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Autore: Cronos22    29/08/2017    0 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Umani e Gemme unite:La leggendaria Beach City dell’universo di luce
 
La nave spaziale viaggiava incessante all’interno del flusso dimensionale,con luci e ombre che sembravano alternarsi in un gioco vorticoso di colori che sembrava confondere totalmente l’esistenza stessa delle varie realtà,con il gruppo di soldati all’interno dell’arca che cercavano di rimanere coscienti e di non cedere dinanzi alle varie insidie che i viaggi tra i vari universi causava loro,scrutando tramite quel distorto flusso di colori,avvenimenti del passato e del presenti di mondi a loro ignoti,inconsapevoli se al loro interno vi risiedeva la bontà o la malvagità,limitandosi unicamente a seguire le coordinate che loro avevano inserito nel computer centrale,seguendo quello che all’apparenza sembrava un flusso verde speranza,che li stava portando verso una piccola apertura,dove a malapena l’astronave riuscì ad entrare,venendo inghiottiti inizialmente dalle tenebre e successivamente essere inondati da una forte luce che tolse loro per pochi secondi la vista,tentando di riabituarsi velocemente alle nuove condizioni luminose,scrutarono da dietro lo schermo protettivo dell’arca un cielo azzurro ed incontaminato,con delle piccole nuvole bianche che volavano leggiadre su di esso e sotto di loro una grande città tecnologicamente avanzata,con alti grattacieli,macchine volanti e numerosi monumenti fluttuanti facevano in modo che quella città agli occhi increduli del gruppo capitanato da Motonari,fosse un ibrido tra una capitale terrena ed una dei cieli.
-Non ho mai visto niente di così armonico e pacifico-esclamò Sapher,osservando da dietro lo schermo protettivo la città sottostante –Non avrei mai creduto che potesse esistere un luogo del genere-
-Non ci distraiamo in futilità come questa-lo richiamò con tono leggermente irritato Motonari armeggiando con il computer centrale della navicella spaziale –Cerchiamo di trovare un luogo dove poter atterrare e cerchiamo immediatamente il secondo frammento dell’Oblivion-poggiando lentamente la schiena sulla sedia,attivando i comandi manuali e dirigendo la navicella spaziale verso una foresta fitta posta in lontananza,atterrando al centro di essa,spegnendo velocemente i motori per non attirare l’attenzione di eventuali visitatori o ricercatori -Spero soltanto che questa volta riusciremo dove abbiamo fallito-sospirò lo stratega alzandosi lentamente dalla postazione di comando,chiamando a raccolta con un semplice gesto della mano tutti i componenti della compagnia,che lo seguirono rapidamente verso l’esterno della navicella,con il veicolo che rapidamente si camuffò con l’ambiente circostante,sparendo dal campo visivo di ogni essere vivente,lasciando sorpreso sia Sapher che Skinny,i quali non si aspettavano un tale abilità dall’arca spaziale
-Cerchiamo di recarci al centro abitato che abbiamo visto poco prima-esclamò sorridendo Diamante Bianco,cominciando lentamente a camminare verso l’interno della foresta,venendo però fermata da Peridot,che le afferrò con delicatezza il braccio sinistro fermando la sua avanzata
-Non pensi che dovremmo prima analizzare il luogo invece di recarci subito lì?-domandò leggermente timorosa la gemma verde,guardando nel mentre anche lo stratega per trovare un po’ di supporto alla sua idea esplorativa
-Non c’è né bisogno-rispose Motonari eseguendo un mezzo sorriso,sgranchiendosi velocemente la schiena dopo i lunghi e scomodi momenti di viaggio nel flusso dimensionale –Il luogo dove ci troviamo ora è la Terra-lasciando stupefatte tutte le gemme nell’udire una tale rivelazione da parte del loro comandante –Con esattezza siamo a Beach City,in un universo dove non è mai esistita una guerra civile tra gemme e dove i diamanti ed il popolo terrestre cooperano come alleati nel prosperare e crescere-
-Uno scenario davvero insolito-esclamò il diamante ridacchiando leggermente,quando improvvisamente un luce gialla dall’interno della sua armatura cominciò a crescere sempre di più,con il gioiello della perla gialla che fluttuò velocemente verso l’esterno,ricreando nuovamente il suo corpo e cadendo a terra leggermente spaventata,cominciando a guardarsi intorno fino a quando non scorse le figure dei suoi alleati,che altrettanto confusi la guardavano mentre si rialzava lentamente,tentando di nascondere il viso arrossato per l’imbarazzo
-Penso di essermi riformata in un momento sbagliato-esclamò la gemma ridacchiando nervosamente,mentre nascondeva il suo viso dietro le mani,provando ad ignorare gli sguardi delle sue compagne di missione
-Ma che stai dicendo!-ribatté Skinny dandole una pacca sulle spalle,che le fece quasi perdere l’equilibrio –Anzi sei proprio tornata al momento giusto-scioccando la gemma gialla con le sue parole piene di determinazione –Stiamo per andare in missione in questo nuovo universo e la tua presenza ci darà ancora più forza combattiva per affrontare il viaggio-facendo sorridere la perla con quelle sue parole
-E poi senza la perla di mia sorella non andrei da nessuna parte-aggiunse Bianco accarezzando dolcemente la testa della ragazza,che continuò velocemente ad arrossire sempre di più,facendo sorridere in lontananza i restanti membri della compagnia,ad eccezione dello stratega resuscitato che sospirava nel vedere una tale perdita di tempo dinanzi ai suoi occhi,rimpiangendo il tempo in cui era Garnet a prendere le decisioni e lui solamente ad escogitare piani
-Visto che adesso siamo nuovamente tutti-esclamò Cu Chulainn sbattendo il bastone a terra per l’eccitazione –Dirigiamoci verso questa città ricca di meraviglie e nuove avventure-cominciando velocemente a correre senza preavviso,venendo inseguito dal gruppo di gemme,che faceva fatica a stare al suo passo,ad eccezione di Sapphire che riusciva a tenere il suo ritmo,creando una vera e propria gara virtuale tra i due che si concluse con un pareggio non appena arrivarono dinanzi alle porte della città balneare,con il resto del gruppo che li raggiunse con il fiato corto e con la stanchezza che sembrava averli afferrati nella sua morsa,quando improvvisamente i loro sguardi furono catturati dalla bellezza futuristica di questa nuova-vecchia città che attirò rapidamente i loro occhi verso uno scenario che sembrava apparentemente surreale rispetto all’universo dal quale provenivano,gemme e umani che passeggiavano tranquillamente senza farsi la guerra,con famiglie multi-specie composte da un umano ed una gemma,che passeggiavano tranquillamente per la via principale,costellata da negozi alimentari e di una tipologia vestiario innovativo,con numerosi cartelloni pubblicitari e robot pulitori sparsi per tutta la città.
Il gruppo vi entrò al suo interno alla ricerca di qualche informazione su dove trovare il frammento dell’Oblivion,scrutando in lungo ed in largo un segno su dove quel misterioso artefatto si potesse trovare,quando all’improvviso l’occhio di Sky cadde su un cartellone sopraelevato,che attirò la sua attenzione,lasciandola immobile dinanzi ad esso mentre gli altri membri della compagni si fermarono anch’essi nel vederla paralizzata davanti a quella insegna
-Perla-esclamò la gemma indicando l’immagine ritratta sopra di esso –E lei il sindaco di questa città ora-con Sapher che alzò velocemente lo sguardo nel vedere sua madre ritratta con uno smoking nero attillato ed un cilindro sulla testa del medesimo colore,con un fiocco bianco intorno alla base,con alle spalle quello che all’apparenza era l’interno di un museo,dove era custodito quello che sembrava un misterioso oggetto di forma ovale con delle strane linee azzurre incise su di esso
-Il secondo frammento!-esclamò Cu Chuluainn alzando anch’egli lo sguardo verso il poster,puntando l’immagine con il suo bastone
-Allora non dobbiamo fare altro che informarci su dove si trova questo posto ed impossessarci del frammento prima che lo facciano i servi di Naya-esclamò Motonari con gli occhi chiusi,cominciando lentamente a camminare per strada,sbattendo rapidamente contro un passante davanti a lui,cadendo a terra e toccandosi la schiena dolorante,venendo subito aiutato dai suoi compagni che lentamente lo aiutavano a rialzarsi
-Dovresti stare più attento quando cammini…Motonari-disse l’uomo con voce decisa,lasciando lo stratega intimorito nel sentire quella voce dopo aver abbandonato le forze di Naya per unirsi a quella di Garnet,il quale alzò rapidamente lo sguardo osservando dinanzi a lui un uomo alto e muscoloso,dai capelli e dalla barba rossa,dalla carnagione abbronzata e vestito con una maglietta bianca con un disegno di una mappa del mondo conosciuto,un paio di jeans e della scarpe da ginnastica del medesimo colore della maglietta
-Iskandar-esclamò lo stratega sorridendo nervosamente afferrando con la mano destra l’anello alle sue spalle –Se pensi davvero che permetterò ad un servo di Naya di appropriarsi del frammento dell’Oblivion ti sbagli di grosso-mettendo in allarme le altre gemme,che prima di afferrare le loro armi si sistemarono ognuno in una posizione da battaglia pronta a fronteggiare il colosso servo della divinità
-Per essere uno stratega salti molto spesso a conclusioni affrettate-incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa a destra ed a sinistra in segno di disappunto –Ho disertato molto tempo fa l’esercito di Naya per la sua crudeltà e la voglia di distruggere i vari universi-lasciando confuso lo stratega dalle sue parole stranamente sincere e priva di malizia –Per cui ho deciso di vivere qui in questo paradiso dove posso allenarmi e gustare le varie prelibatezze del posto-mettendosi a ridere fragorosamente,attirando su di se l’attenzione dei passanti,che mentre passeggiavano lo guardavano con occhio stranito
-Pensi davvero che io ti possa credere?-stringendo con ancor più forza i manici della sua arma
-Se davvero fossi ancora un servo di Naya non pensi che già avrei sfoderato il mio arsenale da guerra per fronteggiarvi?-domandò al resuscitato,il quale riuscì parzialmente a comprendere la domanda retorica del suo avversario –E poi non ho alcun motivo per distruggervi-mettendosi nuovamente a ridere,mentre Motonari riponeva lentamente il suo anello da guerra nella fodera alle sue spalle
-Sei sempre il solito Iskandar-esclamò sospirando l’umano scuotendo la testa in segno di disappunto,venendo colpito in modo energico dal re dei conquistatori alle spalle,facendogli quasi perdere l’equilibrio,barcollando in avanti e venendo afferrato in fretta da Cu Chulainn per dargli un po’ di supporto fisico dopo la lieve botta subita
-Comunque da quello che ho capito stavate cercando il frammento dell’Oblivion che viene conservato nel museo cittadino-incrociò le braccia l’uomo colossale sorridendo,mostrando nel frattempo i denti scintillanti –Vi ci posso accompagnare io visto che vi serve una guida-continuò l’uomo continuando ridere fragorosamente,lasciando apparentemente confusi il gruppo di gemme che non riusciva a comprendere tanta spontaneità da un essere resuscitato che aveva appena affermato di essere stato un servo della divinità corruttrice
-Ti ringrazio…Iskandar-disse Sapher tendendogli una mano in segno di rispetto e di saluto,avanzando lentamente verso di lui tremando leggermente e con espressione intimorita dal re di Macedonia,con quest’ultimo che rimase particolarmente colpito dal ragazzo,venendo pervaso da una strana sensazione che non riusciva a spiegarsi,ma che decise volontariamente di ignorare,mantenendo il suo atteggiamento spavaldo,afferrando saldamente la mano di colui che gliela stava offrendo,scuotendola con determinazione,guardandolo intensamente negli occhi,cercando di scrutare qualcosa nell’anima del ragazzo,una sorta di scintilla che si ergeva flebile nei suoi occhi,ma che era spesso offuscata ed indebolita dai suoi innumerevoli dubbi
-Questo ragazzo potrebbe avere un grande potenziale ed un maestoso futuro se solo lo volesse-pensò il re mentre lasciava lentamente la mano del giovane guerriero –Deve solo imparare a conoscere di più il suo se interiore-sorridendo leggermente,dando rapidamente la spalle all’intero gruppo –Dobbiamo muoverci prima che il museo chiuda e diventi inaccessibile fino a domani-cominciando a camminare per la strada principale seguito dal manipolo di gemme che stava dietro la sua struttura colossale,con solo Sapher accompagnato da Skinny,che stava al suo fianco,ammirando nel mentre tutte le persone che passavano gioiose le loro giornate i compagnia della loro famiglia,causando all’interno del suo animo un piccolo senso di disagio ed egoismo nel vedere tanta felicità intorno a lui e non poterne godere con le persone che lui voleva di più al mondo,ripensando ai suoi genitori scomparsi,lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dal suo viso che non passò inosservata né alla gemma arancione,che dolcemente con il dito asciugò il viso dell’amato dandogli un veloce bacio sulla guancia,né a Iskandar che divenne improvvisamente serio in viso,osservandolo con la coda dell’occhio,mentre rifletteva internamente sui suoi obiettivi primari e su quella strana sensazione che ancora lo colpiva violentemente nel petto mentre continuava d osservare incuriosito il ragazzo accanto a lui,non rendendosi inizialmente conto di essere appena arrivato dinanzi al museo,venendo rapidamente riportato alla realtà da Cu Chulainn che dietro di lui gli diede un colpo di bastone sulla testa
-Siamo appena arrivati e non te ne accorgi?!-domandò stupito il figlio dell’Irlanda,avanzando verso la porta d’ingresso dove una guardia stava controllando i biglietti dei passanti –Comunque come pensi di entrare in questo posto senza questo strano pezzetto di carta che tutti stanno usando?-guardandolo con leggera diffidenza e scetticismo
-Su questo non ti devi preoccupare-avanzando lentamente verso la guardia,rivolgendogli un saluto amichevole,che venne rapidamente ricambiato dall’uomo che cominciò rapidamente a parlare con il re dinanzi a lui,mettendosi inizialmente a scherzare ed a scambiare alcune battute all’apparenza divertenti per il gruppo di gemme dietro di lui,visto che continuavano a ridere di gusto,quando all’improvviso il monarca si avvicinò nuovamente a loro mostrando un grande sorriso sul viso –Possiamo entrare tranquillamente anche senza biglietto d’ingresso-facendo loro cenno di seguirlo –La guardia giurata è un mio vecchio amico da quando mi sono trasferito in questa dimensione e per questa volta mi può concedere questo piccolo favore-entrando all’interno della gigantesca struttura dove erano presenti numerosi reperti archeologici di valore inestimabile,dalle ossa di dinosauro e di draghi fino alle antiche armature medievali,tutte erano rinchiuse in quell’enorme sala circolare al cui centro vi era un piedistallo con un piccolo artefatto di forma ovale nero come la pece che veniva fatto risplendere sotto l’influsso di una luce gialla artificiale,rinchiuso dentro una teca di vetro e circondato da diverse palizzate collegate da una corda rosso carminio
-Il frammento-esclamò Motonari avvicinandosi velocemente verso di esso,quando improvvisamente l’allarme del museo si avviò all’improvviso,prima ancora che lo stratega avesse la possibilità di avvicinarsi,udendo dall’esterno alcune esplosione che si facevano sempre più forti,fino a quando il tetto dell’edificio non venne colpito da quella che sembrava una palla di cannone,che creò un buco nel tetto dal quale entrò un uomo dai capelli leggermente lunghi e brizzolati di un colore verde menta,parzialmente nascosti da un cappello nero con un teschio inciso,una giacca nera aperta,che metteva in risalto una camicia bianca,con il coletto coperto da una sorta fazzoletto bianco ripiegato su se stesso,dei pantaloni eleganti del medesimo colore,che nascondevano la parte superiore di un paio di stivali leggermente usurati dal tempo,tenendo nel frattempo con la mano destra una sciabola luccicante e con la sinistra un bastone con un teschio d’argento sul manico
-Mi dispiace dover interrompere la vostra giornata qui al museo-esclamò ridendo fragorosamente il capitano pirata eseguendo un mezzo inchino –Ma intendo impadronirmi di quel prezioso frammento che state mettendo in mostra,per aggiungerlo alla mai collezione personale-con una serie di ganci metallici meccanizzati che avvolsero le basi del pilastri,sradicandolo lentamente dal terreno con l’uomo,che con un piccolo si sedette sopra la teca di vetro rinforzato,osservava divertito i presenti guardarlo basito mentre se ne andava con il manufatto,quando improvvisamente Skinny cominciò a correre per cercare di impedirgli di commettere il furto,saltando poderosamente ed afferrando un tubo di ferro che pendeva alle estremità,tentando di tenersi saldamente ad esso,con Sapher che rapidamente convocò le sue ali tentando di raggiungerla volando,venendo però fermato da una piccola granata lanciata dal capitano,che si aprì improvvisamente in una grande ed opprimente rete rinforzata con una particolare lega ferrosa,che lo fece precipitare a terra,mentre osservava impotente quella che sembrava una grande nave pirata volante,la quale incamerava nella stiva il carico rubato,insieme al suo comandante ed alla sua fidanzata,volando nei cieli ed allontanandosi sempre di più dal luogo del reato e dalla nuova città balneare,mentre si sentiva udire la risata fragorosa dell’uomo che riecheggiava per il cielo e si insinuava nel cuore di coloro che l’avevano udita causando una crescente paura nel loro animo.
 
Note dell’autore
Capitano:Ancora non è stato introdotto il mio nome,ma già ho un ostaggio
Skinny:Bisogna vedere chi dei due è l’ostaggio?
Capitano:Spavalda la ragazza,ma comunque non sarai difficile da piegare
Skinny:Questo lo vedremo
Io:Comunque ragazzi è meglio che vi risparmiate per il prossimo capitolo
Skinny:Sono concorde,però deve chiuderlo il nuovo arrivato il capitolo
Capitano:Non è giusto,però per questa volta te lo posso concedere
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
  
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