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Autore: BALTO97    08/08/2017    2 recensioni
Jensen e Jared sono una coppia , convivono e sono felici , il maggiore è un pilota di moto trial mentre il minore è un giovane cuoco già famoso. Jared occupato con il lavoro , non nota il malessere del compagno , finché un tragico evento lo obbligherà a rivedere le sue priorotà.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due giorni dopo Misha accompagnato da un’infermiera entrò nella stanza , togliendogli la flebo e prelevandogli delle provette di sangue per controllare che l’infezione si fosse fermata.

La sera del giorno stesso , quando tutti ( Richard con noa , Celeste e Kim) erano nella stanza il medico era entrato con un sorriso stampato in volto

“bene bro , sono felice di dirti che sei ufficialmente fuori pericolo” disse sventolando in aria la cartella clinica
Tutti esalarono un profondo sospiro di sollievo , Jared , sdraiato sul letto strinse forte tra le braccia il corpo del maggiore steso sopra di lui .

“jay piano mi soffochi” disse ridendo il biondo tenendogli la braccia , tutti risero , una risata che esprimeva tutta la gioia per il pericolo scampato .
Ma mentre tutti ridevano e scherzavano nella mente di Jensen un pensiero non gli dava pace

“e adesso ? cosa faccio ? se sono paralizzato cosa farò ?” si chiedeva il giovane mentre con lo sguardo si posava sui sorrisi dei suoi amici , della sua famiglia, che attorno a lui non immaginavano cosa stesse pensando

“hey Jens” la voce di Jared lo ridestò , il giovane gli sorrideva continuando a stringerlo tra le forti braccia

“andrà tutto bene … vada come vada , affronteremo qualunque cosa insieme” disse sorridendo

Jensen sorrise di rimando , poi si sporse e gli diede un bacio sulle labbra sottili e invitanti

“menomale che ci sei” pensò il biondo lasciandosi trasportare da quel bacio .


Erano passate due settimane dalla cura antibiotica , Jensen era felice che l’infezione si fosse fermata , ma il suo stomaco era ancora chiuso e appena mangiava qualcosa una forte nausea lo assaliva e doveva vomitare , il dolore alle gambe e  alla testa , nonostante gli antidolorifici non accennava a diminuire,  e ormai non ne poteva più di stare in ospedale bloccato in quel letto.

Aveva fatto radiografie , esami specifici , controlli … insomma lo aveva ribaltato come un calzino per controllare che fosse tutto apposto , ma sebbene il  traumatologo gli avesse detto che le ferite alle sua gambe potevano dirsi guarite , non erano ancora in grado di dirgli se sarebbe potuto tornare in piedi.

Jared ogni giorno gli proponeva qualcosa , giochi da tavolo  , film , video divertenti e altro , ma niente sembrava funzionare , il biondo era sempre più scoraggiato e il silenzio di Misha riguardo  la possibilità di tornare a camminare di sicuro non lo aiutava.

Quando i suoi amici andavano a trovarlo il maggiore sorrideva e scherzava come se niente fosse ,  anche Jeffrey era andato a trovarlo , aveva parlato a lungo di molte cose , ma quando l’uomo uscì  Jared si stupì di vederlo mentre si asciugava una lacrima .  quando il maggiore rimaneva da solo,e questo capitava raramente,  guardava fuori dalla finestra , osservava le nuvole e le piante che danzavano con il vento , avrebbe tanto voluto uscire e salire in sella alla sua moto e correre sentendo il vento nei capelli e quel brivido che tanto amava corrergli lungo la schiena.

Un giorno Jensen si era incanto a fissare un uccellino che cinguettava allegro su un ramo del giardino dell’ospedale , quando il rombo forte di una moto gli entrò come un fulmine nella testa , gli sembrò di sentire la sua amata due ruote  , di vedere il suoi colori sgargianti e toccarne il freddo metallo che tante volte aveva lucidato dopo un allenamento o una gara ; Jeff gli diceva che era matto quando lo sorprendeva ad accarezzarla e parlargli come se fosse una persona vera.

come gli mancava la sua  amica , non era solo una moto, era un fedele compagna che lo accompagnava da anni , l’aveva avuta come regalo per la maggior età  e gli era molto affezionata .
dentro di lui il desiderio di montargli in sella e sentire la morbidezza della sella , le fusa del motore e vedere la strada libera e l’orizzonte che lo aspettava cresceva ogni minuto di più.

“jens” lo chiamò la voce del giovane

“jensen ?” il maggiore , ancora incantato , non rispondeva

“Jensen ?!” disse appena più forte

“è? Si ?  cosa ?” si allarmò il ragazzo tornando alla realtà

“a cosa pensavi cucciolo ?” gli chiese preoccupato il bruno sedendosi  sul letto e prendendo la mano tra le sue

“a nulla in particolare …” rispose il maggiore rendendosi conto che il rimbombo del motore di quella moto ormai era lontano

“andiamo !” lo incoraggiò il minore sorridendogli

Jensen sapeva che il compagno non era molto d’accordo con il suo lavoro , era sempre in ansia quando andava gli allenamenti o ad una gara , e da
quando erano li in ospedale Jared era diventato ancora più apprensivo e protettivo

“io pensavo alla … mia moto” disse sottovoce nascondendo gli occhi

“o” disse il giovane abbassando a sua volta gli occhi

“sai vorrei tanto farci un giro” continuò non potendo fare a meno di sorridere

“sentire il rumore del vento e quell’incredibile emozione quando ti libri in aria sapendo che stai sfidano la gravitò” racconto quasi euforico il ragazzo sorridendo , poi vide il viso basso  del suo compagno, sconsolato e amareggiato

“lo so che non sei proprio molto d’accordo con questo mai io …”

“NO JENSEN NON LO SONO PER NIENTE” sbottò il giovane alzandosi in piedi e lasciandogli bruscamente la mano

“TI SEI QUASI AMMAZZATO  !” continuò urlando ancora mentre il biondo lo guardava triste

“E ORA VIENI A DIRMI CHE VUOI TORNARE SUL QUELLA CAZZO DI’ COSA ??? MA CHE  CAZZO ! HAI PROPRIO VOGLIA DI’ MORIRE”
Jared lo guardò pieno di rabbia e odio , non poteva crederci che Jensen volesse tornare in moto dopo quello che gli era successo , preso dalla rabbia e dalla paura uscì dalla stanza imprecando nuovamente, per poco non travolse Misha che stava entrando nella stanza

“ma che succede ?” chiese confuso il moro avvicinandosi al ragazzo biondo , Jensen non rispose sentendo già gli occhi iniziare a bruciare e la nausea salirgli , si abbassò sprofondando nel cuscino e riportando lo sguardo fuori

Jared cammina a passo svelto nel corridoio , una voce nella testa gli diceva di tornare indietro e chiedere scusa al maggiore per le urla e la rabbia , ma il timore che Jensen potesse tornare in moto e magari fari ancora un altro incidente , magari , fatale lo terrorizzava.

Mentre lo pensava si avvicinava all’ascensore

Misha intanto si era seduto accanto al biondo

“Jensen ascolta non devi” stava per dire che non doveva prendersela quando un botto che fece tremare l’intero edificio lo blocco bruscamente

“ma che cazzo” “che diavolo” disse all’unisono spaventati e confusi

“cosa è stato ?” chiese il maggiore confuso

“No lo so vado a vedere” Misha si alzò e veloce corse nel corridoio lasciando li Jensen spaventato e ancora più confuso

Il medico corse fino in fondo al reparto dove infermieri , pazienti e altri medici erano radunati intorno alle porte dell’ascensore

“cosa è stato ?” chiese ad alcuni addetti alla sicurezza

“crediamo che sia crollato l’ascensore”  disse osservando le porte

“o Dio” disse il medico estraendo il telefono per chiamare Jared

Nel frattempo Jensen preoccupato si agitava nel letto , quando vide passare un’infermiera la fermò

“Mi scusi ! per favore mi dica cosa è stato quel casino ?” chiese preoccupato che fosse successo qualcosa , e il pensiero che il compagno fosse chissà
dove lo spaventò terribilmente

“è caduto l’ascensore  !” disse l’infermiera

“cosa ?” chiese il ragazzo prendendo a sua volta il cellulare

Jared non rispose ad entrambi

Preso dal panico Jensen iniziò a respirare a fatica ed a sentire il sudore scendergli sulla fronte , spostò le lenzuola mettendosi seduto dritto , si strappò malamente la flebo gli elettrodi che aveva sul torace  e aiutandosi con le mani spostò le gambe e poggiò i piedi per terra , percepì un dolore lanciante alle articolazione e una fitta al ginocchio .

Nella  sua testa pregava perché le gambe lo sostenessero .
Strinse i denti cercando di fare dei respiri profondi per diminuire il dolore , strinse forte il lenzuolo tra le mani contando mentalmente fino a 3 , poi con il respiro bloccato in gola e un dolore terribile alla schiena si alzò .
 non gli sembrava vero

Le  gambe tremavano e lanciavano stilettate di dolore ogni 3 secondi , quando le mani lasciarono il letto non riuscirono a tenerlo in equilibrio e il maggiore cadde in avanti , solo il tavolino lo fermò

Jensen prese due respiri profondi e cerco di fermare i tremori alle gambe

“ok , ok , ok” ripeteva tra un respiro e l’altro stringendo forte il tavolo di metallo
Si stacco tenendo le mani in avanti per cercare l’equilibrio , con un sforzo immane alzò il piede sinistro e cerco di fare un passo ignorando il dolore , inevitabilmente la schiena lanciò un dolore terribile facendolo gemere di dolore , velocemente alzò anche l’altro piede , ma questo fretta lo tradì facendolo barcollare e perdere l’equilibrio , ma ancora una volta si fermò stringendosi forte al mobiletto della stanza
Sudava e ogni respiro era un dolore immenso , la fronte gocciolava e la vista iniziava ad appannarsi mentre il corpo tremava ancora.
 
Misha si agitava camminando avanti e indietro

“i pompieri stanno lavorando al piano terra” lo informò un uomo della sicurezza

“devono fare in fretta , dentro c’è …”

“misha !”  la voce del giovane lo fece girare verso la porta del bagno

Jared appena uscito gli si avvicinò

“Jared stai bene ?” chiese frenetico portandogli la mani sulle spalle

“si , si , ma cosa è successo ?” chiese confuso

“l’ascensore credevo che … tu eri … dov’eri ?” chiese il medico

“In bagno , ero in bagno quando ho sentito un botto e temevo che fosse un terremoto o qualcos’altro” disse guardando gli altri che si muovano frenetici
Il giovane , ancora arrabbiato più con se stesso che con Jensen era entrato in bagno per sciacquarsi la faccia e cercare di riprendere il controllo , pensava che aveva esagerato e per questo si sentiva uno schifo ; ma sapere che nonostante tutto quello che era successo Jensen volesse tornare in moto lo sconvolgeva .

Stava per uscire e tornare dal maggiore per chiedergli scusa quando un botto fece tremare la terra , temendo che fosse un terremoto si mise sotto lo stipite della porta .

Il suo pensiero andò subito  a Jensen

“dio ti prego fa che non gli accada nulla”



“ti ho chiamato !” disse il medico continuando a stringergli la spalle

“il silenzioso” rispose  il giovane togliendosi il cellulare dalla tasca

“anche Jensen mi ha chiamato” continuò , la rabbia completamente dimenticata e la colpa per aver fatto spaventare il ragazzo ed avergli urlato contro crebbe ancora incontrollata

“sono un’idiota” disse poi si girò e seguito da Misha camminò velocemente verso la camera del maggiore , non si sarebbe mai aspettato di trovarlo così
Spalancò la porta già con le lacrime agli occhi

“Jens amore mi dispi … O MIO DIO”
Quando vide il maggiore in piedi , sudato , tremante , con gli occhi liquidi e così grandi da parere quelli di un cucciolo di cervo impaurito davanti a sue fanali di auto

per poco non ebbe un infarto

Il moro dietro di lui restò a bocca aperta sussurrando a fior di labbra il nome del maggiore
“jay” esclamò sottovoce il biondo cercando di sorridere , ormai non ce la faceva più a resistere ,  le gambe  dolevano da impazzire e la schiena sembrava sul punto di spezzarsi

Un tremore più forte fu il colpo di grazia
I due ragazzi sulla porta lo videro sbiancare , abbassare gli occhi e le gambe tremare fino piegaris in avanti
Jared prontamente con due falcate lo raggiunse prendendolo letteralmente al volo tirandoselo in braccio

“hey hey” lo richiamò quando il maggiore si appoggiò al suo torace chiudendo gli occhi respirando affannosamente
Jensen era pallido e sudato , sentendolo tremare tra le braccia il giovane lo guardò prima spaventato e preoccupato poi riportò lo sguardo sul medico,

Misha si avvicinò dicendogli di metterlo sul letto , cosa che fece immediatamente ma con estrema delicatezza
 il medico prontamente gli riattaccò gli elettrodi per monitorargli il cuore che batteva velocemente , poi con altrettanta velocità gli rinfilò la flebo e chiamò l’infermiera

“jens , cucciolo mi dispiace” sussurrò il  giovane abbassandosi al livello del viso dell’altro che pareva essere svenuto  , gli accarezzo i capelli  con una mano , mentre con l’altra gli stringeva la mano


“jared” lo richiamò il moro , il giovane alzò lo sguardo

“sta bene non preoccuparti” esclamò accarezzandogli a sua volta la spalla

“misha … lui … insomma è … era … lui” disse vagando con lo sguardo nella stanza

Aveva visto Jensen in piedi , non per molto è vero , ma lo aveva visto .
Il giovane riportò lo sguardo sul maggiore addormentato .
“lo so Jared , ma dobbiamo aspettare e …” Misha si interruppe bruscamente quando dei colpi di tosse scossero il colpo del maggiore

“Jensen hey !” lo richiamò il bruno accarezzandogli la fronte sempre più imperlata di sudore
Il biondo fece ancora due colpi di tosse poi si lamentò muovendosi nel letto

“Jensen amico mi senti ?” chiese a sua volta il giovane stringendogli la spalla
Jensen voltò la testa verso la voce e battendo gli occhi un paio di volte , per abituarli alla luce , li aprì .

Erano ancora liquidi e arrossati , ma nonostante tutto sul suo volto si dipinse un sorriso sincero rivolto al medico
“hey fratello ! come ti senti ?” chiese ancora sorridendogli a sua volta

“sono stato … me … meglio” sussurrò con voce bassa e tirata il biondo stringendo gli occhi nel tentativo di controllare il dolore alle gambe e alla schiena

“domani ti porterò in radiologia e ti farò altri esami , quindi fatti trovare qui domani mattina !” scherzò il moro sorridendo cercando di smorzare la tensione , il maggiore annui

“vi lascio soli … a domani” disse , poi strinse la spalla del biondo e diede un’amichevole pacca di incoraggiamento al giovane seduto ancora accanto al letto.

“grazie Misha a domani” lo salutò il giovane .
Passarono circa 2 minuti in silenzio , Jensen guardava fuori dalla finestra con il viso girato rispetto al giovane che teneva gli occhi bassi , continuando però a stringergli la mano

“jens … mi dispiace” disse il giovane sempre con lo sguardo basso

“Non importa” rispose il maggiore rimanendo però girato

“No Jensen … io … mi dispiace per prima ! sono uno stupido !” disse iniziando ad agitarsi

“io … non lo so … ho paura … tu …”il respiro accelerato e  gli occhi velati di lacrime gli impedivano di parlare e di dire al maggiore che l’idea di vederlo tornare in moto esposto a continui pericoli lo distruggeva.
Il maggiore si volto e quando vide le lacrime che rigavano le guance del giovane si commosse

“Jay non preoccuparti” disse cercando si avvicinarsi

“smettila” continuò sporgendosi e asciugandogli la lacrima con il pollice

“va tutto bene , non sono arrabbiato Jay ! io ti amo!” disse accarezzandogli i capelli , quelle parole e quel gesto così delicato e pieno d’amore sconvolsero il giovane che , singhiozzando , lo abbracciò stringendogli i fianchi nascondendo il viso nella sua maglia

“ho paura … ho così paura Jensen” bofonchiò rafforzando la presa sul corpo del maggiore che gli accarezzava i capelli con una mano e con l’altra la schiena

“di cosa amore ?” gli chiese cercando di addolcire la voce
“di perderti” rispose il giovane scosso ancora dai forti singhiozzi

“sono qui Jay , non andrò via , rimarrò sempre con te … te lo giuro” cercò di consolarlo il biondo stringendolo con le poche forze che aveva
Jared consolato di quelle dolci carezze smise di piangere e , facendo attenzione a non fare male al compagno , si mosse e sdraiò a sua volta sul letto rimanendo però stretto al corpo dell’altro sdraiato sul suo torace , proprio sopra il cuore . chiuse gli occhi e si concentrò sul suoni dei battiti di Jensen ,
sul calore delle sue mani che gli accarezzavano i capelli e su quelle delicate carezze che il biondo gli lasciava sulla schiena , gli sembrò di essere a casa sdraiati nel loro letto intenti a coccolarsi dopo aver fatto l’amore

Sopirò e inspirò il profumo del maggiore e una sensazione di pace e tranquillità lo assalì , per un attimo tutti i problemi sembrarono piccoli e lontani , c’erano solo loro , i loro cuori che battevano all’unisono e il loro amore .

Il giorno dopo , come aveva detto Misha , in mattinata delle infermiere gli prelevarono il sangue , poi lo avevano portato a fare la risonanza magnetica e la lastre a schiena e gambe .

Durante gli esami Jared camminava nervosamente avanti e indietro nel corridoi pregando che tutto andasse bene
Prima di pranzo i ragazzi erano in camera , Jensen era stanco di stare sdraiato , così aveva chiesto di stare sulla sedia a rotelle , Jared invece era seduto sul letto , i due stavano parlando tra loro quando Misha entrò nella stanza
Jared scattò in piedi come un soldato e Jensen con qualche manovra girò la sedia


“allora ?” chiese il giovane incrociando le braccia

“allora” ripeté Il medico sbattendo la cartellina sulle gambe

“ho delle novità ” disse sorridendo

“la articolazioni sembrano tornate apposto , le fratture devono ancora guarire completamente, ma sono migliorate così come le condizioni della schiena ” continuò sotto lo sguardo attento dei ragazzi
“ma è meglio agire , come si sul dire “batter il ferro finché è caldo”” disse continuando a sorridere

“Misha che vuoi dire “ chiese confuso il giovane

“voglio dire … che dato che il nostro testa calda qua , anziché aspettare il nostro via libera si è alzato di sua spontanea volontà rischiando di cadere e rompersi ancora qualcosa” continuò con quello che pareva un rimprovero detto bonariamente

“abbiamo capito che sei pronto” proferì

“pronto per cosa ?” chiese il maggiore con un sussurro

“per tornare in piedi ” .
 
Come per gli ultimi capitolo ringrazio molto Cin 75 per i consigli e ovviamente anche TeamFreeWill  per gli incoraggiamenti e i fantastici consigli che ho apprezzato moltissimo <3 sono due autrici fantastiche che mi hanno aiutato moltissimo e che consigli di leggere a tutti <3
Grazie grazie <3
E ovviamente grazie a chi leggerà e commenterà J
   
 
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