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Autore: SabrinaPK    13/08/2017    2 recensioni
Kate Beckett non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi incinta a diciannove anni, senza madre, ma questo era ciò che la vita le aveva riservato e se ne stava occupando al meglio che poteva. Aveva finalmente deciso di dare il suo bambino in adozione finché il padre non era ricomparso a complicare le cose. Richard Castle aveva una sorta di inclinazione nel farlo. [Caskett AU]
Storia di skygirl55.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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‘Oh mio Dio.’ borbottò Kate mentre apriva la porta del loft con il fianco, trafficando con le chiavi e le tre buste della spesa che trasportava. ’Non so cosa stia succedendo là fuori—c’è la luna piena o qualcosa del genere? Perché la gente è proprio—‘

Kate ammutolì nel momento in cui mise piede in soggiorno. Stava per raccontare quanto fossero stati scortesi i passanti sul marciapiede e di quella donna pazza che l'aveva preseguitata al supermercato per aver preso l’ultimo casco di banane mature dallo scaffale, ma la storia le morì sulle labbra alla vista che si ritrovò di fronte. Alexis era seduta sul divano vicino ad una donna dai capelli castano ramato che Kate non aveva mai visto prima. Cosa più allarmante, quella sconosciuta stava tenendo in braccio la sua bambina. Le buste della spesa le caddero immediatamente sul pavimento.

‘Cos—chi è lei?’

‘Oh mio Dio!’ esclamò la donna in un tono nasale che Kate non trovò affatto piacevole. Si voltò verso lo studio e urlò ‘Ricky! Quando dicevi che era giovane non avevi specificato che fosse così giovane.’

‘Kate compirà vent’anni la prossima settimana; faremo una cena speciale.’ intervenne Alexis, più per la mortificazione di Kate.

La donna rise come se stesse assistendo ad una commedia. ‘Venti? Sul serio? Avevi appositamente omesso questa parte, Ricky.’

‘Non era importante, te lo assicuro.’ disse l’uomo entrando nella stanza. Con la sua presenza, Kate riguadagnò un po’ di autorità e avanzò di due passi. Voltandosi nella sua direzione, Rick fece le presentazioni. ‘Kate lei è Meredith; Meredith, Kate.’

Oh, quella era Meredith; la madre di Alexis ed ex moglie di Rick. Beh, l’immagine stava cominciando ad acquistare un senso—ma solo un po’. Sì, alcuni giorni aveva ancora la mente annebbiata da tutte le cose nuove della maternità (fortunatamente, dopo cinque settimane, la loro routine si era stabilizzata e le cose erano diventate molto più semplici), ma si sarebbe sicuramente ricordata se Rick le avesse accennato che la sua ex moglie sarebbe venuta in città. Forse se l’era dimenticato a causa della mancanza di sonno.

‘È, uhm, venuta per vedere Alexis?’ chiese Kate.

‘No,’ disse Meredith mentre gettava uno sguardo alla neonata. Poi, guardò sua figlia e sorrise. ‘Cioè, sì certo, ma dato che non smetteva di dire quanto fosse carina la sua sorellina ho deciso di venire di persona! È molto carina.’ Meredith cullò la bambina per qualche secondo prima di guardare Kate, la bambina, e poi di nuovo Kate. ‘Credo abbia i tuoi occhi.’

Kate resistette all’impulso di rispondere ‘Lo so.’, dato che era già stato comprovato da tutti i loro parenti. Avvicinandosi al divano, s’inclinò dicendo ‘La prendo io ora.’

‘Non essere sciocca; stiamo bene—non vorrai svegliarla, cara.’

Kate resistette all’impulso di sbraitarle contro. Si era rivolta a lei come se la considerasse sciocca—sciocca e non molto più grande di Alexis. Ridicolo! Era madre da cinque settimane—certo che riusciva a prendere la sua bambina dalle braccia di qualcun altro senza svegliarla. Anche se Emily si fosse agitata, sarebbe tornata a dormire dopo qualche secondo accucciata contro il suo petto.

‘Alexis, per favore aiuta Kate con la spesa.’ chiese Rick alla figlia. La bambina si alzò e raggiunse Kate, che sembrava aver messo radici sul pavimento. Infatti, non si mosse e non respirò finché non sentì Alexis esclamare, ‘Ooh questa è pesante.’

‘Oh! Scusa!’ si voltò per raggiungerla e prendere tutte e tre le buste. ‘Le ho prese, aiutami solo con lo sportello del frigo.’ Dirigendosi in cucina, Kate riuscì ancora a sentire Rick parlare con la sua ex dalla stanza accanto.

‘Quanto ha di nuovo?’

‘Cinque settimane e due giorni.’

‘Ed è ancora così piccola! Pensavo che avresti usato quel costoso latte in polvere, Ricky.’

‘In realtà Kate sta ancora allattando.’

‘Oh.’

Kate riuscì a percepire il giudizio nel tono della donna e sentì i muscoli dello stomaco contrarsi. Non c’era assolutamente niente di sbagliato nelle misure di Emily; così le aveva detto il pediatra durante la visita del primo mese. Stava crescendo ad un ritmo normale e non c’era niente di cui preoccuparsi.

Come se il tono di Meredith non fosse abbastanza, quando uscì dalla cucina un momento dopo, la donna si alzò e le chiese ‘Hai considerato qualche supplemento?’

Resistendo al desiderio di rispondere a denti stretti, Kate disse, ‘Non ce n’è bisogno. Ha già preso un chilo; era solo piccola. È nata una settimana in anticipo.’ aggiunse alla fine, come se facesse qualche differenza. Quella donna avrebbe comunque espresso tutti i livelli di pregiudizi possibili e non importava cosa Kate avrebbe detto.

‘È già troppo grande per la tutina rosa che ho scelto per lei, mamma.’ aggiunse Alexis.

‘Oh beh. Errore mio.’ Con un mal celato roteamento di occhi, Meredith posò Emily tra le braccia del padre senza troppe cerimonie prima di dirigersi con disinvoltura verso l’ingresso. Lì, Kate vide un piccolo trolley nero che non aveva inizialmente notato a causa dello shock. La donna prese il manico e si diresse verso la camera da letto alla sua destra. ‘Ora…dove posso mettere i bagagli per stanotte? In camera tua, Ricky?’

‘Ehm, no.’ Rick la fermò giusto prima che entrasse. ‘Kate e la bambina sono nella mia camera. Tu puoi, ehm, prendere quella degli ospiti, immagino.’   

Alexis le corse incontro e la prese per mano. ‘Possiamo fare un pigiama-party mamma!’

Meredith le strinse la mano in risposta. ‘Certo, tesoro. Perché non mi aiuti a disfare la valigia?’

Una volta che madre e figlia sparirono su per le scale, Kate rivolse a Rick uno sguardo inceneritore. Lui cominciò subito a scusarsi.

‘Mi dispiace tanto! Si è presentata all’improvviso un quarto d’ora fa—non avevo idea che sarebbe venuta.’

Kate girò intorno al divano e prese la bambina dalle sue braccia. Dirigendosi verso la sedia a dondolo, disse ‘Va bene.’ Cos’altro avrebbe dovuto dire? Era l’appartamento di Rick; poteva avere quanti ospiti voleva.

‘È ovvio che non va bene ma…Meredith è fatta così—è quello che fa.’

Kate rivolse di nuovo un’occhiata all’uomo seduto sul divano con le mani a coprirsi il viso. La sua irritazione si trasformò in pietà. Era ovvio che lui non voleva quella situazione e, dalle poche storie che aveva sentito, Meredith poteva essere davvero pesante.

‘L’ultima volta che è venuta è stato a Giugno. Mi ha chiamato poco prima di prendere l’aereo. È rimasta tre giorni—nel mio letto, mentre io ho dormito sul divano. Era qui solo per un’audizione, ha malapena passato del tempo con Alexis. Le ho parlato una sola volta da allora. Ho menzionato la bambina solo perché sapevo che Alexis gliene avrebbe parlato e farglielo sapere in quel modo sarebbe stato molto peggio. Mi dispiace; ho provato a tenerti fuori da tutto questo…’ si fermò per indicare le scale, ‘casino.’

‘Va tutto bene.’ disse Kate, stavolta pensandolo davvero. Sembrava che Rick fosse solo una vittima della situazione. ‘Ha detto quanto resterà?’

‘No—ma dubito che sarà più di qualche giorno, soprattutto se è venuta solo per ficcanasare sulla bambina.’

Kate inarcò un sopracciglio. ‘Non vorrà passare del tempo con Alexis?’

Rick lasciò andare una risata amara e si alzò dal divano. ‘Credimi—è meglio che non lo faccia.’


Il mattino seguente Kate si svegliò trovando il letto vuoto, il che era strano. Di solito si svegliava prima di Rick—sempre che Emily non li svegliasse contemporaneamente. Lei era solo più in armonia con i lamenti e i grugniti della piccola, mentre per svegliare lo scrittore serviva un intero pianto.

Kate sbadigliò, inarcò la schiena per stiracchiarsi e sdraiarsi a pancia in sù, guardando il soffitto. La notte precedente era stata, beh, meno che ideale. Meredith aveva insistito per andare a cena fuori con il suo ex marito e sua figlia. Rick l’aveva invitata all'inizio—cosa che aveva irritato la donna—ma Kate aveva gentilmente rifiutato; lei ed Emily avrebbero passato una tranquilla serata in casa—e così era stato. Una volta tornati, non si era azzardata nemmeno a lasciare la camera da letto solo per non trovarsi di nuovo davanti le occhiatacce di Meredith. Era andata a letto poco dopo l’ultima poppata di Emily e non si era svegliata finché Rick non era entrato in camera qualche ora dopo. Le aveva chiesto se stesse bene e lei aveva annuito prima di tornare a dormire.

Sollevandosi dal materasso, gettò un’occhiata alla culla per vedere che Emily stava ancora dormendo. L'ultima poppata era stata intorno alle quattro, quindi non era una sorpresa. In effetti era una fortuna, perché significava che avrebbe potuto fare colazione in pace e godersela prima che la bambina si svegliasse e cominciasse a piangere per il primo pasto della sua giornata.

Kate si allontanò dalla bambina e sgusciò fuori dalle lenzuola. Dopo tutto, la maternità non era poi così male. Anzi, era molto piacevole. Sfiancante oltre ogni convinzione fino al punto in cui continuava a chiedersi come riuscisse ancora a resistere in uno stato da zombie, ma ne valeva decisamente la pena. Ogni balbettio, ogni mezzo sorriso, ogni volta che le dita di Emily afferravano quelle di Kate ne valeva la pena—un milione di volte. L’amava così tanto e, tutto considerato, stava andando straordinariamente bene—anche se non sarebbe stata la stessa cosa senza Rick.

Era un padre meraviglioso, senza ombra di dubbio. Oltre ogni immaginazione. Era rimasta un po’ scettica riguardo alla coabitazione e su quanto avrebbe potuto aiutarla durante le poppate notturne, ma la sua assistenza si era rivelata fondamentale. Saltava giù dal letto quando Emily cominciava a piangere, e la metteva tra le sue braccia quando assumeva la posizione. Subito dopo, la prendeva per farle fare il ruttino così che Kate non dovesse alzarsi dal letto. La cosa più incredibile era che a lui non sembrava nemmeno importare. Era sempre esausto e tirava avanti solo grazie al caffè—soprattutto durante le prime settimane, ma non aveva mai detto di essere stanco o di volere una notte di pausa, anche se lei glielo aveva proposto più volte.

Formavano una grande squadra. Si erano conosciuti bene prima del concepimento di Emily, ma la situazione era migliorata durante i mesi della gravidanza e fare i genitori non era mai sembrato strano o forzato, ma per lo più naturale. L’ora della pappa, il bagnetto, i giochi— era tutto in armonia.

Più tempo passava con Rick, più era grata della sua presenza non solo per il suo enorme aiuto, o per la comodità di avere qualcuno intorno che sapesse esattamente cosa stesse succedendo, ma anche perché era una persona con cui condividere la sua gioia. Quando Emily aveva fatto il suo primo vero sorriso la settimana precedente, era quasi scoppiata in lacrime, ma il braccio di Rick era rimasto ancorato alle sue spalle mentre cercava di far sorridere Emily ancora una volta; quello era stato uno dei suoi momenti preferiti. Cioè, uno oltre a quello in cui Emily aveva fatto pipì addosso a suo padre; quello era stato divertente.

Dirigendosi in cucina, Kate abbassò lo sguardo e notò una macchia al centro della maglietta di Stanford che prima non c’era. Era sicuramente un rigurgito, ma non riusciva a ricordare quando fosse successo…o l’ultima volta che aveva lavato quella maglietta. Arricciando il naso, Kate prese un tovagliolo, lo bagnò con un po’ d’acqua e cominciò a strofinare.

Rimase in quella posizione per più di un minuto finchè non sentì il rumore di passi sulle scale. Pensando fosse Alexis, sollevò lo sguardo mostrando un sorriso che svanì nell’esatto istante in cui capì di chi si trattava davvero. Meredith scese le scale con un abbigliamento abbastanza assurdo per essere la prima settimana di Novembre: una canotta, sotto la quale non portava chiaramente alcun reggiseno, e dei pantaloncini che avrebbero potuto benissimo essere delle mutande provocanti che coprivano solo il sedere. Kate resistette all’impulso di imprecare.

‘Oh, buongiorno.’ disse Meredith allegramente. Prima che Kate potesse balbettare un saluto, la donna indicò la sua maglietta. ‘Hai un fratello o una sorella che sono andati a Stanford?’

‘Ci andavo io. L’anno scorso.’ rispose Kate.

La donna ridacchiò mentre prendeva una banana. ‘Errore mio. Hai dovuto rimandare la partenza o…stai prendendo lezioni via mail o qualcosa del genere?’

Lezioni via mail?! Cos’era? Il 1920? ‘No, mi sono trasferita alla NYU; ricomincerò a Gennaio.’

‘Bene.’

Avendone abbastanza dell’atteggiamento altezzoso della donna, Kate decise di lanciare una sottile frecciatina a suo favore. ‘Allora, uh, credo che Rick abbia detto che sei un’attrice—hai fatto qualcosa che potrei aver visto?’ Immaginò che il suo curriculum includesse solo alcune comparse in scene di rapina come Donna in un Caffè #2 o Vittima di Omicidio in vasca da bagno.

’No se non hai fatto una capatina nei teatri di Los Angeles mentre eri all’università—faccio soprattutto teatro.’ spiegò Meredith, con il naso rivolto all'insù.

‘Ah…’

Fortunatamente, Rick scese le scale un momento dopo e le salutò entrambe gentilmente. Stava per raggiungere la caffettiera quando Meredith lo bloccò dicendo ‘Oh lascia che la prenda io per te, Ricky. Hai dormito bene?’

Rick annuì. ‘Ah, sì abbastanza. Em si è svegliata solo due volte, quindi sì.’

Gli occhi di Meredith si spalancarono. ‘Due volte? Allora non l’ho sentita—grazie a Dio per questi muri spessi.’ Rise allegramente prima di porgere a Rick la sua tazza e accarezzarlo sul braccio. ‘Ecco qui, tesoro.’

Mentre assisteva alle tremende, se non leggermente patetiche, effusioni della donna, Kate sentì lo stomaco contrarsi e realizzò che—cavolo—era gelosa. Gelosa dell’ex moglie di Rick! Che incubo!

Lei e Rick non erano una coppia. Avevano solo fatto sesso una volta più di un anno prima e da allora tra di loro c’era stato nient’altro che familiarità. Vero, condividevano la camera da letto, ma raramente avevano delle conversazioni profonde e significative. La maggior parte del tempo insieme lo passavano a dormire o a prendersi cura della loro figlia! Sì, condividevano qualche storia ogni tanto, ma niente di natura intima. E poi, non aveva un valido motivo per essere gelosa. Era sicuramente la mancanza di sonno. Sì, doveva essere quella; la mente le stava facendo dei brutti scherzi.

‘Bene,’ cominciò Meredith quando le effusioni al braccio di Rick non portarono ad alcun ritorno di affetto, ‘Alexis e io abbiamo una giornata impegnativa davanti, perciò vado a prepararmi. Ci si vede.’

Kate si voltò solo quando la donna uscì dalla cucina, lasciando che la pressione sanguigna si abbassasse il più possibile. ‘Dunque,’ iniziò il discorso passando accanto a Rick per riempire la sua tazza di caffè, ‘Meredith sembra simpatica.’

Rick per poco non sbuffò nella tazza. ‘Oh no. Non lo è. Io…le dirò che può stare solo per un’altra notte.’

Kate si voltò di nuovo per vederlo osservarla con un’espressione curiosa. Sollevando la tazza per nascondere parzialmente la bocca disse ‘Non devi farlo per me.’ Voleva di nuovo vedere Meredith girovagare per casa mezza nuda? Certo che no, ma era la madre di Alexis, e se qualcuno capiva quanto fosse importante avere una madre accanto, quella era lei.

’No, lo faccio per tutti noi.’ sospirò Rick pesantemente, posando la tazza e sollevando lo sguardo sul il soffitto per un minuto prima di confessare. ‘Ha avuto una storia con il regista di una commedia a cui stava lavorando due anni fa.’

Kate trattenne il respiro. Beh, era interessante, ma non molto sorprendente. Pensava che avessero divorziato perché le liti erano diventate sempre più frequenti, ma una relazione aveva certamente causato una fine più infelice—soprattutto per Rick.

Come se avesse udito i suoi pensieri, continuò ‘Quella è stata la ragione del nostro divorzio, ma il nostro rapporto non è mai stato perfetto. Se non fosse stato per Alexis…beh, non importa. Poco dopo aver scoperto la relazione, Meredith ha fatto le valigie e se n’è andata—trasferita in California senza pensarci due volte.’

Kate riprese improvvisamente a respirare, anche se per una ragione del tutto diversa. ‘Ha lasciato Alexis?’ Pensò alla bambina che dormiva pacificamente in camera da letto e il cuore le si spezzò per l’agonia. Come aveva potuto abbandonare sua figlia? Era una cosa inconcepibile. Neanche una questione di vita o di morte avrebbe potuto tenerla lontana da Emily. Cavolo—si sentiva triste persino quando non la vedeva per più di tre ore!

’Sì, ha lasciato Alexis. C’è stato un periodo in cui ha lottato per la custodia. Le dissi che non avrebbe avuto speranze e lei si è arresa poco dopo. Da allora ha visto Alexis solo qualche volta. Diventare madre non era mai stato nei suoi piani.’

‘Mi dispiace.’ disse Kate dolcemente.

Rick scosse la testa. ’Non essere dispiaciuta; stiamo meglio senza di lei, per quanto possa essere triste. Comunque—il punto è che devo impormi. Meredith non può più entrare e uscire da questa casa a suo piacimento. Lei, Alexis, e io non siamo più una famiglia. Siamo—tu, io, Emily, Alexis, mia madre e tuo padre. Un po’ inusuale, ma siamo tutti una famiglia grazie a Emily ed è così che deve essere.’

Le sue parole la commossero. Erano proprio come lui li aveva descritti: una famiglia inusuale. Ma di cui era fiera di far parte. ‘Grazie per averlo detto.’

‘È vero. E—oh.’ Rick sorrise quando udì un pianto arrivare dalla camera da letto. ‘Il dovere chiama. Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa.’

Kate annuì, abbandonò la tazza sul bancone e andò ad occuparsi della figlia.











Angolo:
Buonasera a tutti! Grazie mille per i commenti e la comprensione che mi dimostrate ogni volta. Non sarei niente senza di voi.
Fatemi sapere cosa ne pensate. 
Ci vediamo presto!
Link originale:https://www.fanfiction.net/s/12209667/1/The-Life-We-Built

   
 
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