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Autore: Bay Stallion    31/07/2017    1 recensioni
E’ l’inizio del sesto anno e Draco ha una missione importante da svolgere per il Signore Oscuro, se fallisce lui e la sua famiglia verranno uccisi. Solo una persona può aiutarli a fuggire e permettergli così di salvarsi…
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Non riusciva a capacitarsi della situazione in cui si trovava. Solo il giorno prima aveva tentato di far ingelosire Ron portando McLaggen alla festa e adesso si lasciava quasi baciare da Malfoy. La cosa buffa era che per un secondo aveva sperato che lo facesse davvero. Che cosa sarebbe potuto succedere se nessuno li avesse interrotti? Avrebbe risposto al bacio o avrebbe capito di stare facendo qualcosa di cui si sarebbe pentita?
Decise di non cenare quella sera, non voleva rivederlo così presto. Salì le scale che portavano ai dormitori e crollò nel suo letto.
La mattina seguente, con la mente lucida e distaccata, decise che il giorno prima era impazzita. La colpa era sicuramente da attribuire alla lunga giornata chiusa in biblioteca, la delusione per Ron e tutto il resto. Una delle poche cose di cui era assolutamente certa era che a lei non piaceva Malfoy, il solo pensiero era ridicolo.
Tornò alla sua missione: scoprire gli incantesimi che bloccavano l’uscita da Hogwarts. Sebbene Piton avesse sempre insegnato Pozioni, di certo non poteva utilizzare una pozione per tenere chiuso un cancello, doveva trattarsi di qualcosa che aveva a che fare con le Arti Oscure. Immaginò di dover andare per tentativi.
Il vero problema restava il Marchio Nero. Ripensò alla preparazione degli antidoti ai veleni che avevano imparato con Lumacorno. Il metodo più sicuro era cercare l’antidoto ad ogni singolo elemento del veleno, e se ad ogni incantesimo esisteva un controincantesimo, e lei avesse scoperto il processo per creare il Marchio, le sarebbe bastato trovare il controincantesimo corrispondente ad ogni fase della preparazione. Sapeva che un incantesimo di quel genere doveva essere composto da molti passaggi, ma non dubitava che i libri della biblioteca avrebbero riportato quel genere di informazioni.
Voldemort doveva averli letti da qualche parte, se aveva creato un proprio simbolo. Questo significava che quando frequentava la scuola aveva trovato quelle informazioni. Chi poteva aver nascosto quei volumi? Sapeva per certo che soltanto i presidi avevano il potere di rimuovere i libri dalle biblioteche, qualora li ritenessero inappropriati. Stando a quello che si diceva, dubitava che Armando Dippet temesse per l’incolumità dei suoi studenti. Poi la risposta alla sua domanda guizzò automaticamente nel suo cervello, dandole una nuova idea.
Per quanto volesse evitarlo, sapeva di doverne parlare prima con Draco. Prese la moneta e si augurò che tenesse l’altra con sé in quel momento. Torre di astronomia. Devo parlarti
Sistemò le sue cose nella borsa e si affrettò ad uscire. Quando arrivò in cima alla torre lui non era ancora arrivato. Si chiese che cosa avrebbe dovuto dirgli. L’ultima volta che lo aveva visto si erano quasi baciati, era certa che sarebbe stato imbarazzante.
Dopo qualche minuto Draco varcò la soglia dell’aula, evidentemente teso e a disagio << Va tutto bene? >> lui scrollò le spalle in risposta << Diciamo solo che prima questa storia finisce meglio è >> Hermione immaginò che la sua missione non stava andando a buon fine
<< Forse ho scoperto qualcosa, ma non se sono sicura >> adesso aveva la sua attenzione << Credo che Silente nasconda dei libri nel suo ufficio. Gli stessi libri che Tom Riddle ha utilizzato per creare il Marchio >> Draco aggrottò le sopracciglia, non capendo quale fosse il punto
<< Sono abbastanza certa che ad ogni fase del processo per creare un Marchio corrisponda un controincantesimo. Se noi scoprissimo ogni singolo incantesimo che lo compone potremmo riuscire a neutralizzare il suo potere >> lui stava fissando un punto sopra la sua spalla, poi improvvisamente il suo viso si illuminò << Tu sei un genio! >> annullò la distanza che li separava e l’abbracciò. Lei non se lo aspettava, ma fu una bella sensazione. La strinse così forte che la sollevò da terra.
 Quando si staccarono lui sembrava lievemente in imbarazzo, ma si riprese subito << Quindi come facciamo a prendere quei libri? >>
<< Dovremo entrare nell’ufficio di Silente >> il suo tono tradì la paura che provava al solo pensiero<< e prenderli >>
<< Non dovrebbe essere troppo difficile, ultimamente non resta mai ad Hogwarts per troppo tempo >>
<< Allora lo faremo la prossima volta che si allontana dalla scuola. Basterà controllare durante le ore dei pasti nella Sala Grande >> detto così sembrava un gioco da ragazzi
<< Perfetto >> la conversazione sembrava essersi conclusa, ma nessuno dei due si era ancora mosso
<< Sai, per un attimo ho pensato… Si, insomma, quando ho letto il tuo messaggio, ho pensato che volessi parlare di quello che è successo ieri >>
Le era sembrato troppo bello per essere vero. Sapeva che prima o poi l’argomento sarebbe saltato fuori. << Ehm… >> non aveva idea di cosa dire
<< Voglio dire, non che io pensi che ci sia bisogno di parlarne >> si giustificò << in fondo non è successo niente >> per qualche ragione quella frase la ferì, nonostante avesse detto la verità
<< Già, non è successo niente. Eravamo entrambi stanchi e confusi, credo >> in realtà non credeva neanche ad una parola diq eullo che aveva appena detto
<< Si… Allora ci vediamo >> capì che la questione era chiusa << Certo >>
Per i successivi quattro giorni il preside si presentò puntuale in Sala Grande a colazione, pranzo e cena. Sembrava quasi fatto di proposito. Ogni giorno Hermione guardava al tavolo di Serpeverde e con il passare dei giorni Draco sembrava sempre più scoraggiato. Litigava perfino con Tiger e Goyle, con cui di solito andava d’accordo, visto che facevano tutto quello che diceva lui.
Poi il quinto giorno, quando tutti si riunirono per la colazione, la sedia di Silente, al centro esatto del tavolo degli insegnati, era vuota.
I due ragazzi se ne accorsero immediatamente ed entrambi si voltarono per guardarsi negli occhi. Annuirono contemporaneamente e tornarono al loro pasto come se nulla fosse, al riparo dagli sguardi indiscreti degli altri.
Una volta usciti si recarono nell’aula vuota più vicina per poter parlare da soli.
<< Silente non c’è. Dobbiamo farlo oggi >> cominciò lui senza troppi giri di parole
<< Stasera dopo il coprifuoco, così non rischiamo di incontrare nessuno >>
<< Ci sono i prefetti che fanno la guardia >>
<< Ho chiesto ad Hannah Abbott di scambiare i turni. Tocca a noi due questa sera >>
<< Perfetto. Finalmente una buona notizia >> la sua espressione era leggermente più rilassata
<< Quando gli altri torneranno nei dormitori incontriamoci davanti all’ufficio di Silente >>
<< Come facciamo a entrare? Serve una parola d’ordine >>
<< Pallini Acidi >> notando l’espressione perplessa di Draco aggiunse << L’ho letta dal biglietto che Silente ha mandato ad Harry >> parlava velocemente, come per paura di dimenticare qualche passaggio.
<< Entriamo nell’ufficio e usiamo Muffliato per non farci sentire dai quadri dei vecchi presidi. A quell’ora dormono tutti, così non si accorgeranno di nulla >>
<< Cos’è che dovremmo usare? >> Hermione si era appena accorta di aver citato uno degli incantesimi del “Principe Mezzosangue”
<< E’ un incantesimo. Così nessuno potrà sentirci >> vide Draco sogghignare e non volle immaginare a cosa stesse pensando
<< Poi prendiamo i libri, usciamo dall’Ufficio senza farci vedere e nascondiamo i libri nella Stanza delle Necessità, lì dentro non li troverà nessuno >> sperava che andasse tutto liscio, non voleva finire nei guai per aver rubato dall’ufficio del preside, anche se lei lo considerava più come un prestito.
<< Rilassati, Granger, nessuno ci scoprirà mai. Lo hai detto tu stessa, noi siamo di guardia nei corridoi >> non aveva idea di come potesse essere così calmo in una situazione del genere. Probabilmente aveva affrontato missioni ben più pericolose di quella, per conto di Voldemort.
Forse quello per lui non era nulla…
Fece un respiro profondo e provò a fare come diceva. “Rilassati
<< Visto? Va già meglio adesso, no? >> le aveva dato una leggera pacca sulla spalla
<< Prega che nulla vada storto, Malfoy. Altrimenti salta tutto il piano >> lui sorrise ed entrambi si voltarono per andarsene.
   
 
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