Ahoy carissimissimi!!! Arriva il capitolo numero 28 (corto, lo so, mi dispiace ma il tempo è quello che è..), sigh mancano solo 3 capitoli prima della fine sigh... per il momento il secondo è ancora in lavorazione, il titolo è stato cambiato circa un miliardo di volte e le idee si stanno ammucchiando... ora vi lascio al capitolo, sao! Capitolo XXVIII
“giù le armi o la uccido!”
Per Tensi: ehh chissà, la mente di Jack è complicata, ne sa una più del diavolo (non sono sicura si dica così..) coomunque, lo scoprirai in questo cappy, quindi buona lettura ^___^
Per emmawh: con Jack non ci si annoia mai xD ehh questo cappy magari ti deluderà (colpa del sole -.- NdMe non è colpa mia se hai il cervello fritto già di tuo è.é NdSole) però non finisce qui * ta-da-da-dam colpo di scena XD * ora la smetto di delirare (come mio solito) e ti lascio alla lettura del capitolo.. =)
Per lua82: a tratti è bello renderli un pò bastardi, nessuno è perfetto^^ in effetti Henry è solo un principe azzurro alla ricerca della sua cenerentola, mi dispiace un pò trattarlo così... un pò! buona lettura =)
Buona lettura!!!
I Miei Ossequi
XOSummerbestXO
Una Promessa E’ Una Promessa
si va in scena.. Jack mi teneva stretta a se con la spada vicino al collo, cosa che mi spaventava non poco. Io dovevo essere la classica damigella in pericolo e lui il cattivo della situazione.. Subito le guardie abbassarono la lama minacciosa puntata contro di noi due. Nemmeno a questa scena mia madre si scompose, ma siamo sicuri che si tratti davvero di lei? Magari l’hanno scambiata, e quello è un sosia..
“rialzate le armi, lui non la ucciderà”
esclamò serafica, come accidenti faceva a capirlo?? Oddio, lo sapevo che ero una pessima attrice..
“voi dite?”
domandò di rimando Jack, trascinandomi verso parapetto, oddio che voleva fare? Mi avvicinò di più, come se volesse gettarmi in acqua.
“ti prego dimmi che sai nuotare..”
mi sussurrò all’orecchio.
“si, un po’”
risposi incerta. Saranno anni che non mi capitava di nuotare, mi pare che l’ultima volta fosse stata a sei anni, o erano cinque? Aiuto!
“che razza di risposta è un po’? o si o no”
ed ora che gli dico?
“visto.. come dicevo io, non le farebbe mai del male”
ti prego Jack non gettarmi in acqua! Supplicavo mentalmente di aver capito male le sue intenzioni..
“se non manderete via le guardie, la vostra figliola farà un bel bagnetto, sta a voi la scelta..”
ero praticamente seduta sul legno del parapetto, Jack piano piano mi spingeva verso l’acqua, perché capitavano tutte a me??
“non c’è un'altra soluzione Jack??”
gli domandai in un sussurro, mentre tentavo di rimanere sempre più aggrappata a parapetto. Non rispose.
“lasciate andare Miss Alexis!”
protestò Henry, facendo un teatrale passo in avanti.
“va bene”
mi mollò, veloce precipitai in acqua. Maledicendo Jack ed i suoi piani. Lentamente sprofondavo sommersa da quel liquido cristallino che mi trascinava giù nel fondale. Iniziavo a faticare nella respirazione, e malgrado ci provassi, non riuscivo a tornare a galla. Mi dimenai in acqua, ma niente. Iniziai a perdere conoscenza...
“è morta??”
“no, è ancora viva, state tranquilla”
delle voci... non ero abbastanza cosciente per capire di chi fossero.. con fatica aprii gli occhi..
“Jack?”
mormorai, iniziando a tossire, lasciando uscire così tutta l’acqua che avevo bevuto con il mio tuffo...
“non preoccupatevi, quel pirata non è più qui e non vi farà più del male”
si trattava di Henry, ora ero riuscita a metterlo a fuoco, ed accanto a lui vi era mia madre, sembrava stravolta, si era preoccupata per me..
“Capitano..”
precisai, come faceva sempre Jack. Sul viso di Henry il sorriso si allargava ad ogni mia parola, chissà se sorrideva ancora se gli dicevo che era un deficiente ad aver detto a Jack di lasciarmi andare, essendo a pochi centimetri dal cadere in mare!
“Alexis, stai bene?”
domandò mia madre. Mi guardai intorno, poi mi scrutai in cerca di ferite, ero un po’ frastornata, però sapevo dove mi trovavo e cos’era accaduto..
“si, credo di si”
risposi dopo un po’.
“bene, allora facciamo subito ritorno a Port Royal! Jean!”
si rialzò correndo incontro al suo “Jean”, chiunque esso sia. Henry mi diede una mano a rialzarmi, una volta in piedi la prima cosa che feci fu cercare la Perla con lo sguardo, diventava sempre più piccola mano a mano che si allontanava, mi immaginai Jack che impartiva ordini con il suo solito modo di fare, ancora due anni.
“la nave ci attende”
mi disse Henry, troppo sfinita e persa nei miei pensieri per poter fare la scortese, ricambiai il suo sorriso, seguendolo. Consapevole che forse quello sarebbe stato l’errore più grande che potessi commettere...