Kira Yamato & Murrue Ramius
«Kira-kun?»
Distolto dalla manutenzione che stava effettuando sul proprio Mobile Suit, il ragazzo si affacciò dall’abitacolo. «Murrue-san…»
Lei gli rivolse uno di quei sorrisi dolci che riuscivano in qualche modo a tranquillizzarlo. Era l’unico membro anziano dell’equipaggio, insieme al Maggiore
«Perché non ti prendi una pausa?»
Allettato da quella proposta, volse uno sguardo al quadro comandi, soppesando la quantità di lavoro ancora da svolgere. «Non credo di potermelo permettere.»
«Però, se sei troppo stanco, non riuscirai a dare il meglio, no?», insistette l’altra con fare ovvio.
Lasciatosi convincere senza troppe storie, il pilota puntò i piedi contro lo Strike per darsi lo slancio e, facendo leva sulle gambe, si ritrovò a fluttuare nell’aria. Si erano da poco lasciati alle spalle la battaglia avvenuta nella fortezza dell’Eurasia, Artemis, e ancora non sapevano se e quando avrebbero potuto tirare il fiato per davvero.
«Voleva parlarmi di qualcosa?»
«In realtà no», rispose il Comandante Ramius, tendendogli un braccio per consentirgli un appoggio. «Ma già che ci sono, vorrei chiederti se stai bene.» Stupito e al contempo intimamente felice per quelle parole, Kira accettò la sua mano ed annuì, rivolgendole uno sguardo intimidito. «So che il Maggiore
«Sì, è molto gentile», confermò.
«Se però hai bisogno d’altro, ti prego di farmelo sapere.»
Non si trattava dell’invito di una persona che tentava di adularlo, perché la voce della donna era sinceramente preoccupata. Riconoscendo in quel suo modo di fare un che di piacevolmente materno, il ragazzo non riuscì a dissimulare un certo imbarazzo. «La ringrazio.»
Lei scosse il capo, passandogli la bibita fresca che aveva con sé. «Siamo noi a doverlo fare: sei stato catapultato in mezzo alla guerra contro la tua volontà, eppure stai dando il massimo per tutti.»
«La stessa cosa vale per lei, per il Maggiore e per gli altri», replicò Kira, chinando gli occhi. «Tutti vogliamo la pace, eppure si continua a combattere per ottenerla. Questa tragica situazione… quanto durerà ancora?»
Murrue si strinse nelle spalle. «Chi può saperlo?», sospirò, sconsolata. «Però… se ci impegniamo, forse riusciremo ad uscirne.»
«E se così non fosse?»
Non riuscendo a trovare una risposta che potesse rincuorarlo, sorrise ancora. «Proteggendo chi amiamo, ci saremo comunque guadagnati un posto in Paradiso.»
(15 giugno 2009)
Ho di nuovo la testa che gira e giiira... @_@ Meno male che mi sono portata avanti con il lavoro, così posso postare anche se non riesco a scrivere.
Questa flashfic è piuttosto insignificante a livello di storia, ma mi premeva sottolineare principalmente il rapporto fra Kira e Murrue, appunto. Lei la vedo un tipo molto materno (come in realtà vedo Mwu molto paterno, a dispetto di ciò che dice la Cagalli delle mie storie... XD), e dato che il Kira di inizio saga è come un cucciolo smarrito... ç*ç Un po' come Shinn, se vogliamo, anche se quest'ultimo ha un carattere decisamente meno tranquillo. Se ci fate caso, infatti, entrambi scelgono di stare con persone che hanno davvero un qualcosa di materno, come Lacus, dolcissima, e Lunamaria, la quale, avendo una sorella più piccola, proprio dell'età di Shinn, ha un senso di protezione piuttosto sviluppato (ed è bellissima la scena finale, quando, dopo aver assistito alla distruzione del Messiah, lui scoppia a piangere fra le braccia di lei).
Piuttosto, vi annuncio già che nella prossima fic per poco non ci è scappato il morto. XD Poi capirete perché. Vi dico solo che tratta di due fanciulle dal carattere piuttosto burrascoso (e una suppongo che abbiate capito qual è) e che, guarda caso, non vanno neanche d'accordo. XD
Grazie come sempre a tutti coloro che seguono le mie storie. ^^
Shainareth