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Autore: _DreamerSimo_    16/06/2009    3 recensioni
Un bel falò sulla spiaggia…e vicino una piccola radura. Adoravo le radure e i boschi di notte…li trovavo così magnificamente misteriosi e attraenti. E forse ha nessuno interessava veramente "la caccia al tesoro" di per se, forse anche gli altri avevano secondi fini.
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aria era umida.

Sentivo il naso pizzicarmi.

E nonostante fosse agosto inoltrato avevo gli occhi lucidi per via dell’allergia.

Mi guardai intorno…avevano scelto davvero un bel posto.

Un bel falò sulla spiaggia…e vicino una piccola radura.

Adoravo le radure e i boschi di notte…li trovavo così magnificamente misteriosi e attraenti.

Come se di giorno gli alberi fossero solo alberi,ma che nella notte acquisivano qualcosa di magico.

Chissà quali segreti conservava quel posto.

-Ragazzi è l’ora della caccia al tesoro.- Esclamò uno dei presenti.

Tutti approvarono eccitati.

Forse ha nessuno interessava veramente "la caccia al tesoro" di per se, forse  anche gli altri avevano secondi fini.

-Abbiamo diviso tutti per gruppi.

Il ragazzo diede a ognuno di noi un foglio.

Nel mio gruppo,alcuni compagni di scuola e altri che conoscevo solo di vista.

 -Mi raccomando cercate di non perdervi.

Ci diede anche  un fischietto da usare in caso di bisogno.

-sono le 22:30 a mezzanotte tutti qui….e ora..divertitevi..che vinca il migliore.

Detto questo ci dividemmo.

Io seguii i miei compagni,non mi interessava trovare il “presunto” tesoro.

Volevo solo godere quegli attimi in assoluta tranquillità.

Quegli attimi così speciali…dove le preoccupazioni svaniscono e ti senti incredibilmente leggera.

Quei momenti dove la persona che odi di più sembra essere improvvisamente il tuo migliore amico.

Iniziai a guardarmi intorno,eravamo ormai ero dentro la  foresta inoltrata.

Solo dopo mi accorsi che ero rimasta sola.

Inizia a chiamare i nomi dei mie compagni.

Nessuna risposta.

Di getto iniziai a correre,affannata.

Dimenticandomi del fischietto.

Sentivo l’aria improvvisamente più fredda battermi sul viso.

Correvo e chiamavo nomi a caso.

Ero rimasta sola?Possibile che tutti si trovassero in un posto diverso del mio.?

Poi sbattei contro qualcuno.

Caddi a terra.

Avevo paura,era forse un animale?

Lo guardai meglio, era un ragazzo.

-Ahia..mi hai fatto male sai!

-non volevo.

Mi scusai velocemente,mi alzai e inizia a pulirmi il vestito.

Non riconoscevo il volto del ragazzo,che però mi sembrava familiare.

-sei ferita?.

-No.

Mentì

Mi ero scheggiata una gamba ma poco importava,non faceva male.

-Hai del sangue invece.

Mi fece notare.

Lo guardai scorrere..rosso e fluido.

Non avevo mai sopportato la vista di quella sostanza rossa.

Poi fissai meglio ragazzo.

E mi senti avvampare.

Tra tutte le persone perché proprio lui?

-ti sei perso pure tu? domandai

-si quando mi sei venuta incontro però.

-s…scusa.

Sembrava strano quella sera.

Diverso da sempre.

Non aveva il suo solito tono arrogante e superbo…era dolce.

Faticavo a crederci.

Camminammo per tutto il resto del tragitto in silenzio.

Ci confondevamo nella notte.

A farci luce la luna e qualche lucciola che passava di li per caso.

L’atmosfera che consideravo romantica ora era diventata lugubre.

Forse le cose mutano quando sei tu a vederle con occhi diversi.

Che stessi valutando l’opzione che anche lui fosse cambiato?

Arrivammo dopo una ventina di minuti,in un posto stupendo.

C’era una piccolo fiume che molto probabilmente sfociava nel mare,e delle rocce intorno.

Anche un vecchio albero si ergeva maestoso.

-C’è dell’acqua vieni.

Disse prendendomi per mano.

Dei brividi mi scuoterono tutta.

Ero paranoica..mi aveva solo presa per mano..ma cosa ci potevo fare se mi piaceva?

Mi fece sedere su una roccia li vicino.

Prese dell’acqua e la passo sulla gamba.

-AHI. Mi lamentai.

-se solo fossi più attenta..sei sempre la solita sbadata.

Disse questa volta col tono di sempre.

Mi alzai di scatto.

-basta.

Lo dissi quasi urlando.

-ora cos’hai?sei pazza? Disse guardadomi strano.

-no…non lo sono, sei tu che ti devi spiegare.

-cosa mai dovrei spiegarti?

Disse quest’ultima frase con la voce smorzata.

-devi spiegarmi cosa ti ho fatto,perché  usi sempre questo tono arrogante con me?cosa ti ho fatto?cosa?.maledizione dimmelo.

Gridai forte…nessuno poteva sentirci.

Mi risedetti e mi misi le mani su la faccia.

Non volevo piangere.

Poi sentii la sua mano alzarmi il mento.

-io…

-tu niente…tu mi ODI è questa la verità.

-non potrei mai odiarti.

- e come fai a dirlo..con quale sentimento giustifichi il tuo comportamento?QUALE?

-con questo.

Disse con voce pacata,emozionata e imbarazzata.

Perché?

Si avvicinò lentemante a me.

Chiusi gli occhi per prendere un respiro.

Ma non potei farlo il respiro.

Perché la sua bocca si posò sulla mia.

Non  vedetti più.

Affondai le mie mani dentro i suoi capelli.

Ed erano come me li immaginavo,morbidi e in quell’occasione pieni di sale marino.

Mi mise le braccia attorno al corpo.

Non lo fermai…non avrei mai potuto farlo.

Era il mio primo bacio.

Avevamo entrambi 16 anni.

Le sue labbra si muovevano e piano piano,  andavano sempre a crescere.

Dopo un po’ di esitazione entrai anchio in quel bacio.

Così sentito…un bacio come giustificazione…un bacio che per me valse più di 100 parole.

Ma che dico…1000.

Si stacco piano da me…come se non volesse lasciare neanche lui quegli attimi.

-io…

Cerco inutilmente di giustificare il gesto.

Non volevo complicargli l’operazione.

Posai un dito sulle labbra che poco prima avevo baciato,in segno di silenzio

-questo è davvero quello che senti?.

Un attimo di silenzio in cui ci perdemmo ognuno negli occhi dell’altro.

-si.

-Sai non so se crederti..e se mi stessi prendendo in giro?

Mi prese le mani.

Guardai per un infinità quelle mani unite.

-guardami.

Ubbidì.

-come potrei scherzare su una cosa simile?il mio comportamento era SOLO per attirare la tua attenzione.

-beh non era il modo migliore…ma si hai attirato la mia attenzione.

Lui si stava avvicinando di nuovo a me per baciarmi.

“Fiiiiiiiiiiiiiii”

Sentimmo un  fischio soffocato e un botto, poi  delle scintille colorate illuminavano il cielo.

Era il segnale di ritorno alla base.

Era mezzanotte.

L’ora del ritorno..e quasi mi dispiaceva che quegli attimi fossero stati così intensi quanto brevi.

Lo guardai,questa volta lo vedevo bene.

Mi sorrideva,poi rivolse lo sguardo al cielo.

Lo guardavo in tutta la bellezza.

Si stese a terra sull’erba.

Lo imitai e poggiai le mie mani sul suo petto

-è l’inizio i qualcosa di nuovo.

sussurrò con lo sguardo ancora rivolto verso l’alto.

-di…cosa?

Chiesi intimidita.

Mi guardo e mi diede un bacio a fior di labbra.

-l’inizio del  nostro amore.

  
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