Capitolo 4.Fratelli
Ok,c’era
chiaramente qualcosa di sbagliato in tutto quello.
Contemporaneamente ci passammo il polso sugli occhi,strusciandoli, incuranti di
sbavarci il trucco, per assicurarci di non aver avuto una qualche visione. Hey,hey,
eravamo noi quelli che creavano le cose finte, non doveva succedere il
contrario!
{
“Ah?!”
“Debi è sempre lì,ih!”
“Lo vedo anch’io che è sempre lì!!”
“Che vuole?Perché ci fissa?”
“Non ne ho idea!!”
“E adesso che-“
“Ci stai un po’ zitto?!” }
Non che
ci stessimo effettivamente parlando, fortunatamente il legame mentale per noi
era un gioco da ragazzi. Durante il nostro monologo interiore la signora non si
era mossa di neanche un centimetro dalla soglia della porta. Gli occhietti
piccoli che ci fissavano sgranati attraverso spesse lenti trasparenti, in
effetti ci stavamo tutti e tre fissando con quell’espressione, nessuno voleva
fare la prima mossa,ma l’intervento tempestivo di tutto il peso di mio
fratello sul mio piede destro mi spinse,chissà perché,ad
iniziare a rompere il ghiaccio…
-CAZZO
JASDERO!!-
-Hi!-
-Debitto! E’ così che ti ho insegnato l’educazione per caso?-
-E da quando tu mi avre…-
Mio fratello mi guardò e scosse la testolina bionda in segno di diniego. Se non
aveva parlato lui allora…?
-E tu
come sai il mio nome!!?!-
-Non dare del “tu” ad un’anziana signora, piccolo maleducato!- a completar
la predica fu uno scopelotto dritto dritto sulla mia testa,seguito subito dopo
da una risatina proveniente dalla casa e da un “hii!” di terrore proveniente
invece da sappiamo tutti chi.
Rialzai il capo sconvolto, nessuno si era mai permesso di trattarmi in quella
maniera,eccetto il Conte e forse qualche esorcista, comunque non un umano
qualunque! Digrignai i denti, pronto già a fare fuori quella dannata vecchia
quando mi accorsi materialmente di non poterlo fare.
In pochi istanti mi ritrovai a due centimetri dalla faccia di mio fratello, le
nostre guance che premevano su una certa parte del corpo
della donna e le sue braccia che ci circondavano il collo quasi non volesse più
lasciarci andare.
Non stavamo capendo un beneamato accidenti di quel che stava succedendo,fino
quando la signora non si decise a parlarci di nuovo.
-Oh,bambini…-
Odiavamo essere chiamati bambini,perché diavolo tutti dovevano affibbiarci quel
soprannome?!
-Mi siete mancati così tanto!…-
Ok,quella era una parte che ci mancava.
Fu solo in quel momento che realizzammo entrambi chi avevamo davanti.
-MAMMA!-
Non ci rispose, si limitò nell’operazione di soffocamento mentre annuiva col
capo.
Come avevamo potuto non riconoscerla subito?! Dopo che eravamo andati sino a lì
solo per lei, per giunta!!
Era
cambiata,quello sicuramente, i capelli lunghi e biondi ora erano corti,
arruffati e acconciati in modo da coprire certe zone della cute dove venivano
probabilmente meno, sugli occhi portava un paio di occhiali spessi di chi non
vede praticamente più molto,ma nonostante ciò aveva comunque riconosciuto
entrambi dopo tutti quegli anni, la corporatura era peggiorata, il peso e
l’altezza erano diversi, l’uno aumentato l’altra diminuita, a dirla tutta
ci stava venendo mal di schiena a star abbracciati a lei, oltre sempre al
problema del soffocamento contro il suo seno enorme,ovvio!
Ci risvegliammo dai nostri pensieri quando una voce che si schiariva ci riportò
con l’attenzione al presente. Mi divincolai dall’abbraccio,sbucando con la
testa dietro il corpo della signora solo per finire a fissare l’odiosa
ragazzina di prima, che in tutta risposta mi fece nuovamente una pernacchia.
Che diavolo aveva quella?!
-Che vuoi?!-
-Debitto! Ti…*sigh* sembra il
modo di parlare ad una signorina?! *sigh* -
-Ma!- cercai di obiettare alla terza predica di quei pochi minuti,cercando con
lo sguardo mio fratello per un qualche supporto
-Hi, Non *sniff* non guardare me,
hi!-
-E NON PIANGERE ANCHE TU!!-
Cosa diavolo avevano tutti quanti da stare tristi?! Non era forse una bella cosa
l’esserci ritrovati? Ah, ad ogni modo, la signora dovette quasi trascinarsi
dentro casa sua dopo,visto che Jasdero non aveva alcuna intenzione di staccarsi
da lei e io avevo rifiutato di averlo appiccicato addosso con tutto quel moccico
che si ritrovava in faccia. Morale della favola ero costretto a camminare
accanto all’odiosa ragazzina di prima. Approfittai del momento per studiarla
meglio: era più bassa di noi, aveva i capelli lisci, lunghi sino le spalle e di
un castano chiaro, così come gli occhi circondati solo da un leggero strato di
trucco azzurro,del color del vestito lungo sino le ginocchia e da notte che
l’avvolgeva.
-Pff…-
Che schifo di abbinamento.
-Prego?-
Decisamente odiosa!
-Che vuoi? Uno non può neanche sbuffare adesso?!-
-Non mentre fissa una ragazza, o devo dedurre che stessi pensando a me?!-
-EH?!-
Sentii improvvisamente caldo al volto,e distolsi lo sguardo sbuffando
nuovamente, quella dannata ragazzina mi stava facendo anche salire la
temperatura dall’irritazione adesso! Perché non ero certo in
imbarazzo,figuriamoci,a me le donne non interessano!
-Voi due, la volete finire di litigare?! Fra fratelli non si dovrebbe
discutere!-
-FRATELLI?!-
per la prima volta ci trovammo
d’accordo tutti e tre, visto che anche Jasdero aveva urlato con noi
all’unisono.
La signora sospirò, mentre ci conduceva tutti in una piccola stanza che
ricordammo essere il salotto.
Si accomodò con ancora mio fratello fra le braccia su di un divanetto di pelle
scura, in abbinato al tappeto da disegni antichi e al resto della mobilia,
anch’essa richiamante vecchi stili gotici. Era uguale a come ce la
ricordavamo, anche dopo tutti quegli anni.
Io insistetti col sedermi sul divano al posto di mio fratello,che si sistemò su
di me subito dopo per evitare di stare nuovamente separati e per non lasciare
neppure la postazione accanto alla signora. Naturalmente avevo fatto tutto
quello per evitare di dover condividere l’altro divano con l’odiosa
ragazzina.
-Lasciate che vi spieghi…anche tu,Mia, stai bene a sentire.-
E così si chiamava Mia. Che nome stupido.
-Circa tredici anni fa,durante l’inverno, mi imbattei in due bellissimi
bambini- e qui gongolammo,sentendoci chiamati in causa –abbandonati a loro
stessi per la dura strada della città. Naturalmente non potevo lasciarli li,mi
capisci vero?- l’odiosa ragazzina annuì distrattamente,invitandola a
continuare –Così decisi di portarli a casa con me,di prendermi cura di loro e
di trattarli come i figli che non avevo mai potuto avere. Qualche anno dopo,però,
degli uomini bussarono alla mia porta,sostenendo di aver trovato i veri genitori
dei piccoli,e senza neanche lasciarmi il tempo di salutarli li portarono
via,lontano da me…- Deglutii a vuoto, al sentire la scusa che il Conte le
aveva raccontato. E così ora vivevamo coi nostri genitori? Era questa la
bugia?E tutta la sofferenza che ci causò quell’abbandono? Avremmo dovuto far
finta di nulla?! – Per me fu uno shock terribile,non riuscivo più a
vivere,pensavo ogni momento della mia vita a loro,provai persino a cercarli,ma
era come se la loro abitazione fosse top-secret. – per forza,non esisteva
alcuna abitazione! – Due anni dopo,tua madre,mia sorella, morì, e tu fosti
affidata a me…e da lì,bhe,la storia è presente…-
Lanciai uno sguardo alla ragazzina odiosa,che senza dire niente stava esaminando
sia me che Jasdero,ancora seduto sulle mie gambe e abbracciato al mio torso. Che
diavolo voleva? Era lei quella venuta dopo, doveva semplicemente sloggiare e
basta!
-Hii,che storia triste. *sniff* hi!-
-Jasdero!- scossi il capo,incerto se aveva davvero capito che stesse parlando di
noi -Bhe ora però siamo tornati,quindi puoi anche andartene,ci pensiamo noi a
mamma,ciao ciao!-
La vidi accigliarsi e subito dopo sentii l’ennesimo scopelotto sulla testa.
-Debitto! Perché non fai il gentile come tuo fratello?-
-Tch.-
-Oh! Che sbadata, è già tardi,sarete stanchi! Vado a prepararvi i
letti,dormirete qui stanotte vero? Dopotutto dopo due ore di treno deve essere
stato faticoso venire fin qui!-
Due ore di treno?così abitavamo in una super residenza nascosta a due ore di
treno da lì?
-Ah…già…suppongo.-
-Bene bene,domani voglio che mi raccontiate ogni dettaglio della vostra vita,da
dieci anni a qui!!-
E senza dire altro ci lasciò tutta gongolante e felice in balia degli sguardi
truci dell’odiosa ragazzina
-…-
-…-
-Perché hai un antenna in testa?-
-..Hi,è carina!-
-…E tu perché hai metà pantal..-
-E TU PERCHE’ NON TACI?!-
-PERCHE’ DOVREI?!-
-PERCHE’ TE L’HO DETTO IO!
-E ALLORA?!
-COSA E ALLORA?!-
-E ALLORA ANCHE SE ME L’HAI DETTO TU?!!-
-SEI SORDA FORSE?! OBBEDISCI E BASTA,STUPIDA FEMMINA!-
-FIGURIAMOCI, ANCHE UN SORDO SENTIREBBE LE TUE CAVOLATE,MASCHILISTA!-
-BHE A QUANTO PARE TU NO!FEMMINA!-
-IDIOTA MASCHILISTA!-
-IDIOTA TU!-
-TU!-
-TU!-
-TU!-
-Perché non…-
-STAI ZITTO!!-
-Hiii!! Pauraa!!!-
Erano anni che non andavamo a letto senza cena, in punizione.
*************
Capitolo corto e sbrigativo,ma mi andava di farlo così per attappar il buco che
precederà il 5 capitolo,visto che purtroppo sono occupata con diverse cose OFF
T_T
Anyway,grazie a chi legge *w*
@Clown: sono contenta ti piaccia :D hehe anche io li avrei pestati XDma
alla fine sono adorabili proprio perchè sono spontanei (e scemi)
@inthemirror: in effetti scrivo dal punto di vista di Debi xkè mi ci
trovo meglio,non so se comprende anche il fatto che è il mio preferito (visto
che è proprio di poco poco più in alto rispetto a Dero nella mia classifica XD)
spero che Mia ti piacerà anche in seguito,assieme alla madre, perchè è
proprio lei il pg OC che causerà non pochi problemi ai gemellini :D (non potevo
fare un maschio, i gemelli sono gia twincest yaoi fra di loro *w*) comunque no,
non ho scritto nessuna TykixRoad, mancina è un termine che uso da quando gioco
ai gdr online :D,
ah,spero si sia capito che il flashback triste è finito (quello che iniziava nel 1 capitolo con la citazioneXD) e che ora si parla un pò del presente ecco...XD
anyway,alla prossima,spero recensirete oltre che a legere u.u LOL XD see you again desu! (imitando Haru di Reborn,lol)<3