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Autore: LunariaScrittrice    15/08/2017    2 recensioni
[storia completa ]
Questa è la terza serie della crossover di Yu-gi-oh.
Stavolta è mescolata con: Magica Doremi, Detective conan. Lisa& Seya, Magic kaito 1412.
trama: Gli Dei hanno fatto rinascere Yugi e Yami nelle loro famiglia nello stesso giorno divenendo così gemelli a distanza in famiglie diverse; quella di Yami ricca, quella di yugi povera.
Yugi e Atem ricordano la loro missione e sanno che devono portare in un mondo privo di magia, il gioco delle ombre ma hanno solo 1% di probabilità per farcela.
Doremi harukaze amica d'infanzia di Yugi vuole essere una strega.
Yugi Mutou vuole usare la magia.
Yami vuole regnare nel suo regno.
kaito Kuroba vuole vendicare suo padre cos divenendo kaitoKid.
Lisa Elison per fermare Kid si traveste da Seya.
Shinichi Kudo diventa un detective e Ran Muuri la sua migliore amica.
ma loro sono amici d'infanzia di Yugi e solo con l'amicizia, l'amore e il sacrificio Atem e Yugi veranno acetati nella loro comunità di Dei.
Intanto Atem e Yugi iniziano a testare gli umani in modo sanguinolento con il gioco delle ombre.
Note: i personaggi sono tutti OOC! questo è un sequel della serie che ho scritto.
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Yuugi Mouto
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'anime gemelle'
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personaggi principali: Doremi, Atem, Yugi, Hikari.
secondari: Yami, Kaito, Lisa.
genere: triste, sentimentale, paterno, moralitico, magico, sovrannaturale, mistero, avventura, vita quotidiana, yaoi.
rating: giallo.

Essere ciò che si è senza limiti.

Le medie terminano e Yugi e Doremi dopo quella discussione non ne hanno più parlato forse perché Yugi in fin dei conti non vuole perdersi eppure si sente davvero oppresso, e questo Yami lo sa; lui non riesce a capire perché Yugi sia così preso da Doremi, anche se immagina che sia solo un rimpiazzo perché l'ha notato come Yugi, se vuole, sa stare sotto i desideri di Yami.

Kaito e Lisa hanno notato nel corso degli anni che Doremi e Yugi sono molto meno passionali e un po' se ne preoccupano, quindi in una giornata d'estate dopo che terminano gli esami scolastici, Lisa e Doremi escono assieme per cercarsi un nuovo costume da bagno da mettere.

Lisa essendo una ragazza molto semplice dai capelli sabbia a rifletti ramati con due occhi azzurro celeste, opziona per un colore rosso fuoco, mentre Doremi che ha sempre il suo stile lolita gothic, opziona per uno nero con pizzi a due pezzi.

Nel tragitto per andare ad un bar a mangiare qualcosa, Doremi chiede. « Di un po' come mai tu e Kaito non vi dichiarate? »
Lisa arrossisce a bordò, in effetti Kaito e Lisa dalla fine della seconda media si frequentano, escono molto e sempre si divertono anche se litigano molto spesso, ma è proprio questo a rendere il loro rapporto interessante; sono come due rivali eterni che si sfidano a trucchi di magia. « M-Ma cosa dici?! Io e Kaito siamo solo amici. »

Doremi non ci crede, ha nutrito una certa osservazione dopo che ha compiuto i suoi quattordici anni forse perché al suo compleanno ha espresso il desiderio di poter capire a fondo Yugi. « Eppure sembra che vi amate, lo sai vero che tante t'invidiano? »

Lisa lo sa, a sua sfortuna Kaito è ricercato solo perché a ditta di molti assomiglia a Kid, e persino Lisa pensa che ci sia una assomiglianza che negli anni si è fatta ormai certezza che Kaito sia Kid, tuttavia non ha mai voluto avere prove, perché se lui fosse o meno il ladro più ricercato e misterioso della città, a lei va bene dato che ha da sempre una cotta infantile. - Già Kid… ricordo quel nostro primo incontro, io vestita da ladra e lui che mi dice di non immischiarmi,di non giocare a fare l'eroina, e poi quella rosa viola… mi ha proprio colpita al cuore, però anche Kaito, con la sua felicità, determinazione, esuberanza, e un pizzico di arroganza, a suo modo è molto interessante, peccato che lui ricerchi ben Seya, che sono io, ma anche no… - di ramando esaspera un soffio di rinuncia e Doremi si corregge « S-Scusa non intendevo demoralizzarti, ma almeno tu non hai dubbi come i miei… ho il sospetto che Yugi possa parlare alle mie spalle con un altra persona. »

Più che sospetto ne ha una grande certezza che sia così; non si è scordata quando ha visto i Yami e Yugi guardarsi ad occhi telepatici.
Lei non sa cosa si sono detti ma sospetta che i due siano in comunicazione sempre..
« Davvero? Beh, in effetti Yugi ha la testa tra le nuvole. » persino Lisa se ne è accorta che a volte Yugi sorride senza motivo, o si arrabbia, oppure cambia proprio umore senza veri motivi.
« Tu che faresti? Se tu stessi con una persona che ami ma poi lui ti tradisse per la sua “ Anima gemella” che faresti? »
Lisa ci riflette su mentre camminano per la strada. « Oh, mi vendicherei, sai ti ricordi quando Kaito mi ha detto che sono una brutta ragazza? »
Doremi annuisce, e non scorderà mai il come Kaito si sia mangiato il fegato a vederla ignorarlo. « Certo, eri molto preziosa, addirittura sei uscita con altri. »
Lei gli fa l'occhialino. « Sai io non amo essere offesa gratuitamente e così gli ho dimostrato a faccina di bronzo che se voglio posso piacere ad altri, non immagini come ha cambiato occhi su me. » Eh sì, il come lui la guardava a lei piaceva: erano preoccupati, dubbiosi, a quel tempo Kaito aveva capito grazie ala gelosia di avere seriamente una cotta per lei.
« Sì, però lui si è vendicato uscendo con altre… » Esprime Doremi divertita, non può non dire che quei due erano angioletti, si surclassavano a vicenda.
« Già, ma poi quando uno mi ha illusa che potessi piacergli lui mi ha detto “ Te l'avevo detto che non piacia quello. “ Volevo dargli uno schiaffo, piangere, ucciderlo, ma poi quando sono scoppiata in lacrime lui mi ha abbracciata dicendomi “ Ma non sa proprio che ragazza magica si perso.“ Non so cosa intendesse ma quelle parole mi hanno stupita molto. » Spiega entrando nel bar.
« Non pensi che sia una dichiarazione? A me Kaito non abbraccia, e nemmeno mi dà tutta quella confidenza, e ci conosciamo fin da piccoli. » Spiega andando verso il tavolo per poi appoggiare la sua borsa con i teschi.
« Dici? Ma dubito che a Kaito possa interessargli, usciamo sì, ma non voglio rovinare nulla trasformando il rapporto in qualcosa di serio. » ed appoggia la sua borsetta bianca sul sedile.
Doremi domanda. « Per te dovrei lasciar fare a Yugi? Far finta di nulla? »
Lisa annuisce. « Secondo me tu e Yugi vi siete messi assieme troppo presto, e ora forse avete capito che non è amore? »
Doremi ci rimane molto male a quella affermazione. « Non è amore? Perché pensi questo? »

ma non crede, è sicura che sia amore, l'ha capito da troppe cose. « Io so che è amore, ma è lui che pare non senitrlo per me, non so cosa fare. » continua Doremi con mille dubbi in testa.
Lisa ci pensa su. « Forse devi essere ciò che lui ama, se proprio lo vuoi, ma sacrificheresti te stessa? Io non penso che a quel punto sia amore ma voglia di avere qualcuno. »
Doremi borbotta. « Essere come a lui piace… » Lei sa cosa a Yugi piace: a lui piace non avere limiti. - Io do limiti a lui, so di avere dei poteri malefici, ma era ciò che volevo? Forse ho sbagliato a scegliere il ciclo dorato… Forse questo mi ha reso incompatibile? O forse il mio pensiero?
Deve essere il pensiero… ma quindi dovrei diventare una che fa male per gioco? -

Intanto Yugi esce fuori con Kaito e vanno al parco giochi, si divertono, Yugi gli vuole bene quanto a un fratello.

 

Kaito come ragazzo si mostra portato per la ginnastica, per i videogiochi e calcoli matematici, e Yugi ci ha messo gli occhi dato che ha constatato che è una mente brillante dall' aura bianca spendente proprio come lo è il suo potere, e ciò potrebbe benissimo servire in futuro .

Terminano di giocare agli auto scontri, prendono poi un gelato e si siedono discutendo.

 

Yugi nota che Kaito ha certe volte lo sguardo assorto da diversi pensieri ,e ci prova a sentirli ma quando sente qualcosa rimane impalato perché quei pensieri non sono per niente felici come Kaito si vuole mostrare. - Mi manca mio padre, perché è stato ucciso? Troverò mai quella pietra?
E inoltre ho timore che possano capirlo che sono io; siamo la stessa persona ma anche opposti.
Shinichi ormai mi sta scoprendo, ha visto le date, è ovvio che sia nei sospetti, in più ha usato la mia più grande paura, i pesci.
E inoltre vorrei sapere se Lisa è Seya oppure solo me lo immagino… mi manca, Seya se fosse Lisa sarebbe come me, ma se mi sbagliassi?
Ci frequentiamo, ma che cosa provo per le due?
Lisa mi piace, ma anche Seya mi piace… spero che siano la stessa persona... -

Yugi abbassa lo sguardo smettendo di ascoltare ciò, è troppo personale, ma si rende conto che Kaito non è felice e Yugi per gli amici farebbe ogni cosa in suo potere, sopratutto per Kaito che gli ha donato molte cose, e l'ha accettato nonostante fosse un ragazzino qualunque che a ditta del mago è uno fanatico, tuttavia Yugi mai ha scoperto il cosa Kaito ha visto di lui, né del video registrato che Kaito ha provveduto a salvare sul pc e cancellarlo sul cellulare in modo da non farlo vedere al diretto interessato.

« Kaito, ci sei? » Domanda Yugi, e Kaito si risveglia dai suoi pensieri sorridendo. « Sì, pensavo. »
Yugi domanda curioso. « E a cosa? »
Kaito inventa. « Niente, al futuro e cose varie. » - Accidenti, devo averlo preoccupato. -
Yugi Sospira e gli rivela. « Siamo amici da anni, se hai problemi puoi confidarti con me. »
Kaito ha scelto Yugi tra gli amici proprio perché è una persona affidabile e dolce. « Ma io sto bene, cosa vuoi che abbia? » E continua a ridere anche se sta male: gli piacerebbe poter rivelargli tutto, gli piacerebbe sì, ma è anche iperprotettivo e non vuole che Yugi si cacci nei guai pur sapendo che ha poteri.
Yugi sospira domandando. « Sei sicuro? »
Lui annuisce a poker face. « ma la smetti, sto benissimo, non capisco perché ti preoccupi? »
Yugi tocca la cannuccia e ci gioca con il liquido al suo interno. « Ti conosco… »
Lui dice a se stesso. - Poker- face, non cedere,… -
Yugi domanda. « Sai che a te ho detto sempre tutto? »
Kaito si chiede dove voglia parare. « Ah, certo come quelle storielle che tu sei magico ed altro. »
Yugi annuisce. « Ma tu non ci credi vero? »
Kaito ci crede eccome ha visto i suoi poteri. « Se ci credessi credi che ti userei vero? »
Yugi scuote la testa. « No, Semmai sono io che mi vergogno di molto, puoi nasconderlo a chi vuoi ma lo so che non sei come gli altri, e non parlo di carattere ma di economia, tua madre è un' attrice famosa, tuo padre era un famoso illusionista, so quanto uno famoso guadagna, eppure sei diverso dai ricchi. »
Kaito arrossisce lievimente. « Come mai tiri in ballo questo? »
« Per mostrarti che non puoi nascondermi le cose, siamo amici, io ti voglio bene quanto un fratello! Mi hai accettato e per me hai sempre realizzato qualcosa, anche se piccolo per me è stato molto. »
Kaito si tocca i capelli imbarazzandosi. « Non era nulla… tu mi hai donato altro… »
Yugi chiede. « E cosa? »
Alla fine Kaito lo ammette. « Forse non te lo ricordi, ma quando papà è finito in quel “ Incidente” io ero corso tra le fiamme, ma tu mi avevi preso, mi hai detto di fermarmi, non ti ascoltavo, e così entrai dentro a cercare mio padre.
Ormai tutto era in fiamme ed io ero finito in trappola, soffocai ma tu mi hai seguito, lo apprezzai molto, mio padre non lo conoscevi ma mi avevi detto qualcosa che mi ha fermato, ed era. “ Non devi preoccuparti, lo spirito di tuo padre è in un altra dimensione, viva, nel tuo cuore. “
Ho pianto sì, ma tu mi hai fatto da spalla, e questo non posso non badarlo; anche per me sei come uno di famiglia, proprio come Lisa.»
Yugi poco ricorda quel giorno, aveva sei anni ma ha ricordi offuscati su quel evento. « Se è così devi fidarti di me. »
Kaito chiede. « Prima voglio sapere una cosa… tu hai detto che hai conosciuto delle entità superiori vero? »
Yugi mette in bocca la cannuncia annuendo e così Kaito chiede tremando con le mani. « S-se è vero, per caso conosci una pietra chiamata Pandora?! »
Yugi ci riflette su, ma lui non è mai stato a contatto con gli Dei se non con Key che l'ha praticamente distrutto. « Non saprei, cosa sarebbe? »
Kaito lascia stare la causa, forse si è illuso che Yugi potesse aiutarlo? « lascia stare, non è nulla. »
Yugi afferma. « potresti confidarti? Mi preoccupo, se ti serve una mano ci sono, se vuoi quella pietra farò di tutto per fartela avere, ma se tu non mi spieghi i motivi non posso aiutarti! »
Kaito afferma. « Questa è la mia battaglia, non voglio che t'intrometti. »
« Allor perché stai sperando in un miracolo!? »
« Non… e tu come puoi dirlo? »
« Sei triste, tu sorridi ma non sei felice, lo vedrebbero tutti che stai solo facendo la bambola! »
« Non puoi capire, tu hai la famiglia. »
« Io posso aiutarti! Fidati di me! »

 

Kaito ci rimane a rifletterci, nonostante Yugi abbia enormi poteri Kaito ha le sue ferme idee, tuttavia il come Yugi l'abbia compreso decide di metterlo alla prova. « Dici che puoi aiutarmi, avanti spiegami come, vuoi la verità? E allora dimostrami che ciò che dici da anni è vero! » lo testa e Yugi si alza in piedi. « Va bene Kaito, se vuoi una dimostrazione te la darò, ma in cambio mi dirai ciò che ti tormenta, ci stai? »
Kaito stringe la mano che Yugi gli ha dato. « Affare fatto. »
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Nella serata Hikari guarda la televisione e vede n telefilm che parla di una ragazza che è una strega, lei ne rimane affascinata che chiede ad Atem che sta sistemando le sue carte da gioco per il torneo. « Papà, per te la magia esiste? »
Atem guarda la piccola e non sa cosa dire. « Tu che ne pensi? »
La piccola ammette. « Non sarebbe bello? La magia aiuta tutti, ma non esiste giusto? »
Il padre inizia a lottare con se stesso tra i suoi desideri e quelli di Yugi. « Dovresti credere ciò che senti… » Più che altro non sa cosa dirgli.
« Io non lo so, tu sei grande e quindi puoi dirlo tu, no? »
Atem rimane a bocca aperta, e ammette. « Esiste, vuoi che ti racconti una leggenda? »
La piccola ama le storie. « Si, una storia. »
Perciò Atem inizia a raccontargli la sua storia: di chi era usando solo il nome “ Faraone” poi i sette oggetti del millennio usando “ artefatti” e infine il prescelto ovvero Yugi chiamandolo “Prescelto. “
La piccola ascolta la storia con interesse, viene a sapere del gioco delle ombre, il cosa è, e lei mormora. « Wow, è bellissimo, se esistesse potrebbe punire i cattivi! »
Atem annuisce. « é creato per creare una tortura mentale, il possessore di quel potere ha le redini del gioco, ma ti dico un segreto… se sei una divinità non risenti di nessuna regola, e l'imbroglio può esserci senza sanzione. »
La piccola domanda. « Cosa sono le divinità? » Chiede curiosa ma poi si sente un piatto frantumarsi.
Il nonno di Yugi corre. « Ma che è accaduto? »

 

Yugi che è arrivato là per poi andare in cucina, ha fatto esplodere il piatto che aveva in mano come reazione a ciò che ha sentito, e intanto raccoglie i frammenti di ceramica a terra tagliandosi, ma non ci bada e telepatica ad Atem. “ Perchè le racconti tutto? “
 

Atem crede che mentire alla propria figlia sia un atto vergognoso. “ Perchè lei non è umana, merita sapere la verità, come ti ho detto stavolta io sono contro questa tua folle idea! “
Yugi si arrabbia molto, a tal punto che il nonno di Yugi inizia a sentirsi male e Hikari che ama suo nonno quanto suo padre, corre da lui chiedendo. « Nonnino, che hai? Sei pallido, che hai? »
Atem prende il braccio di Yugi dicendogli a mente. “ Smettila vuoi amazzare tuo nonno forse? “
Yugi fa uno scatto di rabbia per poi strizzare gli occhi e andarsene di casa correndo in modo da non fare male a suo nonno.
Atem va in soccorso verso il nonno di Yugi mentre Hikari chiede. « perché è addomentato? »
Atem prende la mano del vecchio e chiude gli occhi cercando di ridargli l'energia che gli è stata sottratta.

Non so se ci riesco, è debole, potrebbe morire… Yugi, da quando è che non usi la magia?


Yugi nel frattempo raggiunge il mare, è furioso, lui sente di fare solo il bene per sua figlia, e non approva che Atem gli vada contro.
« Che c'è che non andrebbe? Vive tra gli umani che si conformi no?! » e da un calcio al muro.
« Eh però Atem giustamente perché lui è da sempre dotato di poteri deve rovinarmi i piani!
« Che vuole che m'importi di nonno?! Io sono nato umano, io so cosa è vivere tra gli umani, e lui non lo capisce che Hikari deve restarne ignara!
E poi anche lei, ma perché non si mette nei miei panni!? Crede che sia facile per me? Volentieri userei la magia, volentieri gli direi tutto, ma ho paura che si monti la testa, e il mio altro me nemmeno lo comprende!
Perché Hikari è scontrosa con me, io le voglio solo bene, non sto sbagliando, e non è vero che porto la mia vita nella sua… »
Io volevo solo che stesse felice per sempre… e tu Atem vuoi darle problemi, non comprendi cosa accadrà se lo capisse, vuoi che diventi pazza come gli altri? No, non voglio… » continua a calciare il muro crepandolo sempre più lasciando i passanti spaventati che credono di veder e un mostro ad occhi rossi.

Hikari intanto vede suo padre che mette a riposo il nonno di Yugi e lei chiede. « Papà, nonno sta bene vero? »
Atem spiega prendendola in braccio. « Non lo so, io ho tentato di guarirlo ma potrebbe non stare più bene… »
La bimba si preoccupa. « Portiamolo in ospedale là guarisce! »
Atem dubita, sa di certo che Yugi ha avvelenato l'aura sana di suo nonno con la rabbia senza farlo apposta. « Non si può guarire, adesso andiamo a dormire ok? »

 

La piccola scuote la testa e tenta di scendere dall' abbraccio riuscendoci per poi atterrare, e gattonare verso il nonno e tenerlo per mano. « Io dormo qui con lui, così se si sveglia non si sente solo. »
Atem assume un sorriso pacato.

Piccola hai moltissimo di Yugi che non immagini,perché lui non vede ciò?
Sei buona, perché deve vietarti d sapere chi sei?

« va bene, ti lascio dormire con lui. »
Hikari quindi si mette tra le coperte e chiude gli occhi pensando. - Nonnino mio forse se domani mi vedi che ti sto vicina guarirai. - Poco a poco si addormenta ed Atem esce per poi andare a cercare Yugi che è finito a sfogarsi su dei muri, quindi ironizza. « hai deciso di spaccare i muri della città? »
Yugi si volta. « Lasciami stare… »
Atem aguzza lo sguardo. « Noto che non sei felice di vedermi. »
« Perchè non vai a dire a Hikari tutto eh?! Tanto lei prferiscee te, io sono il tirano no?! »
« E ora sei gelosissimo di Hikari. »
« Non mi ripeto! Tu non capisci, tu vuoi educare Hikari come una Dea. »

« Lo è! »
« Allora portala nel suo mondo! »
« Che stai dicendo? »
« perché non te la cresci tu dato che sai cosa è meglio per lei… »
« E tu? »
« Rimango sulla Terra! »
« Non scherzarci, mi stai lasciando forse?! »
« Separando! »
« ma lo sai che sei un bambino, usi questo ricatto per costringermi a stare zitto?! »
« Io sono serio. »
« Yugi, sei uno scemo! Per colpa del tuo idelismo stai per perdere tuo nonno, gli hai tolto la tua protezione, e ora è di nuovo in pericolo potrebbe non farcela stanotte! Spera che Hikari lo salvi, l'ho lasciato con lui apposta. »
« Cosa… non mi dirai che nonno sta per morire.. »
« Sì, per poco moriva sul colpo.
Voglio dirti questo Yugi… tu vuoi che Hikari sia una bambina normale, ma tu sei una persona normale?

TU vuoi che Hikari sia di profonda sensibilità, ma tu lo sei?
Tu vuoi che Hikari non usi la magia, ma tu la usi? Rispondi! »
Yugi rimane zittito, quelle trappole sono rinfacciatamenti, e se ci pensa alle risposte si acorge che sono sempre opposte a ciò che impone a Hikari. « Smettila, cosa stai giocando?»
Atem incrocia le braccia. « Non rispondi, allora con che diritto imponi a lei ciò che tu non sei più! Stai cercando di dare a lei il te del passato! Ma lei non è te, non sono io lo comprendi?! »
« Cosa?! Io non sono così fuori di testa! »
« Lo sei, il tuo amore per lei ti rende egoista e ti fa diventare cieco a tal punto che vuoi perdere me!
Io non posso scegliere tra te e mia figlia! Non posso, Hikari non è Sakura, Amyl o Anzu, come puoi dirmi di tenerla e lasciare te? O il contrario?! Che razza di padre sei?! Ha solo tre anni, è piccola, certe cose non può capirle.
TU volevi una figlia eh, e cosa è per te un gioco?! Una bambola?!
Lei ha sentimenti, è sensibile, volevi questo no? L'hai ottenuto, e ora cosa vuoi che sia umana?! Per questo volevi adottare una mortale per manovrarla?!
Hai deciso di fare il padre, e ora che non ci riesci vuoi cambiare il gioco solo perché lei ha una sua coscienza che non può ssere da te manipolata?!
Sarai anche una divinità, potrai vivere la vita che vuoi ma nostra figlia non la si cambia, ed io non voglio decidere tra te e lei!
TI sei accorto di cosa hai detto prima?

Da quando è che non usi il tuo potere eh?! Eh dimmi stai bene? No, stai perdendo il controllo dell tue emozioni.
Se tu ora sei così, t'immagini Hikari cosa stia provando?
Non puoi vietargli la magia, è come vietargli di usare gli occhi!
Quello che è gelido sei tu, non Hikari e nemmeno io! »

Yugi rimane a bocca aperta non può nemmeno dire una parola che Atem ci ha azzeccato, l'ha capito, ha capito più lui che lo stesso Yugi, forse è per questo che scoppia in lacrime e la terra inizia a tremare ma Atem lo prende e lo porta nel regno delle tenebre e lui continua a piangere, non sa il motivo, si sente nudo, scoperto; Atem si è mostrato di nuovo uno che schiaccia il prossimo, e Yugi non riesce ad accettarlo.
Riflette su ogni cosa detta di lui e fatta a sua figlia. «Scusa »

 

Atem benchè sia arrabbiato con lui gli asciuga gli occhi appena l'altro toglie le mani, ma non proferisce parola, crede che già quel eco nella stanza sia il rumore che rivela a Yugi tutto.
Le ombre si avvicinano, attratte dal dolore del ragazzo a non vanno oltre vedendo che è Yugi.
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Kaito Segue Yugi, si chiede dove stiano andando, non riesce a comprenderlo finché non vede una strada malfamata, e gente poco raccomandabile.
« Yugi, questo posto è meglio evitarlo. » Più che altro le storie che hanno detto a chi si avventura qui sono raccapriccianti.
« Simo qui apposta. » Spiega Yugi per poi salire dei scalini e aprire una porta di ferro. « Vieni. » Ordina Yugi, e Kaito rimane a guardarsi attorno preparando già un segnale GPS dal cellulare da inviare al suo maggiordomo, che almeno lo salvi se finisse nei guai.

Il corridoio è piccolo, stretto, c'è pochissima luce che è emanata dal display del cellualre di Yugi.
« Yugi, che posto è? » Non si è mai addentrato là dentro.
« Seguimi e zitto. » Ordina senza guardarlo a bassa voce lasciando Kaito sempre più curioso ma anche intimorito. - Che ha in mente? -

Raggiungono la fine del corridoio, lo aprono e vedono molte ragazze ballare in streep tese.
Kaito arrossisce di botto prendendo il cannocchiale zumando i seni. - ammazza che sogno queste… -
Yugi lo risveglia e lo trascina. « Non siamo qui per vedere queste, ma per mostrarti i miei poteri. »
Kaito si guarda attorno: il luogo è in pratica un casinò e Yugi mira alla rulette ma Kaito gli bisbiglia. « Siamo piccoli, ci sbatteranno fuori. »
Yugi allarga un sorriso. « Non accadrà, questo è uno de miei poteri. »


Kaito non gli crede e fa una smorfia, tuttavia Yugi come Yami si è reso conto che può avere ciò che vuole stravolgendo la mente di tutti, quindi gli basta pensare una cosa e inevitabilmente si avvera infatti gli viene lasciato giocare e Kaito rimane a bocca spalancata. - Non voglio crederci, non può, è minorenne, ma non avrà mica il potere di poter avere ciò che vuole, maledizione così mi tenta a dirgli di aiutarmi -


Lo scopo di Yugi è questo, ma su Kaito non usa la magia, e intanto punta pochi spiccioli per poi dire a Kaito. « Adesso ti mostro che vincerò la scommessa. »
Kaito rimane curioso, non vuole pensarci che i suoi sospetti siano veri, ma si ricrede quando Yugi davvero fa uscire ciò che dice, prende i soldi e Kaito si spaventa perché nota che qualcuno lo sta fissando male. « Yugi, andiamocene, ci amazzeranno! »
Yugi non lo ascolta finché non vengono i due convocati e come nei suoi piani trova il padre di Naoki a dirigere il casinò proprio come nella sua ex-vita.


Kaito per precauzione dalla tasca invia il segnale di localizzazione del GPS al suo maggiordomo così da venirlo a salvare, tuttavia essendo Kid mette le mani in tasca pensando a un modo per scappare osservand le finestre.

Yugi invece aspetta solo che venga minacciato, quando accade, Yugi prende per mano Kaito. « Tienimi da qualche parte altrimenti ne rissentirai. »
Kaito non capisce che intende, ma un abbaglio dorato si sprigiona dalla sua fronte e un immenso calore Kaito avverte provenire da lui. - Cosa è questa sensazione? È immensa! -
Yugi spiega a Kaito mostrandogli come il luogo sia cambiato e oscuro. « Questo è il regno delle tenebre. »
Kaito domanda. « E che vuoi fare a loro? »
« Volevi che ti dimostrassi cosa so fare, per cui stavolta sarai l'aspettatore ladruncolo. »

Yugi avanza contro gli uomini che lo voglio attaccare ma lui si rivela essere agile scattante, il quel mondo si sente praticamente leggerissimo mentre gli altri iniziano sempre più a indebolirsi, e domanda a tono divertito. « Oh, abbiamo finito a giocare? Non siete durati molto, ah vediamo, chi sanziono? »

inizia a fare la conta. « Amabrabacicicoco le carte egizie non ti do, qualcosa perderai se tu me la ruberai, il sanzionato si trova qua, ora dimmi chi sarà! » indica una persona che urla, e kaito sbianca pensando. - Scherza? O è serio? Ha davvero fatto la conta?! Non sembra più il mio amico, anzi è pericoloso… ha occhi simili a un diavolo? Mi terrorizza e ce ne vuole… però è mio amico, non mi farebbe mai male no?-
Kaito non trova giusto che delle persone per un test perdano la vita o la mente quindi urla « Yugi ho capito fermati! »
Yugi si ferma guardandolo. « Quindi mi credi? »
« Sì, ma per favore non fare loro male. »
Yugi fa uno schiocco di dita e raggiunge kaito per poi uscire dal casinò. « Allora dimmi tutto. »
Kaito spiega. « Sono uno di parola… Ricordi che mio padre è morto in quel Incidente? »
« Certo, ero con te, anche se mi ha stupito un errore simile da tuo padre… »
« Anche a me, e non era stato n incidente ma un assassinio premeditato.
Mia madre è in fuga da un organizzazione, la stessa che lei faceva parte, solo che dopo che ha conosciuto mio padre li ha lasciati.
Mio padre oltrechè un mago era anche un ladro molto famoso e mia madre gli avrà sicuramente detti dei piani di quella organizzazione, perciò lui ha tentato di fermarli, ma è stata scoperta la sua identità, e così è stato ucciso…
Mia madre sapeva che non era un incidente, e così anche Jii che era suo allievo, solo io ne ero ignaro, finché non l'ho scoperto… Mi sono travestito da Kid, hanno tutti pensato che mio padre fosse, e così li ho attirati.
Un giorno al compleanno di Lisa, io ho rubato un gioiello, fortunatamente il colpo inferto dall pistola di uno di quella organizzazione, è stato fermato dalla pietra zefiro, ho poi scoperto cosa cercavano e mi sono detto che l'avrei io trovata e distrutta perché non deve esistere una cosa del genere, sempre che esista! Parlo di pandora, una pietra che se sciolta dona l'immortalità. »
Yugi strabuzza gli occhi. « Non credo che esista, gli Dei non aconsentirebbero mai una cosa simile agli umani. »
Kaito non sa della sua efettiva esistenza. « Quelli amazzano la gente che li ostacola, ed io sono sempre alla ricerca di quela pietra pietra per tirarli allo scoperto. »
Yugi sa cosa è quel tocco di rivincita negli occhi. « Non credi che sia pericoloso? »
kaito si indica. « Sono pronto a rischiare la vita per non permettere che i loro piani vengano portati a termine! »
Da questo Yugi comprende perché kaito ha un po' di magia. « Tu se un ragazzo con un protezione magica, ma non è sufficente, hai la fortuna del momento che ti permette di scappare dai guai, ma non sempre puoi usufruirne, avresti bisogno di qualcuno che ti aiuti. »
Kaito comprende dove lui voglia parare. « no Yugi! Anche se hai poteri o quello che vuoi questa è la mia battaglia e non voglio che nessuno interferisca! »
Yugi si mette le mani dietro la schiena. « Lo so, ma io non voglio che tu muoia! »
« é la mia missione, credo che tu possa capirmi no? »
« Io ho portato a termine il mio compito, ma non voglio che tu rischi la tua vita! »
« Ma la scelta è mia! »
« Sì, ma io voglio aiutarti! »
« NO! È per questo che non volevo dirtelo. »
« Kaito facciamo così, se le cose si complicano, se vieni scoperto chiamami e io cercherò di salvare il tuo segreto »
« E come? Senza offesa non è che sei Suzuki. »
« Ho un potere molto più potente di quello che pensi, e so che posso salvare la tua identità, ma lo farò solo se sarai seriamente in pericolo di vita, inoltre presto io farò di tutto per attuare un piano che mi permetterà di essere come la Kaiba corporation o la famiglia Suzuki . »
« Non so come, ma non mi stupisco, tu raggiungi tutto ciò che vuoi, in parte ti ho sempre visto oltre me, lo sai? » Ammette mettendo una mano in tasca.
« Ma io non so fare nulla. »
« TU hai molte doti, ho sempre pensato che fossi un bambino illuso che credesse alla magia, ma in verità t'invidiavo, non hai smesso mai per un giorno di crederci, hai continuato e hai rispettato le nostre scelte a non coinvolgerci più.
Sai mia madre ti ha osservato e mi ha fdetto “ Quel bambino è proprio fuori dal comune” e lo sei, hai in te un energia di positività che mai ho visto in nessuno, sei determinato, e sai persino parlare in modo adulto, svolgendo discorsi che io e Shinichi sappiamo grazie alla nosta famiglia.
Hai carrisma, chi ti conosce ti ci si afeiziona, doni molto e senza magia, mentre ora hai raggiunto traguardi che io potrei sognarmi, hai rivisto Yami, hai avuto una ragazza, hai avuto davvero dei poteri; insomma tu sei destinato a fare molte cose, mentre io forse solo un illusionista? »

Yugi sorride a gli si vvicina toccandogli la spalla. « Kaito ti rivelo questo, la mia età reale quella del mio spirito è di 35 anni, ma devi sapere che prima io non avevo nulla, io ho ottenuto le cose perché c'era un anima racchusa nella mia che mi ha manovrato, quando mi ha lasciato ho perso ogni cosa, ero imaturo, ma ora che ho rivissuto la mia infanzia e ho conosciuto voi io sto cercando di ottenere ciò che nell' altra vita avevo, tu invece non sei reicarnato, ne sono certo, e stai facendo molto per la tua famiglia, non è da tutti andare di notte, sfidare la polizia e i detective per una vendeta personale, trovo che sia un atto di forza e lealtà verso tuo padre.
Non serve invidiarmi, in quanto spirito mi batti. »
Kaito sospira per poi ghignare leggermente. « Diciamo che ho ottenuto tante cose dalla prima rinascita al contrario di te, ma anche se hai davvero quella età spirituale a me non cambia, per me sei sempre il mio migliore amico, e non cambierà mai! »
« Io non ti fermo, ma fammi questa promessa che se verrai scoperto e sarai in pericolo mi avvisera, ok? »
Kaito non se la sente di promettere perché poi manterebbe ciò, è una regola importante per lui. « No Yugi, non posso promettertelo, andrà tutto bene, sono troppo furbo per venire ucciso. »
« Però, se tu avessi me avresti una protezione, insomma pensaci ok?»
« ma poi la tu famiglia finirebbe nei guai. »
« Apprezzo tutto questo pensieramento ma io so come difendermi; e di te che mi preoccupo.. »
« Lo apprezzo ma è una faccenda personale, senti dato che ci sei puoi aiutarmi a capire una cosa. C'è una persna che si maschera ed è identica a una mia amica, vorrei capire se è lei o meno. »
« Hai provato il test del Dna? »
« Sì! E risulta non compatibile, non so come, ma è così »
« mmh, Capisco, beh, dimmi chiè e vado a controllare, se hanno la stessa aura allora sono la stessa persona.. »

« Ok, sai Seya? Ecco è identica a Lisa, come io con Kid, ora io conosco Seya, so che ragazza è ma è opposta a Lisa, un po' come io e Kid, ma ho dubbi è lei o no? »
« Sai che sto pensando che lei sia la tua metà? Comunque sì è lei hanno la stessa aura. »
Kaito a saperlo sorride lievemente. « Ho capito, grazie. » poi lui chiede. « Senti Yugi mi dici a te cosa ti tormenta? A scuola sei così nel tuo mondo, perché? »
Yugi spiega. « Ho diversi ripensamenti su Doremi, vedi a me lei piace da impazzire solo che è fin troppo buona, e mi limita. »
« Non l'accetti? » Chiede non capendo.
« l'accetto, ma è lei che non accetta del tutto me, tu hai visto cosa so fare, e lei sempre mi dice “ Non lo fare, non se lo merita ed altro” mi limita e molto, non sfogare i miei poteri significa essere infelici, e se perdura poi al primo potrei uccidere qualcuno »
Kaito chiede. « C-Come? Ma tu non sei un assasino. »
« Nella mia altra vita lo ero, ma perhcè loro mi avevano messo in pericolo di vita.
Devi sapere questo io non sono un anima buona, potrò anche sembrarlo ma io ho un carattere irrequeito, e se trattengo a lungo i miei sentimenti accade che divento uno ehm, hai presente un signore delle tenebre che non guarda in faccia nessuno? Ecco quello. »
« Beh, molto spaventoso… »
« Per i nemici sì, ma per gli amici no, loro proteggerei sempre, ma Doremi non lo capisce e teme che amazzi tutti, per esempio un giorno che eravamo contro dei ragazzi più grandi lei mi ha detto di scappare mentre io che ero stato preso a pugni volevo spazzargli le braccia. »
« eh eh, e come mai la rissa? »
« perché Doremi è molto bella. »
« ma che dici Lisa è meglio. »
« Quei ragazzi erano di pessime intenzioni, se la volevano portare a letto, di solito io incappo spesso in ragazzine frustrate he a vdermi perdono la ragione, questo perché io e Doremi attriamo a noi chi è con un anima corrotta che sia sesso, soldi, droga non importa, è per uesto che sempre io e lei siamo in preda alle risse, ma se io iniziassi a trattenere ogni mio istinto anche solo quello di difesa, la mia anima s frammenta, io sto male, e poi priverei della vita a molti… per questo è consigliabile usare la magia, a lungo andare esso diventa distruttivo in base al umore del soggetto. »
« Doremi lo sa? »
« Non lo vuole capire, e sbaglia molto! Non so cosa pensa, ma mi è venuta a chiedere se amo un' altro. »
«Ed è così? »
Yugi incrocia le braccia. « beh che posso farci se lui sì sa come accativarmi. »
Kaito si reputa molto stupido in amore ma in consigli va a logica. « Se vuoi la mia tu e Doremi vi siete messi assieme troppo presto, secondo me a te lei piace ma non riesci a starci per come è buona quando tu sei un demonio, nel senso vero. »
« Sono solo un anima rinata con lo scopo di portare il gioco dell ombre, non ho molto cuore. »
« Secondo me tu devi essere te stesso, con saggezza, ma non limitarti!
Se a me mi dicessero “ Non rubare” io me ne sbatterei e continuerei la mia strada, quello che anche tu dovresti.
Se lei non ti apprezza per ciò che sei, significa che non è per te, devi trovare chi ti rende te stesso. »
« L'avrei, ma lui pare preso per un' altra. »
« parli di Yami? »
« Sì, m ha detto che c'è un' umana carina che lo aiuta, e lo conosco lui se si affeziona diventa un cretino e si fa manipolare, ed io non voglio. »
« Sei geloso? »
« Molto! Però a me piace anche Doremi. »
« ma? »

« mi sento limitato. »
«E con Yami? »
« Finisco per essere incantato, insomma è normale per te che se lui mi seduce io ci andrei a letto, mentre con Doremi se ci prova mi spaventa? »
« Mmh, guarda io con Lisa molte volte ho l'istinto di saltarle addosso ma non lo faccio perchè non è la mia ragazza, ma se lo fosse credo che non smetterei di volerla per me, forse sarei timido ma paura no, se tu sei a tuo agio con Yami non credo che sia per sessualità ma perché il tuo cuore non va dritto alle regole, mentre con Doremi forse senti paura perché il tuo corpo risponde a Yami?
Se è così non è amore? E se è amore perché stai con Doremi?
Non so molto sul argomento ma sono certo che l'amore passionale sia ben diverso da quello mentale. »
Yugi rimane frastornato, non riesce a capire quei due termini. « Cosa significa? »
« L'amore passionale non è quello dove doni di te tutto a chi ami?
L'amore mentale non è quello che dai ciò che vuoi tu a chi ami?
Sono simili ma diversi; io per Lisa provo amore mentale, le do ciò che io voglio e la tengo sulle spine, ma tu con Doremi cosa fai? »
Il ragazzo ci riflette molto a ciò che dà a Doremi. « Ci esco, gli dono i sorrisi, la mia simpatia, qualche bacio… »
Kaito chiede. « E per Yami? Cosa doni? »
Yugi risponde in automatico chiudendo gli occhi « ogni cosa che lui desidera, mi basta guardarlo ed entro nella sua testa, mi basta avere un suo sfioro e il cuore batte come un tamburo, per lui sento che donerei la mia stessa anima a lui o donerei tutti i miei sentimenti, a lui io voglio donargli solo momenti belli, voglio anche litigare, voglio giocare, voglio con lui molto, non sopporto l'idea che una mortale lo sfiori, lo tocchi, non voglio! Lui è solo il mio unico altro me.»
Kaito esprime. « Non so che intendi con “ Altro me. “ ma hai capito? Tu ami Yami non Doremi, lei ti piace, ti attrae ma mai sarà compatibile con te perché hai Yami che ti rende completo no? E se è così non puoi tenere Doremi, la illudi e ci soffre… »
Yugi ha sempre sospettato che per Doremi non fosse vero amore, lo ammette ne è preso, cotto, ma non riesce a paragonare i sentimenti con quelli di Yami « Kaito, grazie, appena ho notizie su pandora te le fornirò! »
Kaito avvisa. « Mantieni il segreto ok? »
yugi annuisce. « Anche tu,e attento ai guai, non voglio che Key ti prenda ok? »
« Eh? Scusa chi sarebbe? »
« La morte. »

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Yugi dopo qualche ora si riprende dal suo enorme piangere e ammette. « Scusa per cosa ti ho detto, ero in preda alla rabbia, io non voglio separarmi da te e da lei, siete tutto per me. »
Atem sospira di sollievo e gli dà un bacio appassionato. « Lo so che eri impazzito, ma qui ti sei risanato. »
il ragazzo continua il bacio con trasporto, e si sente di nuovo felice, era da mesi che non lo baciava e non sentiva quella sensazione di libertà. « Ho esagerato ed hai ragione sto imponendo a Hikari una vita che non è la sua, ma non ho mai pensato che lei fosse un gioco, di questo te lo assicuro. »
Atem acenna un sorriso e gli accarezza il volto. « Lo so, ma devi fidarti di lei, lei deve prendere coscienza di se stessa altrimenti da grande sarà perduta e potrebbe non perdonarcela per non averglielo detto. »
Yugi annuisce chiedendo. « Va bene, appena sarà pronta gli spiegheremo la verità… »

 

I due quindi camminano mano nell mano verso casa per poi vedere key uscire e e Yugi si allarma perché se c'è Key significa solo problemi. « C-Cosa ci fai a casa nostra? » Domanda Atem in pensiero per Hikari.
Key sorride ammettendo. « vostra figlia è dolce mentre dorme, ha tentato d'interferire con il mio lavoro, è forte ma non quanto me, ad ogni modo sta dormendo tranquilla. »
Yugi chiede. « Nonno… non l'hai ucciso vero? »
Key inclina la testa. « Era ormai senza più energia, dovevo, mi dispiace molto perché alla festa era coccolo, nel caso lo faccio reincarnare subito così evita di stare con lillith, che è un arpia, povere anime… »
Yugi domanda. « È colpa mia vero? »
« già, devi esserti proprio infuriato per avergli così contaminato l'aura, ma che vuoi non potev restare immortale. »
Atem chiede. « Hikari piangerà, voleva molto bene a suo nonno. »
« Mi spiace ma non posso venire a meno alle date, ma dato che si tratta di tuo nonno ed è simpatico vedrò di farlo subito reincarnare senza che passi un millenio da lillith, ditemi pure “ Sei un angelo” »
Yugi di questo non sa se esserne felice. « Quindi Hikari ha voluto fermarti? »
« Nel momento in cui stavo svolgendo la procedura lei ha erretto una bariera prottetiva però dormiva. »
Atem suppone. « Probabilmente Hikari ha voluto proteggerlo inconsciamente dopo che ha sentito la tua presenza. »

« Molto probabile, ma l'ho fermata, è forte ma non pare avere coscienza dei suoi poteri, non è allenata quindi è molto debole, e la colpa vostra, non sa nemmeno chi è, ma quando glielo direte? »
Yugi apre la porta di casa. « Un giorno... vado a dormire, Atem andiamo? »
Il ragazzo lo raggiunge e saluta Key come un amico per poi entrare in casa e andare a letto dove si parlano.
« Mi sento responsabile. » Afferma Yugi.
« Eri arrabbiato, per questo non dobbiamo vivere con gli umani… »
« Già, in quel momento non pensavo a nonno… sapevo che sarebbe accaduto, ma non per colpa mia. »
« a te non pare che te ne dispiaccia. »
« L'ho perso già, ma io ho mille ricordi con lui, ho tentato di dargli più vita sfidando Key, ora l'ha preso, Key l'aveva detto al nonno mentre eravamo in cerimonia. “ Oh ti conosco, tuo nipote ti protegge, ma tra qualche anno sarai anche tu mio. “ e appunto sono passati quattro anni che per Key sono quattrocento penso… »
« Il difficile sarà Hikari come glielo diciamo? »
«benchè sia brutale deve saperlo. Non diciamogli che io ho drasticato la vit di nonno ok? »
« Se lo scoprisse ti odierebbe. »
« Lo so… ora dormiamo. » mette la testa sulla spalla del ragazzo e lo usa come cuscino e così Atemi tiene a se Yugi abbracciandolo sapendo che pure lui sta male per la perdita dato che ha singhhiozzi silenziosi piangendo.
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Yami vedendo di aver acquisito tutti i suoi poteri decide di tornare in città.
Appena la gente lo vede iniziano ad attaccarlo ma Atem si difende a suo modo costringendo la gente a temerlo usando i suoi poteri.
Il popolo trema a vedere ciò, trema a vedere come il sangue venga sparso gratuitamente per poi dire dopo che qualcuno si è tagliato la gola da solo sotto i voleri di yami. « È solo l'inizio della mia ascesa al potere! »

 

Raggiunge il suo palazzo che non ha ormai più un re, quindi Yami si proclama ciò iniziando a fare un discorso costringendo la gente a rispettarlo.
 

Yami per vendetta riporta nella civiltà lo schiavismo che colpisce le famiglie più povere, ed è lui stesso a decidere chi ne fa parte e chi no, solo chi non gli è mai andato contro riesce ad evitare la sorte.

Kameo venendo a sapere di Yami inizia un po' a illudersi che lui possa sceglierla come sposa, quindi va da lui restandolgli amica. « Yami, non sapevo fossi tu il principe scomparso. »
Yami esprime andando da lei con un sorriso dolce. « Non potevo dirtelo, beh, almeno posso sdebitarmi di ciò che hai fatto per me, ti lascio vivere qui! Sei felice? »
« oh, sì grazie, comunque io l'ho fatto con piacere, per me sei un grande amico. » Afferma con molta timidezza guardandolo con i suoi occhi ambra.
« Anche tu per me lo sei. » E spera che lei non faccia altro, si è affezionato a Kameo ma fino un limite.

Quando il palazzo viene ricostruito dagli schiavi Yami ritorna a regnare secondo legislazione imposta da sua madre e suo padre poi rintraccia ogni persona che ha ucciso la famiglia reale e li fa impallare pubblicamente difronte a tutti i presenti, che siano bambini o donne a lui non importa, a lui basta che il suo popolo lo tema e lo rispetti e che non lo attacchino più

Il nome “ Yami” viene usato per definire solo lui, nessuno dà il suo nome ad altri personaggi anche se Yami sa che il suo vero nome dovrebbe essere Atem.
Inoltre il popolo decreta yami come loro divinità, o al massimo figlio degli Dei, alcuni per la storia del paese lo chiamano “ Faraone.”

Intanto a Domino Doremi e Yugi s'incontrano per andare a giocare alla sala giochi.
Doremi ama quel posto e pure Yugi non ne è da meno, quindi si sfidano divertendosi; tra loro c'è qualcosa, tutti lo notano che si guardano con sentimenti profondi, eppure quando si baciano Doremi e Yugi si staccano subito facendo terminare quella scintilla.
Poi incappano in un incidente contro un ragazzo che mportuna Doremi per come sia carin e Yugi la difende, ma Doremi spaventata che il ragazzo poss usare la magia lo ferma anche dopo aver visto il fuoco.

 

« Doremi credo che tu ed io dobbiamo parlare… » Apre il discorso Yugi rimanendo in strada sedendosi su uno steccato di ferro.
«Va bene… » Ormai non sa cosa pensare lei, ha capito come stanno le cose, ma non vuole proprio accettarlo.
« Indubbiamente mi piaci, sto bene con te, ma sono sempre frenato, e non posso trattenere i miei pensieri, desideri solo perché tu non li accetti. »
Doremi chiede. « Quali desideri? »
Yugi volta la sua mano e tutti e due si trovano all' istante nel regno delle tenebre . « Il gioco delle ombre, tu non vuoi che io faccia male a qualcuno. »
« Perchè si risolve a parole. » Afferma lei sicura.
«Lo pensavo anche io fino a che non mi hanno quasi ammazzato...ma poi c'è altro, tu non vuoi accettarti e allo stesso tempo non vuoi me. »
« Sì che ti voglio! »
« Mi vuoi coe amico, ma se io sto con una ragazza non sono affatto un amico, le darei ogni cosa anche al costo di fare male ad altri. »
« Ed è sbagliato. »
« È da quando ti ho detto che ho ucciso delle persone che tu mi limiti, io non sono nemmeno umano, e nemmeno tu! »
« Io sono umana. »
« No Doremi, tu non lo sei, tattieni in te ciò, per ora stai bene ma quando crescerai esso sarà distruttivo per te. »
« Io non ho chiesto questi poteri! »
« TU volevi quel maledetto jingle set e te l'ho ritrovato. »
« ma che ne sapevo io che mi avresti dato poteri oscuri. »
« Forse sono oscuri, ma è il tuo cuore a decidere da che parte stare! Io lo sfrutto a mio vantaggio! Ma ho anche altro oltre alle ombre, tu hai deciso il tuo potere centrale? »
« Sì! Ed è quello a sfera dorata! »
« Perciò il tuo potere principale è delle ombre, io no, io ho scelto l'argento che è quello di una divinità, il problema è che tu hai attivato con me e Yami il regno delle tenebre, quindi cosa sei? »
« Che cosa intendi? »
« Non ti avevo forse detto che nel mondo ogni luogo mai esistito se lo porti automaticamente subentri come Dea di quel mondo? Noi tre abbiamo creato uno squarcio dimensionale, abbiamo portato sulla Terra il regno delle tenebre che mai è esitito qui! Questo ci ha determinati come Dei, ma tu Doremi, pari non esserlo, o mi sbaglio? »
« Sarò sincera con te, io uso la magia, mi esercito ma solo per non permettere che mi manovri! A me piace ma ho paura di vedere di nuovo la gente morire… in Egitto è stato un incubo. »
« Ma questo accade solo se sei furiosa, e tu mai una volta hai davvero privato l'energia umana a qualcuno. »
« Forse… mi stai dicendo che possiamo stare insieme se io e te fossimo senza limiti? »
« La scelta è tua, io ti voglio solo mettere al corrente che anche se felice non posso sentirmi ciò che sono.
Non sono nato umano, ho un compito, ormai la mia vita da umano è persa dopo che sono morto, tu sei nata umana, ma devi tu scegliere ma perchè getti via il tuo sogno? Per paura?
Forse non puoi portare la felicità, ma puoi darti felicità!
Ricordi prima quando c'è stato qualcuno che ti ha importunato, Beh, cosa hai sentito a vedermi difenderti? »
Doremi si è sentita così importante per lui. « Felice… »
« Nonostante abbia mandato lui in ospedale in pericolo di vita? » Perchè l'altro si era difeso, e Yugi avendo anche dietro lezioni di karate consigliate d Ran, è riuscito a farlo mandare in ospedale.
« Già e dopo che lo hai steso ha usato un accendino per difendersi no? »
« Oh sì, e me l'ha puntato verso gli occhi, è stato divertente scoprire che esso non mi ha voluto toccare. »
« ma poi hai usato la magia vero? »
« è stato un riflesso, voglio vedere te se non perdi il controllo a rischiare di essere accecato. »
«sì ma per poco il fuoco non lo bruciava vivo. »
« e nonostante ciò, che cosa hai fatto dopo? »
« ti h detto di fermarti, ero contenta, ma era sbagliato. »
« ti sei appicicata a me, volevi solo me, comprendi perché ti dico che sotto sotto a te piace. »
Doremi mai l'ha negato, ha sempre lottato con l'ammirazione e la paura verso Yugi. « Penso solo al giusto. »
« Limitando te stessa, »
« Senti, è come se tu fossi un diavolo che guida un angelo. »
« Caduto, la tua anima è corrotta dalle ombre, quanto pensi di poter ovviare a questo?
Non ti comprendo, hai passato dodici anni a cercare la magia, ti sei sempre detta “ Sono la bambina più sfortunata della Terra” ed ora che puoi, rinneghi ciò che sei? Scusa ma sei stupida? » e in parte è identico a lui quando Key gli aveva dato il contratto da firmare.
« e cosa potrei ottenere? »
« magari la smetti di essere una bimba sbadata? Ti fai magari più sveglia? Forse puoi sentire di chi fidarti o meno, e non di dire a tutti “ Oh grazie” sveliati, in Egitto stavi per bere del veleno, se io mancavo ora saresti morta! »
« io non sono così ingenua! »

« Eccome se lo sei, ma ti sei accorta che vieni anche presa in giro per come ti vesti? »
« F-Forse? »
« Il problema è che tu sei vista così buona e innocente che le persone ti vogliono sotterrare viva! Lisa e tutti noi ti difendiamo anche se non sei più nel gruppo!
Se non hai problemi lo devi Ran che incute timore, a Shinichi che li mangia a parole, a Kaito che sa come umiliare, a Lisa che sa come rispondere… mentre tu non sai fare nulla, solo lamentarti!
Inoltre sei molto invidiata perché sei amica nostra cosa che molte vorrebbero, ed esci con me, che mi spiace dirtelo ma sono molto carina e ora che sto avendo notorietà giocando a Dual monster sono molto ricercato dalle ragazze, e dai ragazzi per sfidarmi.
Se noi smettessimo di difenderti, tu cosa faresti?
Non puoi dipendere dagli altri, io alla tua età ero completamente solo, avevo poteri sapevo usarli ma come te mi dicevo “ Non voglio fare male” e ho subito, nessuno mi ha aiutato, io mio nonno l'ho perso, io sono stato umiliato, picchiato, e se tu non ti svegli, potresti iniziare a subire, perché saremo alle superiori, la gente là è più adulta e malvagia! Tu non hai la benchè minima idea di cosa è la solitudine, la sfortuna! TU rispetto ad altre hai avuto moltissima fortuna!»
« Sono bugie, e poi io non sono odiata, sono solo isolata, ma per mia scelta. »
« Una scelta che alle superiori ti rovinerà! Lisa non potrà sempre difenderti, Ran avrà mille questioni, Kaito sarà impegnato, e anche io potrei non esserci più ad aiutarti…
Non ti dico di uccidere, ma di imparare a difenderti sola, e di lasciarmi agire come voglio io senza farmi la morale, che non serve a nulla! »
« S-Scommetto che lo dici perché vuoi Yami vero? »
« Oh cavolo, ma vuoi farmi infuariare?! Che diavolo c'entra lui? »
« Non sono stupida, sono sicura che tu hai un modo per parlargli. »
« Fosse o meno che t'importa?! Non posso nemmeno sfiorarlo stando con te, perhè sono fedele! »
« Quindi lo senti?»
« Sì, lo sento! ti avevo detto che sarei stato sia con te e con lui, che poi tu abbia capito altro è diverso! Vuoi a verità? Yami sa come farmi andare oltre i sensi, lui sa cosa mi piace, e non ci vediamo da anni, tu invece mi fai sentire imprigionato in ciò che dico a me è un bene, ma sotto lo odio… »
« Non mi accetti? »
« Sei tu che non accetti te stessa e me… ho detto tutto, Yami presto tornerà, non so quando ma mi ha detto che sta preparando il tutto per raggiungermi. »
« E allora cosa vuoi che facciamo, vuoi che ci lasciamo? »
« Si una bambina immatura, non possiamo proprio stare assieme… »
Doremi rimane molto ferita e inizia a piangere ma a Yugi pare non scalfire e lei chiede. « Ma perché, mi hai solo presa in giro? »
Yugi non vuole ferirla ma solo insegnarle. « Non siamo fatti per stare assieme, io ci ho provato a stare con te, ma prima mi hai fermato! quel ragazzo che mi ha puntato l'accendino contro stava per essere bruciato vivo dalla stessa fiamma ma tu mi hai detto “ Non ucciderlo” e mi hai fermato, così la fiamma ha solo bruciato a lui la sua mano portandolo in ospedale… »
« Ma almeno non sei un assasino. »
« E invece lo sono! Prima hai fatto imbestialire molto, a tal punto che mentre tu eri attratta da me e appicicata la gente è svenuta a terra, e i più anziani sono morti! E tu nemmeno te ne sei accorta perché gurdavi solo me. »
« Non capisco perché? »
« Ero furioso, Yami poi mi dice “ Ah sai kameo forse mi vuole sposare, sai ci convivo.” e là sì che mi sono seriamente adirato, sfido che non ci fosse stato un temporale, a un certo punto ti ho voluta per poco lasciare.»
Doremi così viene a scoprire che Yugi con lei non è felice e che si è visto con Yami. « Allora lasciamoci, perché tu non mi accetti, forse per te sono una bambina, ma io non smetterò mai di amarti! »
« Non penso proprio che mi ami, se mi amassi mi lasceresti essere ciò che sono »
« Io lo dico per il tuo bene. »
« Fatti gli affari tuoi! Quello che per te è il bene per me è il male! Basta Doremi sei stupida, rimani a fare la moralista, ma non con me, ci lasciamo! » Detto ciò scioglie la dimensione oscura per poi andare a casa e gettarsi sul letto.

Forse così capirai cosa fare…

Doremi a questa notizia soffre molto, ma ugualmente va a casa sua e si butta sul letto a piangere senza sosta preoccupando molto Bibi, ma quando entra in camera non riesce proprio ad avvicinarsi che gli viene un comitato di vomito e appunto va in bagno sentendosi male. - Che succede? Perché sto male? -

Doremi non se ne accorge delle condizioni di sua sorella e continua a piangere sentendosi infelice.
- Yugi mi ha lasciata, e ora che farò? Ho il cuore spezzato, ma perché non capisce che io solo volevo guidarlo verso il bene, io non voglio che sia malvagio, che colpa ne ho se amo quel bambino che sempre ho conosciuto… -
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Il giorno seguente Hikari si sveglia ma non accanto a suo nonno ma accanto ai suoi genitori e lei sveglia Atem scuotendolo. « Papà, il nonno dove è? »
Atem mugolisce dormendo tranquillo. « Mmh, Hikari lasciami dormire. »
La bimba si volta e scuote Yugi che anche lui dorme tenendo abbracciata la piccola. « Papà, dove è nonno? »
Yugi riapre gli occhi e si stropiccia gli occhi. « Mmh, è mattina? Amore svegliati. » dice ad Atem che apre gli occhi e intanto Hikari esce dalle coperte per poi andare nella sua stanza ma non vede suo nonno quindi lo cerca e Yugi e Atem intanto si vestono.

Hikari si preoccupa, perché mai è andato via? Quindi corre da Yugi che inizia a preparare la colazione. « papà, nonno è stato rapito? »
Atem prende il giornale e le dice. « Pare che Kaiba voglia fare un nuovo torneo, mi ci iscrivo ti va? »
Yugi annuisce mescolando i composti nel pentolino che Mikami gli ha dato. « Oh sì, tanto vincerai di certo, e quanto è il premio? »
Atem risponde. « dice quattrocentomila Yen, è buono dato che dura solo qualche mese. »
« Pochissimo, quel riccastro si risparmia molto, beh, almeno ti divertirai, magari vedrai Jonouchi, lo sai che vuole batterti. »
« Ahahah, sì, ma ha ancora molto da imparare a parte che non mi faccio battere facilmente. » spiega Atem ridendosela
Yugi sostiene. « Spero non ci sia quella cretina di Amyl, quante volte ti ha tifato? »
« perché geloso? »
« Di una mortale? Tu sei fuori? Solo che credo che mi odi a morte. »
« Però ormai è allontanata ho sentito che frequenta Kaiba, indovina per cosa? »
« Soldi? Ah quasi chiamo Mikami e le dico di fare un bel test d'amore su loro. »
« Pensa Key per farlo con i genitori di Yoshi li ha trasformati in insetti, il ragno se l'è divorata. »
« Ah Già Yoshi, chissà se si è ripreso o ha ancora paura della sua ombra. »
« Dopo ciò che gli ho fatto subire, mi stupisco che sia ancora vivo, ma magari un giorno gli ricostruisco l'anima, anche se ancora voglio frustarlo, dovevi vedere come m'implorava pietà, era un bel cucciolo. »
« Più di me? »

« Ma no tu sei ben altro »
« Mph, io invece credo che andrò a liberare Yuu dalla sanzione. »
« Dopo otto anni, sì, peccato che sarà senza più la sua adolescenza. »
« Oh problemi suoi, ha scherzato con me e l'ho punito. »
« Già, ci portiamo Hikari? »
« Ma no , oggi la mandiamo a scuola. »

Hikari si arrabbia molto, è stupita che non si preoccupino di suo nonno quindi urla. « Papà dove è il mio nonnino!!? » urla lasciando i due ad occhi stupiti, e appunto telepaticano “ allora chi glielo dice? “ domanda Atem a Yugi.
“ Fai tu, a te ascolta, a me dirà che è colpa mia...” Si afretta a rispondere posando la colazione in tavola. « Hikari prima mangia qualcosa. »

 

Lei non ha fame, ha una pessima sensazione. « Io non mangio se non mi dici dove è nonno! »
Atem spiega forse troppa freddezza « Ieri notte è morto, ecco. »
La piccola rimane impallata a fissare il vuoto, nemmeno riesce a realizzare, spera di aver capito male. « è cosa? »

 

Yugi si siede a tavola, sa che forse si mostra gelido, ma mica può piangergli addosso proprio dopo che si è svegliata. « Ha avuto un attacco di cuore ed è morto, ce ne siamo accorti alle 4 di mattina, e per non farti preoccupare ti abbiamo presa e fatta dormire con noi. »
Hikari scuote la testa. « Non è vero, io ho protetto nonnino. »
Atem spiega. « Sì, ma contro la morte non puoi fare nulla, tutti muoiono è la legge c'è chi prima chi dopo. »
La bimba abbassa lo sguardo. « Anche voi? Io sarò sola un giorno? »
I due esprimono. « Ma no, cosa dici siamo giovani, almeno io, Atem è ormai un adolescente. »
« Un addolescente che lavora per stare con voi! »

 

Hikari non li ascolta, si dice che sia un sogno quindi si da manate in faccia, non versa le lacrime perché non ha ancora ben capito. « Non prendi una vacanza? » Chiede la piccola mentre yugi prende una divisa blu per la bimba. « tesoro, oggi inizi l'asilo, non sei felice avrai nuovi amici. »
La piccola chiede. « E nonno non viene? »
Yugi abbassa lo sguardo. « tesoro dolce ci siamo io e Atem. »
« Ma io voglio anche nonno, ci vogliamo bene. »
« Lo so, ma non è come noi, mi dispiace. »
« ma perché lo odi? Cattivo. »
« Odiarlo? »
« sì, è colpa tua!tu sei cattivo e gli hai fatto male. »

 

Il ragazzo inizia a sentirsi veramente in colpa quindi da ad Atem tutto. « Io vado da Mikami, e Key… accompagna tu Hikari a scuola… io… non penso di farcela. »
 

Atem se lo immagina che Yugi a suo modo stia male e che stia solo recitando la parte del uomo che non è, lui ama suo nonno, e sentirlo che manca lo addolora ma è anche assai grande da dirsi che è la vita, ma per Hikari è diverso e vedere anche lei contro lui su ciò lo fa scoppiare in lacrime che Hikari non vede perché Yugi si chiude in stanza per poi raggiungere la casa di Mikami e vedere i suoi figli di aspetto adulto ma a testa infantile.

Atem chiede a Hikari. « Almeno mangi qualcosa? »
La bimba annuisce non capendo perché Yugi scappi sempre. « Papà sono triste, a papà non importa di me e nonno »
Atem ammette. « Sbagli, Yugi sta male, e tu lo fai peggiorare »
Hikari non ci crede. « Non è vero, lui non ha cuore! A lui non importa nulla di me e nonno! Non mi dice nulla, mi sgrida sempre, e ieri ha lasciato il nonno solo senza motivo. » e intanto beve la cioccolata.
« Per te forse sì, ma ti assicuro che Yugi è scappato via per proteggere tuo nonno, ma non ci è riuscito… devi sapere che tuo nonno sarebbe dovuto morire otto anni fa, se non è accaduto è perchè Yugi lo ha guarito; ma era una cosa temporanea, non poteva renderlo immortale.
Lui ha cuore solo che non è facile vederlo, ti ama molto, vuole solo il meglio per te, ma sbaglia metodo e si fa odiare. »

 

Hikari ad Atem vuole molto bene, e lo prnde come guida, un esempio. « Dici che papà vuole bene a nonno? Allora perché se ne è andato? »
« Per piangere, devi capire che Yugi è un maschio e non vuole che tu soffra a vederlo in lacrime, ieri notte ha pianto molto, mentre tu dormivi Yugi stava male, quando ha saputo di suo nonno lui piangeva in nottata; non riuscivo a dormire che lui senza dire niente singhiozzava, così gli ho detto di prenderti e farti dormire con lui, l'ha calmato, ma non smetteva di dire mille scusa a te. »

Hikari rimane commossa e domanda chiedendo. « Papà, io posso piangere? O è sbagliato? » ha sempre imparato che non si piange per le poche cose, Atem glil'ha insegnato a finché si mostrasse forte.
« Sì certo, sfogati pure. » la bimba trema con le labbra poi sale sulle gambe del padre e lo abbraccia mettendo il muso sul petto di lui per poi scoppiare a piangere facendo molti acuti, proprio come Yugi piange abbracciando Mikami, l'unico che non versa lacrime è solo Atem che anche lui a suo modo è dispiaciuto per la perdita subita.

Dopo un po' Atem le dice. « Adesso andiamo a scuola ok? TI metti la divisa? »
la bimba annuisce quindi Aetm l'aiuta a vestirsi e diventare come un confettino appunto Atem arrossisce per quanto sua figlia sia bellissima. « Cavolo, ascolta fammi gli occhioni lilla che ti scatto una foto? »
La piccola annuisce quindi ci prova diventando molto femminile e tenera agli occhi dell' altro che gli fa una foto. « TU da grande farai conquiste, sei dolcissima, ah il mio piccolo Yugi. » e la abbraccia forte mentre la piccola dice. « Hikari! »
« Ah, sì, ma così sei la coppia fenmminile di Yugi.» afferma tutto pimpante.
La bimba domanda. « ma io voglio tenere gli occhi al naturale, Non posso ? »
« Potresti, ma potresti spaventarli, il viola intenerisce il rosso fa un po' paura, mentre insieme sono molto rari e un po' diabolici. »
« ma mi hai detto che non devo avere paura a mostrare i miei occhi, dici che sono la prova che sono vostra figlia. »
« Oh ma allora ricordi ciò che ti dico. »
« Sì, tu per me sei una guida, ascolto solo te! »
« Dovresti anche Yugi. »
« Lui no, è cattivo. »
« Ah, ma anche io lo sono. »
« Tu sei un angelo a suo confronto. »
« Perché? »
« mi copri ciò che voglio, mi cococli, e mi dici sempre che sono bella! »

Atem non s cosa dire, che s'imbarazza.

Povero Yugi, si è fatto proprio odiare, ma so che Hikari vuole bene a lui, solo che preferisce me.

Atem prende in braccio la piccola e vanno dritti al asilo dove proprio Atem si trova a disagio senza Yugi che lo guida.

Mio Dio sto impazzendo, quante donna ci sono qui?

Infiniti, mi gira la testa, dove è il mio aibou?

Qualche madre va verso Atem per stringere conoscenza e lui cerca di sembrare naturale anche se odia il genere femminile dopo diverse esperienze.

 

Hikari va da qualche bambina per farsi degli amici solo che i bambini essendo piccoli, sensibili si accorgono che Hikari è diversa e così la evitano e lei a ciò rimane male, però come persona è molto testarda e chiede. « Perchè non mi parlate? »
Una di loro indica gli occhi. « Hai degli occhi strani, è spaventoso.»
La bambina ha deciso di avere gli occhi al normale per metà viola e rosso, li vede belli, come gioielli e ne va fiera ma ora con quella critica inizia a vergognarsene. « TU hai occhi a solo un colore, perché? I miei papà sanno cambiarli da viola a rosso tu? »
La bimba scuote la testa. « No, Non hai la mamma? »
La bimba inclina la testa. « Cosa è una mamma? »
E questa bella domanda lascia le altre stranite che indeitreggiano mentre Hikari dice. « Io ho i miei papà, non ho mai sentito di una mamma, è un dolce? »
E così una bimba prende Hikari per mano e la trascina da sua madre spiegandogli tutto, quando la madre viene a sapere che Hikari non ha una madre ma due padri prende sua figlia e le dice. « tesoro, va a giocare con altre, quella è strana… »
Hikari quindi corre da suo papà e chiede. « Papà mi compri una mamma? Così non mi guardano male. »
Atem domanda. « ma piccina non si possono comprare, e poi c'è Yugi che ti fa da mammina, ma non dirglielo che poi mi spezza le gambe he he »
« Ma Yugi è papà! »

« Sì, però ha lati affeminati, puoi prenderla come una mamma comunque non posso, non voglio tradirlo, ma perché me lo chiedi? »
« perché dicono che ho occhi strani, e mi chiedono chi sia mia madre… ma io dico che ho due papà e mi si allontanano, perché? »
« ah, già, sapessi dopo che ho detto che stavo con Yugi beh abbiamo avuto gli scemi a darci contro, non badarci e se ti fanno scherzi chiamami che li sistemo. »

 

La bimba rimane incerta ma comunque viene lasciata nella classe con gli altri bambini che a conoscerla iniziano a prenderla in giro e Hikari anche se si difende ci soffre molto ma ugualmente cerca di stare buona odiando già quel posto.

Atem mentre lavora non smette di pensare a Hikari e a come si trovi a scuola, se ne preoccupa, ha paura che non sia accettata, ma cerca di avere fiducia nell' umanità.

Durane il pomeriggio Yugi va a prendere la piccola che pare triste infatti i suoi occhi sono verso il rosso ma trattiene tutto anche se a vedere Yugi lei non risponde e Yugi dice. « Come è andata a scuola? »
La bimba sbuffa è sconsolata ma entra in auto e Yugi inizia a guidare dato che ha la patente.

Accidenti, è triste, forse pensa a nonno? Vorrei vedere un sorriso peccato che non so come…

« Senti ma come mai non parli? » Domanda preoccupato, perché non è da lei chiudersi in se stessa.
« Non mi va di parlare… » Nella sua testa ha mille pensieri e tante frasi che non sa il significato ma pensa che Yugi sia sempre la causa, ormai lo pensa come chi gli porta sfortuna e in parte ha ragione.

« Almeno un amica hai trovato? » Hikari si chiede che siano gli amici, è vissuta completamente isolata da tutti.
« Non ne voglio, sono cattivi. » Non va oltre e Yugi picchietta sul volante mentre c'è il trafico che ferma l'auto. « Quindi hai avuto difficoltà?»
Hikari sbuffa non gli piace sentire Yugi, rivuole atem e Yugi se ne accorge che Hikari gli va contro. « A te che importa? »
il ragazzo si morde le labbra, non sa proprio cosa dire. « beh, ci tengo a te. »
« Solo papà ci tiene a me, tu no! »
yugi strine il volane tremando con le mani. « Non mi vuoi bene vero? »
La bimba annuisce. « Mi rovini la vita. »
« Allora dimmi cosa vorresti? » Domanda senza guardarla, solo muove il dito ripetutamente sul volante sintomo che è molto nervoso.
« Vorrei che tu smettessi di dirmi cosa fare e non! »
« ma hai bisogno di una guida! Non posso lasciarti sola. »
« Io ascolto papà, te no! I basta lui, tu sei sbagliato!»
« ma io pure sono tuo padre, perché mi tratti così!? »
« Perché mi vuoi male »
« Non è vero io ti voglio bene! »
« Non è vero! Nonno è morto perché tu sei andato via, mi hai portato in un posto che odio! Non mi hai mai voluta bene. »
« Io credevo che fosse il meglio per te, crescerti come gli altri. »
« papà sa come crescermi, tu no! »
« Hikari… cercavo solo di renderti buona. »
« io sono buona, tu sei cattivo con me! »
Yugi non resiste più che ritorna a piangere, ci sta male, si sente proprio rifiutato e mangiato da una bambina che per sua sfortuna ha gli occhi rossi identici ad Atem. « ma...ok, allora ti lascio da Atem. » Detto ciò prende la piccola e la teletrasporta dove lavora Atem lasciandolo senza parole dato che è in lacrime. «Yugi chi ti ha fatto piangere che l'amazzo? »
Yugi indica Hikari. « Senti io rimango in disparte, lei ascolta solo te, mi odia… ciao. » E sprisce lasciando Hikari confusa. « Papà ma come siamo arrivati qui? »
Atem tiene sua figlia tra le gambe. « TU hai fatto piangere Yugi? Ascoltaminon ho mai perdonato nessuno che lo facesse piangere, per te vedo di fare un' eccezione ma dimmi perché era in lacrime, cosa gli hai detto? »
« Gli ho solo detto la verità! »
« Ferendolo? »
« Come lui ferisce me. »
« Senti io ti amo e lo sai, ma amo di più Yugi, non farmi scegliere e nemmeno punirti. »
« ma papà…? »
« No, zitta, Yugi sta soffrendo molto peggio di te, tu hai già scordato tuo nonno vero? »
« Mio nonno? » infatti non lo pensava più.
« È normale sei piccola dimentichi le cose, ma Yugi no, lui sta male, e se tu gli vai contro me lo ritroverò che mi dirà di vivere separato da lui, e che dovrò fare?
Lui è come me, per amore sacrifica se stesso, la sua felicità, non approfittarti di questo, che poi mi conscerai seriamente, non ti ho mai fatto nulla, ma per Yugi io sono un folle, sappilo! »

 

Hikari rabbrividisce, mai una volta ha sentito Atem minacciarla e per questo inizia ad avere paura. « Ma che hai? Non mi vuoi bene più? » lei proprio non capisce, pensa che chi gli va contro non prova per lei il bene.
Atem non risponde, non sa nemmeno lui come educarla e farle capire le cose, intanto Yugi torna in auto piangendo disperatamente.

Ma perché è così complicato, tutto ciò che volevo era solo darle insegnamenti utili, ma non mi ascolta, preferisce Atem, che faccio come faccio a conquistare la fiducia sua?

Devo allontanarla proprio da me? Forse almeno sarebbe felice, ma Atem? No, se Atem vede che cambio posto dove vivere potrebbe far del male alla piccola, al di là di tutto Atem è uno vendicativo, ama sua figlia sì, ma potrebbe iniziare a perdere la ragione se non mi vede a casa e Hikari potrebbe soffrirne, almeno che abia un infanzia felice…
Quind devo ignorarla? Sì, ecco la ignoro, faccio finta che non esista, così lei segue Atem, è felice, io avrò Atem, lui avrà me e non impazzirà. e saremo tutti felici… sarebbe meglio che torni alla industrie illusion, questo mondo non mi soddisfa, più… ma chi glielo dice alla bimba del trasferimento? No devo aspettare...

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il mese di agosto Doremi lo passa in camera a isolarsi solo usa la magia come sfogo muovendo qualcosa ma restando ad occhi senza un barlume di felicità, e questo preoccupa molto Yugi perché molte volte è andata da sua sorella a chiedere notizie, ma le uniche cosa che ha saputo dire sono che se entra in camera si sente male senza un vero motivo.

Yugi decide di non andare in camera ma solo di bussare alla porta. « Doremi sono Yugi, ascolta siamo tutti molto in pensiero per te, puoi tornare ad uscire? » Chiede sapendo bene che Doremi non verrà, ma almeno ci prova.

Doremi non risponde lei sta a fissare il vuoto, non vuole sentire nessuno, e si ributta sul letto e chiude gli occhi per dormire.

« Non viene fuori vero? » Chiede Bibi in ansia e Yugi domanda « Almeno mangia qualcosa? »
Bibi non lo sa, la cena e il pranzo sempre lascia in camera ma non sa se Doremi mangi o meno. « Credo che mangi. »
Yugi per saperlo apre la porta trovando Doremi che s è addormentata e poi vede i piatti messi uno sopra l'altro tutti terminati.

Doremi mi dispiace di averti distrutto, ma sono certo che più avanti ne uscirai.

Prende i piatti e li da a Bibi che li porta a lavare, poi esce raggiungendo i suoi amici non dicendo nulla a loro di Doremi perché sanno che se sapessero cosa ha andrebbero da lei a sfondare la porta e costringerla ad uscire, e Yugi non vuole che i suoi amici vengano a soffrire la sua vicinanza, per cui ha inventato che Doremi è in vacanza, e cerca di non parlare con loro di tale argomento.

Solo con Yami ne parla a mente ma lui risponde con un totale menefreghismo che a Yugi infastidisce, ma comprende che lui è solo geloso anche se da quando ha saputo che i due si sono lasciati è saltato di gioia a tal punto che quel giorno ha deciso di risparmiare un condannato e di liberarlo senza un perché.

[…]

La scuola inizia, Yugi entra nelle superiori però i suoi amici non sono con lui: per diversi motivi si sono trasferiti: Shinichi è stato mandato alla Teitan nella città di Beika, Lisa è stata mandata a S'Tail in una scuola di suore, mentre Kaito è stato costretto da sua madre ad andare a Beika nella scuola Ekoda, Ran per restare con Shinichi ha chiesto a Shinichi di aiutarla e così lui ha parlato con megure di Goro ed lo ha chiamato per un periodo di prova così Shinichi e Ran finiscono nella stessa scuola.

Yugi a sua sfortuna il giorno di scuola si trova con le persone che più avrebbe voluto evitare: Jonouchi, Honda, Amyl, bakura, Duke, loro sono amici, un gruppetto e Yugi già dal primo giorno si isola da tutti perché Doremi è finita per cambiare scuola andando in quella di Sinfony, Melody, Mindy, anche se lei non ama quella scuola perché proprio come per Yugi si sente fuori da quel mondo, e completamente sola.

Yugi evita i contatti con chiunque, non ama quel posto, è il luogo che nella sua altra vita ha patito l'inferno.
Doremi si rende conto che non può nemmeno parlare con le sue ex colleghe di lavoro perché risoltano al ultimo anno mentre lei una Primina.

Yugi a scuola cerca di mostrarsi un modello intelligente, sveglio, questo crea verso lui delle nuove fan, mentre Duke invidioso sfida Yugi a Das monster, che èun gioco che vuole mettere in commercio sfruttando Pegasus, infatti gli accordi li ha stipulati.

« Ehi nanerottolo, ti va di fare un gioco? »

nanerottolo?! Aspetta che cresca…

 

Yugi annuisce e così inizia a giocare a Das monster, ovviamente all' inizio yugi fatica ma poi inizia a capire le regole a a spuntarla lasciando Duke incredulo dto che lo batte. « alè ho vinto! »

Duke se la prende molto ma riconosce la sconfitta. « Sei molto bravo, mai nessuno mi ha battuto al mio gioco. »
« Eh, sai c'è sempre la prima volta… »

Nei giorni seguenti Doremi viene esclusa da tutti e lei inizia così ad avere chi la prende di mira con scherzi proprio idioti ma si lascia fare, mentre nel frattempo riflette a come scappare dalla perfidia della classe, perché ora è davvero sola.

Yugi pure ha chi lo prende di mira ma lui non si fa subire che va dall' nteressato a prendere la carta sporca di saliva a forma di pallina e gliela lancia conro in classe usando la magia che non può essere vista da nessuno.
Gli interessati si chiedono chi sia ma poi Yugi va da loro a dire singolarmente. « Ciao, un consiglio veloce, smettila o ti inizio io a invadere anche s'insetti il collo, e credimi non lo auguro... »


Questa minaccia fa intmorire gli studenti perché al primo che ha trasgredito si è ritrovato davvero degli insetti sul suo corpo che volevano divorarlo vivo, e appunto è finito in ospedale per le infezioni.

Nonostane Yugi non dovrebbe saper ei mitenti degli scherzi, sempre li scopre usando un po' le sue doti da detective che ha grazie al potere di Shinichi, e lo usa a piacimento come quello di kaito che risce a stupire la classe nei momenti più adatti.
Nel giro di un mese Yugi viene temuto e ci sono molte voce che lui abbia poteri psichci ma che nessuno ha mai avuto prova se sia vero o meno.



Doremi e Yugi non si frequentano più, ognuno vive la sua vita, quella di Yugi verso il successo allo scopo di farsi notare da Pegasus che appunto ci ha messo gli occhi ma come giocatore per il torneo nella sua isola, mentre Doremi ha una vita monotona tra casa e scuola e rimpiange molto di non avere più un amico.

[…]


Due anni passano, Doremi in questo lasso di tempo ha deciso di continuare a vivere senza magia boicottata a scuola vista come sfigata senza amici, nemmeno un ragazzo la guarda e intanto sfoga solo a casa la magia all' insaputa della sorella che è bella, ha già un fidanzato, ed è molto ambita a scuola, ciò che Doremi vorrebbe essere.

Quando Doremi a scuola sente parlare del “ Primo bacio” lei dice. « Io ho baciato Yugi Mutou. »
Non avrebbe mai pensato che ciò avrebbe lasciato molte incredule, che appunto dicono. « Cosa?! Tu stavi con quel ragazzo? »
« Sì ci sono stata quattro anni, ma poi ci siamo lasciati. »
Una di loro dice. « Come diavolo fa a stare con te sei così strana… »
Doremi chiede. « Io sono simpatica. »
« Non sei alla moda, hai i capelli tirati a due code enormi sembrando un topolino, manco bella sei, insomma, che i vede in te? »
Doremi si alza di scatto. « Quello che a te mai vedrebbe. »

Yugi in un intervista del giornalino della scuola gli viene chiesto. « Lei è molto ricercato, che effetto le fa a non aver avuto ancora una ragazza? »
Yugi risponde. « Ma io l'ho avuta, ci sono stato per quattro anni. »
« e come si chiama? »
« Doremi Harukaze, la mia ex migliore amica. »

E dora vediamo che farai….

Basta questa dichiarazione per far parlare molti giornalisti che hanno pagato per quella informazione resa pubblica solo alla scuola, e così Doremi ha iniziato ad avere problemi anche in altre scuole sempre da ragazze, anche delle medie, nessuno si è risparmiata a penderla in giro.

Quando viene a sapere dai giornali cosa ha detto Yugi va dritto a casa di Yugi. « Yugi vieni subito fuori! »
Yugi dalla finestra della sua camera vede Doremi e le apre la porta. « Doremi, sono tre anni che non ti vedo, credevo fossi in un altra città, come è la scuola, immagino divertente tutta sola vero? »
Doremi rimane sconcertata, ma quello che sente è il ragazzo che amava? - Che sfacciato? È come gli altri, ma che bastardo, mi rinfaccia le mie scelte! - prende la rivista. « Cosa diavolo vai a dire che sono stata con te, ora mi odiano tutti! Dicono che sono bruttina, inutile e altro »

Yugi nel tempo si è fatto più egoista, senza stare con Doremi ma solo parlare con yami l'ha reso molto più oscuro. « Ah già, accidentalmente ho detto il tuo nome, eh sai succede, parlare di te mi ha portato diversi ricordi, ma ti trovo in forma, e sei così bella, lo hai già trovato un ragazzo che sa sopportarti? O meglio hai iniziato a difenderti? Immagino che molte mia fan ti vogliano morta per avermi sfiorato, o magari ti temono come a me i ragazzi temono?

Sai ho la diceria che sono esper, peccato che non hanno mai potuto averne prova, e tu Doremi? »
« Ma… non me ne frega niente della tua scuola, io voglio capire perché hai detto il mio nome!?» Dice in difesa.
« Piccola vendetta, dalla prima superiore mi eviti e così mi sono detto diamogli un piccolo ostacolo, e guarda sei corsa da me, che c'è vuoi tornare con me? »
«ma che ti accaduto? Non sei più il ragazzo che amo? »
« Intendi un bambino di tredici anni? La gente cambia, tu non sei cambiata, scommetto che ancora mi fara la ramanzina della morale “ io faccio utto per il tuo bene.” hahaha, Che ridicola, abbiamo diciassette anni, sai è stato un bene averti lasciato, sei così debole, e io che pensavo che potessi essere degna del titolo ma non lo sei, a scuola sei completante sola, dai quanti hai sanzionato?
Ho anche saputo che hai molte nemiche, che sei presa di mira, e che Bibi è ciò che tu non sei, beh del resto lei ha molto più carattere e furbizia di te.

Hai trovato un ragazzo? Aatsuki ti sta ancora dietro?»
« Zitto… »
« Nessuno, e allora da me che vuoi? Che mi rimangi tutto, sapessi quante fan in più ho avuto. » In verità mente ma ama vedere Doremi così provocata che sta perdendo il controllo.
« razza di manipolatore, hai usato me per avere delle fan? Sapendo che avrei avuto problemi? »
« Oh, vedo che capisci le cose al volo, esatto principessina. »
Doremi non resiste che gli molla un ceffone mentre piange. « Sei stronzo, ma perché mi tratti così?! Io non voglio più, sono stanca di subire, sei un bastardo, io non ti ho mai scordato! »
Yugi domanda dopo essersi toccata la guancia. « Finalmente… Doremi vorrei che guardassi i tuo sguardo.» fa apparire uno specchio e lei guarda il suo riflesso notando che ha occhi rossi ma molto più accesi e scuri « Ma perché? Io non voglio… »
Yugi afferma. « T ho dato un assaggio di cosa stai per subire! Stai crollando, presto ucciderai, e se continui a dire che non vuoi farai sempre più male a te, il tuo animo non ha più luce, stai diventando una giocatrice delle ombre! Poco manca, e sarai diversa… e mgari potresti davvero reinteressarmi e superare il mio ragazzo.»
Doremi indietreggia, non vuole crederci. « Sta con chi vuoi, ma non ci credo a ciò che dici! »
« Sei una codarda! Più scapperai più ti cercherà, questa è la regola! » Prende il suo deck. « ora scusa ma devo andare a sanzionare quel cretino di kaiba che ha rubato le carte di nonno » la supera e va a raggiungere Kaiba che ha battuto suo nonno a Dual monster.

Yugi non si arrabbia e lascia a lui strappare la carta occhi blu facendo così affaticare suo nonno che finisce in ospedale.

È come immaginavo, adesso devo battere quel cretino, anche se non lo sanzionerò altrimenti Mokuba mi romperà le scatole…

Quindi sfida il ragazzo, all'inizio pare perdere ma Yugi fidandosi del deck di suo nonno evoca Exodia e lo batte poi se ne va in ospedale a guardare le condizioni di suo nonno sentendo che ha una malattia al cuore molto grave.

Quando gli viene lasciato entrare nella sala lui va da suo nonno e inizia a telepaticre con Yami.
“ Yami, mio nonno è in ospedale. “

 

Yami mentre mangia completamente solo su una grande tavolata risponde a mente. “ perciò, vuoi farlo?”
Yugi molte volte ha avuto ripensamenti. “ Mi spiace molto per mio nonno, ma dovrà morire...”
“ Ah, sapessi stanno cercando per me una sposa, le sto liquidando tutte”
“Una sposa… non ti capisco sei ancora un bimbo. “
“In Egitto no, sono diventando adulto, comunque hai deciso quando entrare nella famiglia di Pegasus?”
“Presto, devo trovare un aggancio per farmi conoscere e spero mi inviti al suo torneo. “
“Però tuo nonno sopravviverà?”
“ No, non credo, la sua aura è debole, basterebbe o me o Doremi furiosa per amazzarlo, ma vedrò di non farlo. “
“Doremi? Come sta?”
“male, sta sprofondando nelle tenebre, ancora non accetta chi è. “
“Che stupida, ma almeno sappiamo che non è una Dea.”
“Già ha scelto il ciclo dorato, quindi quel potere è stato perso.”
“un bene, t'immagini se gli Dei la scoprivano?”
“Sarebbe stata uccisa, meglio così mi ha stancato la sua voglia di fare la buona… pensa è trattata male, e subisce. “
“Debole, e dovrebbe a me piacere?”
“Già, nonricordo perché l'amavo...”
“perchè eri un cretino, beh, almeno ti sei rinsanato”
“E quella mortale di nome Kameo?”
“ Lei, è ci prova a farsi interessare da me”
“ Oh e paralizzala!”
“ Quanto sei dolce, ma non posso sono in debito con lei”
“basta che non la usi per sesso.”
“Potrei è sensuale. “
“ Potrei venire là e farti pentire di cosa hai detto”
“non aspetto altro amo la tua gelosia. “
“ Tu ami un demone.”
“Il geloso, sì!”
“ Zitto… io non sono geloso, sono solo possessivo di ciò che mi appartiene “
“ Sì, ti va di vederci ora?”
“Sì, dove ci troviamo?”
“ sei in camera?”
“Mmh, sì ora ci vado. “
“ok, arrivo!”

 

Corre via dal ospedale per poi teletrasportarsi e finire sopra Yami. «però ti ho centrato. »
yami sbuffa « Dalla porta non sai apparire? »
Yugi gli dà un bacio sulle labbra congiungendo le mani con quelle di lui mentre l'altro si muove sul corpo dell' altro che ormai è sviluppato dato che sono alti e hanno diciassette anni. « Mi mancavi. »
Ammette Yami dandogli molti baci sulle orecchie con estrema dolcezza.
« Anche tu, » Gli alza intanto la tunica con una mano mentre con l'altra scorre verso i fianchi.
« A volte credo che mi vuoi solo per sesso. » Ci scherza su Yami guardandolo e lui risponde senza problemi. « O il contrario? »
Yami lo spinge a destra e si mette sopra lui. « Non essere così arrogante! »
Yugi scoppia a ridere. « Oh poverino, non vai a letto con nessuna delle tue schiave, e l tua amica?? »
Yami fa una smorfia. « ei sì che vorrebbe, da quando sa che sono erede al trono ha iniziato a provarci con me, però non mi va, t sei più carino. »
Yugi gli dà un bacio sul collo lasciando il segno. « Pure tu sei più carino. »
Yami a quel succhiotto ha sentito leggero dolore ma anche la lingua di Yugi che si giocava e questo lo ha eccitato, Yugi un po' lo capisce, quindi a mani entra nella sua intimità e l'altro anche se soffre geme leggermente. « yugi se mi sentono e ti vedono ti potrebbero uccidere.»
Yugi continua a giocare con il corpo del ragazzo guardando solo le sue espressioni. « Credo che non si oppornno mai a te, quindi non rischio nulla. »
Yami per non essere da mano slaccia la cerniera dei pantaloni a jeans del ragazzo, li abbassa e gli dà lo stesso trattamento che lui subisce. « E se lo lasciassi fare? »
Yugi di suo è molto emotivo e sensibile più rispetto a Yami per questo fatica a rispondere. « giocherei... »
Yami scontra poi la sua intimità con quello del altro e lo bacia a lingua appassionatamente. « Voglio vedere.»
yugi esprime tirandolo verso se guardandolo con pretesa.. « zitto, e fammi tuo idiota. »
Yami quindi mette in posizione Yugi e lo penetra; fanno spesso sesso, si vedono solo per quello anche se Yugi vorrebbe uscirci ma sa che non può, yami ha dei doveri e non può mostrarsi impegnato.
A yugi gli viene messa una mano in bocca perché se no chi abita la dentro sentirebbe che qualcuno ansima, anche se Yugi ben a mente gli dà certi ordini come Yami dà ordini a Yugi; il loro rapporto non è amoroso se non carnale e platonico, sanno di amarsi ma lo sfogano solo con il sesso.
Quando terminano Yugi coccola yami chiamandolo certe volte con il sopranome di “ re” mentre Yami lo chiama “ Compagno” che sarebbe “ Aibou” ma Yami questo non lo sa.
« Amore, fammi dormire qui con te. » Dice Yugi abbracciandolo.
« Non possiamo, aspetta che torno nella tua città, ah ma i tuoi amici come stanno? »
« uhm, dovrei vedere loro, ma ora che mi hai ricordato conosci una pietra Pandora?»
« Sì gli Dei l'hanno creata per eleggere un umano come divinità della eternità, ma nessuno può trovarla è nascosta troppo bene. »
« Cosa acadrebbe se venisse distrutta? »
« Vedi quella pietra appartiene alla Terra non agli Dei, se chi la trova la distrugge può farlo, la scelta è sua ma poi non sarà come noi, ecco. »

« E sai il luogo? »
« No, l'unico che lo sa è key, suo padre, e Mikami, non so altro. »
« Ho capito, volevo aiutare un amico. »
« Mmh, immaginavo, comunque spero che gli Dei se ne accorgano di noi. »
« Mah, secondo te quanto è passato? »
« Non saprei, ma prima o poi se ne accorgeranno.
Va beh pensa tra un anno sarò tuo, tu solo guadagna quel maledetto posto e potrò usarla come scusa per stare con te ufficialmente. »
« In pratica vuoi una persona ricca. »
« Sì, io lo sono, ho molto oro, ma non posso mettermi con uno di strada, ma la cosa cambia se sto con un eredietiero, capisci? »
« Ok, yami ti amo tanto,tanto. »
« Anche io, ora meglio che torni a casa. »
« sì! »
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Atem termina di lavorare per poi portare sua figlia a casa dove vede Yugi che ha preparato la cena solo per Atem e la bimba chiede. « e io? »
Yugi rispnde. « Fattela preparare da Atem. »
Atem dice. « Ma io non so come si cucina. »
Yugi fa le spalucce. « Ah allora imparerai. »
Hikari mormora. « Non m fai dispetti… »
Atem intanto dice a Yugi con l pensiero. “ Che diavolo ti viene in mente di escluderla?”
Yugi risponde mangiando in silenzio, “ Vedrai così capirà cosa è non essere voluti bene, lasciami fare!”
Atem si preoccupa per le reazioni che avrà Hikari. “ posso dirgli la verità?”
“Digli pure ciò che ti pare, io per lei non conto, e allora ascolti te. “
“Ma lo sai che così piangerà?”
“ Vuole ascoltare te, ha detto che sono la sua sfortuna, se è così capirà cosa è non avermi vicino. “
“Yugi è devastante, la confonderai. “
“Se l'è cercata. “

“ va bene, allora dopo le dico la verità… “
“ ok. “

Hikari si laenta. « Papà, dove è la mia cena? »
Yugi non risponde a lei, mentre Atem dice. « Te la vado a preparare» Solo che quando tocca i fornelli inizia a incendiare le cose e usa la magia facendo apparire qualcosa, non è colpa sua se mai ha imparato, ci pensava Yugi al cibo. « Ecco Hikari. »

La bambina assaggia ma sente che ha un sapore ben diverso da quello che conosce, e un po' inizia a sentire un vuoto al cuore. - Cosa è questa sensazione di vuoto? - Ma mangia ugualmente.

Yugi si mette a guardare la televisione e Hikari dice. « Papà c'è il mio cartone animato, fanno il film, mi fai vedere? »
Yugi dice ad Atem. « Amore vieni a vedere la partita di Brukido e Jonouchi? »
Atem si siede accanto a yugi. «Oh sì, Hikari siediti che guardiamo? »
La bimba scuote la testa, a lei non gli importa di Dual monser. « No, io voglio vedere la sirenetta 2, papà mi fai vedere? »
Atem dice. « Ma no, vediti questo è più istruttivo. »
Yugi prende i popcorn mentre Hikari si siede sul divano incrociando le braccia. « Voglio il mio film. Yugi intanto dice ad Atem. « Per te, Jonouchi ce la farà? Brukido è uno subdolo. »
Atem prende i popcorn. « Speriamo, del resto ha gli insegnamenti di tuo nonno. »
Hikari guarda male la televisione. - Mi ignorano? Voglio vedere il film, è da tempo che ne parlano, voglio vederlo! -

Sul più bello appare il film e Atem rimane stralunato per poi guardare hikari che urla. « Evvivs Il mio film!! »
Atem e Yugi si lamentano. « Hikari, stavamo vededo la partita! Rimetti subito la trasmissione!»
la bimba non li ascolta che guarda il film interessata.
Yugi prende il telecomando ma si accorge che non va. «ma bene ha vietato di cambiare i canali! »
Atem chiede. « Andiamo a vedere la partita da un altra parte? »
Yugi si alza. « Ok… »
I due quindi vanno in cucina , fanno apparire una televisione e guardano la partita parlando tra loro sullo svolgimento.

Hikari si volta notando che mancano i suoi genitori e li vede in cucina parlare insieme, poi si tocca il petto sentendosi veramente strana. - Mi sento come se fossi sola… -

La bimba perde la voglia di vedere il film e va in camera sua chiedendosi cosa sia la sensazione che brucia nella sua anima. - Non capisco perché mi sento così male? Mi manca papa, non mi ha mai ignorato, anzi è stato sempre vicino a me e prottetivo… -

La partita di Dual monster termina così Atem e Yugi parlano del incontro spiegando cosa ha sbagliato Jonouchi perché ha perso la battaglia, poi quando si stancano di parlarne iniziano un discorso più serio.
« Hikari pare in camera sua. » Spiega Yugi a bassa voce mentre prepara del thè cado.
« Forse non sta bene, non l'abbiamo avvisata, deve essersi sentita offesa. » Spiega Atem un po' in pensiero.
Yugi prende dalla tasca degli ingredienti che Mikami ha dato a lui e li mette nell' acua bollente poi ci aggiunge un filtro e un infuso lasciandolo mescolare con il tutto. « Forse così capirà cosa è non avere chi gli vuole bene. »
Atem stavolta dà un po' ragione. « Non nego che Hikari sia egoista e viziata, ma hai pensto che potrebbe fargli attivare il gioco delle ombre? »
Yugi lo sa, ma o fa così o lascerebbe casa. « Non ho scelta, io non mi separo da te, perché poi tratteresti Hikari molto male, e tu sei un demone se ti arrabbi. » Prende dalla credenza delle tazzine e le appoggia sul tavolo.
« Non riesco a sgridarla, stamattia le ho fatto paura. » Spiega versando del thè sulla sua tazza aggiungendoci poco zucchero, al contrario di Yugi che ne mette molto. « Forse è giusto così, dai a Hikari un po' di thè così si calma? »

 

Il ragazzo annuisce quindi prende il tutto e lo porta in camera mentre Hikari abbraccia i suoi peluche sentendosi molto sola. « Ehi piccola, ti ho portato un po' di tè, a te piace tanto. »
La bimba si volta e chiede. « perché mi lasciate sola? Io non voglio stare sola. »
Atem si siede e appoggia il piattino con la tazza a terra. « Stiamo cercando di darti i tuoi spazi, volevi vedere il film e noi ti abbiamo accontentata. »
Eppure ad Hikari sembra una mezza verità. « Papà mi sento male, non mi è mai successo, mi duole il cuore, mi sento nauseata ho una malattia? » Chiede curiosa a tono mogio.
« No, sono sentimenti, sei sempre rimasta felice, ma ora non pare che lo sei più, ma cerca di non perdere la felicità ok? » La bimba prende la tazzina ma ha le mani che tremano quindi Atem l'aiuta tenendo il sotto anche se un po' si scotta e l'aiuta a bere, e un po si calma. « Senti io devo andarci proprio in quella scuola? Non credo che sia per me. »
Atem non lo mette in dubbio. « Devi solo abituarti, ma non è che ti trattano male vero? »
La bimba rimane n silenzio, vorrebbe dire che non è ben vista ma vuole credere che si rissolverà. « No papà non fanno nulla, perché? »
« Curosità… beh, adesso vai a nanna ok? »
La piccola termina di bere il tè e si corica sul letto, poi Atem gli rimbocca le coperte e gli dà un bacino sulla fronte.

Yugi nel frattempo è rimasto in camera sua ad occhi chiusi cercando di dormire anche se il suo amato lo abbraccia e lo coccola e Yugi ridacchia leggermente per come senta il solletico, anche se poi due decidono di fare l'amore isolando i rumori e chiudendosi in camera.

Hikari a scuola viene accomapgnata sempre da Atem, si è accorta che Yugi mai riesce a vederlo perché scappa prima del suo risveglio andando a fare la spesa e altre cose come pagare la luce, l'acqua, in banca.

Hikari raggiunge la sua classe, i bambini giocano tra loro mentre lei rimane tra le sue a giocare con i lego cercando di usare l'immaginazione ma poi gli ritorna alla mente un ricordo di Yugie perde un attimo una lacrima dicendosi. « No, io non devo piangere, è sbagliato… »

Yugi pure non sta molto bene, è adolorato che ci sia tale spaccatura con sua figlia, ma spera che termini presto e che non si protragga troppo.

Atem invece raggiunge il luogo per disputare l'incontro di Dual monster quind a causa di erari e tempi dice a Yugi di prendere Hikari ma lui si lamenta che non può e Atem insiste mentre sta giocando contro una persona, così Yugi è costretto ad andarla a prendere alla fine delle lezioni.

Hikari esce sconsolata dal lasilo ma vede Yugi. - papà è tornato? - Va da lui, non sa cosa dirgli ma Yugi esprime. « Atem non può venire a prenderti così ci sono io. »

 

La piccola abbassa lo sguardo. - Non ho mai sentito lui così distante, di solito m sorrideva, mi sento male… - infatti la piccola inizia a dire. « papà mi sento nauseata, mi prendi in braccio?»
Yugi la prende solo per mano. « Andiamo… »

Perdonami…

Hikari così viene trascinata in auto, le viene messa sul seggiolino e Yugi inizia a guidare mettendo della musica e questo proibisce ad Hikari di parlare perché di solito è Yugi che parla con lei- due settimanefa lui mi chiedeva, e sorrideva no? Ora è come se per lui fossi un peso… non mi sopporta più? -

Arrivano a casa Hikari riceve solo un cellulare e una lista mentre Yugi dice. « ordina ciò che vuoi, Atem è in un torneo quindi non può occuparsi di te. »
La bimba non sa leggere e nemmeno scrivere. « Ma cosa c'è scritto? »
Yugi risponde. « Impara a leggere no? Non sei una bambina stupida. »
Hikari si arrabbia che urla. « A scuola non insegnano queste cose, perché mi tratti come se non contassi? »
Yugi prende un quaderno. « Perchè per te non conto! »
« N-Non è vero! »
« Oh certo che è vero! Segui Atem no? E segui lui, a te non importa nulla di cosa faccio! Senza me qui non si va avanti, Atem non sa cucinare, non sa cucire, io ho dovuto perché Atem è un faraone, e mica vuole fare la mamma, io invece devo perché poi non so, io sono un maschio! Ma dato che io per te sono un estraneo fai le cose da sola! »

 

Hikari scoppia a piangere con le mani agli occhi e Yugi entra in camera sua per poi mettersi lui a piangere.

Quanto sono maschino, ma che cosa posso fare io sto impazzendo a trattarla così.

Nel pomeriggio Yugi e Hikari non parlano, vivono ma fanno finta di vedersi.
Quando Atem vede questo si preoccupa perché Hikari ha un aura molto negativa quanto quella di Yugi che insieme si scontrano creando una metà tra il regno delle ombre e la realtà, e Atem sa che se un umano entrasse in casa sarebbe stecchito.

« Ehm cosa è accaduto? » Chiede ai due ma Hikari solo lo abbraccia e Atem la prende in braccio mentre Yugi afferma. « Niente mi ha solo fatto arrabbiare come è andata? »
Atem spiega. « Ho vinto, però state bene vero? »
Yugi non crede proprio mentre Hikari trattiene tutto in sé anche se Atem e Yugi notano quanto sia infelice la piccola.
«Io vado a svagarmi, Atem ti ho preparato il riso. »
Hikari trema un po' con le labbra e chiede. « E per me? »
Yugi apre la porta. « perché tu mi consideri? Ciao faraone » Ed esce mentre Hikari dice a suo padre. « papà mi ha sgridato, mi ha fatto paura. »
Atem prende il piatto e guarda le porzioni.

Ma cosa l'ha fatto così infuriare? A malapena c'è per me...

mette tutto in un piatto a lo da a Hikari che inizia a mangiare mentre Atem deve prendersi qualche snack comprato fuori e Hikari domanda. « Non ceni? »
Atem spiega. « Yugi ha preparato solo per me, così ti ho dato la porzione. »
La piccola chiede. « facciamo metà?»
« Non preoccuparti, io non ho fame. 7
La bimba credendoci inizia a mangiare anche se poi ammette. « Lo sai mi manca molto papà. »
Atem sospira « a me manca il suo sorriso. »
La bimba annuisce. « A me i suoi piatti, mi manca tenerlo vicino, mi manca il come si preoccpa per me, mi manca… »
Atem le tocca i capelli lunghi a tricolore. « Non preoccuparti, prima o poi terminerà questa assurda storia »
« E se non mi volesse più? Se si sbarazzasse di me? »
Atem non dice nulla, sa cosa potrebbe fare Yugi. « Ascolta tutto questo è accaduto perché tu hai detto a papà quelle cose, non puoi basarti solo su me, io sono in un modo mentre Yugi è la metà della mia metà, capisci? »
Lei scuote la testa e Atem spiega. « Yugi vuole solo che tu capisca cosa significa seriamente non essere voluti bene.
Hai provato la mancanza cosa che mai ti è successa perché Yugi a suo modo ti ha dato ogni cosa e tu ora te ne sei accorta. »
La bimba domanda. « posso riavere papà come prima? »
Atem afferma. « Dai digli cosa provi, ok? » La bimba chiede. « Ma dove è? »
Atem se o può immaginare quindi aspetta che sua figlia termini di mangiare e la porta nel luogo dove sicuramente è Yugi, infatti lo trova in spiaggia a guardare e giocare con il mare. « Eccolo. »

 

Hikari raramente ha visto la sera fuori dalla finestra della sua camera però non gli piace il tempo, è freddo, ed è pieno di nuvole che oscurano le stelle e la luna mentre il mare è burrascoso e i venti sono forti
Atem scende la rampa di scale e tocca la sabbia. «Su raggiungilo, vedrai che ti farà passare. »
almeno spera perché il ragazzo ha creato una barriera invisibile che lo esterna da tutto il mondo.

 

Hikari gli si avvicina, e urla. « Papà! Posso stare con te? »
La bimba come nei programmi di Atem non viene sfiorata dal vento o spazzata via ma passa tranquillamente fino a prendere la mano di Yugi, e ciò lo desta che appunto abbassa lo sguardo.
« Cosa? Perché sei qui? »
La bimba ammette. « scusami se mi sono comportata male, ma non ignorarmi io ti voglio bene, mi dispiace se non ho mai capito nulla, ma non amo che tu mi ignori, ho bisogno di te, mi dispiace… »

 

Yugi nota che la piccola ha gli occhi verso le lacrime quindi gli dice. « La colpa è mia, ho sbagliato a vietarti di essere ciò che sei, ho sbagliato a darti i limiti, sai avevo paura che tu potessi trattare le persone come oggetti, un po' come fanno quelli come noi, e vorrei evitare perché sarebbe spaventso, ma se tu vuoi ciò non posso impedirtelo, è la tua natura. »
La piccola non capisce di cosa lui parli ma afferma. « Papà io inizierò ad essere come tu vuoi, però non mi fare più stare male, mi mancavi tantissimo! A scuola mi prendono in giro perché non ho una mamma, nessuno gioca con me, ero arrabbiata, non volevo ferirti, ma a me non importa, per me conti sia tu e papà, tutti e due, mi manca la tua cucina, mi manca tutto, anche il solo un sorriso.
Scusami se sono una bambina fatta male. »
Yugi prende in braccio la piccola e ladagia sulle sue gambe stando seduto. « Ma non sei fatta male, sei solo piccolina, comunque lasciali stare quelli che non ti apprezzano, vedi seguono la mentalità della loro famiglia, vedrai che troverai degli amici che non baderanno a questo, forse non quest'anno ma nei prossimi sì. »
« quindi torni come il mio papà che mi sorride? »
Yugi scoppia a ridere. « Sì, a patto che mi ascolti ok? »
La bimba annuisce e ammette. « Sono felice! Ti voglio bene. »
Yugi arrossisce finalmente si rissente voluto bene da lei per questo le da un bacino slla fronte. « Anche io, tantissimo, non scordarlo mai, adesso andiamo a mangiare, credo che Atem ti abbia dato il riso. »
la bimba annuisce. « Come lo sai? »
« Conosco molto bene il pensiero suo, però stavolta non ho voglia di cucinare, andiamo in un ristorante? » Chiede yugi e lei tutta felice scende dall' abbrccio per poi andare da Atem a dire. « papà si va in un ristorante, ma cosa è? »
Atem esprime. « Ristorante? Finmente si mangia decentemente.. » di colpo atem viene bagnato mentre Yugi urla stai dicendo che non so cucinare?! »
Atem si tocca il naso gratandoselo. « Ah mi hai sentito? » Chiede a tono scherzoso e Yugi sbuffa. « io so cucinare, sono quattro anni che mi applico! »
Hikari ammette. « ma a me piace come cucina papà che ha che non va? »
Atem spiega. « beh, tu mai hai mangiato in luoghi di alta società quindi non puoi sapere la diferenza. »
Yugi afferma indicandosi. « Non sarò uno sheff ma ben ti batto a carte, dirigo un azienda, e mi basta! »
Hikari ritorna contenta a vedere Yugi spensierato e Atem pure ma sopratutto viene sempre coccolata e messa per prima a tutto, e così la piccola ha imparato cosa è l'amore di un padre.
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Altro capitolo terminato, che dire, ho pianto riso, ma io Hikari l'adoro, non so voi XD
il prossimo capitolo sarà qualcosa di sconvolgente almeno credo, ma vi dico che siamo presto alla conclusione della storia ^^
E dubito che farò altre serie ♥
le idee scarseggiano u.u 

 

   
 
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