Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lucky_May    15/07/2017    0 recensioni
" Lo sai che le streghe muoiono a 23 anni? "
L'inizio delle scoperte che segnano la vita di Seraphina.
Un ragazzo misterioso che non può toccarla- e lei non può toccare lui;
Una maledizione dal passato; la corruzione che diventa una lama a doppio taglio: li salverà o li ucciderà?
Una storia d'amore che va oltre i confini del normale.
Una battaglia che aspetta solo due ragazzi al confine con la terza dimensione.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

 

 

 

                                                                                                     «Ti va di venire a fare un giro con me nella mia dimensione

 

 

Seraphina rimase senza parole a quella proposta.

Cosa avrebbe dovuto rispondere?

La sua mente le diceva di accettare poichè tutto ciò era impossibile ma una parte del suo cuore doleva e il suo stomaco era divenuto ormai tutto un nodo.

 

E se fosse vero?

 

Avrebbe preferito non scoprirlo.

 

«No.» Seraphina rispose fermamente convinta.

 

E niente l'avrebbe convinta a muoversi da quel letto ed accettare quella proposta.

 

Il braccio teso di Adrien tornò lungo il suo fianco. Tolse anche la mano dallo specchio e si mosse verso Seraphina.

 

«Hai paura?» Si abbassò sulle sue ginocchia ad un'altezza poco minore di quella di Seraphina. Desiderava tenerle le mani, se solo avesse potuto.

Seraphina non rispose.

 

Rimase a guardare i suoi occhi blu. Incantata.

 

Neanche Adrien si mosse.

Seraphina non credeva realmente che lui fosse un fantasma. Era così reale. Riusciva a vederlo chiaramente, riusciva a sentire il suo respiro, le sue parole. Il suo cervello aveva più volte mandato l'impulso ai suoi arti di provare a toccarlo di nuovo, solo per esserne sicura.

O forse perchè ne aveva bisogno. Quello sguardo stava durando troppo.

 

Di scatto sentì il bisogno di alzarsi in piedi e scoprire la verità.

 

«No!» urlò.

 

Il suo sguardo l'aveva in qualche modo convinta. O forse non voleva passare come una fifona davanti ad Adrien.

Lui sorrise.

Si alzò in piedi anche lui e camminò verso lo specchio.

 

Seraphina sperava dentro di se che fosse tutta una bugia, che fosse solamente pazza e che si risolvesse tutto con qualche giorno di riposo.

Per quanto fosse egoista, Seraphina non voleva essere colei che doveva salvare il mondo.

Tremava.

 

«Mi farò male?»

«Affatto, ti sembrerà di volare.»

 

Seraphina stava sperimentando un'emozione nuova.

L'ansia.

Era tanto intelligente per questo motivo: aveva paura dello sconosciuto. Di ciò che la mente umana non riesce a concepire.

Non aveva paura di intrattenere un dibattito con persone anche più grandi di lei, sapeva sempre come difendersi, come controbattere, come far rispettare le sue opinioni.

Ma cavoli se aveva paura della situazione in cui l'aveva gettata il misterioso ragazzo accanto a lei.

 

"Perchè hai un viso così tranquillo?" Pensava Seraphina. Lo ammirava. Che lui fosse veramente il suo esatto contrario in alcune caratteristiche? Era così coraggioso da viaggiare da una dimensione all'altra?

 

Adrien poggiò una mano sullo specchio che rifletteva la serena figura di lui e quella sconvolta di Seraphina.

 

"Appoggia una mano sullo specchio."

 

Seraphina respirò a fondo e prima di annuire ripensò a quello che stava per fare.

Lei voleva solo scappare via.

Strinse gli occhi e piena di dubbi ed insicurezze poggiò la mano sulla superficie dello specchio.

 

Seraphina non sapeva se desiderare di non averlo mai fatto oppure se desiderare di averlo fatto molto prima.

 

Era un po' come se avesse appoggiato la mano su una superficie liquida.

Infatti non riuscì a fermare la sua mano e il suo corpo seguì il naturale movimento di un braccio che sprofonda in un infinito lago.

Non riuscì ad appoggiare i piedi sul nulla e questo le provocò sconforto ma si abituò subito alla sensazione: era davvero come volare.

 

Si sentiva diversa in qualche modo. Ma stava bene.

Realizzò di sentirsi completa. Era come se un vuoto dentro di lei fosse stato colmato.

Tuttò ciò che vedeva davanti a lei era bianco. Alla sua destra aveva Adrien che la osservava.

Aveva un lieve sorriso sulle labbra, ma anche Seraphina si rese conto di star sorridendo. La sensazione di integrità dentro di lei non riusciva a non farla sorridere.

Successivamente le venne naturale porre delle domande.

 

«Dove siamo?»

«Questa è la terza dimensione, è necessaria e di passaggio tra le due dimensioni parallele.»

Non c'era eco, come aveva invece supposto Seraphina.

 

Ciò che le fece ricordare del motivo per cui si trovava in quel luogo fu la vista dell'enorme crepa alla sua sinistra.

Seraphina non capiva se fosse vicina o lontana, e aveva paura che al diminuire della distanza la crepa si sarebbe mostrata ancora più grande.

Non potè fare a meno di sentirsi veramente piccola ed impotente di fronte a tutte le stelle che lo squarcio lasciava vedere.

Lo squarcio possedeva la forma di una V che non aveva nè inizio nè fine.

Ma ciò che vi era dentro sembrava qualcosa di maggiormente straordinario di una notte stellata.

A quale angolo dell'universo apparteneva quella parte strappata di dimensione è a noi sconosciuto.

Il cielo era viola e il contrasto con il bianco in cui Seraphina si trovava era perfetto.

Le piccole stelle brillavano come polvere di diamante e il tutto era circondato da un silenzio che guarniva lo stupore di Seraphina.

Lei avrebbe voluto guardarlo per sempre.

Ma aveva paura di venire risucchiata in qualche modo da quella enorme crepa.

Perciò si girò verso Adrien per cercare conforto nella sua presenza e dietro di lui scorse non troppo lontano uno specchio sospeso nel nulla.

Si incamminò verso ciò che aveva appena visto e Adrien la seguì in silenzio.

Infondo era lì che dovevano andare e non voleva interrompere il silenzio con una frase banale e scontata.

Erano entrambi dei tipi silenziosi.

 

Seraphina era ad un passo dallo specchio che le sembrava troppo familiare.

Adrien vi poggiò una mano sopra.

Seraphina lo imitò.

 

Ed in un attimo accadde tutto come prima.

Venne risucchiata dentro lo specchio.

Perse la sensazione di integrità con se stessa.

Ma al suo posto si fece spazio un estremo calore dentro di lei.

Seraphina si rese conto che sentiva questa sensazione anche prima ma l'integrità la sovrastava e non ci fece molto caso. Adesso rimaneva solo quel fuoco al suo interno.

Quando aprì gli occhi rimase molto confusa.

 

«Questa è la mia stanza. Com'è possibile?»

 

«Ti sbagli Seraphina, questa è la mia stanza, la mia dimensione. E tu qui sei un fantasma.»

 

"Se solo avessi del sangue, mi si sarebbe gelato." -Pensò Seraphina.

 

Angolo scrittrice-
Scusate il piccolo ritardo, ho avuto problemi con la connessione internet.
Grazie a chi sta leggendo questa storia, vi prego di continuare a leggerla ♥
(E di lasciarmi qualche recensione per capire cosa ne pensate, se avete qualche richiesta in particolare.)
Vi lancio una domanda.
Voi siete Team Adrien o Team Seraphina?
Fatemelo sapere ♥ Bye ♥

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lucky_May