Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Orihimechan    02/08/2017    8 recensioni
Magnus aveva la terribile abitudine di non memorizzare i numeri in rubrica.
Non se ne era mai preoccupato più di tanto, liquidando sempre la faccenda con una scrollata di spalle fin troppo teatrale.
Un giorno però sbaglia numero di telefono e si imbatte in uno sconosciuto dall'aria interessante.
Cosa succede quando una telefonata – apparentemente – sbagliata si rivela essere quella che state aspettando da tutta la vita?
Magnus sta per scoprirlo.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO:
Magnus rimase di nuovo in silenzio "allora chi sei?" indagò
"Alec" gli rispose genuinamente
L'uomo - non tanto più - sconosciuto trattenne il respiro "quello era davvero il tuo nome?"
"Così dice il mio certificato di nascita"
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Do we know each other?





New York, 12 agosto 2012
 

 
<< Pronto? >>
<< Che cazzo Raphael avevi detto dieci minuti! >>
Alec alzò di scatto la testa e spalancò gli occhi sorpreso.
Aveva fatto tardi in ufficio quella sera - c'era in ballo una causa che si era rivelata più difficile del previsto - e sommerso com'era da tutti quei documenti aveva quasi dimenticato l'appuntamento con i suoi fratelli.
Quando aveva sollevato gli occhi dalla scrivania ed aveva incontrato le lancette dell’orologio da polso si era affrettato a raccogliere le sue cose per tornare nel suo appartamento.
Izzy glielo avrebbe sicuramente rinfacciato a vita se avesse fatto tardi quella sera.
Jace invece si sarebbe limitato a torturarlo verbalmente per circa un mese ed Alec non aveva proprio voglia di sorbirsi le lamentele dei suoi consanguinei. Perciò, una volta entrato a casa, aveva sbrigato le ultime telefonate di lavoro, si era concesso cinque minuti di relax sotto il getto fresco della doccia, e dopo aver agguantato il solito pantalone di tuta scolorita e la sua t-shirt marrone - originariamente nera - si era precipitato in salotto nel tentativo di mettere in ordine prima dell'arrivo di Izzy e Jace.
Era la serata del take away, cosa che gli aveva fatto tirare un lungo sospiro di sollievo, per almeno due motivi: innanzitutto si sarebbe risparmiato la fatica di dover cucinare qualcosa a quell'ora, secondariamente, sia lui che Jace avrebbero evitato i tentativi - fallimentari - di Izzy di cimentarsi in una delle sue pietanze orribili ed umanamente disgustose.
Trascorrere la nottata al pronto soccorso per un'intossicazione alimentare non lo entusiasmava poi tanto.
Alec stava sistemando delle birre sul piccolo tavolino di fronte il divano quando il suo cellulare aveva preso a squillare. Era capovolto lungo la penisola della cucina e quando si era precipitato ad afferrarlo non si era soffermato a leggere il mittente della telefonata, convinto fosse Jace che lo avvisava del suo solito ritardo.
 << Si può sapere dove sei finito? >> tuonò di nuovo la voce che tormentava la mente di Alec da un mese a questa parte.
Non lo aveva richiamato.
Aveva anche dovuto cancellare il suo numero. Di nuovo. E questa volta non perché lo volesse realmente, ma principalmente per colpa di Isabelle.
Quando le aveva raccontato di aver parlato nuovamente con Magnus sua sorella era impazzita e lo aveva tempestato di domande.
Da quando ne era venuta a conoscenza non faceva altro che infilare l'argomento in ogni conversazione.
Ovviamente non aveva perso tempo a raccontarlo a Jace, il quale si era dilungato in accurate descrizioni riguardo i modi in cui suo fratello avrebbe potuto affascinare quell'uomo senza volto.
Alec aveva stroncato tutte le loro fantasie sul nascere e li aveva pregati di restarne fuori.
Pensava addirittura di essere stato abbastanza convincente, ma quando una sera aveva trovato Izzy con il suo cellulare aveva quasi rischiato l'infarto.
Aveva sbattuto le palpebre per una manciata di secondi, e dopo un attimo di esitazione l'aveva raggiunta in due sole falcate e le aveva tirato l'aggeggio elettronico dalle mani, cancellando il numero in preda al panico.
<< Ragnor sta iniziando a diventare impaziente >> stava dicendo Magnus << sai benissimo quanto diventa insopportabile in questi casi. Non che in genere non lo sia, ma è capace di raggiungere livelli oltremodo esagerati quando fa il capriccioso >>
Alec non riuscì ad impedirsi di sorridere.
Si appoggiò sulla penisola della cucina e portò una mano sul fianco << disse la regina del dramma >>
<< Qualcuno deve pur immolarsi e prendersi tutte le glorie del palcoscenico. Le luci della ribalta mi donando. Come tutto il resto. Ma non è questo il punto. So quello che stai facendo, il tuo tentativo di deviare la conversazione ed indirizzarla su qualcosa di molto più interessante - sto parlando di me stesso ovviamente - non attacca, o per lo meno, non questa volta. Quindi muovi quel tuo largo culo messicano e vieni subito qui. Ho dovuto fingere di trovare interessanti le avventure fumettistiche di Capitan America per convincere Arthur a sganciarmi un tavolo per questa sera, quindi apprezza il mio sacrificio e lo spirito di solidarietà che ho dimostrato e materializzati qui subito >>
Alec allontanò il cellulare per controllare l'ora e tirò un sospiro di sollievo nel constatare che Izzy e Jace non sarebbero arrivati prima di una buona mezz'ora. Si diresse velocemente sul divano, poggiò la testa sul bracciolo destro e distese le lunghe gambe incrociandole l'una sopra l'altra << questo perché ha scelto il super eroe sbagliato >> gli suggerì << Thor è molto più interessante >>
<< Lo dici solo perché ha due pettorali da urlo, i capelli selvaggi e gira sempre con un martello in mano >>
Il moro sorrise e si massaggiò gli occhi con le dita di una mano << hai dimenticato il mantello rosso >>
Magnus sbuffò e subito dopo Alec sentì un rumore, simile a quello di una sedia che strideva sul pavimento. Il chiacchiericcio fitto e confusionario che accompagnava la loro conversazione all'improvviso sparì, come anche la leggera musica techno in sottofondo.
Probabilmente Magnus si era allontanato dal locale, forse era uscito fuori.
<< Da quando ti interessano i personaggi Marvel? >> chiese sospettoso
<< Non è una passione vera e propria in realtà >> gli confidò Alec << chiamala piuttosto semplice curiosità >>
Magnus rimase in silenzio ed Alec allontanò di nuovo il telefono per accertarsi che non avesse attaccato.
<< Magnus? >> disse dopo aver notato i minuti che scorrevano ancora sul display
<< Alec >> realizzò l'altro
Il ragazzo esitò un istante.
Qualcosa, nel tono di voce di Magnus lo spinse a credere che forse quella volta l'uomo non fosse particolarmente contento di sentirlo.
Forse perché hai spudoratamente – e più volte - rifiutato di incontrarlo? – lo accusò una voce dispettosa nella sua testa.
Alec si morse il labbro inferiore imprecando mentalmente.
<< Proprio io >> disse allora << ma ormai sento di essere anche un po' Raphael >> continuò, provando ad alleggerire la tensione ed utilizzando un’ironia che non gli apparteneva.
<< Ne dubito fortemente >> rispose Magnus riacquistando la sua solita esuberanza << nessuno è come lui, men che meno un tipo come te >>
<< Sono troppo ordinario? >>
<< Credo tu sia tutto fuorché ordinario, fiorellino >>
Alec arrossì improvvisamente.
Magnus lo metteva in difficoltà come nessuno aveva mai fatto prima di allora. A parte Jace. Ma con lui ci aveva fatto l'abitudine.
Non era affatto un tipo abituato ai complimenti, men che meno quelli espliciti e vergognosamente diretti come quelli.
Suscitare l'interesse di qualcuno era una cosa insolita per lui.
Non che solitamente non ne ricevesse abbastanza, ma erano tutti tentativi velati che cessavano quando Alec non mostrava alcun segno di coinvolgimento.
<< Sei arrossito >> disse Magnus quando non ricevette risposta << sei adorabile quando arrossisci >>
<< Non sono arrossito! >> obiettò subito
<< Si che lo sei >> confermò l'altro << ma non devi preoccuparti. Il tuo segreto è al sicuro con me. Almeno fino a quando non troverò qualcosa con cui poterti ricattare >>
<< Questo dovrebbe rassicurarmi? >> domandò scettico Alec
Magnus rise << dovrebbe. Inoltre non credo di essere in una posizione migliore della tua. Ho collezionato così tante figure di merda con te fino ad ora che potresti facilmente convincere Ragnor e Raphael ad idolatrarti per tutta la vita >>
Alec scosse la testa divertito << probabile >>
<< In quel caso >> continuò Magnus << potei seriamente valutare la possibilità di diventare un serial killer. Ne va della mia reputazione, mi dispiace fiorellino, ma non posso permetterlo. Non conosci quelle due serpi. Sono peggio del diavolo sceso in terra >>
<< Sospetto che tu non sia da meno >>
<< Io sono troppo affascinante e meraviglioso per essere paragonato all'angusta figura di Lucifero. E poi, sono molto più comprensivo e caritatevole di lui >>
<< Tranne quando la gente indossa boxer giallo canarino >>
<< Per non parlare dei calzini sotto le infradito >> lo assecondò subito Magnus
Alec osservò il soffitto e prese a mordersi le labbra sovrappensiero << oppure con i miscredenti dell’alta moda >>
<< E con i tizi dalle magliette monocromatiche >> continuò
<< O con quella Camille >> suggerì
<< Soprattutto con lei, la zoccola >>
Il ragazzo rise << alla fine ci sei andato? >> fece una pausa << all'Elitè? >>
<< Nah. Ma le ho fatto credere di si >> disse orgoglioso << German il cameriere mi ha riferito che ha tentato di distruggere tutta la cristalleria del ristorante quando ha realizzato che non sarei andato. Avrei tanto voluto assistere alla scena >>
<< Ma quante persone conosci? >> domandò sconvolto
<< Non le conto. Ma German l'ho adescato il pomeriggio, mi sono assicurato di lasciargli una cospicua mancia dentro il taschino del grembiule, non prima di avergli fatto promettere di riferirmi ogni dettaglio su Camille >>
<< I suoi racconti sono stati di tuo gradimento? >> s'informò Alec prima di alzarsi ed afferrare una bottiglia di birra.
<< Abbastanza, anche se avrei dovuto installare delle telecamere nel locale. Questo sì che sarebbe stato soddisfacente. Non c'è niente di più appagante che torturare la propria ex stronza e manipolatrice. Neanche un bagno alle erbe di melissa e camomilla reggerebbe il confronto >>
Alec rischiò di strozzarsi con la bibita << ex? >> articolò tossicchiando
Magnus mugugnò << che vuoi farci, sono un tipo dalle larghe vedute. Non mi precludo mai niente >>
Il ragazzo si picchiettò il petto e ripose la bottiglia di vetro sul tavolino prima di ritornare a sedersi sul divano << quindi.. uhm.. t-ti piacciono gli uomini >> si bloccò << e le donne >>
<< Mi piacciono anche i gatti ed i pavoni indiani. Ma non credo contino >>
Alec si osservò le punte dei piedi accigliato.
Quella era decisamente un'informazione che non si aspettava.
Ma come aveva pensato più volte, Magnus era il tipo di persona che riusciva sempre a disorientarlo.
<< Anche se.. >> continuò Magnus abbassando il tono della voce in una maniera che fece sussultare Alec, provocandogli tanti piccoli brividi lungo la schiena << ultimamente ho conosciuto un ragazzo - sicuramente bellissimo - che mi ha stregato. Purtroppo non riesco a convincerlo ad incontrarmi. Non so se lo conosci, credo faccia l'avvocato, fisico tonico e pettorali da urlo – prima che tu possa dire qualcosa in merito credo tu debba darmi almeno l'opportunità di ricredermi - adorabilmente impacciato, assolutamente negato nell'accostamento dei colori, una voce che farebbe risorgere persino Gesù ed infine, ultimo ma non meno importante, un culo da urlo. E se mi stai per chiedere come faccio a dirlo ti rimando al discorso della scorsa volta. Sei uno sportivo. Ergo, il tuo culo dovrebbe sicuramente essere citato insieme a tutte le altre sette meraviglie del mondo >>
Alec aveva smesso di respirare appena Magnus aveva aperto bocca.
In quel preciso istante aveva invece raggiunto un colorito violaceo che avrebbe fatto venire un infarto persino a Jace e boccheggiava peggio di Mr Fish - il pesciolino rosso che Max aveva voluto il giorno del suo settimo compleanno - morto circa una settimana dopo.
Il nome glielo aveva dato Jace.
<< Pronto? Fiorellino? >> pigolò Magnus << non dirmi che l'idea di incontrarmi ti ha stimolato a tal punto da provocarti un infarto fulminante? Ti prego non farlo, resisti. Non puoi morire prima che io abbia avuto il piacere di godere delle gioie della tua compagnia. Inoltre, so per certo che anche tu hai voglia di vedermi, Alexander. >>
Sentire pronunciare il suo nome completo da Magnus fu peggio della sedia elettrica per Alec.
Il cuore prese a battere così velocemente da dargli l'impressione che stesse per schizzargli fuori dal petto. Si ritrovò anche a spalancare gli occhi e la bocca spaesato.
<< C-com.. >> provò a dire, ma le parole gli si incastrarono in gola.
Dovette ingoiare un paio di volte prima di riuscire a riprendere - almeno in parte - il controllo << come.. c-come sai il mio nome? >> soffiò.
Si immaginò Magnus sorridere famelico.
<< Sono una specie di sensitivo. Uno stregone mistico ultracentenario specializzato in telecinesi e telepatia. Secoli di studio e pratiche magiche, ma sono piuttosto soddisfatto del risultato >> lo beffeggiò
Alec si alzò di scatto e raggiunse la porta scorrevole del balcone in due falcate, l’aprì e si precipitò fuori desideroso di incanalare nei polmoni quanto più ossigeno possibile.
Spostò il telefono da un orecchio all'altro e poggiò una mano sulla balaustra, rimanendo in attesa.
<< Okay >> disse Magnus quando capì che Alec non avrebbe risposto << ho tirato ad indovinare. Sono una persona molto perspicace ed attenta ai dettagli. Non è stato poi così difficile >>
Alec provò a parlare, aprì la bocca, poi la richiuse subito dopo e sospirò pesantemente.
Magnus percepì dello scetticismo in quel gesto << e va bene >> continuò allora << potrei aver ricevuto un aiutino >>
Il ragazzo si irrigidì, drizzò la schiena ed assottigliò gli occhi, poi, colto da un'improvvisa illuminazione rivide Isabelle maneggiare indisturbata il suo cellulare.
<< Izzy! >> ringhiò incollerito
<< Tipino piuttosto singolare >> rispose Magnus confermando subito le supposizioni del ragazzo << molto simpatica e sicuramente più intraprendente di te. Voi Lightwood siete personaggi interessanti. Eccetto tuo fratello, quel Jade è davvero insopportabile. Non capisco come tu abbia fatto a sopportarlo in tutti questi anni >>
Alec dovette aggrapparsi alla ringhiera del balcone per non stramazzare a terra vergognosamente.
I suoi fratelli erano sempre stati piuttosto invadenti con lui, principalmente per quanto riguardava la sua vita privata, ma non avrebbe mai pensato che arrivassero a spingersi a tanto.
<< Non ci credo >> soffiò sconcertato
<< Credici, fiorellino >>
<< Li ammazzo. Giuro. Con le mie mani! >> sibilò
<< Irruento. Mi piace >> ghignò Magnus << purtroppo mi trovo costretto a suggerirti di non farlo. Te ne pentiresti subito dopo. Almeno per quanto riguarda la tua incantevole sorella. Per l'altro invece hai tutto il mio supporto e la mia profonda comprensione >>
<< Q-uan..uhm.. quando è successo? >> gli domandò dopo essersi ripreso
<< Circa una settimana fa. Ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto e quando una voce squillante si è presentata come Isabelle Lightwood, sorella di un tale Alec, ho quasi distrutto la boccettina del mio smalto Chanel preferito. Ho dovuto ricominciare a farmi la manicure. Non potevo certo andare in giro con le unghie ridotte a quel modo. >>
Alec aveva ascoltato tutto con una notevole dose di sconcerto.
Avrebbe sicuramente ucciso i suoi fratelli e magari, sfruttando la sua professione e le sue doti, sarebbe anche riuscito a farla franca.
<< Hai anche parlato di Jace >> disse, tentando di riordinare le idee
<< Si, purtroppo. Da allora io e tua deliziosa consanguinea ci sentiamo regolarmente. Il che comporta anche tollerare, di tanto in tanto, quella palla al piede del tuo fratellastro >>
<< Non ci credo >> ripeté Alec sempre più sconvolto.
Rientrò nell'appartamento e tornò a sedersi sul divano.
<< Di nuovo, credici >> trillò Magnus divertito
A quel punto il campanello del suo citofono suonò facendo sussultare Alec per lo spavento.
<< Visite? >> domandò Magnus
<< Izzy e Jace >> snocciolò << serata take away >>
Magnus rise << non uccidere nessuno, giovane cacciatore >>
Alec alzò gli occhi al cielo e si affrettò ad aprire il portone dell'edificio.
Aveva circa due minuti di tempo prima che i suoi fratelli entrassero in casa.
<< Devo andare >> disse allora a malincuore.
Parlare con Magnus gli risultava sempre incredibilmente semplice, e nonostante le riserve iniziali, in quel momento desiderava solo continuare quella conversazione.
Sospirò di nuovo, raccogliendo tutto il coraggio che possedeva in corpo e chiuse gli occhi << senti.. uhm.. mag-..voglio dire, magari potresti sbagliare numero anche domani sera. Sono libero, potremmo.. ehm.., scambiare quattro chiacchiere se.. se ti va. >>
Magnus rise spensierato << certo che si >> rispose, facendo a sua volta sorridere anche Alec << sbaglierò numero domani sera, alle 20,30 circa. Va bene? >>
Il sorriso di Alec si allargò ancor di più << va bene >> confermò, andò ad aprire la porta del suo appartamento proprio nel momento in cui due teste, una mora e l'altra bionda, gli apparvero davanti << ora scusa, ma ho due persone da uccidere >> disse rivolgendo loro uno sguardo furibondo.
Izzy e Jace lo fissarono inizialmente confusi, poi si scambiarono una veloce occhiata e sul volto di entrambi si dipinse un sorriso sardonico che fece incollerire Alec ancora di più.
<< Non essere troppo duro con loro, Alexander. Risparmiati per quando ci incontreremo >>
Alla fine Alec ebbe realmente un infarto quella sera.






Sproloqui mentali di Orihime.

Siete tutti vivi? Respirate? 
No perchè io credo proprio di essere morta subito dopo la 2x18 ed ora la mia anima vaga disperata per il globo terreste maledicendo in turco Todd L'infame & co.
Sono distrutta gente. Per davvero. 
Fortuna che avevo rivisto e corretto il capitolo prima di lunedì perchè altrimenti oggi non sarei stata in grado di pubblicarlo. 
Credo che non riuscirò mai a superare questa puntata.
Anche per voi la vita non ha più senso? Anche voi guarda e riguardate in loop le scene di Daddario e Shummino? Anche voi piangete quando rivedete l'ultima scena? Si? 
Bene. Mi sento meglio. 
Anyway. 
Eccovi il terzo capitolo della saga "ALEC  E DECIDITI A DARE LO SCETTRO SUPREMO A MAGNUS!", a differenza dei precedenti vediamo un leggero cambiamento. Un piccolo passo in avanti.
Finalmente - ripeto, finalmente - Magnus ha una gioia! Alec sembra sciogliersi un poco ed abbandona la sua solita aria diffidente e scettica ed il nostro fashion blogger riesce a strappare al giovane Lightwood la promessa di una telefonata. 
Cosa ne pensate della decisone di Alec? E soprattuttp come pensate si evolveranno le cose quando si risentiranno?
Vi ringrazio per tutte le cose belle che mi dite e per tutto il supporto che continuate a darmi. 
Grazie perchè mi spronate sempre a non lasciar mai perdere le mie storie. 
Come sempre, attendo con ansia di conoscere il vostro parere.
Al prossimo aggiornamento, che avverrà verso la metà di agosto. 
Un bacio grande a tutti. <3
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Orihimechan