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Autore: Fabb5000    01/08/2017    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-Ecco il settore!- urlò Woolioon mentre sguainava una spada rozza e ferrosa ed indicava un punto nel Mondo Primordiale. Anna, Mario e Stefano aguzzarono la vista e notarono che al di sopra di esso c'era uno sciame di insetti.

-Però ... sembrano belli agguerriti- disse Mario. -Avete forze sufficienti per batterli, avete detto?-

-Si, ma sono decisamente di più delle altre volte- rispose Woolioon. -Maanootensyon, procuraci guerrieri freschi. Generale Anna, dal vostro grado capisco che voi siete la più esperta in tattiche da guerra terrestre. Cosa ci suggerite di fare?-

Anna ci pensò per un secondo, poi le venne l'illuminazione : -Quelle creature sono enormi e pericolose, ma rimangono comunque degli insetti-

-E quindi?- chiese Stefano, non comprendendo dove la ragazza volesse andare a parare.

-Quindi, è probabile che agiscano come un'enorme mente collettiva- spiegò Anna. -Ci deve essere qualcuno che li guida sul campo, un generale o qualcosa di simile-

-C'è sempre- intervenne Woolioon. -Lo si riconosce per una grossa macchia rossa sulle ali. Di solito è una cavalletta o un calabrone-

-Se eliminiamo lui gli altri diverranno una facile preda- disse Anna. -Senza qualcuno che li controlli gli insetti saranno disorientati e confusi. Di solito dove si nasconde il generale? Dubito che scenda in battaglia personalmente-

-Infatti. Si nasconde sempre sulla sommità della torre del settore- rispose Woolioon. -Arriva prima, di nascosto, e poi guida le ondate nemiche-

-Se eliminiamo quell'insettaccio vinceremo!- esclamò Anna. -Stefano! Mario! Voi prendete il comando dei cultisti e assicuratevi che le difese tengano! Io vado a stanare quell'artropode!-

-D'accordo!- disse Mario alzando la spada. -Forza, gente! Mostriamoli di che pasta siamo fatti!-

-All'attacco! Seguiamo il capitano Mario!- urlò Woolioon seguito dagli altri cultisti, che si precipitarono verso il settore seguendo Mario e Stefano.

Mario corse fino in una piana dove sorgeva un'altra grossa torre. "Chissà perché ad Entity piacciono tanto questi grattacieli ..." pensò, per poi rivolgere l'attenzione allo sciame che era sceso a terra. Per lo più erano cavallette, ma c'erano anche api, scarafaggi, formiche volanti e anche alcuni ragni giunti lì chissà come.

-Woolioon, ordina ai cultisti di prendere le lance!- ordinò, e subito il sergente eseguì il comando. Non appena tutti i cultisti ebbero l'arma in mano, Mario ordinò di posizionarla contro gli insetti.

Mentre i cultisti eseguivano l'ordine Mario si rivolse a Stefano : -Lo vedi quell'albero laggiù?- chiese indicando un tronco di dimensioni gigantesche poco distante. Stefano annuì, comprendendo che cosa doveva fare.

Non appena i cultisti furono schierati, Mario disse : -Ascoltatemi! Non possiamo batterli con un solo attacco, sono troppi, perciò dovremo attaccare a ondate. Non appena vi darò l'ordine di ritirarsi, dovrete farlo, capito?-

I cultisti annuirono, e Mario gridò : -Carica!- Come un uragano, i cultisti abbassarono le lance e si lanciarono nella piana, infilzando qualsiasi cisa gli si portasse a tiro. Gli insetti, disorientati, esitarono, permettendo loro di avanzare.

Non appena furono all'altezza del tronco, Mario gridò : -Indietro!- e Stefano, sentebdolo, tagliò con un colpo secco l'albero che già aveva allentato.

Il tronco cadde a terra con uno schianto fragoroso, sbarrando la strada agli insetti, ma non ai cultisti, poiché grazie ad alcune colline potevano arrampicarcisi senza problemi. Mario fu il primo a salirci sopra, incitando i cultisti : -Forza! Questa sarà la nostra barriera! Di qui non passeranno!-

I cultisti si posozionarono sul tronco, mietendo qualsiasi creatura cercasse di salire. Gli insetti, ripresosi dallo sconforto iniziale, iniziarono a ciamare verso di loro, ma non riuscirono a superare il tronco ben difeso. Alcuni di loro si alzarono in volo, ma furono presto atterrati dagli arcieri.

-Bella tecnica- si complimentò Woolioon. -Io non ci avevo mai pensato-

-Grazie. Almeno così Stefano si è reso utile per una volta- rise Mario, facendo corrucciare l'amico.

-Io sono un ammiraglio, progetto tecniche navali, non queste barbarie da generali!- esclamò questi. -Aspetta che ci sia una battaglia navale e vedrai!-

Mario scoppiò a ridere, poi la terra tremò e dal terreno uscirono due enormi scarabei stercorari grande tre volte gli insetti normali, che troneggiando sui loro coetanei iniziarono ad avanzare verso di loro. -Unità sotterranee corazzate!- esclamò Woolioon. -Non le avevano mai usate prima!-

-Ragione in più per eliminarle! Se quelle creature arrivano qui sfonderanno la barricata come se niente fosse!- disse Mario assottigliando gli occhi. -Woolioon, prendi il comando e assicurati di resistere! Io e Stefano ci occupiamo di togliere di mezzo quei due pesi massimi!-

-Avete la mia parola che resisteremo!- esclamò il sergente.

Mario e Stefano si gettarono giù dal tronco e corsero verso i due scarabei, evitando o mietendo tutti gli insetti che incontravano. Non appena raggiunsero i due giganti, si arrampicarono sulle zampe fino a raggiungere la testa e cercarono di penetrare la corazza, ma era dura e resistente.

-Quanto odio gli insetti ...- mormorò Stefano schivando una delle zampe dello scarabeo che, accortosi di lui, cercava di afferrarlo.

-Beh, almeno stavolta non ti sei dato malato pur di non combattere!- esclamò Mario ficcando la spada nell'occhio dello scarabeo.

-Me lo rinfaccierai a vita?- chiese Stefano, mentre l'amico ghignava. I due scarabei tentarono di scrollarseli di dosso con un violento strattone, ma i due ragazzi riuscirono a rimanere appiccicati alla corazza.

Uno degli scarabei si voltò e notò che anche il compagno aveva il suo stesso problema. Improvvisamente sparò un getto di acido dalla bocca che Stefano schivò per un soffio. -Ma che cavolo! Anche i liquami adesso?!- urlò il ragazzo.

-Uhm ... può essere un vantaggio!- rifletté Mario. -Stefano! Fai voltare il tuo scarabeo verso il mio e poi mettiti davanti alla bocca!-

-D'accordo ...- mormorò Stefano, per mettersi a colpire gli occhi. L'insetto infastidito, ruotò su se stesso verso la direzione in cui il ragazzo si trovava. Non aplena furono nel punto giusto, Stefano si posizionò di fronte alla bocca e l'insetto spruzzò un grumo di acido. Stefano si scansò appena in tempo.

L'acido sfiorò i capelli di Mario e colpì il tronco di una gigantesca sequoia vicina, che crollò su se stessa, schiacciando lo scarabeo su cui il ragazzo si trovava. Mario saltò giù dall'insetto e corse a dare manforte all'amico.

-Bravo, cervellone! Ottima idea!- disse Stefano sarcastico. -Ma la prossima volta l'esca la fai tu!-

-D'accordo!- disse Mario. -Ma adesso attiralo verso quella roccia!- e indicò una grossa pietra appuntuta alta quattro metri.

Stefano si mise di nuovo di fronte agli occhi delli scarabeo, che iniziò ad avanzare arrabbiato verso la dorezione in cui si trovava il ragazzo, arrivando accanto alla roccia.

-Ok, e adesso ...- mormorò Mario, e piazzò la spada in uno degli occhi più alti dello scarabeo, tirando verso di sé; la creatura si alzò sulle zampe posteriori, urlando di dolore, per poi cadere verso terra e finendo impalato sulla roccia appuntita che attraversò da parte a parte il suo cranio.

-Ok, ora occupiamoci degli altri insetti!- disse Mario, ma poi si rese conto che gli artropodi si erano fermati.

-Ehi, ma cosa ...?- mormorò Stefano, per poi vedere Anna scendere dalla torre con fra le mani il corpo di una grossa cavalletta rossa. -Forza, gente! Gli insetti sono inermi! È tempo di attaccare!-
I cultisti scavalcarono il tronco e si lanciarono nella piana, mietendo qualsiasi cosa trovassero. Gli insetti reagirono appena all'attacco, e vennero sterminati in massa.

I cultisti lanciarono un grido di gioia. Woolioon si avvicinò al trio, felice come nessuno lo aveva mai visto : -Non ho mai visto nulla di simile nemmeno fra i dignitari imperiali!- esclamò. -Siete praticamente invicibili! Non avevamo mai respinto un attacco tanto facilmente!-

-Beh, non a caso il grande Entity303 ci ha voluto nel suo esercito- disse Anna, un po' imbarazzata da tutti quei complimenti rivoltegli da quello che, tecnicamente, avrebbe dovuto essere un loro nemico.

-A questo proposito, ho una richiesta da farvi- disse Woolioon. -Avete visto in che condizioni ci troviamo, quindi vi prego di chiamare qui il grande Entity303 e i nostri fratelli. Per loro sarà uno scherzo sconfiggere gli insetti-

-Ecco ... purtroppo abbiamo lasciato il dispositivo sull'Overworld- rispose Anna. -Sapete, con il Mondo Primordiale sospeso sopra di noi, ci era parso inutile-

-Oh, vi daremo un'astronave- rispose Woolioon. -Sono solo poche centinaia di chilometri ... una bazzeccola-

-Temo che non potremo farlo- disse Maanootensyon comparendo all'improvviso. -Gli insetti hanno schierato un blocco intorno al pianeta. Non ce la faremo mai ad abbandonarlo-

Woolioon strinse i denti : -Quei codardi! Noi abbiamo solo più tre astronavi intatte, non riusciremo mai ad aprirci un varco! Vogliono impedire che i tre alti alleati imperiali se ne vadano!-

-Però ... saranno anche cavallette, ma non sono mica stupide- disse Mario.

-Potremmo spostare il pianeta- propose Moorglon.

-Aspetta, ma non avevate detto che lo possono muovere solo gli Entity?- chiese Anna.

-Ehm ... non proprio. Altrimenti noi come avremmo fatto ad arrivare fin qui?- rispose Woolioon. -Gli Entity sono connessi telepaticamente al Mondo Primordiale, ma chiunque di noi può guidarlo : c'è una sala comandi nella Torre Centrale che permette di interfavciarsi con la sua struttura centrale-

-Comunque è una pessima idea ... come tuo solito, Moorglon- disse Maanootensyon. -Cosa vorresti fare, atterrare con il pianeta ... su un altro pianeta? Allora faremmo meglio prima a far firmare ai nativi un modulo che ci sollevi da qualsiasi responsabilità in caso di spiaccicamento, e magari, oerché no, anche dargli il numero del nostro avvocato-

-Beh, in tal caso non abbiamo che una scelta- disse Anna. -Entity303 aspetterà. Dovremo cavarcela da soli-
   
 
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