Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Melinda Hastings    24/07/2017    3 recensioni
[Sterek / Sciam/ Tematiche Delicate ] [I personaggi non mi appartengono]
[dal prologo]
“Sono stufo essere quello che risolve sempre tutto, perché i vostri piani fanno letteralmente schifo, sono stufo di essere quello intelligente del gruppo, stufo di farne parte solamente per questo motivo.” Dissi io alzandomi dal letto ed andando davanti al Hale che mi stava guardando sorpreso per la mia reazione
[dal primo capitolo]
“Cosa?”
“Cosa?” ripeté lui
“Cosa?!”
“Cosa!” mi guardò confuso ancora più di prima
“Che?”
“Smettila di dire cosa!” esclamò infine incazzato
“Cosa!” dissi io
[Dal secondo capitolo]
“E’ proprietà privata” dissi a loro due che si stavano guardando in torno, forse erano loro i licantropi… però la ragazza bionda aveva uno strano odore, diverso da quella della castana.
“Scusa, non lo sapevamo, siamo di passaggio” dice la bionda
“eravamo nei dintorni e abbiamo pensato di fare un giro nel bosco”
[dal terzo capitolo]
“Stagli lontano” ordina Scott
“non gli farò del male… almeno, non questa sera… è stato così coraggio a venire fino qui nel bel mezzo della notte…”
“…che fine ha fatto il tuo caro lupo mannaro compagno?”
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
OIUYGTF

 

 

*Stiles

 

Ho raccontato tutto quanto a Lydia, sono da lei in questo momento, dice che se non le raccontavo tutto, me la faceva pagare in un modo o nell’altro, trovava sempre come.

E quindi sono stato costretto a raccontarle tutto quanto!

Dall’ultima volta che ho visto Derek non l’ho più rivisto, anche se mi manca, devo dire. Ho raccontato a Lydia della mia relazione con Derek, del litigio con Scott e della mezza riappacificazione, ho detto a lei dei fratelli Salvatore, che vuole conoscere e dei loro amici, insomma… praticamente tutto! Ho dovuto dirle anche della mezza riappacificazione con Scott.

Ora lei è seduta sul divano di casa sua, con le braccia incrociate sotto al seno, e mi sta guardando come per dire “dovevi dire tutto a tutti fin dall’inizio e non tenertelo per te”

“praticamente, una strega vi ha marchiato con quella triscele, facendo da maledizione dove ogni mese ricevete dei poteri e non sapete quali e con la luna piena, aumentano, giusto?” domanda lei

Annuisco

“hai litigato con Scott perché ti sei quasi ammazzato con il fuoco, essendo che non riuscivi più a controllarti e hai quasi tentato di ucciderlo, vero?”

Annuisco ancora

“nel frattempo ti sei messo con Derek, e da quando ha scoperto tutto, la vostra relazione va a rotoli… giusto anche questo?”

Annuisco ancora

“sei un completo idiota!” esclama lei all’improvviso alzandosi dal divano

Cosa? Idiota? Io?

“eh?” la mia espressione in questo momento non è una delle migliori sulla faccia della terra

“perché cavolo ti volevi ammazzare?”
“non…” incomincio a dire “… non volevo ammazzarmi” rispondo semplicemente

“da come me lo hai detto, invece, volevi proprio ammazzarti” risponde lei abbassando la voce e fermandosi davanti a me per poi accovacciarsi e stare alla mia altezza

Abbasso gli occhi

“se essere impossessato da uno spirito malvagio, uccidere una persona per auto difesa, avere dei poteri che non volevi… cosa vuoi fare, allora?” domando rivolto ad entrambi

“e poi tutti vi siete dimenticati di me…” rispondo

“… io non…” sta cercando di dire qualcosa, ma non ci riesce

“come non detto… servo solo per la mia intelligenza” dico facendo per alzarmi dal divano

“Stiles, ti prego…” mi dice lei non sapendo che cosa dire

“non sapete mai che cosa dire e finisce sempre in questo modo” dico io fermandomi davanti a lei

“stavo meglio prima di non avervi conosciuto, quando ancora mi ignoravi e non sapevi nemmeno della mia esisten…”

Ciaf…

Uno schiaffo, mi ha tirato per la prima volta uno schiaffo, mi tocco la guancia destra con la mano, per lo stupore e per il male che mi ha fatto, si vede il segno dello schiaffo, la vedo piangere e tutto il trucco che aveva sciogliersi con il pianto

“sei un emerito idiota, non dire mai più cose come queste, non ti perdonerò mai per avermelo detto…” incomincia lei

“...io sapevo benissimo chi eri fin dalle elementari, avevo solamente paura di farmi avanti…” confessa lei

Cosa? Fin dalle elementari sapeva chi ero?
la guardo basito, non riesco a credere alla piega che sta prendendo questo discorso senza fine

Abbasso il braccio che ho appoggiato prima sulla guancia, per farla ricadere lungo il mio fianco, si avvicina a me e poi dice

“ho fatto di tutto per farti avvicinare a me, eppure anche stando con Jack(son), non ha funzionato, stavo con lui solamente per farti ingelosire oppure per farmi notare da te…”

“…ma ora come ora non ne vale più la pena, tu sei di Derek, io invece…” dice lasciando la frase in sospeso

“… vai al diavolo Stiles, vacci e non tornare mai più” dice lei indicandomi la porta di ingresso che voleva che uscissi dalla sua abitazione

 

Senza esitare esco, mi dirigo verso la mia jeep, la vedo chiudere la porta e sperando che nessuno mi nota, tiro un pugno al finestrino della jeep, facendo rompere in mille pezzi il vetro, e sulle nocche fuoriusciva del sangue e la mano mi tremava.

 

All’improvviso sento qualcosa di freddo, guardo la mia mano… è ghiaccio, ho la mano congelata, ma come…?

Ripensando…

Ho congelato Lydia perché ero arrabbiato con lei, e ora come ora sono arrabbiato ancora sempre con lei, ma questa volta non ho scusanti.

Se centrasse con la rabbia? Il mio potere potrebbe essere collegato alla rabbia, così come il fuoco? Mi metto la mano buona tra i capelli e li scompiglio del tutto, tirando un calcio alla jeep facendomi male.

 

Dopo essermi calmato, salgo sulla jeep e mi dirigo a casa, quando arrivo, noto che c’è la Camaro di Derek,  Stefan non c’è invece, e nemmeno l’auto di mio padre.

Che vuole Derek da me? Vuole ancora litigare? Ne ho abbastanza di litigi…

 

Senza nemmeno salutarlo, mi dirigo verso la porta di casa, prendo le chiavi con la mano buona, dalla tasca dei jeans e apro la porta, Derek ovviamente mi segue, vuole qualcosa, ma non so che cosa

“smettila di ignorarmi Stiles, per favore” dice lui seguendomi di sopra

“che cosa hai fatto alla mano?” chiede “e perché zoppichi?” domanda lui ancora

Lo ignoro, prendo il kit di pronto soccorso e dopo aver pulito e disinfettato la ferita alla mano me la fascio e poi guardo il piede, non sta messo male, dovrebbe essere solamente gonfio, ma ci guarderò dopo

“vuoi prendermi a pugni anche te oggi?” chiedo

“scusa?” domanda non capendo

C’era ancora il segno rosso sulla guancia dello schiaffo di Lydia, si vedeva dallo specchio che avevo a parete nell’angolo della camera

Sospiro

Restiamo in silenzio per qualche secondo, poi si avvicina a me e fa segno di sederci sul letto, annuisco semplicemente, non ho più voglia di parlare

“che succede Stiles?” domanda lui

Esito nel dirlo

“ho raccontato tutta la verità a Lydia e mi ha tirato uno schiaffo, le ho detto che era meglio se non ci fossimo conosciuti” dico infine tutto un fiato

Lui sospira

“perché ti devi sempre cacciare in qualche guaio?” domanda sbuffando

“sono loro a cercare me” rispondo

“io… non mi sono nemmeno comportato bene neppure io, ma saperlo tutto così da persone che non siano te… è tutto difficile, ho bisogno che tu sia sincero con me, che mi racconti tutto…”
“… tu lo fai?” domando alzando lo sguardo per la prima volta verso di lui

Rimane sorpreso dalla mia domanda, poi nega, no, non lo faceva e non lo farà mai…

“sono solo il tuo compagno per via della tua natura di lupo e non perché sei tu ad amarmi” dico senza pensare alle conseguenze che come previsto, mi ritrovo sdraiato sul letto con sopra di lui furioso dalla rabbia

“dillo ancora una volta che io non ti amo, e giuro che t’ammazzo io” risponde lui puntandomi un dito contro di me

“io ti amo, razza di idiota, ti amo e tu lo devi capire, non puoi fare sempre così”

Faccio per rialzarmi e stare almeno seduto, ma vengo spintonato di nuovo sul letto da Derek

“non è la mia natura di lupo a volerti come compagno, sono io come essere umano a volerti amare, ad amarti, ti amo e ti amerò”

“mi ami Stiles?” chiede lui

“o ami quel ragazzo?” domanda

Eh? Chi è quel ragazzo?
lo guardo confuso

“il nuovo arrivato, quel Salvatore”

Geloso, Derek è di nuovo geloso, mi metto a ridere come non mai e lui mi guarda confuso della mia risposta

“tu sei pazzo, sei pazzo, io amo solamente te stupida idiota di un lupo mannaro, ti amo, e sai da quando ti amo? Da quando ti ho salvato quel giorno dalla piscina da quella lurida lucertola” dico alzandomi e tirandogli dei pugni sul petto cosa che a lui non dava fastidio ma alla mia mano ferita si invece

“ti amo da quel giorno, idiota, e da allora ti ho amato sempre di più, sei tutto ciò che mi rimane, sei la cosa più preziosa che io abbia, anche se litighiamo, ti amo, Derek Hale, io ti…” vengo fermando da un bacio improvvisato di Derek, mi bacia, e io lo ricambio, la sua bocca si muove in sincrono alla mia, le nostre lingue si toccano le une con le altre, si accarezzano e si trovano. Metto le mani sulle spalle di Derek e lui mi cinge la vita, quanto lo amo?!

Restiamo a baciarci per un po’ fino a quando non dobbiamo riprendere fiato.

Mi accoccolo contro di lui e mi stringe in un abbraccio. Credo che se fossi un gatto a quest’ora farei le fusa dalla felicità.

Restiamo così per un po’ di tempo, appoggia il mento sopra alla mia testa e sorrido.

“Perché dobbiamo sempre e tutti litigare tutte le volte?” chiedo a bassa voce sapendo che lui mi poteva sentire con il suo super udito da mannaro

“perché è la vita, se non c’è tutto questo, noi… non saremmo forti, non ci saremmo trovati, non… se non facciamo delle azioni, e a quelle azioni portano delle conseguenze, magari a quest’ora non eravamo, così, abbracciati l’un l’altro, se non avessi detto quelle cose a Lydia, a quest’ora non ti ritroveresti con una mano fasciata e una gamba zoppicante” dice lui per poi sbuffare

“Der?” lo chiamo

“uhm…?”

“voglio stare da solo…” dico

Mi guarda confuso

“voglio stare da solo questa sera, ti prego” dico ancora

“lo hai detto tu stesso, no? Prima, se facciamo delle azioni che portano ad altri avvenimenti e se ne facciamo altre ne portano ad altre… e io voglio stare da solo ora, e non mi importa delle conseguenze” dico guardandolo in volto

Lui annuisce

“però… sappi che ti amo, qualunque cosa essa possa succedere” lascio finire la frase così

“ti amo anche io” dice lui annuendo semplicemente per poi uscire dalla finestra della camera

 

 

Nel frattempo che rimasi da solo, faccio la doccia, poi finisco di studiare matematica e filosofia, infine preparo la cena, anche se c’è ne un quintale.

Nel frattempo s’è fatta sera, e sono le otto, sento bussare alla porta di casa, vado ad aprire e mi ritrovo Scott davanti, sconvolto.

Mi faccio da parte e lui entra

“che… che cosa è successo?” domando guardandolo

Ha i capelli scompigliati e gli occhi rossi dal pianto, i vestiti stropicciati e un occhio viola, coperto da un enorme livido, cosa che sparirà entro la serata

“Liam mi ha detto che sua madre lo vuole a Bruxelles, quando è tornato a casa c’era anche Isaac, e lui mi ha tirato un pugno ed abbiamo incominciato a fare a botte, poi è arrivata mia madre e per sbaglio le ho tirato un pugno, volevo colpire Isaac e non lei” mi dice spiegando la situazione “poi me ne sono andato di casa senza dire niente a nessuno”

“ah…e Isaac ha detto che mi ama”

Rimango basito, poi mi guarda e guarda la guancia ancora rossa

“ho detto a Lydia tutta la verità, dei Salvatore, di noi due, dei poteri, di Derek, le ho detto che preferivo non conoscerla” sbuffo la sua faccia è confuso molto.

Ci andiamo a sedere sul divano, come ai vecchi tempi a contemplare il televisore spento.

“vorrei non essere un mannaro” dice lui

“se non fossi un mannaro, non avresti conosciuto tutti gli altri…” rispondo

“avresti? Avremmo…” dice lasciando la frase in sospeso guardandomi

“ci sei in mezzo anche a te” dice

“e se non volessi esserci in mezzo?” chiedo girandomi verso di lui

“se non volessi più essere parte di tutto questo?” domando ancora

“che vuoi dire? Non puoi non farne più parte…”

“voglio dire che finita tutta questa storia, me ne andrò via” dico alzandomi dal divano e incominciando a girare avanti ed indietro

“via? E dove?” chiede lui alzandosi a sua volta

“lontano, da questa città, voglio non essere immischiato alla magia per qualche tempo”
“per quanto?” domanda Scott

“a New York o a Londra, non ne ho idea per quanto tempo…” rispondo

“quando avremo levato la triscele, me ne andrò via, non voglio che ogni mese si ripeta sempre la solita e stessa situazione, sempre che litighiamo o sempre che succeda qualcosa di nuovo” dico

“mi andava bene la solita vecchia vita” confido

Mi guarda

“e per farlo devi andartene via?”
annuisco

“anche tu?” domanda

Liam, è vero!

Mi guarda. Non so che cosa dire e lui fa per andarsene di casa.

“SCOTT, aspetta!” dico fermandolo per un polso, non mi guarda nemmeno più in faccia

“ti prego Scott, ritornerò, ma non so quando… ma lo farò, e…”
“sta zitto”

“cosa?”

“sta zitto, Stiles, per favore”

“in questo momento tu hai paura di me”

“non usare l’empatia su di me”
“non ci posso fare niente”

“e non mentire” dice lui

“sei agitato e hai paura di me”
“Scott…”

Lui toglie la presa dal mio braccio e poi si volta, sta cercando di non trattenersi dal piangere

“sono stufo” dice infine uscendo di casa Stilinski

Vedo la porta chiudersi e poi quando esce, dopo qualche minuto tiro un calcio al primo mobile che c’è li facendo cadere tutto, compreso una fotografia di me e Scott, il vetro rotto e la foto ritraeva me e Scott abbracciati durante una vacanza con Melissa e papà. Vedo un pezzo di vetro, affilato, quindi non pensando le conseguenze lo porto verso il polso…

 

 

*Sceriffo Stilinski

 

Scendo dall’auto che ho parcheggiato nel vialetto di casa mia, vedo le luci accese, vuol dire che Stiles è ancora sveglio.

Prendo le chiavi di casa, ma faccio per metterle, ma la porta è ancora aperta, appoggio le chiavi su un mobile che sta nell’ingresso e quindi poi mi tolgo la giacca dello sceriffo della città e vedo che c’è la luce accesa in salotto, mi dirigo verso il salotto e vedo che non c’è nessuno, ma quando faccio per andare in cucina, vedo mio figlio accovacciato per terra, con degli oggetti sparsi per terra e privo di sensi.

“STILES!” urlo

Gli prendo la testa, lo faccio per alzarlo, cerco di svegliarlo, ma niente.

Vedo però che dal braccio fuoriesce del sangue e noto che c’è anche un pezzo di vetro accanto al braccio, che diamine voleva fare? Ammazzarsi?

Prendo il telefono e chiamo subito Melissa, dopo tre squilli risponde con voce assonnata

“pronto?”
“scusa Melissa, se ti chiamo ora, ma devi venire subito a casa mia…”
“che succede?” domanda lei

“Stiles… è svenuto e ha bisogno di aiuto, ti prego vieni subito…”
“arrivo immediatamente”
“grazie” rispondo terminando la chiamata

 

Stiles, che cosa ti succede? Vado in bagno e prendo il kit di pronto soccorso, vedo che è già stato usato recentemente, mancano delle cose, torno di sotto e vedo che ha un braccio fasciato.

Fortuna respira ancora, altrimenti non saprei che fare, senza Stiles la mia vita è un inferno.

Cerco di disinfettare la ferita, che ha sul braccio quando pochi minuti dopo sento bussare alla porta di casa, grido un avanti e vedo Melissa con addosso il pigiama e una giacca

“John?”

“in salotto” rispondo

Ho appoggiato Stiles sul divano, non si è ancora svegliato

“Che cosa è successo?” chiede guardandosi in giro

“non lo so” rispondo solamente guardandolo

“è strano in questo periodo, ma non so che cosa abbia” dico solamente

 “è ferito?”

“si, ha usato un pezzo di vetro di una fotografia” dico prendendo il vetro dentro ad un fazzoletto di carta

“si… si è tagliato?” chiede titubante

Annuisco

“disinfettato?”
“si, ho messo una benda, ma non credo basti”
la vedo togliere la benda dal braccio ferito di mio figlio, e poi la vedo sbiancare, vedendo il taglio profondo che si è procurato

“bisogna metterci dei punti”

“lo puoi fare? Non mi va di portarlo in ospedale”
“si, si lo faccio”
“dobbiamo solo svegliarlo, è la prima volta che fa così?”
“non ne ho idea” rispondo guardandolo nuovamente

“Scott? Ne sa qualcosa?” domando

“non credo, non da quando hanno litigato”
“credi sia per questo?” chiedo

“forse, non ne ho idea, dobbiamo chiederlo appena si sveglia”
 

Sentiamo una suoneria di qualche telefono suonare, nel frattempo Melissa ha incominciato a mettere dei punti sul braccio di mio figlio, mi guardo intorno e vedo il cellulare di Stiles sul tavolo, quello davanti alla televisione, guardo chi è a chiamarlo sul display e compare la scritta “Derek Hale”, schiaccio il pulsante di avvio chiamato e sento la sua voce

“pronto? Stiles?”

“non sono Stiles” dico

“Sceriffo? E’ lei?” chiede confuso

“si, sono io.” Dico guardando Stiles e poi Melissa che mi guarda annuendo

“devi venire subito qui per favore” dico infine

So che è da poco che si frequentano quei due, e a me sta più che bene, non ne abbiamo mai parlato apertamente, ma so che si amano anche se litigano

“che cosa è successo?” lo sento domandare preoccupato

“vieni ora, lo vedrai, non sta bene” dico solamente

 

 

Aggancio la chiamata e appoggio il cellulare sul tavolo, dove era prima.

“Ecco, ho finito” dice lei mettendogli una benda

“bisogna cambiarla due volte al giorno, finché non guarisce” dice solamente

Annuisco

Mi siedo per terra di fianco al divano

“Non so come farei senza di te, Melissa”

Lei sorride e mette apposto tutta la roba che ha usato

“non capisco il motivo di tale gesto”

“dobbiamo chiamare Scott”
“no, non serve… non voglio…”
“non dirglielo, per favore”
annuisce

Sentiamo la porta di casa aprirsi e poi sbatterla ed entrare in cucina Derek, vede Stiles sdraiato per terra e poi il kit di pronto soccorso e Melissa con le mani sporche di sangue

“che cosa cavolo è successo?” chiede lui

 

Gli raccontiamo quello che è successo poco fa, e rimane sconvolto, dicendo che Stile gli ha chiesto di lasciarlo solo questa sera. Poi dice che forse ha litigato anche Scott, essendo che ha ricevuto una sua chiamata.

Si siede di fianco a Stiles

“posso… posso stare qui?” chiede lui guardandolo mentre lo accarezzava

Annuisco solamente

“ti dispiace se uso la camera per gli ospiti?” chiede Melissa

“no, puoi dormire qui” rispondo

Mi ringrazia e sale di sopra

“Stiles…” sento bisbigliare Derek cercandolo di svegliarlo

“credo che non andrò a lavorare oggi” dico alzandomi

“vado a farmi una dormita, se succede qualcosa me lo dici per favore?” chiedo guardando Hale che annuisce

Faccio per andarmene e poi lui mi chiama

“Signor Stilinksi?”

“chiamami John”
lui annuisce “grazie per avermi chiamato, se vuole io…”
posso rendere più breve il suo male

“no, no, grazie”

“credo che non voglia” dico riferendomi a mio figlio

 

 

 

 

 

 

 

 

*Derek

 

Perché cavolo lo ha fatto? Che cosa ha? Non si vuole aprire con nessuno! E poi perché sento l’odore di Scott qua dentro? E quella sua telefonata che ho ricevuto poche ore prima che significa? Non ci capisco più niente. Sento mugugnare qualcosa dopo tre ore che sono qui, Stiles si sta svegliando.

Lo vedo aprire lentamente gli occhi

“D-d…”

Vado in cucina a prendergli un bicchiere di acqua fredda e poi gliela passo cercando di farlo alzare un po’ per farlo bere, cosa che finisce l’acqua nel bicchiere, finito tengo il bicchiere in mano

“Derek?” chiede

“si, sono qui…” dico accarezzandolo

“cos-cosa?”

“tuo padre ti ha trovato svenuto a terra, perché lo hai fatto?” chiedo subito

Lo vedo abbassarsi gli occhi e poi si passa una mano su di essi notando che è fasciato il braccio

Se ne sta zitto. Non vuole dirmelo

“ora dormi, ne riparleremo domani…” dico lasciando la frase in sospeso

“ti… ti ritrovo qui?” chiede facendo fatica a parlare

“si, mi ritroverai qui” dico solamente

 

Aspetto che si addormenta e intanto mi dirigo verso la sua camera da letto in cerca di qualcosa che mi possa dare una mano a capire che cosa ha in quella zucca il mio compagno e cercarlo di aiutarlo.

Ora come ora non ho niente che mi permette di sapere che cosa abbia. Arrivo davanti alla porta della sua camera e senza bussare, tanto non c’è ne bisogno, apro la porta e la richiudo, accendo la luce che l’interruttore sta vicino alla porta.

 

Sembra tutto in ordine. Mi dirigo verso l’armadio, lo apro e vedo che anche questo è in ordine, controllo dentro se c’è qualcosa che mi possa aiutare ma niente, vedo appeso alle ante dell’armadio che ci sono delle foto di Scott e Stiles di quando erano piccoli e di quelli che sembrerebbero i fratelli Salvatore. Con loro, potrebbe avere un amicizia come quella di Scott, ma perché Scott sembra non conoscerli? Che cosa è successo prima di incontrare tutti noi?

Chiudo le ante dell’armadio e poi mi dirigo verso la scrivania, in ordine anche quello, vedo che c’è il portatile su di esso. Non mi azzardo ad andare a curiosare tra la sua cronologia.

Vedo che c’è una libreria, con molti libri di scuola e non, poi c’è una fila di cd e di dvd e di dischi quelli che usavano ascoltare una volta.

Torno indietro, e un asse del legno fa rumore, non ci bado, decido poi di andare verso il bagno e noto che è tutto pulito anche qui… ma è fissato con l’ordine? Apro lo specchio dell’armadio che c’è un mobiletto dentro, ci sono delle medicine, ci sono solamente quelle che usano tutti, richiudo lo specchietto e quindi poi esco dal bagno e mi siedo sul letto, l’asse del pavimento fa rumore.

Ora come ora, sono curioso, quindi mi accovaccio per terra e vedo che solo quell’asse fa rumore, quindi cerco di sollevarla e dentro noto che ci sono moltissime cose: fotografie, lettere, fogli pieni di scritti di qualcosa in una lingua che non so decifrare, poi c’è anche qualcosa che mi attira attenzione: una foto… la prendo in mano e la osservo ci sono due Stiles identici di quattordici anni, il luogo non so dove sia, prendo il cellulare e ci faccio una foto, da quando Stiles ha una persona identica a lui? Qualcuno sa della esistenza di questo ragazzo? Poi vedo che c’è una cartella ingiallita.

La prendo e vedo il nome sopra:

 

cartella clinica del paziente Miecyslaw John Stilinski

 

documenti di adozione di Miecyslaw John Stilinksi e di Alexander Simpson

 

rimango basito… Stiles è stato adottato? Oppure no? Chi è Alexander Simpson? Faccio una foto anche a questi documenti e li rimetto al proprio posto, non bado molto alle altre cose, sono scioccato di quello che ho trovato.  Mi siedo sopra all’asse di legno e sospiro. Cosa mi sta nascondendo Stiles? Che cosa succede? Lo devo scoprire…

 

Chiudo la porta della stanza di Stiles, faccio per uscire e poi mi dirigo al piano di sotto, dove vedo che dorme ancora profondamente.

Mi siedo sulla sedia che è li vicino e mi metto ad osservarlo e ripenso a quello che ho trovato nella sua stanza, perché le ha nascoste? Perché nascondi tutto?

 

 

 

*Sceriffo Stilinksi

 

Vado al piano di sotto, sento un buon profumino e sentire parlare con qualcuno. Quello che è successo ieri sera, non si dovrà mai più ripetere. Stiles lo ha già fatto parecchie volte, prima di conoscere Derek ed il resto dei suoi “amici” per cosi dire a quanto pare ha litigato sia con Scott che con loro. Vedo Stiles seduto sul divano a parlottare fittamente con Derek, nemmeno si accorgono di me, ma son contento che si sia svegliato, ora dovrò farmi spiegare il motivo di questo gesto.

Derek mi vede e mi saluta e saluto entrambi, mio figlio diventa improvvisamente silenzioso.

Sospiro e poi mi siedo accanto a lui

“scusa…” dice solamente lasciando la frase in sospeso e bisbigliandolo

“non farlo mai più… ti prego”

“Derek sa tutto, papà…” dice lui

Tutto cosa?!
“sa di Alex e di Stefan”  risponde lui guardandomi

Guardo Derek e lo vedo annuire

“ho trovato delle foto e i documenti sotto un asse di legno questa notte”

“oh, ecco cosa erano quei rumore” rispondo
“quindi… sai tutto?” domando

“si”

Ho preso con me Stiles, quando aveva nemmeno un anno. C’era una lettera con lui, diceva di prendersene cura e che un conto in banca a nome Salvatore era aperto per lui e che potevo prendere i soldi quando ne avevamo bisogno. Poi ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che esistono solamente due Salvatore: Stefan e Damon, per l’appunto.

Ho incontrato Stefan, scoprendo che lui è un vampiro, si so che Derek e gli altri amici di mio figlio sono dei mannari, è solamente un ragazzo di diciassette anni per la legge, ma ne ha molti in più.

Stefan mi ha parlato di Zach, dicendo che suo nipote, ha dovuto dare via Stiles, Alex ed un altro bambino perché non poteva permettersi che crescessero nella loro famiglia, anche per via di Damon che li potrebbe uccidere.

Quindi ha pensato di darli in adozione, Stefan ha portato qui Stiles, e quindi Claudia ed io c’è ne siamo presi cura come se fosse nostro figlio, non ho mai usato i soldi in banca dei Salvatore. Stiles ha incominciato a farsi delle domande, del tipo perché non ti assomiglio, o cose del genere quando aveva otto anni, poi Stefan era di passaggio e lo ha visto e si sono conosciuti. Stefan ha rivelato la verità a Stiles, tralasciando che è un vampiro e quindi nemmeno tre anni fa, ha incominciato a cercare i suoi fratelli: ha scoperto che uno di loro si chiama Alexander House, ed è ricoverato a Eichen House, non ha specificato quale motivo, e che da quando lo ha scoperto ogni tanto lo va a trovare, è rimasto sorpreso nel sapere che sono uguali identici, questo non lo ha mai rivelato a nessuno che ha dei fratelli.

Poi ha scoperto che ha una sorella maggiore, non vuole dire come si chiama per non metterla in pericolo da eventuali lupi mannari o vampiri e poi ha un altro fratello gemello che deve scoprire chi sia…

 

“Stiles?” lo chiamo

“perché lo hai fatto questa volta?” chiedo riferendomi alla sera precedente

“non mi va di parlarne” dice lui alzandosi dal divano ma per poi ricadere nuovamente su di esso

“sta seduto, sei ancora debole” dice Melissa entrando in salotto con qualcosa in mano

Allora era lei che cucinava

“ho chiesto a Scott se veniva qui per colazione…”
al nome di Scott, mio figlio si irrigidisce

“…ma ha detto che sta a casa” dice solamente

“se hai qualche problema con mio figlio, cercate di risolverli per favore, non voglio che vada ancora avanti per molto questa situazione” dice Melissa dando qualcosa a Stiles

“caffè?”

“the, niente caffè” lo sentiamo sbuffare

“ e prendi queste” dice dandogli un bicchiere d’acqua con delle medicine

“non lavorate?” domanda secco bevendosi il tea che me ne ha passato uno anche a me e Derek, Melissa

“sto a casa oggi” rispondo

“cosa?” domanda lui scettico e sorpreso e poi sbuffa e se ne va di sopra

“STILES” lo richiama Derek

 

Derek va di sopra seguendolo, poi sentiamo sbattere la porta della stanza

Guardo Melissa ed è preoccupata

“sono preoccupata per Stiles…” dice lei guardando le scale

“lo sono anche io, e si, so che dobbiamo fare qualcosa… ma ora come ora…”
“non te la senti?”

Annuisco

“uno psicologo?”

“non funzionerebbe…”
sentiamo bussare, mi alzo e vado ad aprire, poi vedo una ragazza con pelle scura e con capelli ed occhi scuri, poi Stefan

“John, scusa per l’ora, ma dobbiamo vedere Stiles, è importante”

Guardo la ragazza

“ehm… lei è Bonnie Bennett” dice presentandomela

“lo puoi trovare in camera sua…” dico facendo per farlo passare

“ah ehm… non è solo” rispondo ancora

Lo vedo annuire

“si, lo so” dice solamente

Forse sente quello che dicono

 

 

 

*Stefan

 

Bonnie ed io abbiamo trovato molto probabilmente il modo per eliminare la triscele dai ragazzi. Ora stiamo salendo in camera sua. Sentiamo delle voci parlare o litigare, e poi sento qualcuno uscire dalla finestra.

Busso alla porta e vedo Stiles che la apre

“Che ci fate qua?” domanda lui

“Abbiamo trovato il modo di eliminare la triscele” annuncio

Ci fa entrare dentro e richiude la porta

“che hai fatto alle braccia?” domando guardando le bende

“niente” risponde velocemente

Guardo Bonnie

“ehm… ti ricordi il nome della strega che vi ha fatto l’incantesimo?”
“si, è una certa Chamberlain, perché?”
“è uguale identica a Hailey?” chiede Bonnie

Annuisco

“che significa?”
“credo che ci sia qualche legame di parentela… serve ritrovare questa Faye…”
“dove vive?” domando a mio nipote

“a Chance Harbor, a Whasington… ma perché?” chiede confuso

“perché la nonna di Chamberlain ha provocato il marchio… lei è l’unica che può toglierlo…”

“solo un componente della famiglia Chamberlain può farlo…” dico informandolo

“come facciamo a contattarla?”
“questo c’è lo dovevi dire te…” dice Bonnie lasciando la frase in sospeso

“però posso fare un incantesimo di locazione…”
sentiamo un bip di un messaggio, è il mio cellulare

 

Damon à Stefan

 

Ho trovato la strega, dice che sta con il liceo della sua città…

 

“non serve, Damon ha trova la strega…”

“strano… può averla scambiata con Hailey”

“non credo…” dico lasciando la frase in sospeso

Poi il cellulare di Bonnie, suona ed è un messaggio di Caroline.

“Devo andare da Caroline…” dice lei

 

Dopo averla salutata, sto un po’ con Stiles.


“Che cosa hai fatto alle braccia”
“ieri ho litigato con Scott…” incomincia a dire

“… quando è andato via ho tirato un calcio ad un mobile, e raccogliendo le cose cadute per terra, ho visto il pezzo di vetro della fotografia e…”
“…ti sei tagliato…” dico lasciando la frase in sospeso e lo vedo annuire

“papà non lo sa” risponde

“vuoi un po’ del mio sangue?” chiedo porgendogli il polso

“no, guariranno da sole”
“rimarranno le cicatrici”
“lo so”

“zio Stefan, per favore…” dice lui lasciando la frase in sospeso

“d’accordo, ma se ti servisse”
lo vedo annuire

“il resto tutto okay?”
“ti sembra che vada tutto bene?” chiede schettico
“dovrei esserci io al posto di Alex”

“non dirlo nemmeno” dico riferendomi all’altro mio nipote

“è li per essere al sicuro da Damon, se uscirebbe lo ammazzerebbe”

“lo so… mi fa solo strano, ancora”
“se solo sapesse di lei…”
“farà una brutta fine, ho saputo che verrà qui per i campionati di nuoto del suo college”
“tornerò a scuola lunedi…” dice lui

“è troppo che non ci vengo”
“devo chiedere a Bonnie di farti un incantesimo per far dimenticare tutto a tutti?”
“non serve… starò sulla bocca della gente per un po’, ma poi passerà…”
“rivedrai tutti i tuoi amici”
“amici?” domanda scettico

“quali amici?” chiede ancora

“Stiles, per favore…”
annuisce

“sappi che lunedì ci saremmo anche noi a scuola e ti verremmo a prendere”
“come vuoi”

“sei il mio unico legame con la mia famiglia Stefan”

“ci sono anche i tuoi fratelli”
“Alex? Non credo che lui la pensi esattamente come me”
“ma Sarah si…” rispondo io lasciando la frase in sospeso

Sarah Nelson, è la figlia terzogenita di Zach, ho fatto in modo che cambiasse cognome e vita e le ho dato un conto in banca così come tutti gli altri figli di Zach. Non volevo che facessero parte della vita del soprannaturale.

“Che fai oggi?” domanda

“Oltre ad andare a cercare di avere informazioni dalla strega, credo che devo andare a Los Angeles con Caroline, vuole andare a fare compere e vuole me” dico sospirando

Lo vedo sorridere

“vorresti occupare delle bambine?”
“io… non credo sia il momento… se… se mi fanno arrabbiare, congelo le cose…”

Lo guardo confuso

“ogni volta che mi arrabbio o che qualcuno mi fa arrabbiare congelo tutto”
“non voglio avere questo genere di potere…” dice lasciando la frase in sospeso

Annuisco e gli dico che nemmeno io volevo essere un vampiro, ma Katherine mi ha trasformato quindi…

“Stiles? Se hai bisogno di sfogarti o qualsiasi altra cosa del genere, sappi che puoi contare su di me” dico guardandolo negli occhi

“si” risponde

“devo andare, ci vediamo stasera?” domando

Lui annuisce

“tu cosa fai?”
“devo andare da Derek… poi vado da Alex, è da un po’ che non ci vado, e poi credo che dovrò andare a chiedere scusa a Scott…” dice

“beh… prevedo una giornata movimentata”
faccio per andarmene poi lui mi chiama

“zio Stefan?” chiede

“non dire a nessuno della nostra parentela…”
“non lo sanno nemmeno i miei amici… nemmeno Damon lo sa”

Lo vedo annuire

“ci vediamo” dico lasciando la stanza di Stiles

 

Quando scendo vedo John seduto sul divano

“Stefan, vai via?”

“si, devo aiutare Caroline con le bambine” dico io guardandolo

“anche lei è come te?”

“si” rispondo solamente “e le bambine?”
“sono mezze streghe e mezze esseri umani… perché?”

“niente, per sapere…” dice lui per continuare “…Stiles?” chiede

“è di sopra… si è calmato un po’… mi ha detto che ha litigato nuovamente con Scott”
“quindi è per questo che si è…?”
annuisco

“devo andare John, grazie per l’ospitalità… ci vediamo stasera”
“grazie a te Stefan” dice lui guardandomi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*Scott

 

Poco fa è arrivato Derek è arrabbiato ed incazzato, ha detto che Stiles si è ferito un'altra volta, per colpa mia. Non doveva succedere più, ha detto, ma ha mentito, mi ha mentito. E questo è per colpa mia. Derek è ancora qua, sta cercando di calmarsi è a casa mia e ci sono anche Liam e Isaac che sono sconvolti da quello che ha raccontato Derek. Mia madre dice che un po’ si è ripreso ma non del tutto. Ho chiamato le ragazze poco fa dicendo che sarebbero arrivate, anche se Lydia è un po’ titubante riguardo all’argomento.

Ma dobbiamo fare qualcosa.

Ha detto che Stefan Salvatore è stato di nuovo in casa sua, ma non so come faccia a conoscerli e John ne sembra contento che stia con suo figlio.

In questo momento sono seduto sulle scale di casa mia, Derek sta andando avanti ed indietro, Liam invece sta guardando fuori dalla finestra e Isaac sta cercando di intrattenersi studiando o qualcosa del genere.

Sposto lo sguardo su di Liam, non abbiamo ancora chiarito l’altra sera… non sopporto queste situazioni… le odio.

Fin da quando siamo bambini cerchiamo di non litigare, ma quando siamo adulti vediamo il mondo in maniera differente. Oggi dobbiamo andare a casa Salvatore, abbiamo saltato un giorno di scuola per questo… credo che nascondo altro. E ne voglio sapere qualcosa di più.

 

*Isaac

 

Guardo Scott da dietro il libro di chimica, che guarda Liam. Mi da fastidio questa situazione, lui lo può toccare mentre io no. Lo può baciare mentre io no. Guardo Derek è incazzato e nervoso. Fra poco dovrebbero arrivare le ragazze. Lydia ha discusso nuovamente con Stiles, Malia e Kira sono andate a cercare di farla provare a venire qua.

Ma credo che sia impossibile… credo che Stiles è l’unico che può tenere unito questo gruppo. Anche se ci siamo comportati così i mesi precedenti, credo che ognuno di noi stia cercando di fare la sua parte, anche se io non la sto ancora facendo, credo che Scott e Stiles siano tornati amici o qualcosa del genere ma non vogliono dirlo. Ho paura di quello che succederà in futuro… dobbiamo fare qualcosa ma che cosa? Oggi dobbiamo andare a casa dei Salvatore è per questo che aspettiamo le ragazze…

 

*Liam

Guardo fuori dalla finestra, sento lo sguardo del mio fidanzato? Posso ancora chiamarlo così? Addosso a me, e poi anche quello di Isaac, Derek è incazzato con tutti oggi. Io a Bruxelles non ci voglio andare, voglio stare con Scott. Chiamerò mamma e lo dirò.

Glielo devo dire a Scott ma come? Guardo fuori e vedo che sta arrivando l’auto di Malia, dentro c’è solo Kira, allora non sono riuscite a farla venire… abbiamo deciso che andiamo tutti quanti a casa dei Salvatore.

Sentiamo bussare alla porta di casa McCall, Scott va ad aprire e vede le ragazze senza la presenza di Lydia quindi sbuffa e le fa accomodare dentro.

 

 

 

Continua…

 

 

 

SN:

 

Dinanzi tutto ringrazio Desina_l e Samantha d che hanno continuato a recensire fino adesso. Ringrazio solamente anche le 20 persone che hanno messo la storia nelle seguite, le 8 preferite e l’1 ricordate. Spero di avere qualche vostro parere, e accetto recensione di qualsiasi tipo.

Al prossimo capitolo.

SN.                                                                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Melinda Hastings