SUPER GAIA: grazie mille per il piccolo commento che hai lasciato! anche se era molto breve, questi commenti lasciano sempre un'0autrice soddisfatta! grazie e continua a seguire la mia ff
SOLARIAL: carissima come stai? nessuno sviluppo con quel ragazzo che proprio non ti fila... ma alla fine ne varrà la pena di inseguire uno così? te lo dico per esperienza... ero sempre io che inseguivo il ragazzi che mi piacevano e loro mi respingevano sempre... ma alla fine ho trovato il mio amore... CORRISPOSTO! comunque se sei sempre dell'idea di scrivere il famoso contratto... beh sono a tua completa disposizione! comunque per tornare alla ff... grazie mille per i bellissimi complimenti che mia fai, partendo dal nome che anch'io trovo molto aristocratico e bello... comunque hai ragione... il nostro Benji si è comportato in maniera proprio meschina accusando Ginevra di essere stata l'0amante del padre.... ma come hai detto tu la prima impressione potrebbe e ho detto potrebbe essere quella sbagliata! continua a seguire la mia storia che i tuoi commenti mi piacciono molto!
MARY LU: grazie mille per i tuoi complimenti... mi hanno fatto un piacere immenso! continua a seguire la mia storia!
POSI: ciao! tutto ok? grazie mille per i grandi complimenti che mi fai e non ti preoccupare, ho capito benissimo il tuo appunto! innanzi tutto grazie per aver definito la mia storia originale, e la mia scrittura fresca... per quanto riguarda i capitoli, avevo già sperimentato in passato la formula di capitoli molto più lunghi, ma secondo me toglievano curiosit6à e suspance al lettore... e poi mi piace farvi soffrire un pochino... devo ammetterlo... continua a seguire la mia storia e fai quanti appunti vuoi... ti risponderò sempre!
ASUKI: grazie mille per i tuoi complimenti... mi hanno fatto molto piacere!
Beh, penso di aver risposto a tutte quante... se avessi dimenticato qualcuno, vi giuro che risponderò con il prossimo capitolo... ma prima di lasciarvi vi dico che se questa storia vi piace, perché non provate a leggere l'altra ff che sto scrivendo. il genere è diverso perché è basata sui libri di Harry Potter... si intitola "SPERANZA DI FELICITA'..." se volete aspetto le vostr4e recensioni!
Un grosso bacio e buona lettura!
Rox
CAPITOLO
3
Appena
tornata in camera da letto, Ginevra sprofondò nel grande letto e dopo aver
preso in mano un quaderno e una biro, iniziò a scrivere:
“Caro
Diario… che giornata allucinante! Ho parlato con il figlio di Gorge del
testamento e della clausola del matrimonio… ha accettato. Non so nemmeno il
perché. Prima mi accusa di essere un’arrampicatrice sociale, poi di essere
andata a letto con suo padre e poi accetta di sposarmi.
Non
ci capisco più niente… vorrei solo che Gorge non fosse morto e che io non
avessi dovuto mai incontrare Benjiamin Price!”
Benji
Price era uscito di casa senza neanche avere
una minima idea di dove andare. Aveva iniziato a piovere ma sembrava che
l’uomo nemmeno se ne rendesse conto tanto era immerso nei suoi pensieri.
Camminò per molto tempo sotto la pioggia finché si ritrovò davanti alla casa
del suo migliore amico Oliver Hutton.
La
luce all’interno era accesa e quasi senza nemmeno rendersene conto, l’uomo
aveva schiacciato il campanello.
Dall’interno
della casa si sentirono dei passi e infine la porta si aprì. Sulla soglia
comparve la fidanzata di Oliver Hutton, Patricia Gatsby che lo guardò
meravigliata:
“Benji!
Ma cosa… su, vieni, entra! Ti prenderai un malanno se stai ancora lì
fuori!”
mentre
l’uomo si toglieva le scarpe e il soprabito completamente fradicio, la donna
scomparì dietro una porta:
“ti
preparo un tè caldo! Tu va pure da Holly! È il salotto. Sta parlando con
Roberto,ma stavano per finire!” gli disse dalla cucina e Benji fece come gli
era stato detto.
Come
predetto dalla fidanzata il giovane campione nipponico era al telefono e stava
parlando in portoghese.
Quando
infine riattaccò la cornetta, rimase molto stupito dalla presenza del portiere
nel suo salotto.
“Benji,
ma che diavolo ci fai qui? Non hai un ospite a casa?”
L’altro
annuì e si sedette al tavolo di legno presente al centro della stanza.
“si…
ma avevo bisogno di parlare con qualcuno. Sai chi è?”
“no,
ma da quanto ho sentito uscendo dagli spogliatoi, ha detto di aver lavorato per
tuo padre”
“era
il suo braccio destro… si chiama Ginevra Rossetti”
Holly
sembrò meditare su questo nome e alla fine annuì:
“avevo
letto un articolo qualche mese fa quando tornavo dal Brasile. Ero in aereo e il
mio vicino prima di scendere a uno scalo, mi lasciò il suo giornale. Era di
economia, ma c’era questo articolo su Ginevra Rossetti. Lo sapevi che è un
genio? Ha tre lauree: una in giurisprudenza conseguita a dieci anni, una in
economia e commercio ottenuta a tredici ani e infine una in scienze della
comunicazione a quindici anni”
Benji
rimase sconvolto. Ora si spiegava perché suo padre avesse deciso di prenderla
come suo braccio destro!”
“e
non è tutto!” continuò l’amico “suo padre era a capo di una grossa
industria che fallì e tuo padre la inglobò nella Price Corporation. A quei
tempi Ginevra aveva tre anni e suo padre rimase coinvolto in un incidente
stradale e morì. Tuo padre allora si accollò tutte le spese per la sua
manutenzione e i suoi studi in quanto la madre era stata dichiarata malata dal
punto di vista psichiatrico”
in
quell’istante arrivò Patty che dopo aver deposto sul tavolo 3 tazze di tè,
ascoltò con molto interesse il fidanzato parlare di questo piccolo genio della
finanza.
“allora
Benji, dicci un po’… cosa voleva da te questo genio?” gli chiese
finalmente Patty e sul viso dell’uomo comparve un piccolo ghigno.
“mi
ha portato il testamento di mio padre” i due si irrigidirono, ma Patty ebbe la
prontezza di chiedergli ancora:
“e
perché ne se così sconvolto?”
“semplicemente
perché mio padre mi ha riservato una gran bella sorpresa. Ha stabilito che se
voglio ottenere la P. Corp. Devo sposare Ginevra Rossetti, altrimenti la società
verrà completamente smantellata e tutto ciò che mio padre ha investito e
guadagnato nella sua vita, finirà nelle mani di varie associazioni per la lotta
contro il cancro lasciando per strada migliaia di persone che lavorano per noi e
credetemi che non scherzo quando dico migliaia!”
“e
cos’hai deciso di fare?”
“la
sposerò Holly come è giusto che io faccia e non è per il denaro, credimi! Con
quello che guadagno da solo potrei campare fino alla mia morte senza neanche
muovere un dito. La P. Corp è stato il sogno di mio padre da quando aveva 18
anni. L’ha tirata su da solo partendo dal nulla e per tutti questi anni gli ha
dedicato tutto persino il tempo che avrebbe potuto passare con suo figlio” un
sorriso amaro gli storse la bocca “ormai Holly ho trent’anni e mi restano al
massimo 5 o 6 anni di carriera ancora , poi dovrò decidere cosa fare della mia
vita e chissà… potrei anche decidere di interessarmi della azienda di
famiglia e in fondo non me la sento di mandare all’aria tutto il lavoro di mio
padre… io fondo quell’essere che vedevo solo per un paio di giorni durante
le feste ufficiali, perché il mio compleanno non era iscritto nell’albo delle
feste ufficiali dove le ferie era d’obbligo, era comunque mio padre e non
voglio essere io a cancellare tutto quello che ha fatto in un solo colpo. Lascerò
la direzione a Rossetti e se la Price Corporation ha come destino il fallimento,
morirà di morte naturale per le dure leggi del mercato e non perché io mi sono
rifiutato di sposare una gran bella donna!”
Holly
e Patty si scambiarono un’occhiata perplessa… sapevano bene quanto Benji
avesse sofferto per la poca costanza dei suoi genitori nel seguirlo e sapevano
che da quell’infanzia così difficile nella quale un bambino piccolo si era
ritrovato solo al mondo, aveva contribuito a far innalzare quel muro di cinismo
e di freddezza che lo contraddistinguevano e che lo aveva trasformato nel
migliore portiere al mondo; ma ora si stavano chiedendo se questo cinismo non
fosse giunto al suo culmine tanto da considerare una cosa sacra come il
matrimonio, un semplice e asettico accordo d’affari.
“Ascolta
Benji” iniziò Holly “ non vorrei che tu fraintendessi quello che sto per
dirti, ma il matrimonio è per tutta la vita e non si può basare su un
testamento o su una semplice stretta di mano!”
Benji
sorrise in quanto si era già preparato mentalmente la discorso che gli sarebbe
stato propinato dai due. Loro non potevano capire…. Erano sempre stati amati e
avevano trovato nell’amore una marcia in più per vivere… ma lui… come
avrebbe potuto mai provare amore per qualcuno se non per se stesso? Nessuno
l’aveva mai amato, nemmeno i suoi genitori e allora cosa voleva dire questa
parola? Per lui era vuota, priva completamente di significato e senza di essa
anche il matrimonio non aveva valore.
“Holly
ormai ho trent’anni. Non potrò continuare a giocare in eterno e fino ad oggi
solo questo mi ha fatto sentire meno solo. Eppure il tempo è inesorabile e tra
poco dovrò smettere di fare anche questo. Cosa mi rimane Holly? Una famiglia
mia io non ce l’ho mai avuta e non l’ho mai voluta. Ho avuto molte
avventure, ma nessuna di loro mi ha portato né a pensare al matrimonio, né a
instaurare un rapporto con basi che andassero al di là dell’attrazione
fisica. Per una volta nella mia vita voglio avere un punto fermo sul quale
basarmi. Ginevra mi è indifferente, ma forse è proprio grazie a questo fattore
che io riuscirò a formare una famiglia molto più solida di altre. L’amore
porta solo caos e dolore anche se la gente è portata a pensare che siccome ogni
tanto si provano dei momenti di felicità, è una cosa bella… il loro problema
è che non si rendono conto che la felicità provata è niente in confronto al
dolore. E senza amore si sta decisamente meglio” iniziò a ridere, ma nessuno
dei suoi amici sembrava condividere ciò che aveva appena detto.
“e
i figli?”
“i
figli Patty? Non sarei un buon padre”