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Autore: FlameWolf    20/07/2017    4 recensioni
Non so da dove provenga, né perchè abbia scelto proprio me, ma è mia e non abbandonerà mai, neppure nel mio giorno più oscuro.
Genere: Angst, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Tributi di Fanfiction Interattive
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La mia forza – terzo mattino

 

Alaska Moore, tributo del distretto 6 (Aerocinesi), arena (Area settentrionale)

 

Ci siamo, dobbiamo agire, il buio non ci proteggerà ancora a lungo.
Prendo un profondo respiro. Sarà una cosa semplice, devo solo rimanere concentrata ed avere fiducia in Elinor, tutto qui. Non sarà nulla di violento, nessuno si farà del male. Prenderemo solamente ciò che ci serve, lasciando al nostro bersaglio qualche scorta alimentare per permettergli di sopravvivere.

L'abbiamo osservato per ore, sappiamo che è completamente solo. La cosa mi ha un po' stupito inizialmente, in fondo era in una grossa alleanza con elementi molto validi, mi chiedo come mai si sia separato da loro. Forse perché stiamo iniziando a diminuire? Ciò significa che anche io ed Elinor un giorno...?

Che strana sensazione. La prospettiva della solitudine è tornata a farmi paura dopo tanto tempo. Mi ricordo che la prima volta mi fu imposta contro la mia volontà. Nessuno voleva avere a che fare con me, con la mia pelle ghiacciata e pallida, il mio carattere riservato e le abilità particolari, che sì mi permettono di fare cose che ad altri non riescono, ma mi impediscono di farne altrettante. All'inizio fu terribile, il silenzio era assordante, gli sguardi erano puntati maliziosamente su di me, e desideravo semplicemente sprofondare nel nulla. Poi ho mollato la scuola, e le montagne che circondano casa mia, le mie montagne, mi hanno insegnato che la solitudine può portare con sé un grande regalo: la quiete. Ora però la sola idea di tornare al punto di partenza mi provoca il panico. Forse non ho mai amato veramente la solitudine, forse ho semplicemente fatto buon viso a cattivo gioco. In realtà vorrei essere come tutte le altre, uscire, divertirmi, ridere con degli amici, ma sarà mai normale la mia vita? Soprattutto dopo tutto quello che sto passando e ho passato? Temo proprio di no.

Un fumo si eleva alto nel cielo, è il segnale. Conto fino a dieci, sperando di essere perfettamente sincronizzata con Elinor. Quando lei appiccherà il secondo fuoco, io dovrò manipolare il suono in modo tale da intensificarlo, e farlo sembrare molto più vicino rispetto a quanto sia in realtà.
Mi concentro ed applico l'incantesimo. Esattamente come da programma, lo scoppio della nuova fiammata cattura l'attenzione del ragazzo del distretto 3, che si sveglia immediatamente.

Mi mordo il dito per allentare la tensione. Prego con tutta me stessa che il diversivo funzioni e che Gabriel vada a controllare cosa sia successo.
Il castano si alza, portando con sé un'arma. Non è un buon segno. Ho una brutta sensazione e mi auguro vivamente che non ci siano risvolti violenti.
Aspetto che se ne vada, e lancio un nuovo incantesimo per rendere i miei movimenti e le mie azioni completamente insonore.
Esco dal mio nascondiglio, ma la testa inizia a girarmi talmente forte da farmi quasi crollare per terra. Il digiuno prolungato sta iniziando a farsi sentire, non posso più esagerare con la magia. Anche Elinor deve essere nella mia stessa condizione, spero stia bene. Voglio rivederla il prima possibile.
Mi avvicino allo zaino di Gabriel e lo apro. Fiammiferi, acqua, garze, aspirine, corde, cibo! Ha praticamente di tutto con sé! Si vede che fino ad un giorno fa era stazionato alla cornucopia.
Esamino le scorte alimentari, sperando di intravedere qualche alimento vegetariano, e grazie al cielo lo trovo in mezzo a carne essiccata e zuppe di pesce.
Mi dispiace che dopo il nostro furto gli rimarrà ben poco, ma abbiamo troppa fame, non abbiamo scelta e poi...
Avverto delle risatine alle mie spalle. Com'è possibile? Pensavo di essere sola. Cerco di ignorare la cosa, ed afferro in fretta i primi due barattoli di zuppa, quando sento le voci di prima ridere di nuovo, ma questa volta in maniera più sguainata.
Mi volto. Non c'è nessuno.
“Zitta! Che ti ha sentita!” commenta una voce.
“Chi c'è?” chiedo allarmata alzandomi in piedi.
“Secondo te ha mai scopata quella?” chiede una ragazza all'altra. Si stanno riferendo... a me?
“Quella figa di legno? Figuriamoci, l'hai vista bene? Sembra una bambina. Chi la vorrebbe?”.
“Un pedofilo ovviamente!” risponde l'amica scatenando una nuova serie di risate che si moltiplicano per tutta la zona.
Perché stanno parlando male di me? Che cosa li ha fatto? Neanche le conosco!
“È proprio strana questa ragazza” afferma una voce di donna con l'assurdo accento capitolino “Ma lo sa almeno che Kronos è morto per difenderla?” Cosa? Di cosa sta parlando? Kronos ha fatto cosa? Da dove provengono queste voci!
“Figuriamoci se questa bambinetta sa qualcosa, è già tanto che sia ancora viva!” commenta un uomo.
“Smettetela! Smettetela!” urlo mentre mi copro le orecchie con le mani. Che cosa sta succedendo? Non capisco... io...
“Pensavi davvero che sarei cascato in una trappola del genere?” mi chiede una voce maschile abbastanza familiare.
“Alaska!” urla una nuova voce, ma questa volta ne riconosco la proprietaria: è Elinor.
Mi volto, ed urlo con tutto il fiato con ho in corpo. Gabriel è accanto a me, con un pugnale in mano, pronto a colpirmi. Chiudo gli occhi preparandomi al peggio, ma avverto invece del calore. Gli riapro. Gabriel si sta rotolando per terra ululando dal dolore, tenendosi stretta una spalla gravemente ustionata.
Quella di prima era un'illusione allora? Tutto quello che ho sentito era falso? Mi sento così stupida...
Elinor si avvicina a me, prendo lo zaino di Gabriel e il suo intero contenuto, e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi “Dobbiamo muoverci” afferma.
Non riesco ancora a crederci. Che stia accadendo davvero o che sia una nuova illusione? Ero così vicina al morire...
Prima di andarmene lancio un'ultima occhiata a Gabriel. So già che il suo volto tormentato infesterà i miei incubi per sempre.

 

Lilia Lambert, tributo del distretto 8 (Telepatia), arena (Cornucopia)

 

Mi manca vedere il cielo, l'ottone mi sta soffocando. Tutto qui ha il suo colore, tranne la cornucopia, argentata come sempre. Credo che là fuori ci sia l'alba, il mio corpo me lo sta suggerendo a gran voce, ma non posso esserne sicura. I fiori si staranno riaprendo, i fornai staranno finendo di cuocere il pane, e i merli staranno cercando da mangiare nel terriccio. Tutto sta riprendendo vita ovunque, tranne qui. Siamo sempre di meno, la gente continua a morire, e ho tanta paura di essere la prossima. Ancora, dopo tutto questo tempo, non riesco ad accettare che per me potrebbe finire a breve. Non solo per me, ma anche per Xene, Ike.. e perfino per Gabriel! Perché ci ha lasciati? Avrei tanto voluto che rimanesse con noi fino alla fine...

Scuoto la testa, non posso rimanere sdraiata ancora qui a lungo, o finirò per essere travolta dai pensieri. Tanto vale alzarsi, e mangiare qualcosa. Credo che opterò per delle gallette di riso, oppure... sì, è decisamente meglio mangiare quella pesca prima che vada a male.
Esco dal sacco a pelo, e mi dirigo verso il centro della cornucopia, dopo trovo Xene armato di lancia che sta facendo il turno di guardia.
“Torna a dormire, è ancora presto” afferma atono.
“Non ci riesco proprio...” ammetto a disagio. Ike si è raccomandato di bere, mangiare, e dormire a sazietà dato che il pericolo è sempre dietro all'angolo, ma non ci riesco. Le notti sono infinite e piene di pensieri, il mio stomaco invece non riesce ad accettare quanto dovrebbe. Mi sento in colpa, dovrei impegnarmi di più, almeno per loro. “Vado a mangiare, vuoi che ti porti qualcosa?” gli domando per sviare il discorso.
Xene fissa un punto indefinito dietro di me. Sento una pesante sensazione di malinconia provenire da dentro di lui, esattamente come quando ci siamo conosciuti. Temo proprio che la notti non tormenti solamente me.
“Va tutto bene?” gli chiedo.
“Sai...” Xene si prende una pausa per riflettere, credo non sia facile per lui esprimere ciò che vuole dire “Per caso, hai mai conosciuto una certa Zaira? O meglio, credo che adesso si chiami Felice Gioia. Dovrebbe avere circa dodici anni”.
Mi concentro e cerco di ricordarmi i volti e i nomi di tutte le dodicenni che conosco, ma quel nome non mi dice proprio nulla “Mi dispiace, temo proprio di no”.
Xene annuisce, ma non sembra essere troppo deluso, credo che si aspettasse una risposta del genere.
“Chi dovrebbe essere?” gli chiedo curiosa sperando di non farlo arrabbiare.
“Mia sorella” risponde semplicemente.
Spalanco gli occhi. Sua sorella? Com'è possibile che sia al distretto 8? Così piccola poi! Adesso che ci penso... si dice che fra i rinnegati ci sia una bambina, ma nessuno l'ha realmente vista. Possibile che sia...

Il terreno inizia a tremare di nuovo. Sento il cuore iniziare a battermi a mille, so perfettamente cosa stia per succedere. Deglutisco a fatica ed afferro l'arco e la faretra lì accanto, mentre Ike ci raggiunge con la frombola già in mano.
“Sta funzionando” commenta Ike con un sorriso beffardo.
“Cosa?” chiedo confusa.
“Perché credi che ci stiano attaccando così spesso? E perché ci considerano pericolosi” replica lui.
Nessuno ne ha mai parlato apertamente, ma credo di aver capito ormai che cosa intenda. Vorrei poterci riflettere con calma, ma i primi ibridi stanno spuntano fuori dal terreno esattamente come è avvenuto la volta scorsa. Sono sempre gli stessi esseri bassi, con lunghe braccia artigliate, muso da toro e zanne da cinghiale. Solo il loro sguardo è diverso, sembra più agguerrito.
Tendo l'arco. Il primo che avevo teso era quello di mio nonno. L'avevo trovato nello scantinato da ragazzina, ed avevo iniziato ad allenarmi per puro gioco. Ora invece....
Miro al primo ibrido e lo colpisco in mezzo agli occhi, una morte rapida ed indolore. Non ho avvertito paura da parte sua, né nei suoi simili, solo rabbia e tanto odio. Sono stati programmati appositamente per uccidere, e nei loro cuori non sembra esserci altro... Che pena, non riesco ad immaginare nulla di peggio.
Ne colpisco un altro, ed un altro ancora, stando ben attenta a colpirli alla testa o al cuore. Anche Xene ed Ike combattono, dando sfocia delle loro abilità. Sono forti, e non voglio essere di meno.
Colpisco l'ennesima ibrido alla fronte, quando ne appaiono un'altra decina dal pavimento, seguiti qualche istante dopo da un'altra quindicina.
Abbasso l'arco spaventata. Stanno diventando troppi, veramente troppi. Non possiamo farcela, non questa volta.
“Dobbiamo andarcene” afferma Ike serio.
Annuisco, ha perfettamente ragione, però se penso che tutte le nostre scorte sono qui... il nostro cibo, la nostra acqua...
Xene mi afferra per la manica e mi obbliga a seguirlo. Sfrecciamo fra un ibrido e un altro, stando ben attenti a non farci artigliare. Ci dirigiamo verso il portale Est, e quando lo attraversiamo veniamo accolti da un fragore di pino.

 

Alexandria “Aly” Stoner, tributo del distretto 9 (Sacro), arena (Area orientale)

 

Sposto la testa lentamente dall'altra parte, tornando a guardare verso l'esterno per l'ennesima volta. Non sento più niente, credo di essere tornata sola, ma ho ancora paura. Non credo che Andreas mi avrebbe fatto del male, ma non ne sono altrettanto sicura del suo alleato. Almeno so che sta bene. Se dovessi morire spero che sia lui a vincere, almeno porterebbe un po' di cibo a casa, e chissà, magari riuscirà finalmente a fare pace con tutti. Se non lui, vorrei che vincesse Brad, oppure... Mi stringo forte dentro il mio nascondiglio. Kalani, sei proprio una stupida! Perché fai così? Se solo tu... un nuovo capogiro mi lascia senza fiato. Sono così stanca, eppure questa notte sono riuscita a dormire. Deve essere sicuramente la sete. Non ho ricordo dell'ultima vola che ho bevuto, e il mio corpo ne sta soffrendo. Dovrei cercare il fiume, Kalani aveva detto che ne esisteva uno qui, sempre che non abbia mentito... Scuoto la testa. Non può averlo fatto, ha molti difetti quella ragazza, ma non è di sicuro una bugiarda. È una tosta che dice sempre quello che pensa, anche se questo può far male, come ho scoperto a mie spese. Non può essere veramente cattiva, non può esserlo, mi rifiuto di crederci. È solo che non è brava a gestire le emozioni, deve essere per questo che finora non ha provato nulla per Yvonne. Sì, deve essere senz'altro questa la spiegazione. Forse sta solo cercando di non pensarci per il momento perché non vuole apparire debole, o forse mi sto solo illudendo. Sta di fatto che è anche grazie a lei che i primi due giorni sono stati meno pesanti del dovuto. Forse saremmo potute essere amiche se avessimo gestito meglio le cose, invece sono scappata via come una cretina. Mi sento tanto sciocca, vorrei tanto poter essere di nuovo lì con loro...
Devo muovermi, stando qui ferma non risolverò un bel nulla. Devo ritrovare i miei amici, devo scovare dell'acqua; ed è improbabile che l'uno o l'altro mi verranno incontro. Andreas e il suo alleato sono passati qui da un pezzo, è probabile che siano molto lontani ora. Devo solo essere cauta nel muovermi.

Esco barcollando dal mio nascondiglio. Così non va bene, devo reagire. Mi tiro uno schiaffo per darmi la carica “Forza, stupida, non puoi arrenderti! Non vuoi mica morire, vero?” affermo a voce alta prima di dirigermi a destra, totalmente a casaccio. Tanto è inutile seguire un percorso logico e lasciare tracce per non perdersi. Si va avanti a fortuna, o meglio, in base alla popolarità guadagnata. Mi chiedo se qualcuno tifi per me ad eccezione dei miei cari. Non so, il pensiero che qualche sconosciuto voglia che io viva mi rincuora un pochino.
Mi muovo nella foresta cercando di riconoscere le piante che mi circondano. Mi sembra che ce ne fossero alcune che immagazzinano l'acqua, ma non ricordo quali siano. Il cactus di sicuro, ma non credo proprio che ci sia qui.

La testa ricomincia a girarmi, mi vedo costretta a fermarmi di nuovo. Solo per cinque minuti, lo prometto. Io devo andare avanti. Non voglio arrendermi, non voglio.

L'aria viene squarciata da un grido. Sorrido, è Brad! Sono sicura che fosse la sua voce! È qui! Aspetta un momento... perché stava urlando però? Il sorriso mi muore sul volto. Che sia in pericolo? Non ho tempo da perdere.
Inizio a correre verso la fonte del suono, ignorando per quanto è possibile la stanchezza e il dolore. Se sono in pericolo, non posso di certo rimanere a guardare.
Trovo Brad scaraventato per terra, con grossi graffi su tutto il corpo, e Kalani poco distante che sta lottando contro dei giganteschi rovi impazziti.
“Aly!” urla Brad entusiasta appena mi vede. Contraccambio il sorriso in maniera debole, quell'enorme pianta è fin troppo preoccupante.
Kalani si volta di un paio di gradi per verificare che sia effettivamente qui con loro, ma proprio in quel momento un nuovo ramo irto di spine prende vita.
“Cazzo!” sbraita lei con il volto imperlato di sudore. Sembra più stanca dell'ultima volta che l'ho vista, credo che neanche loro abbiano ancora bevuto. Non è un buon segno. “Aly, felice di rivederti, ma ora prendi Brad e scappa via!” mi ordina lei senza troppi fronzoli.
“No!” ribatte Brad deciso.
“Non ti lascio di nuovo!” ribatto sbattendo il piede a terra.
Kalani si volta spazientita “Questa non era una richiesta, era un ord...”.
Non fa in tempo a finire la frase che il terreno inizia a tremare con scossoni talmente violenti da farci cadere a terra. I rovi iniziano a crescere da sotto il terreno ad una velocità impressionante, graffiandoci ed intrappolandoci ancor prima di accorgercene. Mi sento soffocare.
“Oh merda!” sbotta Brad “Kalani, fai qualcosa!”
La mora è ancora a terra con sguardo perso “Lo farei se potessi! Siamo sul legno!”
“E allora?” chiede Brad agitato.
“Non ci vedo niente sul legno! Non so cosa fare, né dove colpire!” ammette con un tono che non le avevo mai sentito, un tono che sa di paura.
La gabbia di rovi inizia a stringersi, incatenandoci nel buio... Il buio... ma certo! È come diceva mio fratello, quando si ha paura del buio c'è una sola soluzione.
Chiudo gli occhi e mi concentro per raccogliere tutte le energie che mi sono rimaste, l'alba mi rende più potente. Mi sento avvolgere da un'aurea calda e piacevole. È l'incantesimo più potente che io conosca, dovrebbe riuscire a stordire le piante il tempo necessario per farli fuggire. Mentre io... Dio...devo!
“Aly, cosa stai facendo?” mi chiede sospettoso Brad intuendo le mie intenzioni. Più che normale direi, da quel che mi ricordo in questo momento dovrei brillare come una lampadina. “Non puoi farcela, non in questo stato!”
“Cosa sta succedendo?” chiede Kalani nervosa.
“Si sta suicidando, dille qualcosa!” sbotta il rosso.
“Cosa!?” esclama la mora furiosa.
“Una volta lanciato l'incantesimo dovete fuggire, mi avete capito?” chiedo cercando di trattenere a stento le lacrime. Se solo fossi più riposata svenire e basta, ma in queste condizioni non posso cavarmela così facilmente. Io... oddio! Ho così tanta paura, ma che scelta ho? Se non lo facessi moriremmo tutti!
“Aly, non farlo, non te lo permetterò!” afferma Kalani con voce incrinata.
“Aly, ti prego!” rincara Brad in lacrime.
Sorrido, non pensavo che mi volessero così tanto bene. È così bello morire fra così tanto calore!
“Addio”.

 

Violet Rose “La rosa appassita” Black, tributo del distretto 2 (Negromanzia), arena (Area meridionale)

 

Finisco di cambiare i vestiti alla mia bambola, ora è molto più carina. Questi vestiti neri le donano, la fanno sembrare una strega. Credo che starebbe ancora meglio se avesse una benda nell'occhio, così sembrerebbe ancora più cattiva. Quando tornerò a casa le caverò un occhio.
La porta si apre, ed esce fuori una ragazza giovane con la divisa rosa pallido delle infermiere.

Sei Violet, giusto?” mi chiede con un sorriso stomachevole.
Annuisco. Cosa vuole questa da me?
Ti va di conoscere il tuo fratellino? Se vuoi, puoi entrare” afferma con voce zuccherosa.
La fisso immobile. Perché me lo sta dicendo lei e non papà? Lui dov'è? Si è già dimenticato di me?
L'infermiera scosta lo sguardo a disagio “Dai, sono sicura che voglia vederti!”
Decido di fare come mi chiede, tutto pur di non sentire la sua voce stomachevole.
Entro dentro la stanza, e la scena che mi attende mi lascia un senso di amaro in bocca. Mamma e papà sono seduti sul letto, e le loro attenzioni sono tutte rivolte verso un cosino rosa fra le braccia della mamma. Lo guardano con amore intenso come si fa nei film, e mi sento crescere un profonda rabbia. È solo un essere inutile che non è neppure in grado di parlare, cosa avrà di così interessante?
Ciao, Violet, vieni a vedere il nuovo erede della famiglia Black” mi incoraggia mio padre.
Mi avvicino con passo pesante, ed osservo il coso, che mi fissa a sua volta con i suoi occhi di un color non ben definito.
Che ne pensi?” mi chiede mia madre.
Non lo voglio, buttatelo via” affermo seria scatenando la loro ilarità. Come al solito non mi hanno presa sul serio.
Kaleb inizia a piangere, la sua voce è talmente acuta da trapanarmi i timpani. Mi copro le orecchie con le mani. Lo odio, lo odio, lo odio.

 

Digrigno i denti mentre lotto per non dare a Yv l'ordine di picchiare a sangue Lily. Sta di nuovo piagnucolando. È la terza volta questa mattina, e il sole è spuntato da poche ore. Mi sono già pentita di averla portata con me, avrei dovuto uccidere anche lei quella volta. Eppure i suoi poteri si sono rivelati utili. Grazie alle sue medicazioni la resistenza del mio zombie è aumentata, e posso stare tranquilla che durerà almeno qualche altro giorno, giusto il tempo necessario per vincere i giochi.
“Te la vuoi piantare!” sbotto nervosa.

“Jésus non mi parla!” replica sull'orlo delle lacrime.
Alzo gli occhi al cielo. Quanto è patetica? È così difficile accettare una cosa del genere? È morto, siamo nei giochi, era una cosa inevitabile. Prima o poi moriranno tutti qua dentro, eccetto me. Questa cagna avrebbe dovuto utilizzare l'intera settimana scorsa per elaborare questa prospettiva, che cosa ha fatto invece? Sicuramente avrà mangiato crocchette e si sarà rotolata nell'erba. Mi chiedo se non fosse stato il caso di resuscitarlo, almeno non avrei dovuto sorbirmi queste lagne.
“Jésus...” sussurra lei tirando su con il naso. Basta, non ne posso più.
“Sai perché non ti risponde?” le chiedo guardandola dall'alto verso il basso “Perché è morto!”
“Non è vero!” ribatte con rabbia.
“Invece sì, l'ho ucciso io, o meglio, l'ha ucciso Yv sotto mio ordine” preciso.
“Bugiarda! Bugiarda! Sei cattiva, non si dicono le bugie” mi urla contro la ritardata.
“Sei tu la bugiarda, Lily. Ti stai raccontando un sacco di frottole. Sforzati, cerca di ricordare. Voi due che cercate di scappare, Yv che ti afferra il polso...” Lily inizia a tremare, forse sta iniziando a realizzare “... Jésus che viene sconfitto, Yv che lo assalta e...”
“Stai zitta! Stai zitta!” urla a perdifiato mentre si copre le orecchie per non ascoltare la verità.
Sbuffo provando una certa soddisfazione nel vederla spezzarsi in mille pezzi davanti ai miei occhi. Non è meraviglioso? Gli essere umani sono così deboli e manipolabili, una volta che scopri il modo in cui funzionano, ce li hai in tuo pugno. Amo questo genere di potere, potrei diventarne facilmente dipendente.

Sto per infierire ulteriormente su di lei, quando avverto un suono piacevole che sa di vittoria. Un portale, finalmente! È da giorni che lo cerco! Anche se gli sponsors ci hanno dato finalmente dell'acqua, non potevamo di certo contare su quei due litri per tutta la vita!
Cerco di capire dove si trovi, ma Lily continua a fare un baccano assurdo. “Falla stare zitta!” ordino a Yv.

Sento la rossa avvicinarsi a lei, e le urla di Lily vengono immediatamente attutite.
Mi guardo intorno. Ora avverto meglio il suono, è chiaro e ben distinto, è decisamente un portale. Dovrebbe trovarsi da quella parte, dietro a quella collinetta non troppo lontano da qui.
Mi volto verso le mie schiavette, e trattengo a stento un urlo di disapprovazione. Le mani di Yv sono strette intorno al collo di Lily, e il volto di quest'ultima ha assunto una colorazione violacea.
“Yv, Maledizione, lasciala! Ci serve ancora!” sbotto.
Yv la lascia stare immediatamente, e Lily inizia ad ispirare pesantemente in cerca d'aria.
“Ti guarirai dopo, adesso abbiamo un portale da attraversare” le spiego pregustando di già una fonte d'acqua potabile. Voglio delle scorte, un clima vivibile, del cibo fresco. A breve sarà tutto mio.
Lily prova a seguirmi, ma quest'ultimo attacco l'ha indebolita parecchio, mi vedo costretta a chiedere a Yv di trascinarla nuovamente.

Raggiungiamo il portale nel giro di cinque minuti, e quando lo attraversiamo veniamo accolte da un'aria fresca che sa di salsedine.
Ispiro a pieni polmoni questa bellissima aria. L'atmosfera è piacevole, non ha nulla a che vedere con quella precedente.
Siamo circondate da sabbia ed alberi tropicali, soprattutto banani e cocchi. Sorrido, ogni nostro problema è risolto.
Mi volto verso Lily, si sta tappando le orecchie e borbotta qualche nuova follia, ma non ci faccio caso. È un altro rumore quello a preoccuparmi.
Mi metto in posizione di difesa, aspettando che chiunque sia qui nei dintorni si riveli.
Due mie vecchie conoscenze sputando fuori da dietro un cespuglio. Una goccia mi scivola giù dalla tempia, ma decido di nascondere la tensione dietro ad un sorriso spavaldo. “Chi non muore ci si rivede. Ciao Matt, ciao Unleor, come state?”

 

Matthew Jax “Il buono” Sanx, tributo del distretto 4 (Idrocinesi), arena (Area occidentale)

 

Non sono pronto, non di nuovo. Non posso farcela. Non voglio farlo.
Sento il sudore scivolarmi giù dalla fronte, mentre nella mia mente ritorna il volto paonazzo del ragazzo del cinque. L'ho ucciso io, gli ho impedito di tornare dai suoi cari, gli ho strappato un futuro e la possibilità di essere felice. Le mie mani saranno macchiate per sempre. Non posso farlo di nuovo, anche se si tratta di una persona perfida come Violet, non... posso. Avverto un forte dolore al petto, e voci che urlano dentro la mia testa. Fa male, fa troppo male. Non riesco a resistere... io... vorrei solo... forse sarebbe stato meglio se...


Unleor stringe forte la spada e parte all'attacco alla volta della mora, ma viene intercettato dal suo zombie. Yv... chi pensava di rivederti in questo stato? È quasi irriconoscibile, non solo per l'aspetto grottesco, ma anche per lo stile di combattimento. Gioca perfino più in attacco del solito, aggredisce senza alcuna remora, senza alcuna paura, senza alcuna rabbia. Non può essere lei.
Poco dopo viene raggiunta da Violet ed entrambe iniziano a duellare contro il mio alleato.
“Matt! Non stare lì fermo! Aiutami!” mi grida Unleor.
Provo a muovermi in avanti, ma il mio corpo è come parallelizzato. Il mio respiro inizia a farsi sempre più corto...
“Vigliacco!” urla una delle voci dell'arena.
“L'abbiamo sempre saputo, tu l'hai sempre saputo! Quello che hai fatto a tuo fratello... non era un tuo diritto! Ti sei voluto solamente lavare la coscienza! Sei un mostro! Un assassino!”
“Volevo solo aiutarlo...” mi difendo tremando.
“Hai aiutato solo te stesso, come al solito. Ti fingi altruista, ma aiuti gli altri solamente per sentirti una brava persona, per nessun'altra ragione. In realtà sei un essere patetico, un debole. Sei inutile ” afferma un'altra.
“Smettetela, lasciatemi in pace” borbotto stremato. Perché proprio a me? Non ci penso già abbastanza da solo a demolirmi? Smettetela, lasciatemi in pace. Non ne posso più.
“Matt!” mi urla nuovamente Unleor! “Ho bisogno di te! Ti prego!”
“Non puoi essere d'aiuto a nessuno, non lo sei mai stato!” afferma una voce con rabbia.
Stringo forte i pugni talmente forte da piantarmi le unghie nella carne. Sono inutile, completamente inutile. Ogni volta che mi muovo, combino solamente danni. Avrei dovuto risparmiare Killian quella volta, tanto Miranda era spacciata in ogni caso. Mio fratello ha un buco dentro la testa e dentro al cuore per colpa mia, e anche per Unleor non posso far nulla. Il mio corpo non risponde ai commandi, la mia mente vaga impedendomi di concentrarmi. Sono solo un inutile peso.
Unleor riesce a ferire gravemente Yv al braccio, riuscendo quasi a staccarglielo di netto. Lo zombie si trova così momentaneamente fuori gioco, permettendogli di concentrare le forze esclusivamente sulla mora. “Devi sconfiggere i tuoi demoni, Matt! Sei molto più forte di quello che pensi!” mi urla, ma Violet riesce ad approfittare di quel momento di distrazione per colpirlo al fianco. Unleor trattiene a stento un urlo di dolore e crolla in ginocchia.
“Forti? Siete solo dei deboli. Tutti voi lo siete!” afferma Violet con una calma innaturale mentre alza il braccio per caricare il colpo finale.
Vorrei urlare, ma il suono mi muore in gola. Chiudo gli occhi per non vedere la scena, ma non sento alcun taglio, solo uno sciocco di frusta e un pesante tonfo.

Riapro gli occhi, e vedo Violet mentre si massaggia la mano della spada dolorante. Le sue narici sono dilatate, e i suoi occhi iniettatati di sangue. Fissa con puro odio la ragazzina che si è portata appresso, Lily se non mi sbaglio. Ha in mano una frusta e sembra agguerrita. La fisso sbalordito. Piccola com'è, è appena riuscita a salvare Unleor, proprio là dove avevo fallito.
“Lily! Lurida puttana traditrice!” sbraita “Yv, uccidila!” ordina poi.

Yv si rialza in piedi, prendendo il coltello con il braccio ancora sano. La ragazzina del dodici molla l'arma per terra tremando, e si copre le orecchie con entrambe le mani. Le voci stanno colpendo anche lei. Riesco ad avvertire il suo dolore, è lo stesso che provo io, eppure è riuscita lo stesso a colpire Violet. Sia lei che Unleor hanno bisogno di me. Se non mi muovo moriranno entrambi... io... io... sono stanco di sentirmi un peso per tutti!
“Che cosa vuoi fare? Andare incontro ad un nuovo fallimento?” mi chiede una voce infantile.
“Stai zitta!” urlo con tutte le mie forze mentre dirigo due violenti getti d'acqua verso Yv e Violet. Le due vengono sbalzate a parecchi metri di distanza, e in particolare Violet finisce oltre dei cespugli. La sento atterrare con un tonfo, e subito dopo urlare.
Mi volto verso Unleor, il suo volto è diventato improvvisamente pallido. Decido di dirigermi verso dove è caduta e spalanco la bocca per l'orrore.
Violet sta venendo trascinata dentro un buco dell'oblio. Non posso far nulla per salvarla. Mi volto verso l'altra parte per non guardare, anche se le sue grida mi trafiggono il cuore come delle stalattiti.
Ad un tratto tutto finisce: le urla, il dolore, i miei sensi di colpa. Perché sono qui? Non ricordo, ero venuto a verificare una cosa, ma non so cosa.

Torno indietro verso Unleor, la ragazzina del distretto 12 se n'è andata. Poco lontano da lui c'è il corpo senza vita di Yv. Che ci fa qui? Non è morta giorni fa? Scuoto la testa, ho come l'impressione che non sia una cosa importante.
Allungo la mano e porto un po' d'acqua purificata al mio alleato in modo tale da dissetarlo e pulirgli la ferita. Non sembra gravissima, ma necessita sicuramente di medicazioni.
“Dov'è andata la tipa del dodici?” gli domando una volta che ha finito di bere.
“Non lo so, è scappata” mormora a fatica mentre si tiene stretto il fianco. Non ci voleva, le sue arti magiche ci sarebbero state molto utili adesso, sempre se avesse voluto aiutarci. “Ho la testa pesante, che cosa è successo? Perché sono ferito?” mi chiede poi.
“Non lo so” ammetto confuso. È come se nella mia testa ci fosse un buco enorme che mi impedisce di far combaciare i pezzi. Credo che ci abbiano attaccati, la logica mi suggerisce che sia stata quella ragazzina, ma la cosa non mi convince.
Mi sdraio sulla spiaggia completamente esausto. Chiudo gli occhi. Non ci sono più voci nella mia testa.

 

 

 

 

E altre due se ne sono andate... ora che ci penso sto facendo fuori troppe donne, mi tocca rimediare ahhaha. Il prossimo potrebbe tardare un po'.

Alla prossima!

 

 

Morti:

24° Kronos Allen, tributo del distretto 6 (3 pov), ucciso da Yv

23° Alice Grace, tributo del distretto 7 (3 pov), uccisa da Kyte

22° Kyte Densmith, tributo del distretto 1 (3 pov), ucciso da Killian ed Elinor

21° Killian Jones, tributo del distretto 5 (2 pov), ucciso da Matt

20° Yvonne Davzon, tributo del distretto 4 (3 pov), uccisa da Louise

19° Miranda Wilson, tributo del distretto 1 (3 pov), uccisa da Killian ed Elinor

18° Jésus Dondedìos, tributo del distretto 10 (3 pov), ucciso da Yv sotto controllo di Violet

17° Yvonne Blackmask, tributo del distretto 3 (3 pov), uccisa da Kalani

16° Louise Welch, tributo del distretto 10 (4 pov), morta di stenti

15° Alexandria Stoner, tributo del distretto 9 (4 pov), sacrificatasi per salvare i compagni.

14° Violet Black, tributo del distretto 2 (4 pov), uccisa dal buco dell'oblio e dimenticata da tutti.

 

 

Feriti

Lily (tutta pesta)

Unleor (ferito al fianco)

Brad, Kalani (sete-grave, graffi su tutto il corpo)

Gabriel (ustione alla spalla)

 

MasterKiller:

Altro: 3 uccisioni

Elinor: 2 uccisioni (in collaborazione)

Killian: 2 uccisioni (in collaborazione)

Yv: 1 uccisione

Louise: 1 uccisione

Kalani: 1 uccisione

Kyte: 1 uccisione

Matt: 1 uccisione

Violet: 1 uccisione

 

Alleanze:

L'alleanza degli scapestrati suicidi: Ike, Lilia, Xene

Il disperato duo: Unleor, Matt

Le ragazze: Elinor, Alaska

Gli ultimi: Andreas, Joshua

L'alleanza del sole: Kalani, Brad

Soli: Gabriel, Lily

  
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