Lonely
Day
II
“Such
a
lonely day, and it’s mine.
The
most
loneliest day of my life.”
Lancio il
libro per terra, arrabbiata.
Non riesco
a smettere di pensarlo. Sto male. All’linizio ha provato a
chiamarmi. Poi il
mio cellulare ha smesso di suonare.
Devo
smettere di pensarci. Negli ultimi mesi sono stata sempre ultima.
Ultima dopo
tutti. Non mi ha cercata, non mi ha parlato, semplicemente ha finto che
non
esistessi. Quasi come se fosse colpa mia.
Mi scende
una lacrima. L’ennesima lacrima. Ora lui ha Alessia. Io non
servo.
E questo mi
fa male. Eravamo amici da un sacco di tempo, noi due. E credevo che lo
saremmo
stati per sempre. Invece è bastata una ragazza per
distruggere tutto.
Improvvisamente io non conto più nulla. Devo fare a meno dei
suoi abbracci,
delle sue carezze, delle sue parole.
È troppo orribile per essere
vero.
Vi prego.
Svegliatemi.
Come un
automa mi trascino in cucina, per prepararmi un panino. Il cellulare
squilla
tutto ad un tratto.
Luca.
Lo tiro
fuori in un nanosecondo dalla tasca e rispondo, il cuore che batte a
mille.
«Ciao
piccola. Come va?»
Parole
giuste. Voce sbagliata.
«Ciao,
papà»
mormoro, senza riuscire a mascherare la mia delusione. Come ho potuto
pensare
che fosse lui? Chiacchiero per una decina di minuti, poi metto
giù.
È
ora di
tornare all’inferno.
Ma non
è
possibile. Devo smettere di piangere. Basta.
Porca
vacca.
Come mi
sento sola. Vorrei Luca. È l’unica persona alla
quale riesco a pensare. Mi
manca parlare con lui. Mi manca abbracciarlo. Lo voglio di nuovo per
me.
Scoppio di
nuovo in singhiozzi, nascondendo la testa nel cuscino. Mi manca
l’aria, il
petto mi fa male, non riesco a pensare lucidamente.
So solo
che lui non è con me.
_______________
«Ehi
Cloud. Ma si può sapere che hai?» la
voce di Martina mi fa sussultare.
Martina
è la mia migliore amica. Le voglio
un bene dell’anima, ma il rapporto che ho –no,
avevo con Luca era tutta un’altra cosa.
«Nulla»
rispondo meccanicamente. Ma che
cretina che sono. Ho gli occhi gonfi e rossi, i capelli scompigliati ed
indosso
una vecchia tuta consumata.
«Aha,
e io sono la regina Elisabetta. Posso
entrare?» domanda, e senza aspettare mi spinge indietro e
chiude la porta alle
sue spalle. Mi guarda per qualche secondo e mi abbraccia, mormorandomi
nell’orecchio:
«Tesoro
non piangere. È solo uno stupido».
Mi lascio abbracciare, mentre il suo profumo di vaniglia mi invade.
Tiro su con
il naso e mi allontano.
«Grazie
Marti»
Lei
ride.
«Ma
se non ho nemmeno cominciato a darti i
miei preziosissimi consigli…» scherza, ammiccando.
Ricambio con un debole
sorriso e ci dirigiamo nella mia stanza.
Eppure
con lei non riesco ad esprimere
quanto sto male.
Lei
però è fantastica lo stesso. Capisce
alla perfezione come mi sento e mi consola facendo facce buffe e con il
suo
umorismo.
Se
le inventa proprio tutte per tirarmi su
di morale.
Organizza
una sfilata, mi trucca, si mette
ad imitare un ghepardo sul letto.
Proprio
in quel momento mia madre apre la
porta della stanza e lei si immobilizza, sorridendo innocentemente
«Ti
fermi per cena, Martina?» domanda con un
sorriso la donna. La ragazza fa un cenno con la testa
«Volentieri,
signora» accetta, ammiccando
nella mia direzione.
«Bene»
risponde mia madre, prima di voltarsi
e chiudere nuovamente la porta. Io e Martina ci fissiamo qualche
secondo
cercando di trattenere le risate, ma poi scoppiamo entrambe e ridere a
crepapelle.
«Com’è
che faceva il ghepardo, scusa?»
domando fra una risata e l’altra, asciugandomi le lacrime
dagli occhi. Lei non
risponde e continua a ridere, finchè con un urlo non cade
giù dal letto. Subito
preoccupata la raggiungo per vedere se si è fatta male; lei
è lì a rotolarsi
per terra, non emette nessun suono da quanto sta ridendo. Riprendo
anche io e
mi lascio cadere per terra, sentendo un brivido.
Sì,
forse posso continuare a vivere anche
senza quello stronzo.
Quando
abbiamo finito di ridere ci sediamo
entrambe davanti al computer. Accedo in chat e sento il cuore fermarsi.
È in
linea. Aspetto invano che mi saluti, fa sempre così.
E
poi mi ricordo. Non esisto più, per lui.
Caccio indietro le lacrime, mentre Martina saluta Marco e ci comincia a
chattare.
«Scusa
Cloud, vado un attimo in bagno» mi
dice lei alzandosi ed uscendo dalla stanza. Rimango qualche secondo
immobile,
poi agisco.
Mi
disconnetto con il mio account ed entro
con quello di Marti.
Luca
scrive:
Ehiii
ciao ^^
Martiii
xXx scrive:
ciao
Luca
scrive:
come
stai? ^^
Martiii
xXx scrive:
sì
dai. Te?
Luca
scrive:
alla
grande!
Serro
la mascella.
Quello
stronzo.
Luca
scrive:
che
mi racconti?
Martiii
xXx scrive:
bah,
nulla di speciale.
Te?
Luca
scrive:
domani
esco con ale (=
Martiii
xXx scrive:
uhh,
che beeeeeello
Luca
scrive:
già
*-*
Martiii
xXx scrive:
okay
scusami, ora devo proprio andare.
Ciaooo!
Martiii
xXx si è disconnesso.
Un sorriso
innocente si apre sul mio volto.
«Marti. Fai qualcosa domani pomeriggio?»
________________________________________________Maaa salve ^^ Ecco qui il nuovo capitolo (=
Questa volta sarò breve. Voglio ringraziare di nuovo le persone che recensiscono la mia fic...Grazie davvero **
SweetCherry: Eee già, ha fatto davvero bene u.u Spero che questo capitolo ti piaccia (= Grazie mile per la recensione.
LallaYeah: Cucciolaaa tu ne sai più di tutti di questa storia, neh? XD
Leslie: ** grazie cara, anche io adoro il tuo modo di scrivere (= Spero che il capitolo sia all'altezza degli altri ^^