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Autore: harrypotter_vita    25/07/2017    4 recensioni
I genitori di Hermione sono morti in modo misterioso durante la battaglia in cui Voldemort è stato sconfitto.
Lei non riesce più a riprendersi dal trauma e i suoi amici non capiscono più cosa fare.
Ma un giorno, durante la festa di Halloween, Hermione e Ron cadranno vittima di un incantesimo sconosciuto e si ritroveranno l'uno nel corpo dell'altro.
Si ritrovano a pensare: è tutto un complotto? Ci sono delle ragioni per cui accadono così tante cose particolari in poco tempo o è solo casualità? O forse c'è qualcuno dietro a tutto questo?
Genere: Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 1


SBAAAAM!!!!!!!!

Ecco, neanche iniziato il 1° giorno di scuola, ancora prima di essere salita sul treno, era andata a sbattere contro qualcosa o qualcuno.

Hermione fece una caduta epica sopra quella persona/cosa, facendosi anche male alle ginocchia e ai polsi. Quando riaprì gli occhi, frustrata e incazzata, si accorse di essere distesa sul petto di un ragazzo che non le sembrava di aver mai visto, il che era strano, a guardarlo doveva essere quasi dell'ultimo anno, eppure come poteva non aver mai visto un ragazzo così alto in tutti quegli anni?

Si rialzò, pronta a porgere le sue scuse, quando il ragazzo aprì degli splendidi occhi azzurri e le parlò: - Herm?! -

Ron?!

La ragazza spalancò gli occhi e si rimise apposto gli occhiali, era abbastanza scioccata, non poteva essere Ron quello e, sopratutto, Harry dov'era?

- Non ti avevo riconosciuta! Vieni qui Hermione! - E la strinse in un enorme e goffo abbraccio. Sì, era Ron. Evidentemente, deve aver fatto una faccia strana, anche perchè il Weasley la guardò in modo strano. - Stai bene Hermione? Come mai hai gli occhia... -

- HERMIONE! - Un altro ragazzo che non riconobbe, spuntò dietro da una colonna come se fosse qualche agente segreto o qualcosa del genere e la abbracciò. Poi capì, era Harry.

- Ciao ragazzi -. E in quel momento capì quanto la sua voce e il suo aspetto, rispecchiassero tutto ciò che aveva passato quell'estate.

Era gobba ormai, con un carico di roba da portare in treno, di più rispetto agli anni passati. Aveva di sicuro le occhiaie e i capelli spettinati, ma la cosa che si intravedeva di più era quel suo tono spento nella voce, roca e triste, lei che aveva sempre la risposta a qualsiasi problema, ora ne aveva trovato un altro che non si poteva risolvere con il sapere o la conoscenza.

E questo la spaventava, quando si ritrovava davanti a cose sconosciute, senza che ci fosse una risposta scritta e chiara, o un ragionamento logico, lei andava in palla e sentiva la paura assalirla.

Passò qualche attimo di silenzio in cui potè osservare i due ragazzi: erano entrambi più alti, Ron aveva cambiato la tonalità di azzurro nei suoi occhi, facendoli diventare azzurro-cielo, i capelli erano ancora più rossi e spettinati, che gli donavano una certa aria sexy alla quale Hermione non aveva mai fatto caso. Sembrava anche molto meno impacciato e più sicuro di sè rispetto agli anni passati.

- È successo qualcosa Hermione? - Le chiese Harry preoccupato. Si vedeva così tanto lo sguardo triste e stressato che ormai si portava in giro da mesi?

- Qualunque cosa sia successa, ci penseremo dopo -. Disse Ron. Hermione lo ringraziò mentalmente e si chiese quando fosse diventato così premuroso, o forse gli importava solo di non perdere il treno. In ogni caso, non avrebbe raccontato loro cos'era successo in quei tempi e perchè fosse sparita così all'improvviso.

- HARRYYYYYYY!!!!!!!!!!! - Una voce maschile molto acuta urlò il nome del suo amico, la ragazza si guardò intorno per poi vedere un ragazzo biondo catapultarsi nelle braccia di Harry. All'inizio Hermione non lo riconobbe, ma quando lo fece, quasi svenne.

- Draco? - Harry prese in braccio il Malfoy e lo abbracciò.

Draco?! Draco Malofy?! Hermione non poteva crederci, non avrebbe mai immaginato quel ragazzo così in sintonia con i propri amici; e poi perchè le sembrava così... Gay?

- Ma che è successo? - Chiese.

- Sono successe tante cose quest'estate -. Disse Ron posandole una mano sulla spalla in modo affettuoso. - In poche parole Lucius era contenta di poter dare una moglie a Draco che gli facesse un buon pargolo e che portasse avanti il nome della famiglia. Ecco, adesso non è più tanto felice visto che dovrà cambiare il sesso della sposa -.

Sgranò gli occhi. Draco gay? Dopo questa notizia si preannunciava un anno molto interessante, forse un anno pieno di cambiamenti che poteva dare uno strappo alla sua vita. Le serviva davvero uno strappo, un cambiamento, qualcosa che la potesse aiutare.

- Ginny? -

- Ora è felicemente single -. Sospirò Ron. - A proposito, dove sei stata tutta l'estate? -

Hermione venne salvata da un uomo che gridò: - IN CARROZZAAAAAA! -

Non aveva alcuna voglia di rispondere non sapeva neanche il perchè, visto che probabilmente i suoi amici erano gli unici a poterla aiutare. Ma quello che le era successo quell'estate l'aveva uccisa dentro.

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Era un semplice pomeriggio di giugno, piuttosto caldo ma con un vento fresco che stava scompigliando i capelli alla ragazza in coda per prendere i biglietti del treno.

Quel giorno, non molti babbani avevano deciso di usare il suo mezzo di trasporto, quindi la coda fu veloce e riuscì a sedersi dove voleva sopra al veicolo.

Mentre il treno partiva, cominciò a farsi nuvoloso, il che era normale in Inghilterra, purtroppo. (per chi non lo sapesse, il tempo, in Inghilterra, varia molto spesso, solitamente è più freddo e più piovoso, ma anche in una giornata di sole possono arrivare temporali improvvisi a distanza di dieci minuti).

La ragazza guardò la campagna susseguirsi intorno a lei, si passò dai campi di grano che circondavano la casa dei Weasley, a foreste immense che sembravano grondare di pericoli (le era anche sembrato di vedere qualche hobbit dentro in quei cespugli, ma non so perché sto qui a raccontarvelo).

Poi cominciò a vedere in lontananza delle montagne, e allora capì di essere arrivata.

Non vedeva l'ora di rivedere i suoi genitori, l'ultima volta che li aveva sentiti era stato il giorno prima di andare a quella festa dei Weasley dove poi c'era stato quell'attacco dei Mangiamorte, quando aveva loro cancellato la memoria.

Dovevano essere molto preoccupati, non l'avevano più sentita né vista, né avuto più notizie di lei. Doveva raccontare loro di tutta la sua esperienza, gli Horcrux, i giorni in cui avevano vissuto in una tenda (suo padre sarebbe stata fiera di lei), Bellatrix, il Malfoy Manor, la Battaglia di Hogwarts, il sacrificio di Harry, la Gringott, la sconfitta di Voldemort.

Un sorriso le illuminò le labbra mentre scendeva dal treno.

Controllò il cielo per capire se era meglio prendere un pulman o farsela a piedi, ma dai tuoni che sentì decise di optare per la prima opzione. Prese un pulman e purtroppo si ritrovò seduta vicino a un uomo (che poteva essere anche bello), ma puzzava in modo incredibile. Insomma, i deodoranti esistevano da decenni, perché CeRTa GeNTe NoN lo sAPevA aNCorA uSaRe?

Dopo pochi minuti arrivò alla sua fermata. Scese di corsa, super contenta di rivedere i suoi genitori. Già si aspettava sua amdre accoglierla con una bella cioccolata calda mentre suo padre voleva sapere tutto sulle tecniche del camping.

Con questo pensiero felice corse verso casa sua, ma purtroppo cominciò a piovere. Non se ne curò, corse ancora più veloce e cominciò a vedere casa sua in lontananza.

Man mano che si avvicinava, cominciò a capire che qualcosa non andava. Perché c'erano un mucchio di macerie? Dov'era casa sua?

Arrivata davanti al punto in cui un tempo c'era la sua casa, la sua famiglia, i suoi ricordi e la sua infanzia... Trovò tutto distrutto.

Un rombo più forte fece aumentare la pioggia ed Hermione si ritrovò ancora più zuppa.

Cos'era successo?

Dov'era casa?

La sua casa?

Intorno a lei, tutto sembrava distrutto e fumante, era scoppiato un incendio?

No. Era stato qualcuno.

Hermione strinse i pugni, mentre una lacrima le rigava la guancia.

Calciò una maceria che andò a schiantarsi qualche metro più in là.

Doveva aspettarselo, stupida, stupida. Non era bastato cancellare la memoria ai suoi genitori, avrebbe dovuto nasconderli, lei aveva programmato la loro memoria in modo tale che tornassero dall'Australia proprio in quei giorni, per risparmiarsi la ricerca.

Ma, evidentemente, finchè lei aveva ancora la memoria, qualcuno avrebbe potuto guardare dentro i suoi ricordi. Improvvisamente si ricordò quando ciò doveva essere successo: al Malfoy Manor, durante la tortura da parte di Bellatrix. Avrebbe dovuto capirlo che quella strega avrebbe fatto qualcosa!

Si accovacciò piangendo, i corpi dei suoi genitori non si vedevano, chissà, magari si erano salvati?

Vide un cartello in cima a una pila di macerie, a fatica lo raggiunse.

"I coniugi Granger, defunti il..."

Urlò.

Ulrò così tanto che si graffiò gli occhi, le bruciò la gola e le ginocchia si sbucciarono al contatto con il terreno.

I suoi genitori erano morti pochi giorni prima, erano morti senza neanche ricordarsi di lei, senza neanche un ultimo saluto da parte della loro unica figlia che li aveva portati alla morte.





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- Hermione? - Una voce flebile e preoccupata la risvegliò dal suo incubo/ricordo, riportandola alla realtà. Non era alla morte dei suoi genitori. Era ad Hogwarts, a casa, nel suo dormitorio Grifondoro ed era già passato mezzo mese.

La ragazza si alzò di sopraffatto, in un bagno di sudore, con i capelli spettinati e bagnati.- Ciao Ginny -. Salutò la sua amica, felice che lei fosse lì con lei in quel momento. Per un attimo si stupì di quanto la famiglia Weasley si fosse ripresa dopo la morte di Fred. Perchè loro ce l'avevano fatta e lei no?

- Che succede? - Chiese la rossa.

- Incubi della guerra. Anche te? -

La ragazza fece uno strano mugugno che molto probabilmente doveva essere un'affermazione.

Di fianco ad Hermione, una gemella Patil si mosse nel letto. Allora non erano le uniche a non riuscir a dormire.

In sincronia, tutte e 5 le ragazze, si alzarono, accesero le luci e si raggrupparono sul letto di Hermione. Ginny prese dei dolci, mentre le prese la mano: - Hermione, hai voglia di raccontarci il tuo incubo? -

Lei sorrise.
   
 
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