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Autore: I_love_villains    08/07/2017    1 recensioni
Dory decide di restare con i vampiri. Mentre la sua amicizia con loro cresce, qualcosa dentro di lei si fa più forte ...
Dal testo:
"Quindi ... c’è un rimedio sicuro? Eccetto la morte, ovvio.”
Reiji non rispose subito: “Forse. Forse qualcosa c’è per annullare la sua presenza.”
Dory si mordicchiò il labbro, riflettendo a sua volta.
“Ma non sarei più Eve? Insomma, il mio sangue non sarebbe più così, giusto?”
“Forse, difficile dirlo. La pratica a volte si discosta dalla teoria. Presto i miei fratelli saranno qui. Devi raccontare tutto anche a loro.”
“Certo, scendo subito. Ora scusa ma mi sta implodendo la vescica.”
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dieci vampiri solo per me'
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“Ti ho passato gli incubi, Gattina Masochista?”
“Mh?”
“Ti sei agitata molto.”
“Sì? Anche Laito me lo ha chiesto, però io non ricordo.”
“Laito ...”
Dory arrossì, ma rispose come se nulla fosse: “Sì, sai che con lui faccio altro oltre che dormire.”
“Già. Invece a me non è mai venuto in mente” ammise Kou, soppesando la questione.
“Nemmeno a me.”
“Ci siamo appena friendzonati?”
“Ufficialmente.”
Risero entrambi con una punta di dispiacere.
Peccato. Kou è bello, simpatico, allegro ... ma non riesco a vederlo come più che un amico. Almeno la stessa cosa vale per lui.”
Il biondo si alzò stiracchiandosi.
“Senti, allora non sogni più quel melo?”
“No. All’inizio lo sognavo praticamente sempre. Ero quasi arrivata a raccogliere una mela, non vedevo l’ora di assaporarla, quando puff. Niente più alberi di alcun genere.”
“Ma incubi sì. Non ricordi proprio niente?”
Dory si concentrò attentamente.
“No” rispose scrollando le spalle.
Più tardi sedeva in soggiorno con Masochista in grembo, intenta ad osservare Ruki leggere. Il vampiro alzò lo sguardo ed incontrò due occhi nocciola che non smisero di fissarlo.
“Vuoi qualcosa?”
“Che leggi di bello?”
“Un libro di magia.”
“Davvero?” si entusiasmò lei.
“Sì. Harry Potter e la pietra filosofale. Ma non credo che leggerò anche gli altri.”
“Ah ... peccato, io li ho letti tutti.”
“Sei annoiata?”
“No, sto pensando che posso fare con te.”
Ruki alzò un sopracciglio, interrogativo.
“Beh, sto cercando di conoscervi meglio. Con Kou e Yuma ci parlo spesso, con Azusa sono andata alla mostra ... Tu vuoi uscire?”
Il vampiro chiuse il libro. Sembrava pensieroso e Dory non lo disturbò.
“Non c’entra con Adam, vero?”
“Eh no. Poi non so nemmeno come mi dovrei sentire da Eve, quindi ... no.”
“E come va con quel Sakamaki?”
“Non va” sospirò lei mogia. “Ma che c’entra?”
“Chiedevo ... cosa proponi?”
“Pizza e cinema?”
“Solo noi? Sembra tanto un appuntamento” fece Ruki, sorridendo al disagio della giovane.
“Non pensarlo così! È un’uscita tra amici!”
“Allora non escludiamo gli altri.”
“Va bene, però se provi a isolarti ti stano e ti tiro i pizzicotti.”
“Questa è una frase da fidanzata” commentò lui riaprendo il libro.
Dory arrossì, ma non replicò.
“Anche i Sakamaki” fece il vampiro dopo un po’.
“Come?”
“Tu cerchi di farci avvicinare. Con la cena, quel gioco, ci definisci cugini ... Perché?”
“Oh, io ...” tentò di spiegarsi lei. “È che non potrei mai scegliere fra voi e loro. Dunque, se andate d’accordo, non capiterà mai che qualcuno mi chieda di farlo. E poi farsi degli amici è sempre una bella cosa.”
“Noi non abbiamo niente contro di loro, è più il contrario.”
“Sì, sì, per la cosa dei purosangue. Ci sono pure in Harry Potter.”
Passò qualche altro minuto di silenzio. Stavolta lo interruppe Dory: “Visto che mi trovo ... posso farti domande vampiresche?”
“No.”
Ruki si era fatto di nuovo taciturno. La ragazza sorrise e lasciò la stanza.

Un paio di giorni dopo ballava con Kou Save the last dance for me nel salotto.
“Caratteristiche per essere Adam: saper ballare” iniziò ad elencare Yuma. “Poi cucinare, visto che la scrofa mangia di tutto …”
“Non credete che scegliere una specie di leader ed il mio fidanzato, futuro marito e padre dei miei figli siano due cose completamente diverse?”
“Ehm … no” le rispose il biondo.
“Con chi altri sta Eve … se non con Adam?” fece Azusa, mentre Masochista giocava con le sue bende.
“No, ok, frenate.” Dory spense lo stereo e si sedette. “Per scegliere un leader ci vuole un minimo di criterio, l’amore invece è irrazionale, cieco. Non è la stessa cosa!”
“Noi sappiamo che Eve sceglierà Adam, non sappiamo come” dichiarò Ruki.
“C’è qualcuno che escluderesti?” le chiese Yuma.
“Te.”
“Sul serio?”
“Sì. Non mi ispiri in nessun senso.”
“È perché ti chiamo scrofa, vero?”
“Anche ... Dai, non è la fine del mondo se non hai doti da leader o non ti piacciono le ragazze.”
“Come, scusa?”
“Beh, sembri abbastanza interessato a Shuu ...”
Il castano scattò in piedi con i pugni chiusi, guardando male lei e Kou che aveva iniziato a ridacchiare.
“Rimangiatelo immediatamente!”
“Ok, ok” fece subito Dory.
“Guarda che non è un problema, siamo di mentalità aperta!” rise il vampiro biondo.
“Parli tu che ci dormi insieme senza fare niente!”
“Mi mantengo puro per te.”
Al che la ragazza scoppiò a ridere. Kou la prese per mano e la aiutò a fuggire da Yuma.
“Venite qui, idioti!!”
“Fra poco c’è scuola” osservò Azusa, coccolando la micia.
“Cinque minuti e li chiamo” disse Ruki, ascoltando l’inseguimento.

Quel sabato andarono in pizzeria. Dory si sedette vicino a Kou e di fronte a Ruki, Azusa vicino a lui e Yuma a capotavola. Quest’ultimo ce l’aveva ancora con i due idioti nonostante si fossero scusati diverse volte - più per evitare le mazzate che per sincero pentimento.
“Allora solo noi cinque …” fece Ruki, stanco di quel silenzio.
“Eh? Sì, tanto non sarebbero venuti tutti e sarebbe stato inutile. Poi Ayato meno lo vedo meglio è.”
“Eppure passi più tempo con lui” osservò Kou.
“Non è vero … con i tre gemelli in generale” ribatté Dory. “Però mi sto sforzando di stare anche con gli altri. So essere insistente.”
“Un tormento …” soffiò Yuma.
Arrivò un cameriere a prendere le ordinazioni. Quando se ne andò i vampiri conversarono di affari scolastici, la giovane si distrasse guardando una coppietta. Se solo Laito si fosse mostrato interessato! Come quel ragazzo, che stava imboccando la sua fidanzata. Come erano dolci …
“Ehi, scrofa, ti vedo sbavare da qui. Tanto quello oltre il letto non va.”
Dory sussultò e abbassò la testa, umiliata per il fatto che i suoi pensieri fossero così evidenti e triste perché consapevole della veridicità di quelle parole.
“Lo so” bisbigliò fissando il suo bicchiere vuoto.
Si pentiva di aver ordinato una Coca, adesso aveva proprio bisogno di una birra.
“Eve …”
Dory alzò la testa e sorrise per mostrare che stava bene.
“Azusa, tu mi aiuterai nella ricerca di arte, vero?”
“Sì.”
“Grazie. Allora, qual è il vostro artista preferito?”
Chiacchierarono di arte fino all’arrivo delle pizze, per poi passare ad altre materie mentre le mangiavano. Dory riuscì a distogliere la mente da Laito, godendosi la prima parte della serata. I pensieri su di lui tornarono a tormentarla quando, a braccetto con Ruki, si dirigeva al cinema. Dannazione, Yuma non poteva starsi zitto?! È vero, lei ci stava già pensando a quel Sakamaki, ma in modo piacevole. Il castano invece aveva fatto riemergere le sue paure e delusioni. Stupido troglodita!
“Che film?” domandò Kou, arrivato per primo al botteghino, anche se era sicuro di cosa avrebbe risposto la ragazza.
La La Land” disse infatti lei. “Sempre se a voi va bene.”
“Sì, mi piacciono i musical” fece il biondo.
“Se ha vinto dei premi deve essere bello” rispose Ruki.
Azusa annuì e Yuma si strinse nelle spalle, così Kou prese cinque biglietti e tutti insieme entrarono in sala. Dory si sedette fra Kou e Azusa. Il film le piacque molto.
“È stato bellissimo” commentò asciugandosi lacrime di commozione.
“Tieni.”
Azusa le passò un fazzoletto. Lei lo ringraziò. Quanto era premuroso e timido! Uno dei suoi vampiri preferiti! Le ricordava Kanato, per certi versi.
“Non è male passare serate come questa” disse Ruki una volta a casa.
“Bravo, comportati come un ragazzo della tua età!”
“Quindi basta libri!” intervenne il vampiro biondo.
“Eresia!” esclamò Dory, inorridita.
Infatti, se i suoi voti in matematica e scienze facevano pena, in letteratura la giovane andava alla grande, complice l’amore per la lettura.
“A tuo modo sei una secchiona” sbuffò Kou. “Dormi con me?”
“Sì, prima però ho bisogno di dissetarmi.”
“Non mi provocare.”
La ragazza bevve un bicchiere d’acqua, si assicurò che Masochista dormisse serena sul suo cuscino personale e si avviò su per le scale.
“Ehi” la richiamò Yuma.
“Mh? Oh, già, tocca a te bere.”
“Non è questo … Prima, te la sei presa … Cioè, sembravi …”
Dory lo fissò meravigliata. Si stava scusando? In un modo tremendamente impacciato, ma lo stava facendo. Sorrise. Le bastava il tentativo, in fondo anche lei lo prendeva spesso in giro senza mai stabilire un vero limite.
“Forse noi dovremmo andarci più piano con le parole” notò, soprappensiero. “Però almeno da parte mia non c’è cattiveria.”
“È lo stesso per me” mugugnò lui.
“Allora pace?” propose la ragazza porgendogli la mano.
Yuma gliela strinse, per poi portarla alla bocca e succhiare.
“Quante volte devo dirti che devi mordere solo il collo, scemo?” sbuffò lei irritata.
“Sarà che i tuoi grufolii sono poco chiari, scrofa” replicò lui, con un mezzo sorriso. Riprese a bere.

   
 
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