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Autore: haku yowane    09/07/2017    0 recensioni
Ciao. Sono Haku, Yowane Haku. Sono albina, ho gli occhi rossi, e sono triste… tanto…
Voglio farla finita. Morire. Soffocare tutti i miei dispiaceri e tristezze e lasciarli sulla faccia della terra… però, sono fatta solo di essi, solo dei miei demoni interiori… per questo bevo, per soffocarli e dimenticare tutto il male che esiste… ma se continuo così, finirò per dimenticare la cosa più importante per me,
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Haku Yowane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Cap.8:
ebbene sì, mi baciò. Ma manco a dire che è stata delicata, no signore! Mi ha letteralmente tirato per la nuca facendomi prendere un infarto! ma tornando seri rimane il fatto che “quel pezzo di cuore” era ormai al suo posto.
Appena mi lasciò il collo mi fece cenno di uscire fuori al balcone, ma dopo tutto quello che avevo visto ne potevo anche avere abbastanza di balconi o terrazze!! Quindi cenammo al volo e andammo in camera nostra, sedendoci sul letto appena messo in ordine.
“Dell”
“cosa?”
“mi ami?”
“eh… si?”
“allora mi dai un bacio?”
Annuii sorridendo, e la baciai. Il problema è che non voleva più scollarsi! Ormai mi aveva preso come un pesce, un pesce di fronte a un’esca… magari una bella grossa! Era come una droga… alla prima che la provi, ne vuoi sempre di più. Ma stavolta era molto di più; molto più efficace di qualunque pacchetto di sigarette o di erba, era… semplicemente Haku. Mi aveva teso una trappola, e io c’ero cascato come un cretino! Però, cavolo se ne ero diventato dipendente!
Il respiro e la pressione aumentano, il cuore va più veloce, l’attività cerebrale aumenta mentre i muscoli si contraggono: era un effetto indescrivibile, forse anche l’amore è una droga… lei mi scaraventa giù con ancora le sue labbra unite alle mie, mentre io mi levo la maglia e porto le mani sulla sua schiena; sentivo il sapore del sakè che aveva bevuto, il profumo del deodorante alla vaniglia e la morbidezza dei suoi capelli che ricadono sul mio viso… era magia cavolo!  Sento il suo affanno, i suoi battiti cardiaci… la sento e basta. Per un cantante la musica non dovrebbe essere solo un insieme di suoni, ma una melodia che li batte pienamente, e quella del suo cuore è una di esse, insieme a un’ armonia che non posso descrivere.
Ci stacchiamo e inizio a sfilarle la camicia da notte, ma mi ferma rialzandosi. Pensai che non voleva farlo, ma alla fine mi guardo felice,  e se la tolse. La buttai giù mentre ci guardavamo:
“è la tua prima volta, Haku?”
“ehm… si. E a te?”
“posso sembrare uno che se ne è fatte tante… ma sono vergine anch’io hehe!”
“ma sembra che tu abbia esperienza nel campo. No?”
“chiudi la bocca e baciami drogata!”
E riprendemmo a baciarci con foga, mentre mi levavo i pantaloni. Lei mise le gambe intorno al mio bacino, e da qui sono segreti nostri, anche si sa come continua. Passò una notte di pura passione, e sinceramente molto meglio di qualunque droga o sigaretta abbia mai provato in questi 24 anni di vita!
La mattina dopo ci svegliammo alle 11:30, era sabato, e Haku aveva dimenticato qualunque cosa riguardo a quello che era successo sulla terrazza la sera prima…
“ciao Haku…”
“buongiorno!”
“beh… che si fa adesso?”
“non chiederlo a me! Ah ma stiamo insieme vero?”
“Haku… abbiamo fatto sesso. Secondo te?”
“hehe… le cose devo saperle con precisione genio!”
“vabbè… per quanto riguarda Akaito la polizia non può fare nulla. Andro io stesso e lo ammazzerò. Non mi interessa quello che mi capiterà. Dopo quello che ci ha fatto, non mi resta altro che andare in questa via.”
“beh… non posso fermarti. Ma almeno non fare cretinate, semplicemente fatti rispettare, non dire cose tipo ‘lo uccido a quello là’… ti riduci come lui…”
“appunto! Io non dico niente, faccio solo”
“però mi sai di uno macho, tipo sesso droga e ‘ti spacco la testa!!’”
“ahah è vero! Vabbè io dovrei andare a lavorare, che cazzo…”
“dai su tanto ci vediamo dopo!”
“ok, io va-“
“bacino!”
“mhhh ok…”  dissi alzando gli occhi al cielo.
Mi preparai al volo e andai, ma Haku non era consapevole che avevo una pistola dietro e che sarei andato da quello là per fargli rimpiangere di essere nato, oppure di avere infastidito me e Haku!! Ora che ci penso però, sono passato dal ‘’ ho una piccola attrazione fisica per lei’’ a ‘’diamine lei è peggio di una droga!!’’. Sono veramente strano io…
***
Andai a casa di Akaito, e trovando la porta aperta entrai senza preavvisi. Vidi lui con il braccio violaceo fasciato dove gli avevo sparato, che si stava fumando un sigaro, e lucidando una K-45…
“lo sai che devi bussare quando entri da qualche parte Deru-kun? Oppure mamma e papà non ti hanno insegnato l’educazione?”
“stai zitto. Vedi che appena ti vedo fare un movimento ti uccido!!!” dissi con la pistola in mano
“sono disarmato ciccio” disse voltandosi con le mani in aria, “parliamo da persone civili andiamo!”
“IO PARLARE CIVILMENTE CON TE?!? HAI VIOLENTATO HAKU!!!! IO TI AMMAZZO PEZZO DI MERDA!!”
“wow! Abbiamo qualcuno che si è svegliato con la luna storta! Inizia a tacere bello mio, ti ricordo che tua sorella è in ospedale.”
“non provare a nominarla. Stronzo che non sei altro.”
“per non parlare di quell’altro che sta al cimitero! Ti faccio fare la sua stessa fine se non la smetti di rompere il cazzo ok?”
“AKAITO DEVI MORIREE!!!!!”
E detto ciò puntai la pistola contro Akaito e sparai. Il problema è che prima io non mi ero accorto che era dietro di me con una magnum calibro 500 puntata alla testa. Come diamine aveva fatto?!
“fai un’altra mossa e ti sparo albino-kun.”
“io sto solo aspettando genio!” dissi mentre mettevo giù la pistola per ruotarla verso di lui…
“vai all’inferno Akaito.” Egli sparai un colpo dietro. Però lo presi alla gamba, non allo stomaco!
“FATTI FOTTERE!!” mi disse prima di prendere un pezzo d’acciaio lì nei paraggi e di conficcarmelo nell’addome. Era un dolore atroce! Magari pari alla morte… sentivo il metallo dentro la carne come un fuoco che mi  bruciava dall’interno, molto peggio di un proiettile nel braccio… “è forse finita?” pensai…
“e qui finisce l’insulsa vita di Honne Dell… visto che sono misericordioso chiamerò un’ambulanza per entrambi. Ma non farti vedere mai più ok?”
Sentivo le forze che calavano… le mie braccia intorpidite, le gambe morte… ebbi la forza minima di estrarre il pezzo di metallo e di guardare in faccia quello che doveva essere il mio assassino… ma dovevo vivere! Haku doveva vivere!! Se fossi morto le sarebbe rimasta da sola e indifesa… io non so come avrebbe potuto proteggersi da quel bastardo, ma io credo che abbia la forza di mandarlo a fanculo almeno.
Provai ad alzarmi, ma ero troppo debole… la vista stava iniziando ad oscurarsi. Mentre vedevo un’equipe di medici sfondare la porta guardai Akaito che si fingeva sofferente, allora alzai la testa per guardarlo nonostante il sapore ferruginoso del sangue che sgorgava dalla mia bocca, e gli dissi la mia ultima parola prima di svenire: “v-vaffan…culo!!” e mentre ridacchiava soddisfatto svenni.

angolo della scrittrice:
zaoo! lo so... metto quest'angoletto molto poco nei capitoli... comunque volevo scrivere un pochetto perchè questo capitolo è un pò... ehm... hot? beh una scena di sesso raccontata così non so se può andare bene... se trovate errori ditemelo! ah! vi prego ditemi che questo capitolo non è penoso anche se so che lo è... ciau! 
Haku-chan
   
 
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