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Autore: Spensieratezza    31/07/2017    2 recensioni
Questa è la storia di Saint Seya, ma è anche la storia di due fratelli che sono stati separati per anni e finalmente si rincontrano
Questa è la storia d'amore di Ikki e Shun.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Ikki stava ancora pensando a quella mattina, quando aveva fatto del male ad Andromeda con quella maledetta spazzola. Si odiava, si odiava con tutto sé stesso e si disprezzava, ciònonostante, stava sdraiato al sole sull’erba, nel giardino della villa di Lady Isabel. Come se lo meritasse.

Non si accorse in tempo di Shun, suo fratello, che gli arrivò alle spalle, come un canguro, tutto gioioso.

“Shun?? Che fai?” chiese, sussultando, mentre Shun, senza chiedergli il permesso, stava già cominciando a spalmargli la crema solare sulle spalle.

“Sta buono. È crema solare. “

“Sei impazzito?” chiese Ikki, cercando di alzarsi, ma Shun, con una forza sorprendente, lo tenne giù con una mano.
 
“Il pazzo sei tu, fratello. Che ti salta in mente di startene qui, crogiolato al sole, senza nessuna protezione? Capirei se avessi la tua armatura..ma così, a petto nudo..se prenderai delle sonore scottature, per i nostri nemici, basterà darti una spallata per farti cadere a terra, grondante d’agonia.” Disse Shun, tra il serio e lo scherzoso, con una risatina.

“Sono il cavaliere della fenice. Un po’ di sole non può farmi male.” disse Phoenix, ma la sua protesta era più debole, ora che Shun lo stava massaggiando con tanta delicatezza e dolcezza.

Oh, le mani di Shun, così delicate, come se avessero suonato pianoforte tutta la vita…
 
Shun prese a massaggiargli la parte dietro del collo, andando a stuzzicare quei muscoli così forti, facendo rilasciare lunghi sospiri. Shun sentì il respiro di suo fratello, un respiro possente e virile, da maschio.

Le sue mani scesero poi ad accarezzargli la schiena e Ikki sospirava, rendendosi conto in quel momento di quanto il suo corpo fosse sensibile alle carezze. Non se lo aspettava.

O forse era sensibile solo alle carezze di Shun?
 
 

Inaspettatamente, Shun, appoggiò dolcemente la testa contro la sua schiena, tenendogli ancora le mani su di essa.

“Shun?” domandò Ikki, con il fiato spezzato, corto.

“Sono..felice di averti ritrovato, fratello..sono così felice.” Disse Shun, senza spostarsi.

Ikki sentiva la testolina leggera di suo fratello e le sue mani sottili, coccolarlo, solo con la sua presenza. Sperò che Shun non si accorgesse del suo cuore che aveva preso a battere furiosamente nel suo petto.

“Anch’io..sono felice..fratello..”
 
Shun restava a occhi chiusi, allargando le braccia per abbracciarlo.


“Ikki…come ti batte il cuore..” disse, aprendo gli occhi, una leggera nota di stupore.

“N-no…non è vero..ti sbagli..”

“Non mentire..lo sento qui..” disse Shun, facendo una lieve pressione con le sue mani. “E qui..” disse ancora, reclinando la testa sulla sua schiena, mentre Ikki reprimeva un gemito.

“Il tuo cuore, Ikki..quel cuore che pensavo, temevo, di non poter sentire battere più…perché ti batte così forte? Cosa ti preoccupa, fratello? Dimmelo.”

Ikki si sentì ancora più nervoso.

“Mi conosci, Shun..sono sempre nervoso...agitato..questo è il mio battito normale..”

“Mm..il tuo cosmo..” disse Shun e inaspettatamente, il cosmo di Andromeda, si sollevò.
 
“S-shun? Il tuo cosmo…perché stai..?”

“Bruciando il mio cosmo?” chiese Shun, sorridendo.
 
Lo bruciò ancora di più, fin quando Ikki non si sentì come avvolto da una strana quiete, rilassatezza.

“Sei meno agitato, adesso?” gli chiese Shun, stringendo appena il suo braccio. Ikki era ancora sconvolto dalle sensazioni che aveva provato. Shun gli aveva fatto sentire un po’ del suo cosmo, gli aveva fisicamente donato un po’ della sua energia. Un’energia viva, ma allo stesso tempo calma, conciliante, dolce come una melodia, come lui.

“Potrebbe essere pericoloso..non avresti dovuto..” disse Ikki, cercando di suonare autorevole.
Shun sorrise.
“Quando permetterai a me di fare qualcosa per te, per una volta?” gli chiese dolcemente Shun, prima di lasciarlo da solo.

Ikki fece finta di non aver lasciato la sua mente addentrarsi in fantasie proibite, causate da quella frase. 
   
 
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