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Autore: InsertACasualUsernameHere    12/07/2017    5 recensioni
[Storia Interattiva][Iscrizioni Chiuse]
La guerra, anche quando sembra finita, nasconde tracce di sé in angoli bui, in attesa di notti oscure che risveglino le tenebre; incubi di cui non ci si libera mai del tutto.
Credevano che sarebbe finita, la guerra, la morte di Voldemort segnava la parola fine in uno scontro protrattosi per troppi anni, ma c'è sempre una traccia, residui che restano ancorati al suolo, erbe cattive difficili da estirpare, non tutti i Mangiamorte sono stati puniti, non tutti i Mangiamorte sono stati rinchiusi, c'è chi è rimasto nascosto tra le ombre, fuggito alla legge, alla giustizia.
E c'è chi non ha ancora smesso di lottare, chi prosegue uno scontro silenzioso tra le tenebre e la luce, bonificatori per un futuro felice, eroi nascosti che vivono all'ombra delle ombre stesse, il cui unico scopo è estirpare ogni traccia residua, portare giustizia, riformare l'equilibrio per la pace che verrà.
Maghi e streghe pronti a sacrificare loro stessi per catturare ogni singolo Mangiamorte sfuggito al Ministero.
[post Seconda Guerra Magica][Ispirata a tante piccole cose, tra cui la storia dell'organizzazione O.D.E.S.S.A. e delle Ratline di fine II Guerra Mondiale]
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Maghi fanfiction interattive, Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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12 Ottobre, 16.00 PM 
Ministero della Magia, Londra 


La fioca luce del lampadario illumina la stanza, oscillando tra i volti dei candidati compostamente seduti su sedie di plastica disposte in fila, appoggiate al muro, Zoe li osserva attentamente, soffermandosi su ognuno di loro, cercando di intuirne i pensieri dai piccoli gesti involontari che compiono.

Harry è stato chiaro, il suo compito è di farli sentire a loro agio, descrivere la missione, le squadre e i colleghi con cui lavoreranno ed infine chiedere loro di presentarsi; ma non è certa dell’esatto ordine con cui procedere perciò opta per quello che ritiene più opportuno.

Inspira, schiarendosi la voce, aprendosi in un sorriso che vuol essere amichevole e rassicurante, volgendo l’attenzione ai presenti, le sembra quasi di intravedere alcuni trattenere il respiro in attesa.
 
 
-benvenuti al progetto Alalcomenea Soter-
 
 
Lo sguardo di Zoe indugia sulla figura longilinea di una ragazza dai lunghi capelli mori, in contrasto con la carnagione pallida, ha un’aria familiare, è quasi certa di averla già vista da qualche parte, scrolla impercettibilmente le spalle, rimproverandosi mentalmente di non distrarsi, dischiudendo le labbra in un sorriso gentile, volgendo appena il busto ai tre componenti della squadra, immobili, ritti in piedi alle sue spalle.
 
 
-loro sono Mefite e Coalemo, membri della squadra Dike, il cui auror di riferimento è Ron Weasley-
 

 
A quel nome una giovane, seduta all’angolo destro della fila, sobbalza lievemente, Zoe la osserva giocherella con ciocche di capelli, d’un rosso fiammeggiante, le dita si muovono con una tale frenesia da far sospettare che sia incredibilmente agitata, ma il luccicare sognante delle iridi nocciola la fa apparire tremendamente emozionata.
Al contrario della giovane, che Zoe è certa di aver già visto, il cui cipiglio vagamente infastidito ne incupisce lo sguardo, rendendone gli occhi, d’un grigio intenso, specchio della determinazione che ne anima il volto.
 
-Isak invece è un componente della squadra Ukko, l’auror di riferimento è Hermione Granger-
 
 
Procede poi nella presentazione Zoe, affiancando il corvino che le rivolge un fugace sguardo d’intesa, spostando l’attenzione ai candidati dinanzi a lui.

Le iridi azzurre di Isak si posano, glaciali, sui volti, scrutandoli con insistenza, soffermandosi incuriosite nello sguardo fermo, naturalmente magnetico, di una giovane dai lunghi capelli ramati che ne fanno risaltare il particolare colore degli occhi, l’iride sinistra è d’un azzurro cristallino, simile al suo, ma la destra è d’un nocciola scuro, in un contrasto talmente intenso da farlo sembrare quasi uno scontro cromatico, che ad Isak ricorda vagamente il volto lentigginoso di una bambina che anni fa incontrava casualmente tra i corridoi scolastici.

Inarca un sopracciglio procedendo poi nella silenziosa analisi, lasciando scivolare lo sguardo, con fare scettico, ai volti perfettamente identici dei due ragazzi che siedo, l’uno affianco all’altro, tanto vicino da sembrare quasi un corpo solo, unica differenza la lunghezza dei capelli, del medesimo rosso scuro, Isak dovrà ricordarsi di associare il giusto taglio al corretto nome e la cosa lo infastidisce già; detesta perdere tempo e sa che, se quei due finiranno in squadra con lui, rischierà di perderne molto nel cercare di distinguerli.

Notando la già palese irritazione nello sguardo del corvino Zoe gli poggia una mano alla spalla, delicatamente, volgendo poi lo sguardo al primo della fila, seduto all’angolo sinistro, sorridendogli incoraggiante.
 
 
-prima di parlarvi della missione credo sia opportuno che vi presentiate, procederemo da sinistra verso destra-
 
 
Spiega brevemente la bionda, lasciando scivolare le braccia ai lati, invitando con un gesto fugace della mano il ragazzo dai lucenti capelli, d’un grigio quasi argenteo, a presentarsi, quest’ultimo si scosta alcune piccole ciocche dietro l’orecchio, facendo scintillare gli anelli che ne abbelliscono le dita, affusolate e delicate, della mano sinistra.
 
 
-mi chiamo Isadore Shire, se vi è più facile, potete chiamarmi Larsen-
 

 
La voce, seppure rauca, è armoniosa e sottile, quasi femminile, l’intonazione garbata e pacata la fa risultare plasmata in un’educazione rispettosa che ne anima ogni gesto.
 
 
-ho ventidue anni, ho studiato a Castelobruxo ed attualmente lavoro in America, all’ufficio per la cooperazione magica internazionale-
 
 
Conclude brevemente, sistemandosi più comodamente alla sedia, lasciando vagare lo sguardo ai membri noti delle squadre, notando le iridi di Coalemo studiarlo con insistenza, tracciandone la figura, indugiando senza neppure troppo pudore all’addome ed al basso ventre, sorridendo malizioso non appena colto sul colpo, ammiccando appena allo sguardo lascivo di Isadore; anche se forse a giudicare dalla freddezza con cui poi l’argenteo lo ignora Coalemo deve aver frainteso alcuni passaggi in quel rapido scambio di sguardi.
 
Il tossicchiare impacciato di Zoe richiama l’attenzione dei presenti, interrompendo il breve silenzio creatosi, la prima presentazione è sempre la più incerta, riflette, chiedendosi ancora se Isadore abbia già concluso o se desideri aggiungere altro, dopo un’iniziale indugiare la bionda decide di lasciare la parola alla ragazza che siede affianco ad Isadore , quest’ultima solleva lo sguardo titubante, le unghie affondate tra la pelle degli avambracci disegnando linee rosse.
 
 
-Astrid Cherpierg, ho vent’anni ed ho studiato a Durmstang, sono una spezzaincantesimi-
 
 
L’accento, spiccatamente russo, marca pesantemente alcune consonanti rendendone la voce dura, dal suono aspro tipico dei paesi dell’est Europa, suono che giunge familiare alle orecchie di Isak, abituate ad ascoltarne di simili, ed un'immagine, un fulmine improvviso, gli invade la mente, trasportandola nel ricordo dei primi anni a Durmstang e a quel volto lentigginoso, schivo e taciturno, di una bambina che, al tempo, lo incuriosiva e quasi senza accorgersene si ritrova a chiedersi se siano la stessa persona.

Zoe sorride alla giovane cercando di infonderle una tranquillità che Astrid sembra cercare nervosamente, volgendo poi lo sguardo all’accoppiata di gemelli che le siede al fianco, le loro reazioni li diversificano, rendendo quasi surreale il sorriso che enigmatico plasma le labbra dell’uno, in netto contrasto con le fugaci occhiate titubanti e dubbiose dell’altro.
 
 
-noi siamo Ender ed Einax Krawczyk, non vi diremo chi dei due è chi, facciamo che sarà una sorpresa-
 
 
Mefite batte la lingua tra i denti, incrociando le braccia al petto, assottigliando lo sguardo in una velata minaccia, chiaro messaggio che il gemello dai capelli più corti comprende all’istante, appuntandosi mentalmente la scontrosità della mora, valutandola come alquanto antipatica, schiarendosi poi la voce.
 
 
-io…io sono Ender-
 
 
Lo dice quasi in un sussurro, un soffio incerto, reso ancora più difficoltoso da comprendere dal lieve balbettare che impedisce ad alcune sillabe di lasciare le corde vocali del giovane, restando incastrate tra le labbra.
Notandone l’evidente nervosismo il fratello interviene prontamente, sorridendo con fare decisamente più amichevole, seppure artificioso.
 
 
-io sono Einax, lui è Ender, abbiamo entrambi diciannove anni, abbiamo studiato a Beauxbatons ed io attualmente lavoro all’ufficio controllo e regolazione delle creature magiche, mio fratello invece…non si può dire-
 
 
Il gesticolare elegante delle mani ne segue l’intonazione ammaliante della voce, si scosta un ricciolo rossastro dagli occhi, puntando lo sguardo a Mefite, notandone il chiaro fastidio e la graduale perdita di pazienza.
 
 
-lavora all’ufficio misteri, non lo so neppure io cosa fa-
 
 
Conclude con fare ovvio Einax, come a voler sottolineare che il fatto è alquanto strano, come se solitamente quei due si dicano ogni cosa e risulti inusuale per loro non parlare di qualcosa, qualsiasi cosa, e quasi a voler confermare le parole del fratello Ender annuisce pacatamente.

Mefite inspira, roteando lo sguardo al cielo, scuotendo il capo già alterata dall’atteggiamento decisamente troppo estroverso di Einax ed il ridacchiare tra i baffi di Coalemo, alla sua sinistra, la convince a cominciare a sperare che quei due non finiscano nella squadra Dike o l’unica a rimetterci la vita sarà lei; prevedendo già la graduale discesa nella pazzia cui quei tre insieme potrebbero condurla.

Zoe finge di non aver intuito i pensieri di Mefite, sorridendo solare ai due gemelli, facendo poi scivolare lo sguardo alla ragazza che siede alla loro destra, potendo così osservarla meglio, più la guarda e più ha il sospetto di averla già vista.
 
 
-mi chiamo Melody Hill, ma potete pure chiamarmi Mel-
 
 
La giovane dischiude le labbra in un sorriso che ne illumina lo sguardo, rendendolo gioiosamente amichevole, nella sua voce è impressa una dolcezza tale che sembra quasi avvolgere la stanza di pacata calma.
 
 
-ho ventidue anni ed ho studiato ad Hogwarts, poi sono diventata magipiscologa-
 
 
Zoe sbatte le palpebre, focalizzandosi sulla sagoma solare di Melody, dandosi della stupida per non averla riconosciuta prima, come ha fatto a dimenticarlo? E dire che avrà visto le foto delle vacanze in Romania di Ron almeno  un centinaio di volte, ora ricorda perfettamente dove l’ha già vista, impressa su pellicola magica, felicemente cinta dall’avambraccio di Charlie Weasley.
In altre circostanze avrebbe già chiesto a Melody conferma, ma la professionalità con cui sta faticosamente cercando di gestire l’incontro le ricorda che questo non è sicuramente il momento adatto.

Zoe inspira annuendo alla presentazione della giovane, volgendo lo sguardo, infine, all’ultima candidata presente, i cui capelli mutano istantanei tingendosi d’un rosa tenue, sfumato dal rossore naturale delle ciocche, gli occhi di Coalemo s’illuminano di vivace curiosità e, prima che il suo cervello possa impedirglielo, le labbra si aprono lasciando fuoriuscire un mormorio stupito.
 
 
-sei una metamorfomagus-
 
 
La giovane annuisce timidamente, sfiorandosi quasi istintivamente le punte dei capelli, cercando di fargli riacquistare la naturale colorazione.
 
 
-è una figata, cioè è fantastico-
 

 
Sorride sinceramente colpito il moro, le cui parole vengono interrotte da una, non troppo delicata, gomitata tra le scapole di Mefite che lo fissa di sbieco, lasciandogli intendere di tacere; subito.

Coalemo deglutisce, mimando un sorriso vagamente terrorizzato, sviando rapido i fulmini che saettano negli occhi della collega, lottando contro il proprio istinto, imponendosi di non dire altro, lanciando uno sguardo suppliche alla giovane, quasi implorandola di presentarsi e riportare la concentrazione di Mefite su di lei.
 
 
-sono Darlene Roberts o…o solo…Lene…ho ventidue anni e…ho studiato ad Hogwarts…lavoro all’ufficio...per i giochi e gli sport magici-
 

 
Le pause che intervallano la voce titubante della ragazza ne rendono chiara l’insicurezza, mentre bagliori di colori le scivolano tra i capelli, stabilizzandosi poi in un naturale rosso fiamma.
 
 
-e perché non ti conosco già?-
 
 
Alla fine non c’è riuscito a restarsene in silenzio Coalemo, che si discosta lentamente, quasi con urgenza, da Mefite già pronta a ripetere la precedente punizione, Darlene lo osserva sbattendo le lunghe ciglia scure, deglutendo impacciata.
 
 
-oh…eh…lavoro lì da poco-
 
 
Chiarisce brevemente, come se avesse fretta di finire il discorso e non parlarne ulteriormente, messaggio che Coalemo pare comprendere, le sorride comprensivo, strizzandole un occhio con fare accattivante causando l’istantaneo imporporarsi delle gote di Darlene; impreparata a simili atteggiamenti.
 
Isak sbuffa alla scena, incrociando le braccia ai pettorali, profondamente contrariato dalla perdita di tempo prezioso e dall’atteggiamento, decisamente infantile, di Coalemo, fortunatamente Zoe si affretta ad allargare le braccia a mezz’aria, congiungendo poi le mani in un rumoroso schiocco, portandosele al petto.
 
 
-allora...-
 
 
Comincia, schioccando la lingua al palato, indietreggiando sino a poggiare il fondoschiena al bordo della scrivania alle sue spalle, ponendosi tra Coalemo ed Isak
 
 
-come già saprete, ma repetita iuvant, obbiettivo di questa squadra è condurci all’incarcerazione dei mangiamorte che sono riusciti a sfuggire alla legge del winzegamot e, in secondo luogo, ma non meno importante, rintracciare e raccogliere le prove della, sin ora presunta, complicità di alcuni membri autorevoli dei vari ministeri della magia sparsi su suolo mondiale-
 

 
Il silenzio con cui i volontari seguono le parole di Zoe rende la situazione ancora più densa di pressante serietà, tanto da far sentire quasi a disagio la bionda, impegnata nel delicato compito di risultare chiara e professionale nel medesimo istante.
 
 
-per tale ragione quest’operazione, diciamo secondaria, sarà tenuta il più segreta possibile, ogni informazione, ogni indizio, ogni cosa che riuscirete a trovare dovrà essere comunicata solo all’auror di riferimento o, in alternativa, ad Harry Potter-
 

 
Zoe lascia scorrere lo sguardo tra i volti, concentrati e recettivi, dei presenti, espira poi per alleggerire la tensione che le irrigidisce la figura.
 
 
-ufficialmente questa squadra si occuperà solo di consegnare i mangiamorte alla giustizia, in pratica vi impegnerete a garantire la giustizia e spianare il suolo per la pace di cui il nostro mondo ha bisogno-
 
 

L’annuire conciso dei candidati convince Zoe a cedere il posto a Mefite, scambiandole un segno d’intesa, la mora punta fugacemente l’indice alla collega, proseguendo nella presentazione della missione.
 
 
-secondo la nostra analista ed in base hai pochi indizi che siamo riusciti a raccogliere le principali zone su cui estendere il raggio d’azione, oltre l’Inghilterra, sono la Russia e l’America del Sud perciò tre di voi agiranno assieme alla squadra Ukko, gli altri saranno con me e Coalemo nella Dike-
 
 
La voce decisa di Mefite si arresta, sostituita da quella decisamente più leggera e frizzante di Coalemo, che allunga il braccio, indicando prima Melody e poi Darlene, soffermandosi infine con malizia su Isadore
 
 
-per vostra fortuna voi sarete con noi, per gli altri vi porgo le mie più sentite condoglianze, ma dovrete sorbirvi questo musone qui-
 
 
Isak rotea esasperatamente lo sguardo al cielo, soffermandosi poi ad analizzare i volti dei nuovi membri della squadra Ukko, soffiando scettico, senza neppure mascherare il disappunto nel constatare che, alla fine, i gemelli sono toccati a lui, cosi come la ragazza dagli occhi eterocromatici.
 
 
-non preoccupatevi-
 
 
Aggiunge Coalemo, portandosi una mano al lato della bocca, mascherandone le labbra alla visuale del collega, sporgendosi poi verso i nuovi componenti della squadra.
 
 
-sotto, sotto, molto sotto, è un tenerone-
 
 
Bisbiglia, riuscendo a strappare un piccolo sorriso, anche se appena accennato, dalle labbra di Astrid ed Einax, ma il ringhiare baritonale che graffia la gola di Isak lo fa sobbalzare e deglutire a vuoto, fortunatamente per Coalemo la loro analista di fiducia sa come calmare la situazione e riportare l’ordine.
 
 
-vi abbiamo messo a disposizione alcune camere, i vostri rispettivi compagni di squadra vi scorteranno all’albergo in attesa di organizzare la prossima partenza e presentarvi agli auror di riferimento-
 
 
Sorride genuina Zoe, scostandosi una ciocca biondo cenere dagli occhi, incastrandosela dietro l’orecchio
 
 
-sarà un piacere lavorare al vostro fianco-
 
 
Sì, riflette tra sé, quello le sembra il modo più appropriato di concludere il loro primo incontro ufficiale, preferendo lasciare ad Harry il compito di spiegare altre piccole accortezze ed avvertirli che, prima della fine del mese, dovranno partire per riprendere la missione da dove si è tristemente interrotta.

E per ora può davvero bastare ne conviene Zoe, salutando con un cenno del capo i sei volontari che sfilano, uno dopo l’altro, al seguito dei nuovi colleghi; lasciando la stanza nel silenzio di incertezze e voglia d’agire.

 
 
 
 
Ed eccomi di nuovo qui, con un capitolo ancora troppo vago, chiedo scusa, ed introduttivo; ma che ho ritenuto tutto sommato necessario.
Malgrado non ho inserito molte interazioni tra i personaggi ho cercato di dare il giusto spazio a tutti e d'introdurli brevemente, per fare capire almeno un po' come sono e come potranno in futuro interagire tra di loro.

Spero che, malgrado la mancanza di azione, il capitolo sia sufficientemente piacevole e che possa piacervi e che non vi dispiaccia se ho inserito alcune piccoli indizi di una possibile ed ipotetica conoscenza, precedente, tra alcuni personaggi; ma ho pensato che potesse essere plauisibile.
Spero, inoltre, di essere riuscita a mantenere i vostri OC così come me li avete presentati voi; se così non fosse non esitate a farmelo presente.
Man mano che i capitoli andranno avanti vi porrò anche delle domande, così da potervi rendere ancora più partecipi e mantenere i personaggi il più IC possibile.

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo e scusatemi se non era ciò che vi aspettavate.
 
Grazie,
Euridice
 
  
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