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Autore: ChicaFeliz    06/08/2017    1 recensioni
NARTH (National Association for the Research and Teraphy of Homosexuality) la famosissima casa di cura per l'omosessualità maschile di Londra. "L'omosessualità non esiste è una patologia e va curata, solitamente nasce nei primi tre anni di vita.
Causa 1: un rapporto distorto tra madre e figlio. La potente simbiosi del bambino con la madre lo porterebbe ad avere
un' identificazione femminile.
Causa 2: una figura paterna assente nella vita del figlio o comunque deficitaria. Il bambino potrebbe sviluppare un distacco difensivo nei confronti del padre che lo ha respinto e della masolinità in generale."
Genitori, se vi trovate in una situazione simile non disperate noi vi offriamo la via d'uscita.
Ragazzi, se siete venuti per conto vostro molto bene. Congratulazioni il primo passo è accettare la vostra malattia.
In ogni caso tranquilli, c'è speranza per tutti. Promettiamo solennemente di guarire tutti i nostri pazienti -anche i casi più disperati- la speranza è l'ultima a morire."
Charles Socadaries e Joseph Nicolosi - i fondatori.
5 ragazzi che per caso o per scherzo del destino si ritrovano nella prestigiosa NARTH. E a questo punto la domanda sorge spontanea sarà proprio vero quello che millantano i fondatori?
Larry/ Ziam
Storia modificata
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You only live once
I'm good with myself
I'm there for my friends
Til the very end
I wanna see another love revolution
Find a way to be a better person
If we come together like we should
We could all be good
I'm good, I'm good, I'm good, I'm good
The Mowgli's
 
 
 
 
Molte persone vivono in modo passivo la loro esistenza , attendendo magari quell'occasione che non ci sarà mai, solo in pochi si impegnano affinchè la loro vita sia degna di essere vissuta
Oscar Wilde
 
 
Niall Horan
Niall Horan è sempre stato allegro, il "pagliaccio" del suo gruppo di amici, quello che tira su il morale a tutti quanti, colui che non si abbatte mai. Il ragazzo senza troppi pensieri per la testa e con un sorriso a 32 denti sempre stampato in faccia. 
Con la pioggia o con il sole Niall era sempre di buon umore, ma infondo era facile per uno come lui. Uno che gli unici problemi che conosceva erano quelli degli altri. Perchè Niall sorrideva sempre e una persona che sorride sempre è una persona felice.
Non è così?
Niall è quel tipo di persona che ama vedere felice gli altri, che pensa che non ci sia niente di più gratificante di far ridere qualcuno. Ma Niall ne ha di problemi, ne ha eccome.
All'età di 11 anni ha perso il padre. Il suo amato padre. Era un uomo semplice lui. Viveva per la sua famiglia, lavorava per un'agenzia di viaggi, perchè li aveva sempre amati. Il suo più grande sogno era girare il mondo con la sua famiglia. Tutte le sere prima di andare a dormire gli raccontava di posti esotici, sconosciuti o conosciuti a tutti, di deserti immensi e di cascate tanto alte da togliere il fiato. Gli raccontava di isole con strambe tradizioni, di metropoli e di paesini. Amava il mondo e la vita e tutti quelli che conoscevano Niall gli dicevano che somigliava tanto al suo papà, infondo era stato lui ad inculcargli tutti i valori e gli ideali nei quali il biondo crede ancora tutt'ora. Tra l'altro aveva erditato i suoi occhi blu che fanno innamorare chiunque. Quelli e il suo sorriso.
Ora che il padre non c'era più toccava a lui e suo fratello occuparsi della madre che due anni prima si era gravemente ammalata. Leucemia mieloide cronica avevano detto i dottori. Quella era stata la seconda volta nella vita del ragazzo in cui il mondo, il suo mondo gli era crollato addosso, ma si era fatto forza doveva stare vicino alla madre e sostenerla. Non poteva mostrarsi debole non dopo che il padre se ne era andato per sempre. Era il fratello maggiore e doveva farsi carico della famiglia. A soli diciassette anni Niall così si è ritrovato ad essere l'unico sostegno economico della famiglia. I nonni paterni non li aveva mai conosciuti si erano opposti fin da subito all'unione dei suoi genitori. Loro sono una famiglia a modo, benestante lo sono sempre stati e non potevano proprio accettare che il loro unico figlio maschio sposasse la figlia di un ladro e di un'alcolizzata. Non si erano mai nemmeno presi la briga di conoscere sua madre o i loro nipoti. Non si erano presentati al matrimonio e non avevano fatto visita alla famiglia dopo la nascita di Niall e Greg, di due anni più piccolo di lui.
Ma a Niall non era mai importato aveva la sua madre, suo padre e suo fratello questo era quello che contava davvero. E ora ha finalmente trovato un lavoro. Non è di certo il posto migliore del mondo quello. Anzi girano brutte voci ma la paga è buona e gli permette di aiutare la sua famiglia e il lavoro da panettiere di Greg completava il quadro. La mattina del suo primo lavora Niall bacia la madre e scompiglia i capelli al fratello prima di salutare entrambi con un "A presto" era così che si salutavano sempre dopo la morte del padre, lui non aveva avuto il tempo di salutarli, di dirgli addio. Era semplicemente uscito di casa e non era più tornato. Un camionista ubriaco gli aveva tolto la vita. Per questo prima di uscire di casa si assicuravano di salutarsi così, era un modo per dire: Niente paura; torno; ci vediamo presto.
Quando la mattina presto con l'aria fredda che gli pizzica il volto si trova davanti a quel posto ne rimane stupito; è immenso. Casa sua ci entra almeno tre volte. Chiude la bocca non appena si accorge di averla spalancata e si decide a bussare.Una volta entrato è stato accolto senza troppe cerimonie da un uomo che poi si è rivelato essere il suo capo, gli è stato spiegato che il suo compito consiste nel sorvegliare i pazienti che si trovano lì, che qualche volta dovrà trattenersi per fare i turni di notte ma lui non si è tirato indietro. 
Può lavorare anche 24 ore su 24 ora che non frequenta più la scuola. Si è un pò perso in girando per quel posto ma è normale il primo giorno. Ha anche fatto una figura da niente finendo nel bagno dei pazienti, se ci pensa gli viene ancora da ridere. Però ha già  conosciuto due ragazzi che sembrano anche simpatici. Ma infondo a lui sembrano tutti simpatici.  È sicuro che in poco tempo conoscerà tutti, per lui non è mai stato un problema fare amicizia. Sorride a sé stesso mentre percorre quei corridoi immensi e controlla che sia tutto tranquillo. A parte gli altri assistenti non c'è nessuno i ragazzi sono tutti a fare lezione. Quel posto sembra così tranquillo; Niall non può fare a meno di domandarsi se è sempre così o tutto quel silenzio è dovuto all'assenza dei ragazzi. Quando entra nella sala comune trova un ragazzo dai capelli rossi sistemare dei libri nella piccola biblioteca.
-Ehi! Ciao io sono Niall- richiama l'attenzione sorridendo. L'altro quasi fa cadere i libri da mano prima di girarsi a guardare la fonte del suo quasi infarto.
-Ciao Niall, sbuchi sempre così all'improvviso o ci sono volte in cui ti presenti in modo normale- chiede il ragazzo mentre ricomincia a sistemare i libri che ha ancora in mano. Niall scoppia a ridere a l'altro interrompe la sua attività e lo guarda stranito.
-Non credo di essermi mai presentato in modo normale a nessuno sinceramente ma posso sapere lo stesso come ti chiami?- chiede il biondo tra le risate. Il rosso gli sorride di rimando, quel ragazzo ha una risata troppo contagiosa.
-Sono Edward ma tutti mi chiamano Ed, sei nuovo qui vero?-
-Sì, mi sento un pò imbranato a dire la verità, non so ancora bene cosa fare o come comportarmi-
-Tranquillo, all'inizio sono tutti spaesati, è tutta questione di abitudine-
-Tu sei qui da molto?- chiede il biondo incuriosito, il suo nuovo collega sembra così tranquillo e sicuro
-Circa un anno, ma non credo resterò ancora per molto-
-Perché?- chiede il biondo curioso. È sempre stato un suo difetto. Il padre gli diceva sempre che tutta quella curiosità un giorno l'avrebbe portato a cacciarsi in un mare di guai. Ma non poteva farci niente era più forte di lui. Non appena sapeva un cosa doveva andare fino in fondo.
-Non è esattamente il luogo migliore del mondo in cui lavorare se hai una coscienza. Ma questo lo scoprirai da solo- chiude il discorso Ed posando gli ultimi libri e trascinando il carellino fuori dalla porta. Ora Niall moriva ancora più dalla curiosità, sapeva che non fosse uno di quei posti in cui la gente va volentieri dato gli ideali sui quali si regge, lui era il primo a non essere d'accordo con quella politica ma cosa potevano fare di così tanto terribile. Simon gli aveva spiegato che oltre alle terapie di gruppo i ragazzi non venivano sottoposti a niente di anomalo e che alla fine erano tutti soddisfatti di essere stati lì. Perchè lui li aveva salvati, gli aveva donato una vita uguale a quella di tutti quanti gli altri. L'aveva chiamata correzione comportamentale paragonandola ad una specie di corso per le buone maniere. Che gli avesse mentito?
Niall passa il resto delle ore di lezione dei pazienti a cercare di fare amicizia con gli altri infermieri ma sembrano tutti così spenti e tranquilli. L'unico con cui ha avuto modo di fare la cosa più simile ad un discorso è stato Ed. Forse stava iniziando a perdere il suo potere di cadere nelle grazie di tutti immediatamente. Nonostante tutto non si perde d'animo, non lo fa mai. Ama troppo la vita per sprecarla a disperasi. Non è quasi mai triste e qundo lo è cerca di farselo passare subito. Dopo quello che è successo al padre gli è ancora più chiaro che di vita c'è ne è una sola e va vissuta a pieno, fino all'ultimo respiro perché non sai quando ti verrà strappata via. Le persone sprecano la maggior parte della loro vita credendo di avere davanti tutto il tempo del mondo. Ma non è così, nessuno ha a disposizione tutto il tempo del mondo e quando te ne rendi conto è troppo tardi, è finita hai già sprecato i tuoi anni migliori e non puoi fare niente per riaverli, tutto l'oro del mondo non basta è inutile e insensato davanti al tempo che passa, non serve neanche piangere e disperarsi. La vita è avara di occasione, ne concede solo una e a volte è così tanto breve che credi sia quasi crudele e meschina. Ti fa assaggiare la bellezza di essere vivo e in un battito di ciglia quando meno te lo aspetti è tutto finito e Niall non vuole avere rimpianti, non vuole esistere, vuole vivere, vuole prendersi tutto quello che la vita gli dà e anche di più. Ogni giorno prima di andare a dormire fa una lista degli eventi accaduti durante la giornata e  di come lui l'ha affrontata. La maggior parte delle volte è soddisfatto di se stesso. Perchè la vita può essere anche dura ma vale davvero la pena. È così va a dormire contento e si risveglia di buon umore semplicemente perché è vivo e perché è contento di esserlo. Sa che non deve preoccuparsi è il primo giorno che è lì, è normale che le persone siano un pò diffidenti nei suoi confronti. Nel giro di una settimana riuscirà a fare amicizia con tutti. Non sopporta di stare sempre solo e zitto. Ecco probabilmente la cosa che gli pesa di più è stare zitto, non era mai stato così a lungo in silenzio. Tra un pò si sarebbe inventato un amico immaginario con cui parlare. Mentre era immerso nella sua immaginazione che tenta di creare un amico immaginario sente una campanella suonare e dopo una decina di minuti vede tutti i ragazzi in fila rientrare ordinatamente. Devono essere finite le lezioni. Si fa da parte per non essere schiacciato da quella massa di ragazzini e resta in disparte a guardarli passare mentre sorride a tutti (senza essere ricambiato da nessuno) ma appena vede Harry e Louis alla fine della fila si fionda vicino a loro mischiandosi tra con i pazienti.
-Ciao, che bello rivederti- lo saluta Harry mostrandogli le fossette -Ciao Harry, ciao Louis come sono andate le lezioni?- ricambia il sorriso -Male, quel tipo che insegna matematica è un mostro, non puoi neanche respirare nella sua ora che ti incenerisce con lo sguardo- risponde Harry corrucciato -Oh! Mi dispiace e invece a te Louis come è andata- dice il biondo rivolgendo lo sguardo a Louis -Il solito- è la risposta secca dell'altro ma Niall non gli dà troppo peso e sorride anche a lui prima di guardare Michael e Luke che da quando è arrivato non gli hanno tolto gli occhi di dosso.
-Io sono Niall, piacere lavoro qui- chiarisce per evitare altre incomprensioni mentre tende al mano prima ad uno e poi all'altro continuando a camminare. Luke si limita ad osservarla prima di sbuffare un -Luke- mentre l'amico gliel' afferra e sorride -Sono Michael, mi fa piacere che le persone che lavorano qui non siano tutte così antipatiche- Niall gli regala un altro sorriso.
-Pranzi con noi?- è la voce nasale di Harry a parlare -Sì, grazie- è la risposta gioiosa del biondo prima di essere smorzato da Louis -Non può pranzare con noi- gli occhi di Niall e Harry si puntano su di lui stupiti -Ehi frenate l'immaginazione, sono il primo a cui farebbe piacere pranzare col biondino almeno sono sicuro di farmi qualche risata, ma lui è un infermiere e loro non mangiano insieme a noi- spiega ad entrambi, poi guardando Niall direttamente negli occhi continua -Simon invita tutti gli infermieri a pranzare con lui e col vecchiaccio nel suo ufficio, ma è possibile che nessuno ti abbia spiegato niente- termina Louis. In tutta risposta Niall nega con la testa. -Mi dispiace biondino ma è così- riprende Louis notando il dispiacere del ragazzo. Gli dispiace davvero quel tipo strambo gli sta simpatico, è una ventata di aria fresca in quel posto ma a nessun infermiere è permesso di pranzare insieme ai pazienti.
-Magari potremmo fare un'eccezione per questa volta- propone Harry guardando Niall che si affretta a rassicurarlo di non preoccuparsi per lui. Harry è davvero troppo sensibile pensa Louis quando lo vede cercare un modo per far stare Niall con loro, sorride a se stesso distogliendo lo sguardo dal riccio che inizia a proporre un mucchio di stupidaggini come -Potremmo pranzare nel corridoio, magari se voi ci portate il cibo fuori di nascosto nessuno si accorgerà di niente- gli fa quasi venir voglia di prenderlo e stritolarlo e questo pensiero è davvero anormale venendo da Louis
-O potresti venire tu nell'ufficio- interviene Niall interrompendo i pensieri del riccio. Harry gli sorride annuendo -Mi sembra un'ottima idea- Luke cerca di trattenersi dallo scoppiare a ridere. A quanto pare quei due stanno simpatici anche a lui. E stare simpatici a Luke Hemmings è tutta un'impresa nella quale fin ad allora solo Mike e Louis erano riusciti. -O potremmo nasconderlo sotto il tavolo e passargli il cibo di nascosto- stavolta è Michael a parlare guadagnandosi due sorrisi luminosi da Niall e Harry e un'occhiataccia da Louis e da Luke -Magari io posso stare sotto il tavolo con te così non ti senti solo- 
-Non dargli corda idiota, vedi quello che succede- è la risposta esasperata di Louis.
-Scusate, mi sono fatto trascinare- è la giustificazione di Michael mentre fa la linguaccia ai suoi due amici
-Gli dai uno schiaffo da parte mia- domanda retoricamente Luke a Niall 
-Ehi!- esclama l'altro parandoglisi davanti -Se non fossimo circondati da telecamere...-
-Cosa mi faresti?- domanda con tono di sfida Luke 
-Meglio che non te lo dico potrei bloccare la crescita al nostro nuovo amico biondo e sconvolgere occhi verdi-
-Michael !- lo richiama l'amico, l'altro in tutta risposta scoppia a ridere sotto lo sguardo confuso di Niall, quello imbarazzato di Harry e quello disperato di Louis abituato ai loro soliti batti becchi.
-Niall mi dispiace non puoi pranzare con noi- dice Louis interrompendo i due e mettendo una mano sulla spalla al biondo -E ora muoviamoci, se ne sono già andati tutti e io non voglio rimanere a digiuno per colpa vostra- conclude il ragazzo dagli occhi azzurri incamminandosi guardando con la punta degli occhi i ragazzi per essere sicuro che lo stiano seguendo. E quando vede Michael e Harry salutare Niall sorride guardando dritto davanti a sè mentre una porta che si spalanca in quell'esatto momento gli sbatte sul naso. Grida di dolore indietreggiando per l'urto ricevuto.
-Chi è l'idiota che apre le porte in questo modo- chiede rabbioso tenendo la mano sul naso e affacciandosi al di là della porta per vedere chi è l'imbecille in questione.
   
 
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