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Autore: credo_nei_sogni    16/07/2017    1 recensioni
Perché Harry aveva capito cosa fosse accaduto non appena era entrata nella stanza col volto rigato di lacrime. Aveva capito tutto non appena la ragazza gli aveva buttato le braccia al collo e aveva pianto appoggiandosi sul suo petto, come faceva da bambina.
E per un attimo, al Salvatore del mondo magico, parve possibile cancellare gli ultimi mesi. Ma una voce sempre più insistente gli ricordava che per nessun motivo avrebbe riportato indietro il tempo. Nonostante tutto, non avrebbe voluto mai altro. Se non lei.
[...]
Hermione respirava a fatica, mentre tutti i suoni scomparivano e venivano sostituiti dal martellare incessante del suo cuore. Draco era lì, diverso dal giovane ragazzo che aveva conosciuto. Anni prima aveva sognato quella scena, in cui lei lo avrebbe stretto forte. Ma in quel momento, non poteva fare altro che starsene in silenzio, ad osservarlo. I suoi occhi di ghiaccio sembravano lanciare fulmini, tanta la rabbia che provava dentro. E la donna fu quasi presa dai sensi di colpa, prima di scuotere la testa e ritrovare la compostezza. Lei non doveva più nulla a Draco Malfoy. L'uomo che le aveva spezzato il cuore. L'uomo che odiava più di tutti.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Potter, Hermione Granger, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Connection

Lily Potter non credeva possibile che lei ed Albus fossero stati separati.
Quando si ha un fratello gemello, ci si sente sempre incompleti a vivere da soli.
Una frase che lo zio George ripeteva spesso, nascondendo l'amarezza dietro un tenero sorriso per la più piccola delle sue nipoti. 
Sebbene tra lei e Albus non ci fosse mai stato quel tipo di rapporto morboso che invece aveva con James, non riusciva a immaginarsi senza la costante del suo gemello affianco.
Per questa ragione, la mattina dopo arrivò in Sala Grande con la faccia troppo scura rispetto ai suoi compagni, elettrizzati per il primo giorno di lezioni.
<< Cos'è questa faccia mogia, Lils? >> le chiese James, quando incrociò lo sguardo della sorella minore.
<< Nulla, sono solo preoccupata per la prima lezione >> rispose, fingendo un sorriso per poi prendere posto accanto a Roxanne e Fred.
Il maggiore dei Potter capì subito che la sorella avesse qualche tipo di problema, ma si limitò ad attribuire la colpa del malumore alla mancanza di Ginny.
Prese l'orario e con orrore constatò che la sua prima lezione dell'anno sarebbe stata Difesa contro le Arti Oscure. Col professor Harry Potter.
<< Vi prego, uccidetemi >> sbuffo senza rivolgersi a qualcuno in particolare,ma attirando l'attenzione del gruppetto che lo circondava.
<< Andiamo James, non è mica così grave.. >> fece Hugo, guadagnandosi un'occhiataccia.
<< Guarda il lato positivo Jamie...non dovrai più preoccuparti della materia >> commentò Lisa, scatenando delle risatine ad Alice e Hugo.
James non riusciva a credere che l'anno prima avesse addirittura intrapreso una relazione con quella ragazza. Era assolutamente frivola e stupida, e faticava a scorgere le qualità che avevano garantito il suo appartenere alla casata di Grifondoro.
Come se il padre gli avesse fatto un trattamento di favore (avrebbe dovuto pregare ogni divinità esistente per sperare che il padre non fosse duro il triplo) o lui desiderasse riceverlo.
Sin dalla prima volta che aveva messo piede ad Hogwarts, James aveva cercato di guadagnarsi ogni singolo riconoscimento che aveva ricevuto per non nascondersi dietro il suo cognome.
Tanti compagni e addirittura docenti gli si erano avvicinati perché figlio del grande Harry Potter, cosa che James aveva sempre evitato di evidenziare.
Era orgoglioso di suo padre, così come di zio Ron e zia Hermione, per le incredibili gesta prima e durante la Seconda Guerra Magica, ma tante volte aveva sperato di non dover convivere con le pressioni che il suo nome gli dava.
<< James è un grande mago, non ha certo bisogno che il padre gli faccia dei favoritismi >> fu il commento di Alice Paciock che mise a tacere la Vanderwall e fece spuntare un sorriso sincero al giovane Potter.

<< Hey Albus, ti siedi accanto a me? >> chiese Rose, indicando al bambino il posto vuoto alla sua sinistra.
Quella notte non aveva chiuso occhio e aveva bisogno di sentirsi a casa, con la sua famiglia. Non c'era nessun legame di sangue tra lei e i Potter, ma a lei non importava. Erano come i suoi fratelli minori e li amava immensamente.
Quando però anche Scorpius Malfoy si sedette, si maledì per aver invitato Albus.
Del resto era stata lei a farli conoscere a bordo dell'Espresso ed era fortemente probabile che, essendo anche compagni di stanza, i due avessero legato da subito.
<< Da quando i figli dei Mangiamorte siedono a tavola con noi? >> fu il commento aspro di Kareem Leigh, un Serpeverde del quinto anno.
Sia Scorpius che Rose si sentirono morire a quelle parole. Entrambi avevano sperato di passare una tranquilla mattina lontano dai loro problemi.
<< Chiudi il becco Leigh, prima che ti lanci una maledizione senza perdono >> sibilò Adam Nott, difendendo suo cugino.
<< Perché dovrei? È la verità. Persone come suo padre e suo nonno dovrebbero marcire ad Azkaban, ma sì sa che i soldi comprano tutto. Lui non ha il diritto di  sedere qui con noi, con quel cognome che si ritrova >>.
<< Ora basta, stai esagerando >> fece Rose, cercando di arginare il peso che sentiva nel petto. Perché in fondo, era d'accordo con la prima parte del discorso.
Ma non poteva sopportare di vedere quel bambino con le nocche tese e il labbro tra i denti, cercando probabilmente di trattenere le lacrime.
<< Andiamo Granger, non è dalla sua famiglia che tua madre è stata torturata? Tu e Potter Junior dovreste essere i primi a stare lontani da questa feccia. Fosse per me dovrebbero essere tutti cruciati fino alla morte, per fare in modo che il nome dei Malfoy scompaia definitivamente.. >>
Fu un attimo e Adam Nott si avventò sul ragazzo, prendendolo a pugni alla babbana.
Fu Zabini il primo ad intervenire per cercare di separarli, seguito subito da alcuni studenti di Corvonero e dai docenti.
In tutto quel trambusto, Scorpius Malfoy raccolse la borsa con i libri e corse fuori, prima di permettere a qualcuno di notare le copiose lacrime sulle guance.
Rose rimase per qualche secondo spaesata prima che, incrociando lo sguardo di Andrew, capisse che doveva raggiungere il ragazzo.

Una volta fuori dalla Sala, non fu difficile trovarlo.
Si era rifugiato in un piccolo spiazzale interno a cui gli studenti avevano vietato l'accesso poiché ospitante di una rara pianta che, se messa a contatto con la pelle,  poteva causare gravi danni. 
<< Scorpius, è vietato stare qui.. >> furono le parole che lasciarono la sua bocca, quando con sollievo notò che era seduto sul muretto di mattoni.
Si sedette accanto a lui, indecisa sul cosa fare o dire.
<< Non voglio la pena di nessuno >> fece il ragazzo freddamente, asciugandosi gli occhi e cercando di tener salda la voce.
<< Non mi fai pena... E non ascoltare le parole di quel deficiente di Kareem, se hai ricevuto la lettera è perché meriti di stare qui >>
Scorpius abbozzò un sorriso prima di rivolgere lo sguardo alle nuvole sopra di lui.
<< So che la mia famiglia ha commesso tanti errori e sapevo che avrei dovuto convivere con tanti pregiudizi, con tanto odio... Ma tutto ha un limite e.. Questo è stato troppo >> mormorò, perdendosi in un ricordo troppo doloroso.

Scorpius non riusciva a capire cosa stesse accadendoNon era mai successo che sua nonna andasse nella loro casa a Berwmoutherano sempre loro ad andare al Malfoy Manor durante le festività.
Quando si era ritrovato Narcissa davanti aveva esultatoadorava sua nonna.
Eppure quel giorno non era il solito sorriso caloroso che le occupava il visoEra nervosae sembrava non ascoltare nemmeno una parola del piccolo Scorpius.
Passarono all'incirca un paio d'ore prima che la serratura di casa scattasse nuovamenteScorpius non vedeva l'ora di ascoltare la storia che sua madre gli avrebbe raccontato per farlo addormentarecosì si mise sotto le coperte attendendo con pazienza che Astoria e Draco andassero da luiMadiversi minuti dopofu costretto ad uscire per il rumore di vetri infranti.
E quello che vide e seppe quella seralo cambiò per sempreDraco Malfoy era tra le braccia di sua madreentrambi in lacrime e accasciati a terraAstoria Greengrass non sarebbe tornata a casa quella sera.

Rose carezzò lentamente il braccio del ragazzo, non osando proferire parola.
Non riusciva ad immaginare quanto peso potesse portare sulle spalle, quante accuse come quella di Leigh aveva subito Scorpius.
<< Ti ringrazio Rose e... Qualunque cosa mio padre abbia fatto a tua madre o ai genitori di Albus, so per certo che se n'è pentito amaramente. È un uomo migliore ora. >>

<< James, posso parlarti un minuto? >> chiese Harry al termine della lezione, bloccando il figlio prima che potesse lasciare l'aula assieme ai suoi amici.
<< Mi dica, professor Potter >> rispose il ragazzo con fare impassibile, calcando con la voce sul 'professor'.
<< Volevo solo chiederti se per te fosse un problema che io sia un tuo insegnante >>
<< Anche se lo fosse, è un po' tardi, non credi? E, per la cronaca, grazie mille papà di avermi avvertito. Scommetto che Rose e Teddy ne fossero già a conoscenza... quando smetterai di trattarmi come un bambino? >> sibilò piccato il ragazzo.
Era il colmo che suo padre volesse fare anche la parte dell'interessato ai suoi desideri. Eroe del Mondo Magico o meno, Harry Potter era un grande idiota quando ci si metteva.
<< Non penso tu sia un bambino. Volevo solo evitare di complicare i nostri rapporti, so che non mi hai ancora perdonato del tutto... >> fece Harry, cercando di calmare l'ira del figlio.
Sapeva che l'età di James era un'età molto particolare, fatta soprattutto di rabbia. C'era già passato e sapeva cosa aspettarsi, ma nonostante ciò voleva far capire al ragazzo che lui era un punto di riferimento, che doveva rispettarlo sebbene non approvasse le sue scelte.
<< Perdonarti di cosa? Di essere scappato di nascosto, come un ladro? Volevi lasciare la mamma e questo posso capirlo, ma aspettare che noi non ci fossimo per fare le valigie e fuggire via... Questo non te lo perdonerò mai. Quindi se non le dispiace, professor Potter, sono in ritardo per Antiche Rune >>.
Detto ciò,  James Sirius Potter lasciò l'ufficio del padre con l'umore nero, mentre il Ragazzo che è Sopravvissuto sospirava sconsolato.

Rose e Andrew cercarono di fare il meno rumore possibile, ma proprio non riuscivano a trattenere le risate.
Il modo in cui il calderone di Milah Gold era esploso sul povero e vecchio Lumacorno era stato troppo comico.
Grazie alla distrazione di Milah, la lezione era stata annullata e ora i Serpeverde e i Corvonero del settimo anno avevano due ore libere prima del pranzo.
I due erano decisi a trascorrere il tempo a loro disposizione sulle sponde del Lago nero e stare un po' da soli quando Ethan Lodge ed Avery Cooper li raggiunsero.
<< Hey Zabini, ti va una partita di Quidditch? >> chiese l'ultimo, scostandosi un ciuffo di capelli dalla fronte. 
<< In realtà io... >>
<< Non accetteremo un no come risposta >> lo anticipò Ethan, intento a slacciarsi la cravatta blu che sembrava soffocarlo.
Se si pensa alla situazione scolastica dei genitori di ciascuno di loro, risulta impossibile credere all'amicizia sincera che legava i membri di Case diverse.
Eppure Hogwarts era cambiata e l'antica rivalità si riduceva ad una sana sfida per la Coppa.
<< Va pure Andrew, io andrò a scrivere a Jade >> sorrise Rose, nascondendo la delusione.
C'era sempre per lei, l'aveva ascoltata sfogarsi per la conversazione su Scorpius e non esitava mai nel proteggerla. Era giusto mettesse sé stesso al primo posto, per una volta.
<< Sei sicura? Guarda che non mi importa perdere la partita...>> le chiese lui, stringendo la sua mano tra la propria.
Rose annuì e, prima che potesse dire una sola parola, Andrew inclinò la testa verso il basso e la baciò.
Fu un semplice sfiorarsi di labbra che durò appena pochi secondi prima che, dopo averle morso leggermente il labbro inferiore, si staccasse da lei.
<< Ci vediamo dopo, Granger >> le disse, strizzandole l'occhio per poi allontanarsi accompagnato dai fischi e dalle battute degli amici, lasciandola incredula nel bel mezzo del corridoio.

Draco Malfoy si era svegliato per il fastidioso beccare di Victor, il gufo di Scorpius, contro la finestra.
Prese la lettera e, dopo aver ripagato l'animale con una leggera carezza, tornò a stendersi sul letto.
Aveva passato quasi l'intera notte in compagnia di Blaise ed era piuttosto sorpreso dall'esito della discussione.
Non si sarebbe aspettato che quest'ultimo lo avrebbe aiutato, dopo quegli anni di silenzio.
Eppure, avrebbe dovuto prevedere che Zabini fosse un uomo decisamente migliore di lui.
Avventurandosi in pensieri troppo sentimentali per un Malfoy, Draco non esitò oltre ad aprire la lettera del figlio.

Caro papà,
sono un Serpeverde!
So che è probabilmente la cosa più scontata, ma per un attimo il cappello ha pensato che stessi bene a Tassorosso.
Hogwarts è fantastica papàancora più bella di come l'hai descritta.
Sono un po' preoccupato per le lezionima credo sia normale.
Sta tranquillonon mi guardano così male come avevi pensatoMagari sono ancora sotto shock.
Comunque credo di aver trovato un amicoAlbus PotterSo che tra te e suo padre non è mai scorso buon sanguee spero che la nostra amicizia non ti delusa o infastidiscaLui e sua cugina Rose sono le persone più gentili qui.
AhHarry Potter è il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.
Ti voglio bene e ti prometto ti scriverò presto.
Per favore  un bacio alla mammadille che la amo e non vedo l'ora di rivederla.
Con affetto,
Scorpius

SALVE A TUTTI, POPOLO DI EFP!
Allora il titolo di questo capitolo è "Connessione" poiché si inizia a capire cos'è che lega i diversi personaggi.
In primis il rapporto tra Lily e Albus, con la loro particolare connessione da gemelli, in cui vediamo la bambina separata per la prima volta dal fratello.
Poi abbiamo un altro spiraglio di rapporto tra Alice e James, molto diverso dall' "odio" del capitolo precedente. In realtà sebbene i due si punzecchino a vicende, sono legati da un forte affetto l'uno per l'altra.
Un altro legame che viene nominato, seppur a malapena, è quello tra Rose ed Andrew. I due sono da sempre interessati l'uno all'altra e stanno finalmente cercando di avvicinarsi, anche se entrambi non hanno la minima idea di cosa fare.
Molto importanti in questo capitolo sono i legami tra Scorpius e Draco, Scorpius e Rose e James ed Harry.
Tra le righe capiamo che Scorpius Malfoy è molto attaccato alla sua famiglia, ma soprattutto a sua madre e che qualcosa è successo pochi anni prima...cosa? Eheh chissà.
Il rapporto tra James ed Harry è invece molto più complicato: da una parte abbiamo James che idola suo padre, è orgoglioso dell'eroe che è e per ciò che gli ha trasmesso, ma dall'altra è anche un ragazzino appena quattordicenne che non ha ancora accettato che l'uomo sia andato via di casa.
Ultimo, ma non per importanza, vediamo la connessione tra Scorpius e Rose. La ragazza sta comunque sviluppando un senso di protezione nei confronti del bambino e, seppur  non voglia ammetterlo, inizia già a vederlo parte della sua famiglia.
Concludo ringraziando nuovamente chi ha aggiunto la  storia alle preferite/seguite/ricordate  e soprattutto Biondina81 per la recensione. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, per favore fatemelo sapere, e ci vediamo al prossimo.
Un bacio.

 
   
 
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