandon.

"No, Sky, meglio di no..." Disse a denti stretti il suo amico.

"Sky, io non credo che..." Balbettò Flora, ma Musa disse:

"Sky ha ragione, Flora, riesci sempre a non offendere nessuno e a tranquillizzare le persone!"

"Ma io..." Borbottò Flora, Nex la interruppe con un battito di mani.

"Su, non perdiamo tempo!" Esclamò il ragazzo con i suoi soliti modi burberi, "Flora, va' sulla Terra, ragazzi, noi muoviamoci, ho l'impressione che quei registri non siano dei libricini tascabili!"

"Buona fortuna." Augurò Sky al suo migliore amico.

"Sei il peggior migliore amico di sempre." Replicò l'altro, Sky ridacchiò e con i suoi amici salì sulla navicella che aveva fatto preparare, in un batter d'occhio erano già tutti volati via.

"Andiamo in windrider?" Chiese Brandon, rompendo il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare dopo che la navicella era sparita alla volta di Roccaluce. Flora si schiarì la voce e rispose:

"Sì, direi di sì, non riesco ad aprire un altro varco interplanetario."

"Andiamo." Disse Brandon facendole un cenno.
Camminarono silenziosamente fino al cortile posteriore del palazzo dove c'erano due navicelle e qualche carrozza, che venivano usate per le parate, ed i mezzi di trasporto della servitù.
Brandon le porse il casco e disse:

"Mi sembra il caso di ringraziarti."

"Non devi." Replicò Flora stringendo le labbra in un sorriso e prendendo il casco.

"Come facevi a...?"

"... non ci voleva un indovino per leggere la tua espressione, la mia è stata solo tempistica." Concluse lei e s'infilò il casco, salirono sulla windrider.

"Tieniti, non ti mangio." Le disse Brandon prima di mettere in moto notando l'atteggiamento distaccato della fata, così volarono via per arrivare sulla Terra.

Nel frattempo gli altri erano a Roccaluce ed avevano esposto il loro problema ai Templari che, conoscendoli bene, non furono restii nell'accontentare la loro richiesta. Li portarono agli archivi, e Nex non si era sbagliato.
L'ex paladino fischiò e disse:

"Chiamali archivi, a me sembra più una città di carta!"

I ragazzi si misero subito al lavoro, le ragazze si persero prima un po' in chiacchiere: stare lontane non faceva per loro, avevano davvero troppo da dirsi.

"Con Daphne e la mamma andremo su Eraklyon per metterci d'accordo con la madre di Sky per quanto riguarda i colori ed ovviamente i vestiti, vi faccio sapere quando, dovrete assolutamente esserci!" Stava dicendo Bloom, le ragazze erano tutte eccitate per le nozze della loro amica, Aisha un po' meno, sembrava sovrappensiero.

"Va tutto bene?" Chiese Musa, Aisha sorrise.

"Sì, sì, certo... su, ragazze, mettiamoci al lavoro o qui non la finiamo più!"
In realtà Aisha pensava alla sua migliore amica, inviata con tanta cortesia da Sky sulla Terra. Si chiedeva come potesse stare, l'ultima volta che aveva parlato con lo scudiero era finita in lacrime. Il principe Sky stava consultando un registro marchiato con la dove sperava di trovare qualcosa quando fu interrotto.

"Che succede?" Chiese alla sua amica.

"Sai che non sono un tipo da pettegolezzi, ma c'è una vocina nella mia testa che mi implora di chiedere." Rispose Tecna.

"Cosa... oh." Sky capì, "Io non posso parlare."

"Andiamo, Sky!"

"No, è il mio migliore amico, io non dico niente, neanche a te, mi fai paura quanto Aisha ed io non ripeto lo stesso errore!"

"Aisha sa di cosa si tratta?"

"Tecna, per favore, ho già detto troppo. Ascolta, fa' finta di non aver sentito, okay?"

"Sono entrambi miei amici, ed io sono troppo intelligente per non fare collegamenti da sola, quindi, prima che possa inventare io qualcosa, dimmelo tu!"

"Tecna, ci sono dei libri che ti aspettano." Replicò Sky, piatto, cercando di non rivelare niente, neanche per sbaglio. Tecna sbuffò alzando gli occhi al cielo, così sparì tra gli scaffali. Il povero Sky riposò la testa sul libro sbuffando esasperato:

"Ma come ho fatto a ficcarmi in questa situazione?!"

Flora e Brandon arrivarono a Gardenia in non molto, poi raggiunsero il Frutti Music bar, finalmente allora scesero dalla moto.

"Al ritorno, gentilmente, potremmo assicurarci che arriveremo sani e salvi a destinazione o è necessario fare la gara con il vento?!" Esclamò Flora, riprendendosi stando finalmente con i piedi a terra.

"Wow, sarcastica, eh? Allora l'ho fatta grossa! Al ritorno cerco di andare più piano, ma non ti prometto nulla." Replicò Brandon con un sorrisetto, Flora scosse la testa, poi disse:

"Andiamo dentro, Klaus dev'essere lì." Brandon la seguì ed entrarono nel locale. 
C'era molta gente, nonostante quel giorno non fosse particolarmente soleggiato e non era ancora stagione per stare in spiaggia. Quando entrarono una giovane cameriera si avvicinò a loro e, rivolgendosi a Brandon, chiese:

"Avete bisogno di un tavolo?"

"No, siamo a posto. Cercavamo Klaus e Morgana." Rispose il ragazzo.
La cameriera si infilò il vassoio vuoto sotto al braccio e chiese:

"Klaus? Morgana? E come mai? Non avranno fatto qualcosa di brutto e sei venuto ad arrestarli! Hai l'aria da poliziotto!"
Brandon rise, Flora no.

"Abbiamo davvero bisogno di parlare con Klaus e Morgana, quindi se gentilmente puoi dirci dove trovarli." Disse Flora, seria. La cameriera replicò:

"Sono nell'ufficio di Klaus, sedetevi, li faccio venire." Così sbuffando si allontanò.
Flora e Brandon sedettero al bancone in attesa di Klaus e Morgana, Brandon allora disse:

"Simpatica la nuova cameriera."

"Dici? A me non sembra."

"Ah no?" Sorrise Brandon, Flora si voltò dall'altra parte guardando gli altri clienti. Brandon poggiò la mano sulla sua per farsi prestare attenzione, Flora si girò e Brandon poté vedere il suo nuovo bracciale, rimase a fissarlo per forse più di un secondo perché Flora si sentì in dovere di dargli spiegazioni.

"Oggi Jackson mi ha portata a fare un giro per Sakoma e me l'ha preso."

"Ma che galante il nostro Jackson, eh?" Replicò Brandon, irritato.

"Brandon, per favore, non ricominciare..." Sospirò Flora.

"Certo, no, e chi ricomincia... se avessimo avuto tutti la possibilità di nascere ricchi allora..."

"... non azzardarti a finire questa frase!" Lo interruppe Flora, accigliata, "Non permetterti!"

"Il nostro principe sembra assolutamente perfetto ed in meno di due ore è riuscito a convincerti a fidanzarti con lui, ho il diritto di farmelo stare antipatico?!" Replicò Brandon, battendo una mano sul bancone.

"Flora! Brandon!" Esclamò Klaus con un sorriso avvicinandosi a loro, i due si voltarono verso di lui, con lui c'era sua moglie. "Ehm... interrompiamo qualcosa?"

"Cosa? No, assolutamente! Siamo venuti proprio per voi!" Rispose Flora sorridendo, li salutò e così Brandon così sedettero con loro.

"Allora, che succede?" Chiese Morgana.

"Beh, avrete saputo di ciò che è successo a Roxy." Rispose Brandon.

"Sì, e quella testarda di nostra figlia ha deciso di rimanere comunque ad Alfea! Ci siamo spaventati tantissimo!" Replicò Morgana.

"Sì ed avete ragione." Annuì Flora, "Morgana, sia tu che Klaus siete in pericolo, se mai queste ombre vogliono qualcosa da Roxy potrebbero prendersela con voi."

"Per favore, sono una delle fate più potenti della Dimensione Magica!" Esclamò Morgana ridacchiando con aria superiore, Flora guardò Brandon e lui disse:

"Ci crediamo, Morgana, nessuno lo mette in dubbio, ma questo Zvonimir potrebbe..."

"... Zvonimir?!" Morgana divenne seria di colpo.

"Lo conosci?" Chiese Klaus.

"Sì, io... ma non è possibile! Da chi avete sentito questo nome?" Domandò Morgana, Brandon rispose:

"Dall'ombra che si è presentata a Tecna, ha detto che Zvonimir presto sarà libero."

"Libero? No, questo non ha senso! Io stessa ho intrappolato Zvonimir e ad oggi non dovrebbe neanche più esistere, considerando ciò che è successo."

"Perché, dove l'hai intrappolato?" Chiese Flora, Morgana la guardò dritta negli occhi e rispose:

"Nella Dimensione Obsidian."


Ehilà mie adoratissimi germogli di lullabea!! Come promesso eccomi quiiii!! Sapeste come sono felice! Ho finito gli esami! So che però molti di voi ci sono ancora dentro fino al collo quindi vi auguro buona fortuna!
Dunque, abbiamo saputo cosa è successo a Roxy e dopo l'incontro ravvicinato che ha avuto Tecna abbiamo scoperto chi è l'artefice di tutto questo, ma... ma Morgana sembra conoscerlo e c'è molto che bolle in pentola! Vi rivelerò tutto nel prossimo capitolo!
Finalmente abbiamo anche saputo a cosa dovrà portare questo studio matto e disperatissimo di Flora che non tradisce il suo animo nobile. Abbiamo ricevuto notizie da Helia e più avanti il nostro poeta sarà più presente!
Direi di fermarmi qui per ora, il resto voglio saperlo da voi! Mi rendo conto che la situazione è ancora in reativa quiete e probabilmente preferite rimanere al fresco sottto al vostro terriccio... come volete, sono molto paziente! L'importante è che ci siete e davvero non so come ringraziarvi,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Florafairy7