Ciao a tutti! Eccoci qui con un nuovo capitolo ^^
Ricordiamo sempre che siamo in due a scrivere!
Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno commentato
e hanno messo la loro storia nei preferiti!
Ne siamo felicissime! Grazie davvero ^^
Detto questo ecco il secondo capitolo della nostra
fan fiction, spero vi piaccia!
Un grazie a quelli che lo leggeranno!
Martina&Antonietta
La
Sala Grande era sempre di una magnificenza spettacolare.
Gli stendardi delle varie case erano appesi al muro grigio. Verde e
argento per
i Serpeverde, rosso e oro per i Grifondoro, giallo e nero per i
Tassorosso e
nero e blu per i Corvonero. Il soffitto mostrava il cielo limpido e
cristallino
e tutto questo contribuiva a dare un’aria festosa
all’ambiente. Tutti i
professori erano seduti al lungo tavolo e avevano
un’espressione felice. Dopo
la morte di Voldemort tutto il mondo magico si era riscoperto e aveva
dato posto
all’amore, alla gioia e alla fratellanza che in quegli anni
aveva trascurato. I
fantasmi volteggiavano nell’aria compiendo acrobazie e giochi
di ogni genere
per impressionare gli studenti, che li guardavano a bocca aperta.
Pian piano tutti gli studenti si sedettero ai tavoli delle
rispettive case per assistere alla cerimonia dello Smistamento. Per
quelli del
settimo anno,tra cui Hermione, questa cerimonia era davvero monotona
avendola
vista per sei anni, e dato che era un prefetto, si alzò per
andare a fare un
giro ma la voce della McGranitt la interruppe.
Silente era morto da ormai un anno e aveva lasciato nella
scuola un’aria di tristezza e malinconia. Il posto di preside
era stato
occupato dalla professoressa McGranitt che aveva accettato di buon
grado
l’incarico e si era ripromessa di essere
all’altezza del grande Albus Silente.
“ Buonasera miei cari ragazzi. Un altro anno si apre davanti
a noi e spero
vivamente che non ci siano altre situazioni pericolose e ostacoli
d’intralcio.
Prima di procedere con la cerimonia dello Smistamento vorrei solo
augurarvi
buona fortuna per l’anno scolastico che affronterete,
ricordarvi di seguire
tutte le regole della scuola per la vostra sicurezza e presentarvi il
vostro
nuovo professore di Difesa Contro Le Arti Oscure: Malocchio Moody, che
non
avete avuto modo di conoscere in realtà, come ben
sapete.”
Hermione alla fine decise di restare, adesso era
incuriosita di conoscere i nuovi studenti della sua casa.
“Mmh… Bene ragazzi, allora ascoltatemi. Quando
chiamo il
vostro nome vi alzate e vi sedete sullo sgabello, io vi
appoggerò il Cappello
Parlante sulla testa e sarete smistati nelle varie case.
Bene… allora Linsday
Parkie.”
Una bambina timida e impacciata con i capelli neri si fece
spazio tra la folla e, con uno sguardo preoccupato, si andò
a sedere sullo
sgabello. La McGranitt le posò il cappello parlante sulla
testa che ,dopo
qualche minuto, gridò il suo verdetto.
“Decisamente…. CORVONERO!”
Linsday si andò a sedere al tavolo dei Corvonero, ricevendo
un’affettuosa accoglienza.
“Ora.. Jamie Bell.”
Un ragazzetto vispo si fece prontamente spazio tra la
folla, comportandosi come se stesse attraversando il red carpet. Aveva
gli
occhi di un verde smeraldo e i capelli biondi. Sembrava molto furbo e
,appena
venne chiamato il suo nome, dietro di lui partì un corteo di
mani all’impazzata
che lo applaudivano.
“Accomodati, caro…” Disse la McGranitt.
“Mmm… Astuzia da vendere vedo, e anche furbizia.
Un bel
caratterino e un altruismo smisurato.
Scelta difficile.
Vada per… SERPEVERDE!”
E un coro di voci si alzò dal tavolo dei Serpeverde.
La situazione andò avanti così per circa venti
minuti e ora
i vari tavoli vantavano di circa 15 studenti nuovi in più.
Adesso poteva
iniziare la cena di benvenuto. La McGranitt si alzò e con un
semplice gesto
delle mani fece comparire sui tavoli centinaia di portate che mettevano
l’acquolina solo a guardarli. Nessuno infatti perse tempo e
dopo pochi minuti
il brusio di voci sparì, lasciando spazio ai rumori
metallici delle posate sui
piatti.
Solo uno studente sembrava non avere fame, se ne stava nel
suo posto senza proferire parola e col piatto ancora pulito e
scintillante
davanti. Ma nessuno sembrava far caso a lui.
Solo la bella Grifondoro pose lo sguardo per un momento su
quella creatura divina. Hermione non lo aveva mai pensato, ma quel
ragazzo
aveva qualcosa di affascinante che non aveva mai notato. E la cosa che
la
stupiva di più è che stava parlando di Draco
Malfoy. Si, proprio lui.
I capelli biondi che risplendevano, gli occhi vitrei del
colore del ghiaccio e i lineamenti perfetti come quelli di un dio greco
che ora
erano disturbati da quell’aspetto triste e un po’
trascurato.
Hermione continuava ad osservarlo e a scoprire ogni momento
qualcosa di più, che non aveva mai notato.
Draco poco dopo alzò lo sguardo e incontrò gli
occhi dorati
di Hermione. Si guardarono fissi per un momento, e poi tutti e due
abbassarono
lo sguardo, mentre le guance di Hermione si coloravano di rosso. Che
comportamento strano avevano avuto entrambi. Non era mai successo, ma
in
quell’attimo in cui i loro occhi si erano incontrati sembrava
essersi accesa
una scintilla. Forse era solo un momento di distrazione e magari non si
erano
nemmeno accorti di essersi fissati così insistentemente.
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“Noo…
non ci posso credere… Tu s-sei… D-Draco
Malfoy!”
disse un primino al biondo Serpeverde.
Draco rivolse lo sguardo a quel ragazzino. Era quel
marmocchio che aveva visto prima allo Smistamento…Josh,
Jam... o qualcosa del
genere.
“Si bravo, hai imparato un nome il tuo primo giorno di
scuola. Complimenti!” Disse Draco con un tono di ironia.
“Io so tutto di te! Mio nonno mi parla sempre della tua
famiglia, che bello averti incontrato!”
“Si guarda, una fortuna…”
Il primino tese la mano a Draco.
“ Io sono Jamie. Jamie Bell”
“Ah…E quindi?” esclamò Draco
lasciando la mano di Jamie
dov’era.
Senza chiedere niente si sedette accanto al biondo e
incominciò a fissarlo.
*Se questo mi fissa un secondo di più lo schianto
all’istante…* pensò
Draco.
Dopo pochi secondi Jamie voltò il viso e guardo per un
momento il tavolo dei Grifondoro.
“ Prima ti ho visto che guardavi una Grifondoro e sembravi
davvero rapito dal suo sguardo.” Disse Jamie dopo un momento.
“C-cosa?? Ma che stai dicendo… Non è
vero ti sei sbagliato!”
Jamie alzò un sopracciglio in tono di sfida.
“Senti, è così. E anche se fosse non
sono dovuto a dare
spiegazioni a nessuno. Figurati a te.” Disse Draco cercando
di giustificarsi in
qualche modo.
*Sto moccioso c’ha gli occhi pure al
culo… Che nervi…*
“Tanto l’ho capito che provi qualcosa per lei, a me
non
sfugge niente!” e con quest’ultima espressione
Jamie si alzò dal tavolo per
andare a sedersi con i suoi coetanei, senza che Draco potesse ribattere
.
“Questo moccioso non ci arriva fino alla fine
dell’anno.”
Disse ad alta voce.
“Hai detto qualcosa?” chiese Zabini che era al suo
fianco.
Draco sbuffò borbottando qualcosa e si alzò dal
tavolo
dirigendosi al suo dormitorio.
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Ad
interrompere i pensieri sconvolti di Hermione fu Ginny.
“Hermione!!! Quanto mi sei mancata.. Ho un mucchio di cose
da raccontarti!! Sono così felice in questo
periodo!” disse la fascinosa rossa
mostrando il suo sorriso smagliante prima di stringere Hermione in un
abbraccio
caloroso.
Le due Grifondoro proseguirono parlando di tutte le novità
avvenute in quei mesi e di tutto quello che gli passava per la testa.
Come ogni
anno si trovavano davanti la Signora Grassa che cercava di intonare
qualche
sillaba con la sua voce stridula.
“La,la,la,la,laaaa! Oooooh….!”
E dopo vari acuti rivolse lo sguardo di fronte a se,
guardando la folla di ragazzi che aspettavano di entrare.
“ E va bene, su… Parola d’ordine,
prego” disse la Signora
Grassa lasciando perdere il canto.
“Excidium” esclamò Hermione. Il ritratto
roteò facendo
spazio alla massa di studenti rosso-oro.
Hermione fece passare i primini mostrando a tutti la Sala
Comune e i dormitori insieme a Ron, scambiandosi sguardi
d’odio frequentemente.
Dopo ch’ebbe finito i suoi compiti da prefetto
salì nel suo
dormitorio per riposarsi, finalmente. Aprì la porta di legno
massiccio facendo
entrare più luce nella stanza. Ginny era stata molto
gentile, le aveva disfatto
i bagagli risparmiandole così altra fatica.
Guardò l’orologio : erano le 21.20. Era ancora
presto per
andare a coricarsi così decise di andare da Ginny, dato che
ancora non avevano
trovato il tempo per stare un po’ insieme da sole.
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I muri grigi davano inoltre un aspetto buio e solo gli stendardi verde-argento rendevano l’ambiente un po’ più colorato. Anche Draco aveva appena terminato i suoi compiti da prefetto e salì nel suo dormitorio per disfare i bagagli.
Lì Tiger e Goyle si stavano azzuffando per una cioccorana.
*Quei due non sono cresciuti per niente..* pensò Draco, e intanto sistemava ordinatamente i suoi abiti nell’armadio.
In seguito andò in bagno, lavò le mani e si gettò delicatamente l’acqua sul viso bagnando leggermente le ciocche fulve che gli ricadevano sulla fronte pallida. Ora si sentiva
diverso, come se l’acqua avesse lavato via tutte le preoccupazioni che ripercuotevano nella sua testa.
“FINALMENTE TI HO TROVATO!” Jamie era entrato all’improvviso gridando a squarciagola.
“Ho girato tutti i piani per trovarti!”
*Che cazzo vuole questo ora? Ma nemmeno al bagno posso stare per cazzi miei..*
“Che vuoi ancora?” disse Draco molto innervosito.
“Ti devo parlare! Ho tante cose da dirti!!” rispose Jamie sempre col solito sorriso a trentadue denti.
“Ho da fare, non rompere.”
Velocemente si asciugò e raggiunse l’altro prefetto Serpeverde ,Pansy Parkinson, per discutere su alcune questioni della loro casa, lasciando Jamie spiazzato.