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Autore: esserre93    08/08/2017    0 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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UN ANNO DOPO

-    Arizona! Corri! – Eliza era nel bagno della loro casa ed era pallida in viso, con occhi e bocca spalancati
-    Amore, cosa succede? – Arizona, che era in salotto, sentendo urlare sua moglie, le corse incontro 
-    Guarda qui – la mora le porse un bastoncino bianco con la scritta pregnant
-    Oh mio Dio! Ce l’abbiamo fatta! Aspettiamo un bambino!
La mora abbracciò con forza sua moglie e abbassandosi baciò la sua pancia
-    Ciao piccoletto, so che sei ancora  un po’ piccolino, ma avrai una bellissima famiglia
Eliza si inginocchiò all’altezza di sua moglie e le lasciò un bacio sulle labbra
-    Sono felice
-    Anche io. Ci è voluta più fatica del previsto, ma la gioia che provo in questo momento li ha ripagati tutti

Era trascorso un anno dal viaggio a Parigi. Era trascorso un anno dal momento in cui Eliza ed Arizona avevano deciso di stare di nuovo insieme. Era trascorso un anno da quando avevano deciso di avere un bambino. Abbandonata l’idea di un’adozione, le due donne avevano deciso di proseguire con la fecondazione in vitro. Eliza avrebbe portato avanti la gravidanza e avrebbe diminuito i ritmi lavorativi.
Le cose, tra le due, in quell’ultimo anno non erano state sempre rose e fiori, ma ce l’avevano messa tutta per far sì che tutto funzionasse bene. L’ombra del tradimento di Arizona era  stata una presenza costante nel primo periodo della loro riconciliazione e se da una parte c’era un’Arizona più determinata che mai a riacquistare la fiducia di sua moglie, dall’altra c’era un’Eliza che era stata ferita e delusa non solo da sua moglie, ma anche da una delle persone per cui nutriva più rispetto in assoluto.
Amelia, dopo 6 mesi dall’incidente riacquistò la memoria. Ricordò tutti i momenti trascorsi con Arizona e ciò riportò a galla anche i sentimenti verso la donna. Aveva provato a nasconderli, a far finta di nulla, ma anche quando accanto a se aveva di nuovo Owen, disposto a riparare il loro matrimonio, non era riuscita a chiudere il cuore verso quei sentimenti troppo forti. Dopo un’attenta valutazione, quindi, decise di tornare a Los Angeles e ricominciare una nuova vita. Era stata una decisione sofferta non solo per lei, ma anche per le persone che aveva accanto. Arizona, non appena venne a conoscenza della decisione di Amelia, fece di tutto pur di farle cambiare idea, ma la mora non cedette mai, neanche quando Eliza, munita di una grande forza di volontà, le aveva detto che l’avrebbe perdonata per ciò che era successo tra lei e sua moglie.
Amelia, nonostante il dispiacere, decise comunque di lasciare Seattle e la persona che amava.
-    Quindi non siamo state solo una parentesi come dicevi – Le disse Arizona il giorno prima che la mora partisse. Amelia non le rispose mai e in cuor suo ne fu quasi sollevata. Amelia non avrebbe mai voluto chiudere quella parentesi
Se da una parte c’era il dispiacere per la partenza della sua amica, dall’altra c’era la gioia di aver riunito la sua famiglia. Anche con Callie ormai le cose procedevano bene. Lei e Penny  si erano ambientate subito e non appena avevano del tempo libero cercavano di sfruttarlo il più possibile per trascorrerlo con Sofia.
Insomma, era stato un anno pieno di ogni tipo di emozione.

-    Dobbiamo dirlo a Sofia – le due donne si erano spostate in cucina ed esprimendo  questa sua volontà a sua moglie, Eliza  con le dita strofinò il ciondolo che pendeva dal suo bracciale
-    Glielo diremo non appena Callie la riporterà qui. Ti è proprio piaciuto il suo regalo di compleanno, vero?
Il ciondolo che Eliza portava al bracciale era il contenuto del pacchetto che Sofia aveva dato ad Arizona prima che partissero per Parigi. La bionda lo aveva dato a sua moglie il mattino seguente del loro soggiorno.. Non appena Eliza aveva aperto il pacchetto i suoi occhi si erano illuminati di gioia; il ciondolo riportava inciso il nome di Sofia e da quel giorno non lo aveva più tolto.
-    Si mi è piaciuto tantissimo
-    Penso te lo abbia regalato per farti capire che ti considera sua madre, nonostante ti chiami semplicemente con il tuo nome; è una cosa che lega solo voi due
-    Tra meno di nove mesi avremo un altro bambino, ti rendi conto?
-    Ancora non ci credo, però aspettiamo a dirlo agli altri. Sappiamo che i primi tempi sono i più difficili e domani non appena arriviamo in ospedale voglio farti delle analisi e un’ecografia
-    Si dott.ssa – Arizona piegò da un lato la testa e aggrottò la fronte, per far capire a sua moglie che non stesse scherzando
-    Lo so, scusami. Faremo tutto ciò che vuoi, ma possiamo essere felici per stasera?
-    Certo, vieni qui – Arizona abbracciò forte Eliza e per un attimo si abbandonarono a quell’ondata di affetto, dettata anche dalla notizia che aveva appena invaso entrambe. Il campanello però suonò e dovettero allontanarsi. Callie aveva riaccompagnato Sofia a casa.
-    Mamma! Il cartone è stato bellissimo!
Sofia irruppe in casa come un uragano, iniziando a raccontare tutto ciò che aveva fatto.
-    Piccola, non mi dai neanche un bacio?
-    Certo mamma, ti stavo solo raccontando
Tutte e tre le donne scoppiarono a ridere di fronte agli occhi perplessi di Sofia, che sbuffò andandosene in salotto
-    Quindi è andata bene la giornata
-    Si tutto bene. Ha da poco mangiato un gelato, quindi dubito vorrà cenare
-    Callie…
-    Lo so, ma ci ha dato il tormento e abbiamo dovuto cedere
-    Mm va bene
-    Ci vediamo domani in ospedale
-    Come mai?
-    Hanno chiesto un consulto esterno
-    E per cosa?
-    Doppia amputazione degli arti inferiori
-    Conosco il paziente, ma io non ne sapevo nulla, chi lo ha richiesto?
-    Non so cosa dirti Eliza, a me ha chiamato Miranda
-    Va bene, a domani
Non appena Callie se ne fu andata, Eliza come un fiume in piena iniziò ad esprimere tutti i suoi dubbi.
-    Eliza, calmati, domani andrai a parlarne con Miranda. Sicuramente avrà dimenticato di dirtelo, ma lo sai che i pazienti sono liberi di chiedere consulti esterni. Agitarti non fa bene al bambino
-    Quale bambino? – la testa di Sofia fece capolino dal salotto e le due donne si guardarono per capire a vicenda se fosse il momento o meno di rivelarglielo. Con un cenno della testa, Arizona acconsentì ed Eliza si accovacciò davanti alla bambina.
-    Presto avrai un fratellino o una sorellina
-    Davvero?
-    Si piccola 
-    E tra quanto?
-    Tra meno di 9 mesi 
-    Così tanto ci vuole? Chi lo porta?
-    Il fratellino crescerà qui, dentro di me, come tu sei cresciuta dentro mamma Callie
-    E chi ce lo ha messo?
-    Alcuni dottori che fanno queste cose
-    Anche a mamma Callie?
-    No, a mamma Callie ci ha pensato papà Mark
-    E come? – Eliza, ormai imbarazzata da tutte quelle domande, voltandosi verso Arizona le chiese aiuto
-    Piccola, arriverà il momento in cui ti diremo tutto, ma non ora
-    Lo posso dire ai miei compagni di classe?
-    È ancora presto, te lo diremo noi quando potrai. Va bene?
-    Ok, posso continuare a giocare ora?
-    Certo vai pure
Qualche ora più tardi Eliza mise a letto Sofia e le rimboccò le coperte
-    Sono felice Eliza
-    Grazie piccola, anche io e la mamma lo siamo
-    Tu non sei la mia mamma, però lo sai che ti voglio tanto bene?
-    Certo che lo so e anche io te ne voglio tanto, come se fossi mia figlia e presto vorrai tanto bene anche al fratellino o alla sorellina
-    Mamma Callie ci rimarrà male?
-    Per cosa?
-    Io avrò un fratellino o una sorellina, però non sarà lei la mamma
-    Ma certo che non ci rimarrà male, ormai lei sta con Penny da molto tempo ed è felice
-    Va bene, io preferisco un fratellino
-    Davvero? Come mai?
-    Zola e Bailey si vogliono tanto bene
-    Sono sicura che Zola voglia bene anche ad Ellis 
-    Vorrei lo stesso un fratellino
-    Non possiamo deciderlo
-    Pregherò allora
-    Sai pregare?
-    Certo, me lo ha insegnato mamma Callie
-    Ora dormi piccola
Eliza diede il bacio della buonanotte alla bambina e si diresse verso la camera da letto
-    Sofia vuole un fratellino e non una sorellina
-    Ahah partiamo bene
-    E sa pregare
-    Pregare? Chi glielo ha insegnato?
-    Callie
-    Callie non prega da quando ha scoperto di essere bisessuale, perché dovrebbe insegnare a Sofia come pregare?
-    Non so cosa dirti, parlagliene domani, a quanto pare eseguirà un intervento di cui io non sapevo nulla
-    Dai tesoro, vedrai che ci sarà una spiegazione plausibile
-    Lo spero

Il giorno dopo, non appena Eliza arrivò in ospedale si diresse verso l’ufficio di Miranda Bailey per chiedere spiegazioni. Bussò alla porta e rimase ad aspettare finché il capo non la invitò ad entrare
-    Buongiorno dott.ssa Minnick
-    Buongiorno Bailey
-    Dimmi tutto, anche se so come mai sei qui
-    Perché non sono stata informata? Sono o non sono il chirurgo ortopedico di questo ospedale?
-    Certo che lo sei, ti ho scelta io, ma Callie è la migliore per questo tipo di intervento
-    Questo non toglie il fatto che io non sia stata avvisata. Sto seguendo questo paziente da mesi e non ha mai mostrato ripensamenti sul mio piano chirurgico 
-    Fino a ieri. Ha sentito parlare di Callie e ha voluto sentire un altro parere
-    E mi sta bene, però la prossima volta voglio essere informata
-    Non ti è stato detto niente, perché è successo velocemente e a quanto pare ha fatto prima Callie a dirtelo
-    Certo, ci vediamo praticamente tutti i giorni
-    Scusami Eliza, non succederà più
La mora uscì dall’ufficio e quel briciolo di razionalità che le era rimasta le impedì di sbattere la porta. 
Percorse il corridoio quasi alla velocità della luce e si diresse verso la stanza del suo paziente, dove sapeva che avrebbe trovato Callie. Non appena entrò, infatti, oltre al paziente trovò proprio lei.
-    Buongiorno Michael, dott.ssa Torres
-    Buongiorno dott.ssa Minnick, spero non le dispiaccia che io abbia chiesto un altro parere
-    Assolutamente no, ma sarò presente mentre la dott.ssa ti spiegherà il suo piano chirurgico
-    Nessun problema
-    Allora Michael, ho visionato tutte gli esami che hai fatto fino ad ora e sono sicura di poterti salvare una gamba
-    Dice davvero?
-    Si, ma sarà un’operazione estremamente pericolosa, quindi dovrai essere a conoscenza di tutti i rischi a cui andrai incontro
-    Certo dott.ssa
Non appena Callie ebbe finito di spiegare il suo piano chirurgico e le relative conseguenze, le due donne uscirono dalla stanza. Prima che Callie si potesse allontanare, però,  Eliza la bloccò per un braccio
-    Sei matta se credi di riuscire ad eseguire un’operazione del genere
-    Posso farcela
-    Ti rendi conto dei rischi? C’è un valido motivo per cui io avevo optato per l’amputazione doppia, non credi?
-    Certo, vuoi essere cauta, ma non è una mia caratteristica, quindi lasciami fare il mio lavoro. Da ora il paziente è mio
-    Certo, tanto sei abituata a fare promesse che non puoi mantenere, giusto?
-    Non tutti i pazienti sono Arizona Robbins
-    Certo che no, ma prometti cose che non puoi
-    Dall’incidente di Arizona ho buttato tutta me stessa in questo studio e ho fatto grandi progressi
-    Lo so, ti ho seguita, ma secondo me stai sbagliando
-    Sei libera di avere la tua opinione
Callie se ne andò e lasciò Eliza ai suoi pensieri e alla sua rabbia. Cercò di calmarsi ripensando alle parole di Arizona della sera prima e si diresse verso l’aula dove avrebbe tenuto una lezione agli specializzandi del secondo anno.
Non appena entrò salutò l’intera classe e si scambiò un sorriso con Marion.
Quella ragazza era una delle persone di cui andava più fiera. Nonostante i problemi che avevano coinvolto lei e la sua famiglia, ce l’aveva messa tutta per superare il test finale e ci era riuscita.

Un’ora dopo la lezione era finita, giusto in tempo per raggiungere Arizona nello studio di ginecologia.
-    Vorrei Uccidere Callie – Eliza era seduta sul lettino, mentre Arizona le prelevava del sangue
-    Cosa ha fatto?
-    È certa di poter salvare almeno una delle due gambe, che a mio giudizio dovrebbero essere amputate
-    Le hai spiegato le tue motivazioni?
-    Si
-    Lei le sue?
-    Si, ma non mi convincono. Lo so che è brava, ma non voglio che faccia promesse che non può mantenere. Secondo lei sono troppo cauta 
-    Caratteristica non sua
-    È ciò che mi ha detto lei
-    È così, Eliza. Callie ha sempre lavorato in questo modo, prendendosi anche troppi rischi, ma è fatta così
-    Ti aveva promesso che ti avrebbe salvato la gamba
-    Ti avevo promesso che non ti avrei mai tradita, eppure l’ho fatto e mi hai perdonato. Non combattere questa battaglia in mio onore. Io ho superato tutto questo, falle fare il suo lavoro, segui la volontà del paziente. Ora sdraiati
Eliza seguì l’indicazione di Arizona e si alzò il camice.
Arizona, dopo aver mezzo il gel, iniziò a muovere il coreografo ed un sorriso le ricoprì l’intero volto
-    Amore…Guarda qui…
La bionda girò il monitor verso Eliza e lo stesso sorriso apparve sul suo viso
-    Ci vedo bene, vero?
-    Si, altrimenti avremmo entrambe bisogno di una visita oculista 
-    Avremo due bambini
-    Si, avremo due bambini Amore 
   
 
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