Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe
Segui la storia  |       
Autore: Cronos22    11/08/2017    0 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sofferenza dei sopravvissuti
 
Il vento soffiava lentamente su tutta la città ormai in rovina,i fumi provenienti dai vari piccoli incendi diffusi in quasi ogni edificio della capitale,si stavano lentamente affievolendo insieme alle fiamme che le alimentavano,lasciando dietro di loro solamente detriti e ceneri,che cercavano di nascondere i cadaveri e le schegge dei soldati sia nemici che alleati caduti per mano di una guerra per il controllo di un frammento dell’oblivion,con i sopravvissuti che tentavano disperatamente di salvare il salvabile e di assicurare un minimo di dignità alle loro esistenze oramai scosse e turbate dalla battaglia appena trascorsa.
Nel mezzo di tanta desolazione un uomo giaceva svenuto tra le macerie,i suoi capelli venivano cullati dal vento ed il suo cappello verde lungo e leggermente ricurvo all’indietro ormai in parte danneggiato,rimaneva bloccato in parte sotto un piccolo detrito posto alla sua destra,mentre i raggi del sole colpivano dolcemente il suo viso costringendolo a ridestarsi dal suo sonno ed a rialzarsi dalla sua condizione di stasi cui stava vessando,toccandosi con la mano destra il viso in parte malconcio e deturpato,mentre con la sinistra sollevava il busto e richiamava verso di se le sue gambe,venendo nel mentre colpito da un dolore lancinante proveniente dalla destra,che gli fece spalancare di scatto gli occhi,permettendogli di notare il tubo di ferro che trafiggeva le sue carni martoriate e consumate dal conflitto.
-Non avrei mai pensato di sopravvivere-esclamò Motonari,cercando intorno a lui le sue lame circolari,che venivano in parte oscurate dalle ceneri dei soldati caduti –Avrei pensato che quella donna mi avrebbe eliminato-continuò ridacchiando mentre cercava lentamente di rialzarsi,tentando di ignorare le fitte lancinanti alla gamba destra,causate dal tubo di ferro che ancora penetrava la sua coscia –Eppure mi ha lasciato vivere-zoppicando lentamente per la zona circostante alla ricerca delle sue armi,mentre ridacchiava compulsivamente,quasi fosse posseduto da uno strano isterismo che gli faceva perdere la sua compostezza e la sua solita calma,proseguendo nel mentre da solo nella sua ricerca delle sue fidate lame,che giacevano seppellite sotto una coltre di polvere color arcobaleno appartenente a molte gemme cadute in battaglia,chinandosi lentamente a raccoglierle,afferrandone delicatamente i due manici in pelle usurati e riunendole nuovamente a formare un anello da guerra,che posizionò dietro le sue spalle,collegate al suo vestito tramite un laccio in pelle verde,camminando nel mentre alla ricerca di sopravvissuti a quella guerra,che li ha visti cadere dinanzi i colpi sferzanti della sacerdotessa,la quale senza alcuno scrupolo uccideva sia alleati che nemici con una furia incontrollata tramite l’ausilio del suo costrutto magico.
Motonari al solo ricordo della sacerdotessa di Naya,cominciò lentamente a tremare per la paura che lei è riuscita ad esercitare nel suo e nel cuori dei suoi alleati,guardandosi nel mentre intorno ad osservare il paesaggio distrutto e ridotto al degrado più totale,con macerie e cadaveri sparsi per tutta la capitale,i palazzi una volta tecnologici ed all’avanguardia ora ridotti in frantumi,le statue ed i monumenti storici polverizzati o vandalizzati durante il conflitto e le gemme che sul pianeta in fuga o nascosti come topi in qualche meandro oscuro della città,in attesa che qualcuno venga ad aiutarli,con lo stratega resuscitato che sospirava pesantemente mentre questi pensieri scorrevano lentamente nella sua mente,facendolo stare male per l’esito negativo della guerra,creando dentro di lui una sorta di dubbio sulle sue capacità di stratega e di combattente,mentre alle sue spalle un’ombra lo stava seguendo,avvicinando con passo svelto alle spalle dell’umano che senza voltarsi,fermò il suo lento girovagare,voltandosi lievemente verso l’individuo alle sue spalle,sorridendo malinconicamente nel vedere Cu Chulainn in parte malconcio,ma ancora in grado di camminare e di correre,scorgendo solamente alcuni graffi superficiale e qualche lieve ferita sulla mano sinistra,che teneva saldamente il bastone,parzialmente illuminato da alcuni simboli runici incandescenti di un color rosso carminio
-Vedo che Naya ti ha ridotto ad uno straccio-commentò sarcasticamente il giovane stregone dai capelli blu,indicando con l’indice della mano destra la coscia dell’uomo che perdeva lentamente sangue
-Sempre meglio che morire per mano sua-afferrando improvvisamente il tubo che perforava la sua coscia,estraendolo con un colpo solo e gettandolo verso il ragazzo,che nel mentre fissava il buco provocato dall’oggetto appena estratto ed il sangue che fuoriusciva stranamente lento dalla sue arterie e vene spezzate –E poi ti ricordo che ancora abbiamo del lavoro da fare,continuò tentando di mantenere il suo solito atteggiamento impassibile ed inflessibile dinanzi al suo interlocutore –Abbiamo perso solamente una battaglia,ma non ancora la guerra per salvare i vari universi-rimettendosi a camminare con gli occhi chiusi verso le rovine del castello,venendo rapidamente fermato dalla mano del figlio dell’Irlanda,che gli si poggio ruvidamente sulla spalla,stringendola con forza
-Smettila di comportarti come se nulla di grave fosse accaduto!-fulminandolo con lo sguardo,pur sapendo che il suo alleato continuava a dargli le spalle –Non si può sempre essere superiori anche dinanzi alle avversità e alle sconfitte subite-con lo stratega che lo guardava con la coda dell’occhio infastidito e scocciato dalle dichiarazione del suo alleato
-Io non faccio il superiore come tu stai pensando-scansando con un colpo di mano quella del compagno di squadra –Ci vuole qualcuno che tenga le redini del carro senza che venga influenzato dalle perdite subite-cercando di reprimere nel mentre tutte le sue emozioni negative –Che rimanga inerme dinanzi alla morte e continui a combattere per una causa più grande-continuando a camminare verso il castello,venendo seguito da Cu Chulainn che senza più riuscire a controbattere alle parole di Motonari lo seguì in silenzio verso il luogo dove avevano sconfitto i due guerrieri oscuri di Naya,trovando dinanzi a loro Lapis lazuli,che cercava di fornire supporto e aiuti alle gemme sopravvissute alla guerra insieme ad un manipolo di soldati,che lentamente scortavano i civili all’interno delle rovine del castello,smistandoli tra le stanze ancora integre e disponibile in attesa che la città o gran parte di essa venga ricostruita e pronta nuovamente a svolgere le sue normali funzioni
-Cu Chulainn-esclamò la gemma acquatica correndo verso di loro con espressione preoccupata –Hai ricevuto notizie riguardo Sapher?-giungendo entrambe le mani al petto,osservandolo con trepidazione in attesa di notizie positive
-Nessuna notizia sul su destino-scuotendo la testa a destra e a sinistra in segno negativo –L’unica cosa che ti posso dire è che questo folle è ancora vivo e vegeto-osservando con la coda dell’occhio Motonari camminare lentamente verso le macerie del castello,luogo dove i sopravvissuti della guerra cercavano un riparo e un alloggio temporaneo per ricominciare le loro vite –Possiamo solo sperare che sia ancora vivo e pronto a combattere anche dopo questa sonora sconfitta-
-E’ incredibile quanto il vostro egoismo sia grande-esclamò velenosamente lo stratega digrignando i denti per la rabbia –Pensate solo alla salute di un solo essere quando dovreste preoccuparvi di cercare anche tutti gli altri per soccorrerli in caso di bisogno-chinandosi lentamente verso il suolo,toccandolo con la punta delle dita,rivolgendo nel mentre il suo sguardo al cielo stellato della capitale –Abbiamo perso così tante vite in questo conflitto e a voi due sembra non importarvene-sentendo provenire in lontananza un rumore di passi multipli,che si facevano sempre più forti più si avvicinavano a loro,osservando senza voltarsi i volti dei due combattenti che si illuminarono di una strana luce,mostrando un grande sorriso ed uno scintillio negli occhi che causò un’ulteriore rabbia crescere nell’animo dell’umano,che iniziò a respirare a ritmi irregolari,chiudendo gli occhi tentando di ritrovare la sua solita calma
-SAPHER!-urlò la gemma acquatica lanciandosi verso di lui con velocità abbracciandolo di scatto,coccolandolo con tutte le sue forze facendolo diventare improvvisamente rosso dinanzi a tutte le gemme che lo guardava in parte sorridenti,ma in parte intristite a causa degli eventi della guerra
-Lapis non c’è bisogno che mi stritoli così tanto-tentando di liberarsi con delicatezza dall’abbraccio della zia –Se non è riuscita ad eliminarmi Naya,sicuramente c’è la stai per fare tu-ridacchiando leggermente,mentre osservava la gemma piangere e stringerlo sempre di più tra le sue braccia
-Dov’è il re oscuro?-domandò lo stratega voltandosi di scatto con espressione seria ed in parte iraconda
-I paladini ed il re hanno fatto il possibile per fermare Naya-iniziò la perla bianca strofinandosi il braccio sinistro nervosamente –Ha eliminato i nostri migliori combattenti senza sforzo ed è riuscita ad ottenere il frammento dell’Oblivion dopo un assalto disperato fallito di Lance-guardandolo dritto negli occhi
-Quindi oltre ad aver perso Garnet e tutti paladini oscuri non siamo riusciti neanche a proteggere il frammento-strofinandosi la fronte,tentando in tutti i modi di mantenere un atteggiamento indifferente
-Motonari abbiamo cercato di fare il possibile-avvicinando lentamente una mano sulla spalla dello stratega,che facendosi consumare dalla rabbia,le diede un forte schiaffo,che le fece ritrarre velocemente l’arto,facendole fare qualche piccolo passo all’indietro fino a fiancheggiare i due diamanti,che rimanevano immobili e stranamente neutrali dinanzi allo scatto d’ira dell’uomo
-Tutti voi festeggiate il fatto di essere sopravvissuti,quando in realtà molti di noi hanno fatto una brutta fine per mano di quella pazza che vuole distruggerci tutti?!-domandò sarcasticamente lo stratega osservando il castello devastato dinanzi a lui –Abbiamo perso un frammento e con esso rimandato la possibilità di poter fermare il piano della sacerdotessa-voltandosi di scatto,mentre stringeva ancor più forte entrambe le mani,dove dai palmi fuoriuscivano delle strisce di sangue,dovute alla troppa forza esercitata su di esse –Mi dispiace ma non intendo rimanere in questo luogo un altro secondo in più-allontanandosi da loro e dirigendosi verso il porto,che in lontananza sembrava ancora integro anche dopo la guerra –Chi vuole venire con me è il benvenuto,chi non vuole può tornare tranquillamente nella sua dimensione-venendo osservato da sguardi sconvolti e confusi dal suo atteggiamento irruento ed aggressivo,mentre si dirigeva senza remore verso il porto dove la navicella spaziale stazionava in attesa di un nuovo viaggio
-Andate con lui-esclamò Diamante Blu sorridendo tristemente,dando loro le spalle mentre osservava un piccolo amuleto annerito ed arrugginito dal tempo nella sua mano sinistra –Fate in modo che altre dimensioni non sperimentino la sofferenza e l’angoscia che questa ha dovuto affrontare a causa loro-guardando con la coda dell’occhio il ragazzo gemmo-serafico che la guardava con un’espressione delusa,ma al tempo stesso determinata affinché possano riuscire nella loro missione,stringendo però nel mentre entrambi i pugni per la rabbia nel non essere riuscito ad essere stato utile nella guerra e nel dover fuggire senza aiutare le gemme che stanno ancora soffrendo anche per causa loro
-Riesco a comprendere quello che stai provando-s’intromise Perla avanzando verso di lui,afferrandogli con delicatezza entrambe le mani rigide dall’odio che stava provando sia per i seguaci di Naya che per se stesso –Esistono azioni che possiamo compiere e che possiamo portare a termine anche dopo grandi sacrifici-massaggiandogli con le dita quelle del ragazzo che lentamente diventavano meno tese,ammorbidendosi sempre –Ed esistono azioni che anche a causa della nostra debolezza non possiamo portare mai a termine-poggiandogli dolcemente il gioiello bianco sulla sua fronte su quella del ragazzo –Ci crucciamo e ci avveleniamo per quello che non siamo riusciti a fare-stringendolo improvvisamente in un abbraccio forte e deciso –Dimenticandoci spesso delle persone più importanti della nostra vita-con il ragazzo che dopo quella frase,spalancò i suoi occhi per lo stupore,osservando ogni singolo componente della sua famiglia,notando l’apprensione di Lapis,la tristezza di Ametista,l’essere determinata di Peridot,la voglia di rivincita di Sky e Sapphire e l’amore che Skinny provava per lui anche dopo aver perso il suo mentore,tutte emozioni che a causa della sua chiusura non era più riuscito a percepire,la perdita di Garnet e le vite distrutte in questa guerra erano riuscite a farlo diventare freddo anche fin dentro la sua anima,ignorando le emozioni dei suoi familiari e dei suoi alleati,riuscendo finalmente a percepire anche la forza d’animo di Cu Chulainn e lo strappo interiore che Motonari stava provando in quel momento,mentre si stava allontanando da loro con passo lento e ciondolante e con lo sguardo rivolto verso il suolo
-Noi qui cercheremo di ricostruire e di ridare una vita a queste gemme-aggiunse Diamante Blu,poggiando una mano sopra la spalla della perla,che lentamente si separò dal ragazzo,il quale indietreggiò lentamente verso i suoi alleati,senza mai spostare i suoi occhi da quelli della perla,che nel mentre sorrideva nel vederlo nuovamente rifornito di una nuova linfa combattiva –Raggiungetelo e fermate questa follia,prima che altri soffrano a causa loro-ricevendo un semplice cenno affermativo da parte del ragazzo,il quale girandosi rapidamente,cominciò a correre venendo seguito dalle altre gemme e da Cu Cuchulainn,che nel mentre diede un ultima occhiata ai due gioielli,prima di scattare anche lui verso Motonari,con quest’ultimo che trovandosi dinanzi all’arca spaziale eseguì un lieve sospiro prima di aprirla,poggiando la mano sopra il dispositivo di riconoscimento,il quale abbasso lentamente il ponte d’ingresso,con lo stratega che iniziò lentamente a salirvi,quando dietro di lui comparirono all’improvviso Sapher e le altre gemme,che sorridenti e decise lo fiancheggiavano,lasciandolo apparentemente sorpreso,mentre lentamente entravano tutti insieme all’interno della nave,raggiungendo la sala di controllo dove ognuno di loro senza proferire parola si sedeva alle loro postazioni,con il figlio dell’Irlanda che prese il posto di Garnet alla supervisione dei motori laterali,con lo stratega che rimaneva fermo ed immobile con ognuno dei suoi alleati che lo fissavano in attesa di ricevere l’ordine di raggiungere la dimensione in cui era situato il prossimo frammento dell’Oblivion
-Abbiamo perso una battaglia,ma ancora non abbiamo perso la guerra -esclamò Motonari superando l’iniziale sorpresa mista ad imbarazzo,mostrando un grande sorriso determinato e deciso,mentre in piedi osservava per l’ultima volta la capitale delle gemme dell’universo oscuro da dietro il vetro protettivo della navicella –Impostate le coordinate dimensionali 867-d2-sedendosi sulla sedia del capitano,prendendo in consegna il timone –Questa volta non falliremo e nessun’altra vita sarà sacrificata per i nostri errori-accendendo i motori della navicella,la quale lentamente cominciò a sollevarsi da terra,andando sempre più in alto nel cielo,squarciando con un raggio il tessuto stesso delle dimensione,catapultandosi al suo interno,lasciando dietro di se solamente la luce della luna che irrorava la capitale danneggiata dalla guerra e con le tante anime viventi che osservava fiduciosi gli atri celesti in attesa che la pace possa nuovamente regnare in tutti gli universi.
 
Note dell’autore
Io:Scusate l’attesa ma sono dovuto partire in vacanza con i miei genitori e non sono riuscito ad aggiornare in tempo la fanfiction,data anche l’assenza di internet nel luogo in cui mi sono recato,comunque spero solo che il capitolo vi possa piacere anche dopo tutta questa attesa
Lapis:Un attesa a dir poco snervante
Peridot:Ed anche poco professionale
Io:Comunque anche se molti di voi non saranno contenti dell’attesa,spero solo che continuiate anche dopo queste mie pubblicazioni irregolari di rivederci al prossimo capitolo
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe / Vai alla pagina dell'autore: Cronos22