Era successo ancora. Si era svegliata un’altra volta nel bel mezzo della notte: il suo passato continuava a penetrare nei suoi sogni. Il cuore le batteva forte, il respiro era affannato, gli occhi lucidi. Le prime volte che questi incubi avevano iniziato a popolare le sue notti la situazione era completamente diversa: a quei tempi c’era Stiles. Tutte le volte; lui c’è sempre stato. Quando capitava lei era abituata a svegliarlo, lui non faceva mai domande. Non ce ne era bisogno, capiva con uno sguardo. Era in quei momenti che lui la stringeva più forte, come se avesse paura che lei potesse scappare. Ma non sarebbe successo, Malia non se ne sarebbe mai andata senza di lui. Alla fine finivano sempre per fare l’amore. La cosa che lei più amava? Le coccole che arrivavano dopo. In quei momenti spesso non parlavano, e quando capitava si trattava di argomenti davvero profondi. “Cosa ti ha fatto cambiare idea?” le aveva chiesto una volta Stiles. Lei lo guardò con sguardo confuso, non capiva. Al che lui si spiegò meglio “Quand’è che hai deciso che non saresti più ritornata un coyote?”, lei si era limitata a guardarlo negli occhi e dopo avergli dato un ultimo bacio si era addormentata fra le sue braccia, mentre lui le accarezzava i capelli. Avrebbe dovuto rispondere a quella domanda, ma era troppo presto. Non era pronta a dire certe cose. Faceva ancora lei stessa fatica a capire i suoi sentimenti, non sarebbe stata in grado di parlarne con qualcun altro. Neppure con lui. Almeno, non ancora. La verità era che lui l’aveva salvata da sé stessa, dal suo passato che continuava a rivivere. Lui le aveva aperto gli occhi, fatto vedere le cose belle che il mondo poteva offrirle. L’aveva aiutata, le aveva fatto conoscere Scott ed il suo branco nel quale era stata subito accolta. Stiles era stato colui che ha sempre creduto in lei, prima di tutti gli altri. Stiles era stato il suo primo tutto. Il suo primo bacio. La sua prima volta. Il suo primo amico. Il suo primo ragazzo. La prima persona di cui le si sia fidata e con cui abbia instaurato una connessione dopo molto tempo, e anche la prima persona che le ha spezzato il cuore.
Quel momento era ancora impresso nella sua mente. Erano in macchina e lei lo stava portando nell’ufficio dello sceriffo. Quando aveva parcheggiato lei gli aveva detto che non le importava, non le importava dei suoi sbagli, dei suoi errori, dei suoi scheletri nell’armadio. Lei era lì, ci sarebbe sempre stata. E lui? aveva risposto dicendo che a lui invece importava, poi era sceso dalla macchina. Malia era rimasta a guardarlo entrare nell’ufficio di suo padre, sperando fino all’ultimo che si voltasse, che tornasse indietro da lei. Ma non successe, non successe mai. Da quel momento lui aveva iniziato ad ignorarla e fu allora che capì che non si trattava di un litigio o di una semplice pausa, era finita. Solo dopo molto tempo ripresero a parlarsi, ma non era più la stessa cosa. Accadeva di rado, solo se strettamente necessario e si trattava solo e quasi sempre di cose riguardanti il branco. Non avevano più parlato di ciò che era successo in quella macchina. Lui sembrava ignorare il fatto che fra loro due ci fosse stato qualcosa di così importante. Era molto bravo nel farlo, ma non abbastanza. Ogni tanto c’erano state delle occhiate, dei contatti visivi, che avevano fatto riemergere tutto. Lei lo vedeva nei suoi occhi, quegli sguardi parlavano e dicevano più del necessario. Nel suo cuore sperava ancora che lui sarebbe tornato da lei, lo sperava con tutta sé stessa. Ci fu un periodo in cui era quasi certa che sarebbe successo… ma poi? I ghosts riders lo avevano preso e lei, come tutti gli altri, si era dimenticata di lui. in quel periodo sentiva un vuoto devastante, gli incubi avevano iniziato ad aumentare e non riusciva più a mantenere il controllo. Lo perdeva, in continuazione. Non riusciva a spiegarselo ma rifiutava di indagare perché sapeva che quel che avrebbe scoperto non le sarebbe piaciuto. Poi grazie a Lydia aveva ricordato tutto, fu come se tutto ad un tratto quelle emozioni fossero tornate. Tutte d’un colpo, tutte in una volta. Prese consapevolezza in poco tempo di tutto ciò, lui era stata la sua ancora, lo era ancora. Molto tempo prima lei gli aveva promesso che non se ne sarebbe mai andata senza di lui, lei la sua promessa l’aveva mantenuta. Non se ne era mai andata e non lo avrebbe fatto neppure questa volta. Fu l’unica… l’unica a mantenere la promessa perché lui l’aveva lasciata indietro. Lui aveva scelto Lydia. Avrebbe sempre scelto lei. La cosa le aveva spezzato il cuore e continuava tutt’ora a spezzarglielo. Cercava  il meno possibile di darlo a vedere perché Stiles con Lydia sembrava felice, molto felice. Lydia pure, era la sua migliore amica insieme a Kira. Se Stiles e Lydia sono veramente felici insieme lo sarebbe stata anche lei. Lo aveva lasciato andare perché era ciò che lui voleva. Stiles aveva fatto la sua scelta e lei non poteva fare altro che rispettarla nonostante questo la distruggesse. Onestamente Malia preferiva così, “almeno lui è felice” continuava a ripetersi.
Se Stiles in quel momento gli avesse fatto la stessa domanda di tanto tempo prima lei non avrebbe esitato a rispondergli. Gli avrebbe detto tutto, gli avrebbe detto che lo amava. Non se lo erano mai detti e la cosa non gli era mai pesata, non ne avevano bisogno. Si dimostravano il loro amore ogni giorno attraverso i fatti. Più volte Malia si era chiesta che cosa avrebbe fatto se avesse saputo che quella volta in macchina sarebbe stata la loro ultima occasione di parlare seriamente: gli avrebbe detto che lo amava? Che lui l’aveva salvata? Che era stata la cosa migliore che gli fosse mai capitata? Non sarebbe mai riuscita a rispondere a queste domande perché lui la possibilità di dirgli addio non gliela aveva data, non lo avrebbe mai fatto… ma adesso che senso aveva? L’amore che Malia aveva dato a Stiles; per quanto forte, intenso, puro, emozionante e passionale; non era stato abbastanza per farlo rimanere.