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Autore: BALTO97    13/07/2017    2 recensioni
Jensen e Jared sono una coppia , convivono e sono felici , il maggiore è un pilota di moto trial mentre il minore è un giovane cuoco già famoso. Jared occupato con il lavoro , non nota il malessere del compagno , finché un tragico evento lo obbligherà a rivedere le sue priorotà.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accadde tutto in fretta , Jensen sentì lo scoppio poi la  pista iniziò a girare , si sentì sballottato a destra e sinistra, l’impatto con il terrone gli provocò un dolore fitto e sordo alle costole,  sentì un peso sullo stomaco , poi sulle gambe e infine qualcosa lacerargli il fianco.

Le voci intorno a lui gridavano , sentì anche qualcuno gridare il suo nome , forse Jeffrey o Misha , ma non era la voce di Jared.

Faticosamente aprì gli occhi , vide il cielo azzurro decorato con qualche albero .
Il dolore al fianco e quello alle gambe arrivano con stilettate dolorose al suo cervello.

Provò a parlare ma fu tutto inutile , la sua gola bruciava e il fiato gli si blocco nei polmoni causandogli dei colpi di tosse .

“Jeff” la sua voce rauca e rotta non oltrepassò la barriera del casco.

Sentiva il suo corpo irrigidito e in verticale come se fosse in procinto di cadere , istintivamente si attaccò con la mani alle prime cose che riuscì ad afferrare.
Percepì un peso sugli arti inferiore tirarlo verso il basso , provando un dolore immenso alla schiena trovò le forze di guardare
Era caduto nella scarpata , la moto incastrata tra le gambe lo stava trascinando verso il basso stritolandogli le gambe.
Le voci si fecero più vicine e sentì delle sirene in lontananza.

“Jar…” stava per dire ma la parole fu spezzata da un lacerante dolere alle gambe . non riusciva più a tenere gli occhi aperti

“Jensen !” la voce allarmata di Jeffrey 

“JENSEN TIENITI ! ” urlò l’uomo che , nonostante la posizione , riuscì a stringergli un braccio

“non lo muova” dissero i  paramedici e i pompieri che prontamente si erano avvicinati , bruscamente spinsero via l’uomo .

“IMBRAGUTURE E CINGHIE” urlò un pompieri

“PRENDETE LA BENDE” disse un medico

Jeffrey fu costretto ad allontanarsi , ma non ci fu verso di portarlo con gli altri oltre le barricate. 

La gente sugli spalti e gli altri piloti arano già stati fatti uscire e condotti al parcheggio per non intralciare i soccorsi
Anche Misha e gli altri erano stati letteralmente obbligati a spostarsi.

“sono un medico ! posso aiutarvi” diceva il moro cercando di avvicinarsi , ma i pompieri pregarono lui e gli altri di andare via.

Nel parcheggio Kim cercava di calmare Misha che camminava frustrato avanti e indietro , mentre Richard cullava il piccolo che per il casino si era spaventato e messo a piangere

“dovremmo avvisare Jared”  propose mentre  accarezzava Noa che disperato piangeva tirando calci al torace del papà e rifiutandosi di tenere in bocca il ciuccio
“shhh , calma piccolo” sussurrò all’orecchio del piccolo

“Lo chiamo io “ rispose frustrato, il moro,  tirando fuori dalla tasca il telefono e digitando il numero del giovane.

Jared stava uscendo dall’autostrada quando il cellulare  attaccato al bluetooth dell’auto  squillò , vedendo il numero di Misha entrò in ansia

“Misha si sto arrivando” disse prontamente appena rispose
“Jay , devo dirti una cosa” la voce dell’altro sembrava timorosa di parlare

“cosa è successo ?” chiese stringendo il volante , temendo la risposta
“Jensen lui … ecco lui … la moto e …”

“MISHA CHE CAZZO E’ SUCCESSO ?” urlò nell’abitacolo dando un pugno al volante
“Jensen è caduto … è grave jay”

Con quella parole il mondo  del giovane si frantumò .

Jared chiuse la chiamata sterzando verso l’uscita senza mettere la freccia , provocando le ire di un altro autista che gli suonò ripetutamente il clacson.
Imboccò la strada sterrata che portava alla pista , appena girò la curva si raggelò , un’ambulanza e un camion dei vigili del fuoco erano parcheggiati nel piccolo spiazzo che portava alla star.

Il giovane parcheggiò bruscamente occupando due posteggi , scese senza togliere la chiave o chiudere la portiera e iniziò a correre sul sentiero con l’ansia che gli impediva di respirare correttamente e un fastidioso mal di pancia. 

Il parcheggio si era svuotato , solo l’auto con accanto Misha , Richard e Kim era ancora posteggiata , corse verso di loro

“dov’è ?” chiese guardandosi intorno

“jay calmati se ne stanno occupando” disse Misha trattenendolo per le spalle

 “O mio dio” disse avvicinandosi sentendosi già balordo e sul punto di svenire

Veloce scostò le mani dell’altro e con una salto oltrepassò la staccionata

“jared fermati” gli urlò Kim

Un pompiere , sentendo l’urlo della donna e vedendo il ragazzo gli si avvicinò
“signore non può avvicinarsi” disse autoritario bloccandogli il passaggio

“lui  … per favore … è il ragazzo … lui … io” biascicò cercando di vederlo
“OK , vado pure” fece comprensivo il pompiere vedendo nel suo sguardo la paura che solo chi è innamorato può provare

Il giovane vide Jeffrey , visibilmente sconvolto avvicinarsi
 “è  successo tutto così in fretta” provò a giustificarsi l’altro , ma Jared lo scansò  sorpassando la macchina . il respiro corto , gli occhi che iniziavano a bruciare . doveva vederlo.

Appena lo vide il giovane sentì il cuore saltare un battito, le gambe farsi deboli,  la testa oscillare , un brivido freddo lungo tutta la spina dorsale e un conato di vomito tormentagli lo stomaco .

“o mio dio no … Jensen”

Quella era forse la vista più spaventosa che Jared aveva  e avrebbe mai visto in vita sua .
Accanto alla pista c’era un scarpata , non profonda , ma le condizioni del ragazzo fecero raggelare il sangue nelle vede  a Jared. Jeffrey gli si accostò e sospirò abbassando lo sguardo

“è stato un attimo” disse

Jensen era sdraiato con la schiena contro la parete , il corpo rigido per evitare di cadere ancora più giù . la moto bloccata tra le gambe del biondo  che per lo sforzo di tenerla e tenersi su , tremavano incontrollatamente, la braccia lungo i fianchi artigliavano la terra e la radici  contorte degli alberi che sporgevano . Lo sterno che si abbassava e alzava incontrollatamente , il  casco nascondeva il volto .

“Jensen” sussurrò

I pompieri avevano allacciato il corpo del maggiore con delle imbragature per evitare che cadesse. La tuta ,solitamente bianca e blu , ora aveva il lato completamento sporco si rosso, aveva una sorta di benda posato sul fianco per cercare di fermare l’emorragia, la due ruote nascondeva la gamba destra  , mentre dalla sinistra uscivano gocce di sangue.

“amore mio” sussurrò

Uno di loro , attaccato anch’esso ad un imbragatura , stringeva  dolcemente il braccio tremante del Biondo e gli diceva qualcosa  , poi lo videro allungarsi e iniziare a trafficare con il casco di Jensen; appena il suo viso fu libero , Jared vedendolo sbiancò e rischio sul serio di svenire e di rimettere .
Il ragazzo era bianco , aveva le guance rigate di lacrime, le labbra bluastre tremavano  , gli occhi rossi e spaventati , come quelli di un bambino che ha perso la mamma e non sa cosa fare o dove andare, vedendoli Jared avrebbe tanto , tanto , ma tanto voluto correre dal lui e abbracciarlo, portarlo via da tutto quel dolore stringerlo e proteggerlo con il suo stesso corpo.

Voleva stringerlo e fargli sentire il suo calore , baciare le sue labbra ridandogli colore , asciugare i suoi bellissimo occhi accarezzandogli i capelli sudati.
Una mano di Jeffrey si posò sulla sua spalla, sapeva che quella vista era sconvolge per il giovane .

“andrà tutti bene”

Jred sentì la mano dell’amico , e le sue parole , ma non ebbero alcun affetto .

Il giovane sentì il suo stomaco , contorcersi e sussultare , non resistette. Scansò ancora Jeffrey e veloce si precipitò verso un cespuglio che accostava la barriera di protezione della pista per vomitare .

Piegato , con le mani sulla ginocchia sentiva il petto bruciare e la gola in fiamme.
Jeffrey lo raggiunse

“coraggio Jay “ disse dandogli alcune pacche sulla schiena

“signori ? ” su la voce di un pompiere , probabilmente il capo , a far voltare il più grande e a far riprendere il giovane.

“dica” rispose Jared pulendosi la bocca con la manica della camicia e passandosi  la mano nei capelli frustrato

“ sono il capo dei pompieri Jim . dobbiamo procedere in fratta ” annunciò l’uomo , un tipo alto con la divisa che metteva in evidenza i muscoli , avrà avuto un cinquantina d’anni , ma lo sguardo era di uno che sa cosa sta facendo.

“allora , nella caduta un pezzo di telaio della moto si è spezzato e gli perforato il fianco , ma la cosa che ci preoccupa maggiormente sono le gambe , non possiamo dire in che condizioni siano ; ora devono sostenere il peso del corpo e della moto ; più aspettiamo più rischio c’è!

Jeffrey spalancò gli occhi , lo stesso fece Jared
“mio dio” esalò il giovane portandosi un mano sulla bocca e poi sulla fronte

“voglio essere sincero  : dobbiamo tirarlo su !” ” concluse il capo

A quel punto Jared si voltò
“tirarlo su ? gli farete un’anestesia vero ?” chiese incrociando le braccia , ma il signore negò con la testa

“l’ago non passerebbe la tuta , ed è un miracolo che sia ancora cosciente .se si addormenta , rischiamo di perderlo” 
A quelle parole il giovane chef sentì di nuovo lo stomaco contorcersi.

“non rischiate di fargli male ?” domandò confuso Jeffrey

“il rischio è quello di provocarli dei danni alla spina dorsale.  Ma come ho detto se non ci muoviamo in fretta  rischia di morire dissanguato o di avere danni seri alla gambe . il nostro piano è di  tagliare la parte di moto che preme sulle gambe facendo attenzione a non muoverlo troppo . lo se che può spaventare , ma è necessario procedere in questo modo. ”

I due si guardarono .

“ok procedete in fretta” esclamò Jared frustrato , lasciando cadere mollemente le braccia lungo i fianchi .

“bene” il capo dei vigili del fuoco si voltò per raggiungere i suoi uomini.

Jared provava un turbinio di emozioni : paura , frustrazione , rabbia , ansia, angoscia e colpa.
L’operazione iniziò , Jim si mise le protezioni e si calò accanto al ragazzo , mentre un suo uomo faceva lo stesso con in mano una cesoia ; videro Jim stringere la spalla di Jensen  sussurrandogli  qualcosa , il ragazzo tremava , stringeva i denti , vagava con lo sguardo in preda al panico , le mani artigliavano freneticamente le radici  la terra e la gambe tremavano molto più di prima .

Jim fece un cenno con il capo all’altro che , con decisone , iniziò a tagliare il telaio della moto,Jensen strinse ancora più forte i denti irrigidendosi con la schiena , il capo lo notò e per cercare di calmarlo strinse appena la spalla.  si udirono rumore di lamiere tagliate e  uno scoppio poi sotto gli occhi soddisfatti dei pompieri , quelli terrorizzati di Jensen e frustrati di Jeffrey e Jared .

Tutto , soprattutto Jared , sospirarono vedendo la moto cadere e liberare le gambe del biondo che , però guardandole  tutti si allarmarono ; una era completamente girata di 90° gradi , la tuta strappata e grondante di sangue.

Jared si voltò spaventato non resistendo alla vista del sangue , della tuta a brandelli e della espressione sofferente che il suo amore aveva mentre i suoi occhi si riempievano di nuovo di lacrime , lo stesso fece Jeffrey .

“veloci il cavo” sentirono urlare Jim che teneva con entrambe la mani l’imbragatura per i fianchi di Jensen che i suoi uomini gli avevano messo per non farlo scivolare.

“MUOVETEVI” urlò ancora.

Il giovane aveva paura di girarsi , non voleva vedere Jensen soffrire .

Si udì uno strappo improvviso , poi un gemito soffocato.

Jared trovò il coraggio di voltarsi

Un pompiere, alto come un albero e così muscoloso da poter fare invidia a Thor , teneva tra le braccia il compagno pallido e sudato che appoggiava la testa sulla sua spalla.

“Jensen” il giovane si precipitò verso l’ambulanza , dove il gigante stava delicatamente sdraiando il corpo martoriato del maggiore sulla barella

“vuole venire con noi ?” gli chiese il paramedio

“si , si , si” disse jared salendo sull’ambulanza.

 Jared si rifiutava di lasciare la mano di Jensen , anche quando i paramedici gli tagliarono la tuta lasciando scoperto il torace dove un enorme ematoma ricopriva il la parte sinistra del petto del  biondo e il sangue continuava a sgorgare imperterrito della ferita sul fianco ; sentì il cuore stretto in una morsa , lo stomaco tramargli e gli occhi iniziare a bruciare, per cercare di riprendersi si strinse la mano sulla base del naso.

Il paramedico gli sistemò gli elettroni sul torace e la mascherina sul viso .

Jensen teneva gli occhi chiusi e stringeva appena la mano del compagno che  ora stringeva la mano con entrambe.

“jensen ” disse avvicinando la mano alla bocca e stampandogli un bacio sul dorso , fregandone del guanto che ancora la copriva

Arrivarono in ospedale nel giro di pochi minuti , le sirene  suonavano e acconsentirono all’ambulanza di muoversi veloce nel traffico urbano .
 nel parcheggio dell’ospedale i medici e gli infermieri uscirono e spalancarono le porte posteriori dell’ambulanza , fu in quel momento che gli occhi ambrati e spaventi  del giovane incrociarono quelli azzurri di Misha.

il medico e gli altri erano corsi in ospedale dove il moro si era infilato il camice e precipitato nel parcheggio ad aspettare l’ambulanza
 “preparare la sala operatoria . codice rosso” urlò controllando Jensen mentre , sulla barella, lo trasportavo dentro

“ frattura multipla alle gamba , emorragia interna e esterna , trauma cranico”

Elencava Misha mentre veloci si dirigevano in sala operatoria, Jared ascoltava spaventato lo condizioni del biondo continuando a tenergli  la mano con la sua e stringergli la spalla con l’altra , il maggiore era sempre più pallido , respirava a fatica emettendo uno sibilo simile al rumore di un fischietto, improvvisamente dal naso di Jensen iniziò a uscire un rivolo di sangue che corse veloce fino a raggiungere le labbra bluastre e il mento. 

“Misha” sussurrò il giovane guardandolo

Il medico strinse la mascella e delicatamente spostò le mani sotto la mandibola dell’amico , poi gli sollevò delicatamente la testa

“dobbiamo muoverci” disse , poi entrarono nella sala.

Mentre medici , infermieri e chirurghi si preparavano per l’operazione Jared , tenendo sempre stretta ma la mano di Jensen si avvicinò al suo viso

“amore mio perdonami” sussurrò sentendo gli le lacrime bagnargli la guance


“resta con me ti prego . se la cosa più bella dalla mia vita , ti prego cucciolo” esalò tra i singhiozzi

Due uomini , con sua grande disapprovazione , afferrarono Jared per le spalle e lo costrinsero a lasciare la mano di Jensen e uscire dalla stanza , un sensazione di paura per averlo lasciato solo gli invase il corpo

“no ! non posso lasciarlo ! NO ! JENSEN”   
   
 
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