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Autore: Nikita Danaan    07/08/2017    1 recensioni
"Mi alzo, sentendo l'esigenza di andare in bagno solo che appena apro la porta mi trovo di fronte quello che sembra un buco nero "Ma che cosa...?!"non riesco nemmeno a terminare la mia esclamazione che vengo risucchiata in quel baratro e faccio appena in tempo a rendermi conto della mia gatta accanto a me che mi metto a gridare per la paura che sto provando".
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Nicole, una normale quindicenne, amante dell'anime "Inuyasha", trova un buco nero nel suo bagno e ci finisce dentro con la sua gatta. Quest'ultima apprende all'improvviso la capacità di parlare ed entrambe si ritrovano nel periodo Sengoku, descritto da Rumiko Takahashi, e Nicole farà la conoscenza dei personaggi del suo manga/anime preferito. Solo che il suo arrivo scombussolerà gli eventi che voi conoscete.
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Disclaimer: questa storia inizialmente parte con la Squadra dei Sette.
Ora la storia è completamente diversa da quell'arco narrativo.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Come mai il figlio di Eileen, che viveva molti anni prima del Sengoku, si ritrova in quest' epoca? Semplice, avendo lo spirito di un demone maggiore rinchiuso in sè, ha vissuto per molto tempo allevato da varie famiglie che l'hanno trovato, per poi essere trovato dai Nobunaga solo dopo. Ma questo Eileen e la Fenice non lo sapevano, sapevano solo che Hiro arrivò in Giappone e fu trovato da quella famiglia, perchè quell'informazione, grazie ai miei poteri, la diedi io alla Fenice".
Inumaru è nella vecchia casa che era dei Nobunaga: la famiglia si spostò in un altro castello, per cui quel vecchio rudere abbandonato era proprio il covo di Inumaru da quel giorno in cui scoprirono che un demone era entrato nella loro magione...
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"Il bambino, il quale fu chiamato Hiro e a cui il capofamiglia diede il suo cognome, fu cresciuto dalla anziana balia, Tamayo. Egli pareva innocuo ma in lui risiedeva un inu-yokai, però nessuno lo percepiva, finchè un giorno di dicembre, in cui la neve cadeva fitta, un monaco chiese asilo e appena entrò vide negli occhi del bambino una forza oscura. Il monaco cercò di parlarne col capofamiglia ma egli non volle ascoltarlo e così il monaco si vede costretto ad agire senza l'aiuto della famiglia...".

"La neve aveva smesso di scendere, perciò il piccolo Hiro, animato dalla giocosità infantile, uscì fuori nel giardino per fare un pupazzo di neve e giocare all'aria aperta. Il monaco era nascosto dietro un albero e decise di saltare fuori allo scoperto e mostrare un fuda sacro. Il bimbo inizialmente non capì cosa volesse quell'uomo, ma poi quest'ultimo esclamò "Sporco demone, che risiedi nel corpo di questo infante, nel nome del Sacro Buddha, io ti scaccio!!". 
"Dette queste parole lanciò la mistica pergamena su Hiro, che si bruciò e le ceneri caddero sul terreno innevato. Il pargolo iniziò a ridere prima spensieratamente per poi tramutare quella risata in una più terrificante; gli occhi azzurri e innocenti lasciarono spazio a due dorati sfumati al rosso sangue: "Tu, umano, pensi che un demone maggiore come me possa essere sconfitto così?". 
La voce allegra e squillante del bimbo fu sostituita da quella bassa e maligna dello yokai che risiedeva in lui. "M-ma tu chi sei? Mai, nella mia vita votata a servire gli altri in nome del Buddha, ho incontrato un demone del genere!" ribattè l'uomo, che venne prontamente schernito da Inumaru "Tsk, io vivo ma molti secoli, però, più o meno nel periodo ellenico, una maga-sacerdotessa mi imprigionò nel corpo di questo bambino, ovvero suo figlio".
"Non può essere!Perché?".
"Perché non essendo riuscita a sconfiggermi e a salvare il suo popolo, l'unico essere in cui poteva rinchiudere il mio spirito era quello del feto che portava in grembo, il quale abbandonò nel mare". 

"L'uomo rimase davvero scioccato dalle parole di Inumaru e non sapeva se credergli oppure no; ciò che gli fece capire che non stava mentendo era il rancore che trapelava dalla voce dell' inu yokai.
"Ma ora basta con le chiacchere: tu sai troppe cose" puntò il dito indice, a cui era cresciuto un artiglio acuminato, verso l'uomo e delle fiamme lo avvolsero. Il monaco urlò ma non poteva fare nulla per salvarsi. Il demone ghignò per poi tornare a fingersi un comune moccioso.
Si sdraiò a terra e finse di piangere; la balia giunse ad aiutarlo e trovò Hiro in lacrime che indicava il corpo carbonizzato del monaco...".


"Quel giorno Lord Nobunaga spostò la corte in un altro palazzo proprio perchè temeva che la sua dimora fosse stata maledetta. Intanto il figlio di Eileen crebbe e intrapese un apprendistato come samurai accompaganto da uno più anziano. Ma io non me ne stavo di certo buono, al contrario: gli narrai delle sue origini e tale racconto lo istigò a cercare la reincarnazione della madre per vendicarsi dell'abbandono. Intanto però deve sempre condividere il suo corpo con il mio animo iracondo, che vuole liberarsi dell'odiata nemica definitivamente, quindi a volte aveva delle crisi in cui io prendevo il sopravvento, distruggendo e uccidendo tutto ciò che gli capitava a tiro.
Successivamente anche l'anziano samurai che gli faceva da maestro, ma prima di ciò un piccolo passo indietro: la fama di Naraku si era diffusa in tutto il Giappone e giunse anche alle mie orecchie, così decisi di sfruttarlo, visto che si divertiva a mettere i bastoni tra le ruote ai miei nipoti, decisi di parlargli di Eileen e dei suoi poteri così lui avrebbe cercato la sua reincarnazione al mio posto, magari cercando grazie a un Portale per le altre dimensioni, fatto di quel colpo chiamato Meido Zangetsuha, che mio fratello rubò a un demone di nome Shishinki". 

"Alla fine Naraku mi contattò dicendo che la reincarnazione di Eileen era giunta in quest'epoca e aveva mandato il Guardiano del Portale, che evoca un Uraotoko, a prenderla così Naraku avrebbe avuto i suoi poteri, avrebbe ucciso Inuyasha e io avrei avuto la mia vendetta uccidendo la "nuova Eileen", soltanto che una stupida nekomata si intromise e salvò la ragazza, che scoprì chiamarsi Nicole; allora Naraku iniziò a madare i suoi scagnozzi ma senza successo per cui decisi di intervenire io stesso sfruttando Inuyasha colpito dalla maledizione di quell' Onibaba, però venne salvato dalla sua banda e ora devo escogitare un nuovo piano per uccidere Nicole; dovrei cercare di attirarla qua, forse dovrei rapire la sua gatta...".
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Ciò che Inumaru non sapeva, ripensando a tutto quello che aveva passato e che Eileen usò i poteri della Fenice per rinchiuderlo in Hiro, quindi il volatile è legato al suo animo e queste informazioni sono giunte a Nicole che si era fermata all'improvviso, mentre correva con Lulù e che Kagome da 20 minuti la reggeva. La ragazzina sfortunata era stata colta da un improvviso mal di testa, le convulsioni e ora sta vomitando la colazione dietro un cespuglio. Quando sta un pochino meglio chiede a Kagome di aiutarla a sedersi, intanto che Shippo le passa un bicchiere d'acqua.
Rielaborate le idee e aspettato il ritorno dei compagni a cui racconta tutti i fatti facendoli finalmente combaciare tra loro, la reincarnazione di Eileen si alza e con una mano chiusa a pugno, puntata verso il cielo, proclama: "E' ora di affrontare Inumaru e sconfiggerlo!".
"E vorresti batterti con un demone maggiore, tu che sei un' umana?" le chiede Inuyasha in piedi con le mani nelle maniche della sua veste.
"No, non mi batterò io, fossi matta, ma la Fenice".
Mentre sulle fronti di tutti i presenti compare un gocciolone in stile anime, la giovane continua a spiegare il suo piano. 
"Con il suo ausilio, il suo spirito si estinguerà definitivamente ed Eileen troverà la pace interiore dopo secoli" le risponde la ragazza sorridendo.
"Speriamo in bene..." dice Kagome a Sango, che è seduta sull'erba accanto a lei.
"Riesci a camminare Nicole-san?" domanda Miroku vedendola pallida e debole. "Pff, per chi mi hai preso?Non sono così fragile haha!".
Tempo cinque minuti e la ragazza viene messa sulla groppa di Kirara, dato che stava per avere un capogiro.

Intanto i tre lupi decidono di tornare alla ricerca di Naraku, dirigendosi verso il Monte Hakurei, dove si è nascosto il mezzo-demone ragno, come detto loro qualche volta prima da Nicole.
"Lupastro, non ti azzardare ad ucciderlo prima che io ritorni, dopo essermi sbarazzato di quello che sembrerebbe mio zio!" strilla Inuyasha, mentre il giovane capo degli Yoro sta già correndo.
"Vedrò, botolo, se prendere in considerazione le tue parole o no" gli urla di rimando Koga. "Coosa??! Torna qui, maledetto!".
"A CUCCIA!"sbotta Kagome; dopo che l'han'yo si rialza e se la prende con lei, il viaggio dei nostri eroi può proseguire.
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Lunghi capelli bianchi, occhi dorati, i due segni da demone completo fremono, una armatura da samurai e la sua fidata Songa recuperata dall'aldilà, in cui i nostri eroi la spedirono, finita la loro avventura contro quella spada e Takemaru Setsuna, tornato in vita. Questo è il vero nemico.
"Bene Nicole, anzi Eileen, vediamo che ti inventerai per sconfiggermi" è il sussurro di Inumaru al vento, mentre con un ghigno attende la sua rivale ancestrale. 

//Angolo dell'autrice//
Oggi nuovo capitolo e presto ci sarà il finale: cercherò di scriverlo prima dell'11, dato che vado in vacanza per una settimana (YEEEEE!!!)nel caso proverò ad avvisarvi e vi chiederò di essere pazienti ^^''. Spero vi sia piaciuto e scusate gli eventuali errori(e spero di aver combaciato tutte le storie nel modo corretto ^^""). 
Ora me ne vado!! :3 
Bye bye! ^w^
   
 
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