Crossover
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Autore: Crybaby    15/06/2009    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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L’Ultima Battaglia Comincia

Al di sopra del centesimo piano, si stagliava la cima della fortezza: costituita da una gigantesca piattaforma circolare, larga all’incirca duecento metri, e nera come il resto dell’edificio. Faceva dannatamente freddo a quell’altezza, e soffiava un forte vento. Nonostante questo, un ragazzo se ne stava lì, immobile, in piedi sul bordo: con gli occhi osservava gli edifici della città all’orizzonte, ma la sua mente era invasa da ben altri pensieri.
“Il potere della distruzione, perduto per sempre. La ragione per cui ho ricreato Baby Bulma. Il motivo per cui ho liberato Majin Bu e risvegliato dal loro sonno i sette draghi malvagi. Il fine ultimo del mio piano calcolato nei minimi dettagli, ormai non esiste più. Non esiste più…” -NON ESISTE PIÙ!!!
Chaos Goku emise un grido strozzato, alzando i pugni al cielo. Un’istante dopo, però, rilassò le braccia e socchiuse gli occhi, soffocando in bocca una risata insana.
“Comunque, Sailor Saturn, sappi che il tuo sacrificio è stato completamente stupido. Pur senza il tuo immenso potere, che il destino a quanto pare non vuole che venga usato mai, sono stato ugualmente capace di sconfiggere Sailor Moon. Con la morte di quella stupida ragazzina è morto anche il sogno di Serenity, e la sua utopia di ricostruire il Silver Millenium resterà tale.”
Il saiyan spalancò gli occhi, mostrando uno sguardo di pura follia.
-Sì, ho deciso! Non mi serve Sailor Saturn, posso benissimo far cadere l’universo nell’oblio con le mie sole forze! Anzi, ironia della sorte, a compiere l’opera saranno le forze di Goku, l’eroe che per tutta la sua vita ha cercato di portarvi la pace! E ho già in mente da che pianeta iniziare!
Lentamente, Chaos Goku si portò due dita sulla fronte.
-Con i suoi migliori guerrieri bloccati nella mia città, non ci sarà nessuno a difenderla dalla distruzione! Sto arrivando, Terra! …uh?
Era sul punto di teletrasportarsi, quando udì un rumore di passi alle sue spalle.
-Ma guarda. Sei più coriaceo di quanto pensassi, Ub! Ma la tua insistenza prima o poi ti sarà fatale. Te lo dico una volta per tutte, se osi ancora intralciarmi… un attimo. Chi sei tu?

Nella saletta del sessantanovesimo piano. Verificato che Hotaru stava bene e dormiva profondamente, Ub comunicò agli altri la sua decisione, e stava per congedarsi.
-Ne sei davvero sicuro?- domandò Usagi, con un tono d’ansia nella voce -pensi di riuscire a sconfiggerlo questa volta?
-Beh, ecco…- farfugliò lui, mettendosi una mano dietro la testa -a dire il vero, no…
-COME SAREBBE A DIRE NO?! UN PO’ DI OTTIMISMO, DANNAZIONE!! TI RICORDO CHE IL TUO AVVERSARIO SI CHIAMA CHAOS, NON È QUESTO LO SPIRITO GIUSTO CON CUI AFFRONTARE UNA BATTAGLIA DEL GENERE!!…
-Così non gli sei d’aiuto, Usagi- sbottò Shikamaru. La sailor, che già stava strattonando Ub per i vestiti, mollò la presa e abbassò il capo, mortificata.
-Scusa, ha ragione…
-Comunque, Usagi non ha tutti i torti- proseguì il ninja -se davvero hai intenzione di combattere contro Chaos Goku non dovresti essere così titubante. Hai detto di essere diventato più forte, no?
-Non proprio. Ora sono in grado di curare velocemente i danni fisici e recuperare le energie in fretta, però il mio livello di forza è rimasto praticamente lo stesso di prima. Se il combattimento dovesse protrarsi per parecchi minuti, temo che il mio fisico alla lunga non riesca a sopportare gli sforzi compiuti e ceda. Però, devo tentare ugualmente. Non posso permettere che Chaos Goku faccia ancora del male a qualcuno.
Shikamaru chiuse gli occhi e si chiuse in silenzio, come se stesse elaborando una delle sue strategie. Poi, riaperti gli occhi, si avvicinò al ragazzo di colore e abbassò la voce, di modo che solo lui potesse sentirlo.
-Perdona la mia schiettezza. Ma se hai davvero paura per il tuo fisico, invece che combattere tu stesso contro Chaos dovresti lasciare il posto a qualcuno più forte e resistente di te, e usare su di lui il tuo potere ogni qualvolta servisse. In questo modo nessuno dei due rischierebbe nulla. Comunque…
Shikamaru riassunse il tono di voce di prima, e porse la mano ad Ub.
…il mio è solo un consiglio. Sei libero di agire come meglio credi. Dopotutto, sei tu quello che andrà a combattere… fa’ attenzione, mi raccomando.
Il ragazzo accettò la stretta di mano, ricambiandola con un cenno d’intesa della testa.
-Ah, prima che te ne vada… ehi Choji, sbaglio o anche tu volevi dirgli qualcosa?
Shikamaru si fece da parte lasciando avvicinare l’amico, il quale diede anche lui ad Ub una solida stretta di mano.
-…grazie, di cuore, per quello che hai fatto a Hotaru. Davvero, non so proprio come ringraziarti…
-Non ce n’è bisogno, davvero. È stato un piacere. E poi anch’io sono contento che Hotaru stia bene. Abbine cura, mi raccomando!
-Lo… lo farò, promesso!- qui Choji arrossì vistosamente, ma riprese il suo colorito in pochi istanti -allora, buona fortuna contro Chaos. Dagliene tante anche da parte mia, intesi?
-Intesi!
Un ultimo saluto ai due ninja, e Ub si avviò all’uscita della stanza, quando venne bloccato per un braccio da Usagi.
-Ecco… anch’io ho qualcosa da dirti… ma preferisco aspettare che tutta questa storia sia finita, prima di parlartene. Per adesso…- la ragazza gli schioccò un bacio rapidissimo sulla guancia -consideralo un augurio di buona fortuna. Stai attento là fuori.
-Starò… attento…
Il ragazzo rimase imbambolato per diversi secondi, a toccarsi la guancia, ma si riscosse subito dai suoi pensieri scuotendosi violentemente la testa e riprese in men che non si dica tutta la sua carica.
-Bene ragazzi, io vado. Salutate Hotaru da parte mia quando si risveglia!
Usagi rimase ad osservare Ub correre via e sparire nel corridoio, perdendosi in chissà quale fantasia.
Finchè lo squillo del suo sailorfono non la riportò bruscamente alla realtà.
-Ma chi è che rompe a quest’ora… Ah sei tu, Sailor Mars! Cosa succede?
-Io e Hyoga… e Shaina… abbiamo trovato Gohan! È ridotto piuttosto male, come se avesse affrontato una dura lotta, ma non ci sembra in pericolo di vita!
-Meno male… ascolta Rei, dirigetevi tutti all’ingresso del grattacielo gigante, che vi vengo incontro.
-D’accordo, passo e chiudo.
Chiuso il collegamento, Usagi si rivolse ai due ninja.
-Vado anch’io, ragazzi. Tenete d’occhio Hotaru.
-Non preoccuparti. A dopo.
Anche la sailor si allontanò per il corridoio, sparendo ben presto alla vista.
-Un po’ di quiete, finalmente- sbuffò Shikamaru, mentre si avvicinava ad una poltrona -appena Hotaru si sveglia, però, sarà bene che anche noi ci muoviamo…!!!
Nemmeno questa volta il Nara riuscì a sedersi: sia lui che Choji vennero travolti da un ciclone giallo e viola, piombato nella saletta dal corridoio opposto, e stritolati in un micidiale abbraccio.
-Ormai non ci speravo più di rivedervi, ragazzi!!! Mi siete mancati da morire!!!
-I-ino, sei tu?…
-Cho, si può sapere cosa accidenti ti è passato per la testa!?!- sempre strillando, la bionda afferrò la sciarpa del compagno di team e finse (forse) di strangolarlo -sparire senza dire niente a nessuno! Io e Michiru ci siamo preoccupate un casino! Come ti giustifichi, eh?
-Basta così, Ino!- con uno sforzo notevole, Shikamaru riuscì ad allontanare la kunoichi e calmarla un pochino -anche noi siamo felici di rivederti… spiegami una cosa, tu che ci fai qui?
-Potrei farti la stessa domanda, piagnucolone.
Con somma gioia/disperazione di Shikamaru, nella stanza fece il suo ingresso anche Temari: la kunoichi stava portandosi in spalla un malconcio Mister Satan, il quale, avendo perso l’udito, non riusciva più a stare in equilibrio.
-Pensa la stranezza, ci siamo imbattuti in una botola nei bassifondi della città, e saltandoci dentro siamo capitati nel grattacielo. A voi invece com’è andata?
-Dunque…- cercò di dire Shikamaru, venendo subito interrotto dall’arrivo dei trafelati Shun e Shiriu.
-Abbiamo trovato un modo per andarcene da questo piano- esclamò il saint di Andromeda -purtoppo, temo che ci toccherà correre per le scale. Pare che qualcuno abbia distrutto l’unico ascensore disponibile.
-Uffaaaaa!!! Non è giusto! Ma chi può essere stato a fare una cosa così crudele?- sbraitò Ino, al colmo della rabbia -ah, se potessi mettergli le mani addosso! Non siete d’accordo, ragazzi… ragazzi?
Come si girò, di Shikamaru e Choji più Hotaru non c’era già più traccia.

-Ti ripeto la domanda. Chi diavolo sei tu?
-È inutile che fai il finto tonto con me, non attacca! Sei stato tu ad aizzarmi contro Majin Bu sulla Terra, no? Quindi dovresti sapere benissimo chi sono!
-Mmm…-
Chaos Goku squadrò attentamente il ragazzino che si trovava di fronte, chiedendosi nel frattempo come fosse riuscito ad arrampicarsi fin lì, dato che l’unica scaletta disponibile si trovava dalla parte opposta della piattaforma. Avrà avuto dodici o tredici anni circa, biondo, occhi azzurri, graffi su entrambe le guance, vestito di una tuta arancione e un coprifronte di metallo.
-Allora???- sbraitò Naruto, al culmine dell’ira.
-Ah sì, mi ricordo. All’epoca ordinai a Majin Bu di risvegliare i demoni imprigionati e farne un esercito. Ma quello era solo un diversivo per mascherare le mie vere intenzioni, in realtà di quei mostri non me ne importava assolutamente niente. Ti porgo le mie scuse, non era nei miei piani coinvolgerti in questa storia… ah, ancora non so il tuo nome.
Lasciando esplodere la rabbia, il ninja scattò in direzione di Chaos, con l’intenzione di attaccare.
-Il mio nome è Uzumaki Naruto, vedi di non dimenticarlo! La pagherai per tutto il male che hai fatto!!…?
Stava per arrivare a colpirlo con un pugno, quando Naruto si vide svanire l’avversario sotto i propri occhi. Senza nemmeno il tempo di accorgersene, una mano lo aggredì alle spalle e gli si strinse alla gola, sollevandolo da terra.
-Ora che ascolto meglio la tua aura, riesco a capire il perché Majin Bu abbia puntato il mirino su di te. C’è un mostro potentissimo che dorme nel tuo corpo, e da quel che sento non vede l’ora di essere liberato. Immagino tu sia venuto da me per impedire che ciò accada, prima di tutto, ma sei stato incredibilmente stupido. Chi credi abbia insegnato a Majin Bu ad usare il Rebirth?
Alle parole di Chaos Naruto deglutì profondamente, rischiando quasi di rimanere soffocato.
-Come ti ho detto, prima di questi demoni non me ne importava un fico secco. Ma ora, dopo averti conosciuto di persona, penso di aver cambiato idea. Sono proprio curioso di vedere che aspetto ha il mostro che vive dentro di te… REBIRTH!!!
Con la mano libera, il saiyan scagliò la sua micidiale tecnica contro la schiena del ninja. Il quale, bloccato, non potè far niente per evitarlo.
L’alzarsi di un polverone fece eco all’impatto. Chaos Goku attese scalpitante l’apparizione del demone volpe, leccandosi le labbra. Quando il polverone si fu diradato, però, non c’era traccia né di Naruto né tantomeno di Kyubi.
-Dov’è finito? Che sia stato disintegrato, per caso? Bah. Se è così, quel moccioso non meritava nemmeno la mia considerazione. Che perdita di tempo…
-Quello che hai fatto a pezzi era solo un mio clone, sfigato!
Chaos si voltò di scatto, in direzione della voce: Naruto, quello vero, era appena salito sul tetto del grattacielo dalla scaletta.
-Bellla trovata, complimenti. Ma adesso che ti sei scoperto non hai più scampo!- arrabbiato per la presa in giro, il saiyan partì all’attacco.
-Dici? TAJUU KAGE BUNSHIN NO JUTSU!!!
Un numero infinito di copie di Naruto si materializzò sulla piattaforma, circondando il nemico.
-Sorpreso, vero?- gridarono tutti insieme -tra poco ti pentirai di non averci tenuto d’occhio sulla Terra! Addosso!
Decine di copie saltarono addosso a Chaos, il quale le respinse senza problemi. Ne sopraggiunsero altri due, attaccando il ragazzo da due lati e costringendolo a ingaggiare con loro un corpo a corpo: Chaos se liberò in pochi istanti, assestando al primo un pugno sotto al mento e al secondo una gomitata in faccia, riservando poi lo stesso trattamento ad altri dieci cloni. Rendendosi conto di non stare arrecando alcun danno al nemico, Naruto si vide costretto a far scomparire anzitempo le sue copie.
-Mi deludi, ragazzino, mi deludi proprio- commento Chaos Goku, acido -sei capace solo di lottare sfruttando il vantaggio numerico. Scommetto che da solo non sei in grado nemmeno di tenermi testa.
-Lo sono eccome, invece, e te lo dimostro subito! Yaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh…
Punto sul vivo, Naruto partì alla carica. Soddisfatto, Chaos Goku si mise in posizione e attese il suo avversario: quando si trovò a pochi metri da lui, però, uno strano ghigno si dipinse sul volto del ninja.
-KAGE BUNSHIN NO JUTSU!!!
Quattro copie si materializzarono addosso al saiyan, bloccandogli braccia e gambe, permettendo al Naruto originale di colpirlo su tutto il corpo con dei violentissimi pugni.
-Sai… certe… volte… è… meglio… lasciar… perdere… l’orgoglio… e… farsi… aiutare… non… credi… anche… tu?- disse Naruto tra un pugno e l’altro. Il ninja concluse il suo pestaggio con una pedata sotto al mento, che fece sbalzare in aria il saiyan: subito i quattro cloni si posizionarono sotto di lui e lo colpirono a turno con un calcio alla schiena…
-U-ZU-MA-KI…
…lasciando poi il campo a Naruto, il quale spiccò un balzo e ricadde pesantemente addosso all’avversario, con l’intenzione di infliggergli un violento calcio allo stomaco.
-…NARUTO RENDAN!!!…
Il colpo andò pienamente a segno, ma Chaos gli aveva bloccato il piede con una mano. Il saiyan ridiscese a terra e fece girare il ragazzino su sé stesso, usandolo per colpire e far svanire le quattro copie, quindi lo lanciò lontano, ben oltre il bordo della piattaforma.
-Aiuto aiuto aiuto aiuto cado cado cado cado…
Naruto era sul punto di cadere nel vuoto, stava anche sbattendo le braccia a mo’ di ali nel tentativo di volare, quando si ricordò di essere già stato in una situazione simile in passato. E soprattutto come aveva fatto a salvarsi.
-Che scemo che sono… KAGE BUNSHIN NO JUTSU!!!
Una squadra di cloni si materializzò sul bordo della piattaforma. Ad uno ad uno si tuffarono tutti, tenendosi per le caviglie a formare una catena umana, e riuscirono ad afferrare in tempo Naruto: poi, con un incredibile colpo di reni, lo lanciarono all’indietro, riportandolo sulla cima della fortezza e precipitando al suo posto. Appena rimesso piede sul tetto, però, il giovane ninja venne riaccolto da Chaos Goku con un pugno in pancia e una devastante ginocchiata alla testa, che lo scaraventò al tappeto. Non pago, il saiyan raggiunse Naruto e lo calpestò su tutto il corpo, più volte, fino a fargli sputare il sangue.
-Buffone, presuntuoso, arrogante ragazzino! Non sei nemmeno capace di volare! Come puoi pretendere di competere con il sottoscritto, eh?
Nonostante il pesante massacro, Naruto non aveva affatto intenzione di mollare.
Fece per replicare agli insulti, quando una voce dentro la sua testa lo chiamò.

Di’ un po’, hai intenzione di farti calpestare come uno zerbino ancora per molto?
Kyubi, il demone volpe a nove code. Naruto aveva già avuto occasione di parlare con quel mostro faccia a faccia, ma ora come allora ne avrebbe volentieri fatto a meno.
“Cosa proponi di fare tu? Avanti, sentiamo!” sbottò il ninja, sperando con tutto il cuore che quella conversazione finisse il prima possibile.
Chaos Goku ha detto di volermi vedere, no? Quindi perché…
“NO! SCORDATELO! Non sarò così stupido da farmi colpire di proposito dal Rebirth! Tu vuoi essere liberato solo per i tuoi interessi, non negarlo! Ormai ti conosco troppo bene!”
Ragiona. Io sono mille volte più forte di quel saiyan, contro di me non avrà speranze di salvezza. Coraggio, cosa aspetti a farmi uscire? Non hai nulla da perdere…
“Ho tutto da perdere! Già una volta ho accettato il tuo aiuto… quando volevo impedire a Sasuke di andarsene… e non mi sei servito assolutamente a nulla! Non commetterò di nuovo lo stesso errore, non illuderti! Questa volta si fa come dico io!”
Peggio per te, allora. PEGGIO PER TE! Poi non venire ad implorarmi in ginocchio, se cambi idea…

Naruto si risvegliò da quel sogno indesiderato, scoprendo di essere ancora alla mercè di Chaos Goku. Con un gesto disperato, il ninja estrasse da una tasca un kunai e glielò lanciò contro. Chaos lo afferrò con la mano destra, come se nulla fosse, e fece per affondare i colpi, quando si bloccò. Sotto i suoi occhi sbarrati, Naruto svanì in una nuvoletta di fumo.
-Ma… ma dove…
-Ehehe… sono qui, sfigato!
Il kunai che teneva in mano svanì anch’esso in una nuvoletta, e al suo posto riapparve Naruto, saldamente stretto al suo braccio destro, con la palese intenzione di romperglielo.
-Ma cosa?!…
-Come vedi sono ancora in grado di sorprenderti- ridacchiò il ninja -tutti quelli che hai affrontato sinora erano tutti cloni, mentre io, per tutto il tempo, sono rimasto trasformato in un kunai, in attesa di essere lanciato. Dimmi ora, come farai ad eseguire il Rebirth quando ti avrò staccato il braccio?
Cacciando un urlo, Naruto strinse ancora di più la presa sull’arto, piegandoglielo dietro la schiena in maniera innaturale. Chaos Goku provò a staccarsi di dosso il nemico usando l’altro braccio, ma l’impresa gli risultava fisicamente impossibile. Tuttavia, non sembrava per nulla preoccupato. Anzi, dopo qualche secondo si lasciò andare ad una risata sguaiata.
-Che ci trovi di tanto divertente?
-Naruto, hai detto di chiamarti? Sai, sei riuscito davvero a sorprendermi, sul serio. Purtroppo, il gioco finisce qui. Ti dirò la verità, non mi dispiace affatto. KAIOHKEN!!!
Il corpo intero di Chaos si circondò di un alone infuocato, e rilasciò una grande quantità di energia spirituale: nonostante tutti i suoi sforzi, alla lunga Naruto cedette alla pressione e al calore provocato da quella tecnica e mollò la presa, venendo poi sbalzato in aria e ricadendo a terra a peso morto sul pavimento della piattaforma.
Chaos Goku emise un lungo sospiro, sciogliendo così il Kaiohken, e si avvicinò al corpo del suo giovane avversario: ancora vivo ma incapace di muoversi, con la tuta arancione a brandelli e la pelle ricoperta di ustioni e bruciature.
-Hai ancora qualcosa da dire?
Per tutta risposta, Naruto gli sputò in faccia.
-Tu… hai appena firmato la tua condanna a morte.
Il saiyan protese una mano in avanti, fissò un’ultima volta il viso di Naruto, e lanciò contro di lui una sfera d’energia nera.

Ma il colpo non arrivò mai a destinazione.
Un ragazzo si frappose tra i due, e deviò la sfera energetica con un pugno. Naruto alzò un poco lo sguardo, per vedere chi lo avesse salvato. Il ragazzo ricambiò lo sguardo, sorridendogli.
-Ciao, Naruto. Sei già la seconda persona bionda con gli occhi azzurri a cui salvo la vita, questa sera…
-Ma… chi sei?
-Come, non ricordi? Sono Ub, c’ero anch’io alla Capsule Corporation! Non mi hai visto?
-Ecco… a dire il vero non sono stato attento, ero impegnato in una gara a chi mangiava più torte cucinate dalla signora Brief… c’eravamo io, Choji, Kiba, Rock Lee e una ragazza bionda coi codini, credo si chiamasse Usagi…
-Guarda un po’ chi si degna di venire fin qui!- sbraitò Chaos Goku, riportando Ub alla brusca realtà -certo che ce ne hai messo di tempo. Quella nuova versione di Cobra ti ha dato parecchio filo da torcere, eh?
-A dire il vero no- ammise Ub, in tutta semplicità -se ho tardato un po’, è stato per un paio di altre ragioni. Prima di tutto, sono riuscito a curare Usagi e Hotaru, salvandole dalla morte. E poi, mi sono fermato a riflettere e ho deciso di venire ad affrontarti di persona, come avrei voluto fare già prima…
-Fatti sotto, ti aspetto al varco. Ma come ti ho già detto non hai alcuna speranza di battermi, ora che Majin Bu…
-Questo ragionamento l’ho già fatto anch’io, cosa credi? So benissimo che da solo avrei poche speranze. Così, mentre venivo qui mi sono fermato e ho fatto marcia indietro. Per puro caso, ho incrociato la strada con loro.
Ub indicò alle proprie spalle, con un cenno della testa. Sul tetto del grattacielo atterrarono due ragazzi, uno con in mano un sacchetto contenente delle sfere e con al proprio fianco un robottino svolazzante, e l’altro con aggrappata sulla schiena una ragazza castana.
Trunks e Goten, con appresso il piccolo Gill e Makoto (-Io non ci volevo venire qui!- borbottò questa). Subito dietro di loro un terzo saiyan, alla vista del quale Chaos Goku digrignò i denti e strinse i pugni, con rabbia.
-Vegeta…

  
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