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Autore: Harry Fine    28/07/2017    1 recensioni
(Storia attualmente in sospeso)
Nel regno dei mamodo cento ragazzi sono pronti ad andare sulla Terra per combattersi a vicenda insieme ai loro partner umani nella battaglia dei cento e designare così il nuovo re o la nuova regina. Ma questa continua battaglia verrà sconvolta da un mamodo che non ha mai dimenticato la sofferenza e l'umiliazione del suo passato, che tramerà inganni e illusioni contro i suoi avversari e contro qualcuno di ancora più potente, risvegliando un potere che molti ritenevano scomparso nel nulla, per conquistare ciò che secondo lui gli spetta di diritto. Toccherà a dieci mamodo e ai loro partner umani combattere fino allo stremo per salvare entrambi i mondi dalla furia gelida del loro nemico. riusciranno a farcela senza soccombere?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Per le strade di Tokyo, un giovane di almeno diciassette anni stava camminando lentamente verso la sua scuola dopo la fine delle sue vacanze estive. 
Era un ragazzo veramente molto molto alto, almeno un metro e ottantacinque, quindi decisamente di più dei suoi connazionali. 
Il volto pallido era coperto sulla fronte da una frangia di capelli abbastanza lunghi e color pece, la stessa tonalità della divisa scolastica da liceale, costituita da dei pantaloni e una giacca a maniche lunghe, che indossava. Infine, gli occhi smeraldini e pensierosi erano tenuti testardamente di fronte a sé, non facendo caso a chi gli passava vicino, e venendo ignorato a sua volta. 

《Hey, Shinichi! Shinichi! Ciao!》 Urlò di colpo una voce femminile ed energica alle sue spalle, distraendolo dai suoi numerosi pensieri. 

Lui si girò, riconoscendo subito il tono allegro della sua migliore amica, Sakura Momomya, ma non fece nemmeno in tempo a ribattere al suo saluto, che già era stato travolto da un abbraccio degno di una piovra. 

《Come sono andate le vacanze estive? Come stai? Ti sei divertito durante questo periodo? Hai fatto qualche conquista? Hai viaggiato molto? Mi sei mancato da matti! Non sai quanto sono contenta di rivederti!》 Disse la ragazza a raffica, continuando a stringerlo con affetto, ma con troppa forza. 

《S... Sakura... anche io sono... molto felice... di rivederti, ma... non respiro!》 Disse infatti lui a fatica. 

Lei si accorse che stava diventando violastro e si sbrigò a lasciarlo andare. 
《Mi dispiace Shinichi! Non volevo! È solo che non ci siamo visti molto quest'estate ed ero così felice di rivederti, che non mi sono potuta trattenere.》 Affermò lei in tono di scuse. 

L'altro sorrise lievemente. 《Non cambierai proprio mai. Ma stai tranquilla, ci sono abituato.》 Affermò ironicamente e strappandole una risata, prima di ricominciate a camminare accanto a lei. 

Solo che durante il viaggio, Shinichi si accorse che molti ragazzi stavano fissando la sua amica con sguardo ammirato, quasi famelico, e lui con fare invidioso. E non gli era difficile
immaginare il perché. 

Nonostante non fosse minimamente alta come il suo amico, anche lei era molto slanciata per essere una ragazza. Aveva una figura molto sottile e sinuosa, nonostante la sua divisa composta da giacca nera, camicetta bianca e gonna rossa un po' sopra il ginocchio nascondesse in parte le sue forme gentili e sode. 
E tutto il suo fisico era circondato da una fluente massa di capelli rosa che arrivava fin oltre le ginocchia, mentre sul volto chiaro, e quasi angelico, i grandi occhi blu scuro brillavano di una luce allegra. 

Era veramente molto bella, infatti non molti ragazzi riuscivano a resistere al suo fascino. Per fortuna, però, lui era tra questi pochi, anche se molti dei suoi compagni maschi affermavano il contrario, ma lui li ignorava, esattamente come faceva con tutti gli altri. 

Mentre camminavano verso la loro scuola, però, iniziarono a chiacchierare. 
《Allora, sei pronto per il nuovo anno?》 Chiese la sua migliore amica, svegliandolo di nuovo da quei suoi pensieri non proprio allegri. 

《Come no. Entusiasta.》 Rispose lui con il tono sarcastico e calmissimo che lo aveva praticamente reso famoso nell'istituto. 

《Andiamo, sei uno studente fantastico! Hai una media tanto alta da fare quasi spavento. Perfino i professori sono stufi di darti sempre il massimo nelle verifiche. Pensa a noi comuni mortali che dobbiamo studiare per fare le cose come si deve e non farci bocciare da quelle carogne. Studiare! Ma ti rendi conto!?》 Disse lei con finta indignazione. 

L'altro si aprì in uno dei suoi rarissimi sorrisi spontanei di fronte all'esuberanza della sua amica. 《Andiamo Sakura, neanche tu vai per niente male. Ci sono ragazzi che ammazzerebbero per avere dei risultati come i tuoi. E poi, se studi, non muori mica.》 Ribattè lui. 

《Ma starei molto meglio senza certe volte. Te lo assicuro.》 Rispose lei a tono. 

《Ribadisco. Non cambierai proprio mai.》 Esclamò lui con aria ironica. 

Entrambi, ridendo e scherzando su quello che avevano fatto durante l'estate e prendendosi bonariamente in giro, arrivarono di fronte alla loro scuola, in cui studiavano sia ragazzi delle medie che delle superiori, senza però accorgersi di un'ombra dai lunghi capelli che li stava seguendo da un po' e senza mai perderli di vista. 

Appena i due amici entrarono nella struttura, si unirono subito al flusso di studenti che si stava dirigendo nell'aula magna, in cui tutti presero posto per ascoltare il discorso che il preside faceva loro ad ogni inizio anno, anche se praticamente nessuno studente, eccetto forse le matricole della prima, faceva mai caso alle sue parole. Ma quella volta, stranamente, sembrava che ci fosse una sorpresa in serbo per tutti. 

Infatti, ad un certo punto, il preside, un uomo di mezza età decisamente basso, con varie rughe d'espressione e con una grossa chiazza pelata sulla testa tra i capelli neri e grigio ferro, fece posizionare accanto a sé una coppia di ragazzi che nessuno in quell'istituto aveva mai visto. E quando lui li presentò, tutti sembravano pendere dalle sue labbra. 
《Ragazzi, vi presento una coppia di nuovi studenti provenienti da oltreoceano che da quest'anno si uniranno a voi. Andrea Rossi e Penny Jones, provenienti dall'Italia e dal nord America. Fate in modo che qui in Giappone si ambientino e si trovino bene.》 Disse, lasciando poi la parola ai due affinché si presentassero da soli. 

Il primo a farsi avanti fu il ragazzo. Era molto alto e magro, quasi quanto Shinichi, e non portava la divisa, ma dei jeans blu scuri, una maglia nera attillata e delle scarpe da ginnastica bianche. La sua pelle era molto abbronzata e faceva spiccare gli occhi grigio-verdi e allegri sul suo viso dai tratti netti e mascolini, mentre i capelli, lunghi fino alle spalle, erano mossi e biondo grano ed erano raccolti in un codino alla base della nuca. Sembrava molto più grande, ma avrebbe potuto avere al massimo sedici anni. 
《Salve a tutti. Molto piacere di conoscervi. Io sono Andrea Rossi, ho sedici anni e provengo da Firenze, il capoluogo della Toscana. Amo mangiare dolci di ogni tipo e i videogiochi. Spero vivamente di trovarmi bene qui e di godermi tutte le specialità culinarie e le meraviglie tecnologiche di questo posto.》 Disse con un gran sorriso sulle labbra che lo rese subito simpatico più o meno a tutti i ragazzi, nonostante la sua presentazione lievemente insolita. 
Aveva anche una parlata molto fluente, nonostante in essa si distinguesse un forte accento italiano e qualche errore negli accenti. 

Dopodiché, si fece avanti la ragazzina, che, visto il suo fisico ancora vagamente acerbo e i lineamenti leggermente infantili, sembrava non avere più di dodici anni. 
Aveva due lunghissimi codini alti di un biondo argenteo, mentre i suoi grandi occhi erano di un bell'azzurro e risaltavano sul viso pallido e liscio. Vista nel complesso, soprattutto visto che indossava un abito fru-fru di colore azzurrino lungo fino al ginocchio, assomigliava moltissimo ad una bambola di porcellana. 
《Buongiorno a tutti. Io sono Penny Jones. Provengo da New York, negli Stati uniti d'America. Adoro i racconti di avventura e di fantasia e la storia antica. Spero di trovarmi bene qui con voi e di imparare tutto sulla storia e la mitologia di questo paese.》 Disse con voce soave e gentile. 
Anche lei parlava in una maniera molto fluida, anche se l'accento si sentiva moltissimo e lei sembrava essere un pochino più stentata rispetto al ragazzo. 

Entrambi sembravano essere molto simpatici ed interessanti, oltre che molto particolari, dato che avevano già suscitato molta curiosità, ma Shinichi e Sakura non ci fecero molto caso in quel momento, visto che entrambi avevano da un po' di tempo la sgradevole impressione che qualcuno li stesse osservando da lontano e con insistenza. 

《Hai visto? Due nuovi arrivati. E per di più vengono da paesi molto lontani da qui. Chissà come sono le loro città di origine. Mi piacerebbe molto vederle di persona. Soprattutto l'Italia. Sembra un posto così bello e pieno di arte e storia.》 Disse la ragazza dai capelli rosa, cercando di ignorare quella fastidiosa sensazione. 

《Hai ragione. Anche a me piacerebbe.》 Si limitò a rispondere il suo amico, ma continuando comunque a percepire chiaramente la presenza di un paio di occhi puntati su di lui, anche se non aveva idea di chi fosse il loro padrone. 
Anzi, entrambi si sentivano spiati da qualcuno, ma nessuno dei due si azzardò ad aprir bocca su questo argomento. 

《Secondo te cosa succederà quest'anno?》 Domandò Sakura. 

《Credo che, tutto sommato, non sarà molto diverso dagli altri che abbiamo passato qui.》 Rispose Shinichi col la sua solita calma. 
Ma non sapeva ancora quanto si sbagliasse.
   
 
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