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Autore: fede_rica19    16/08/2017    2 recensioni
Lily Luna Potter ormai è diventata una bellissima donna, un pò lunatica, prossima alla specializzazione in Magichirurgia...potrebbe sembrare tutto perfetto adesso che i drammi adolescenziali sono lontani e che sta giungendo la realizzazione professionale eppure qualche fantasma del passato busserà nuovamente alla sua porta e lei dovrà finalmente decidere se chiudere con il passato per sempre o lasciarlo entrare ancora una volta e rimescolare le carte;
Albus Severus Potter è fiero della sua sfilza di successi in campo scolastico ma per lui è arrivato il momento di una nuova sfida che forse stavolta non riuscirà a superare con lo charme e l'ambizione che lo hanno contraddistinto da buon serpeverde, forse stavolta la scuola di Auror lo metterà a dura prova ed a complicargli le cose giungerà una testolina mora che serba per lui un profondo rancore;
Aurora Gomez è una strega dal passato difficile nonché migliore amica e coinquilina della piccola dei Potter. La sua lingua lunga ed il suo corpo sinuoso nascondono un'anima fragile ed un cuore scheggiato dalla vita che è stata troppa ingiusta con lei sin da bambina.
Coppie: Lily luna/Teddy; Albus Potter/AlicePaciock; Lily luna/nuovo personaggio
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Teddy Lupin | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Orgoglio&Pregiudizio'
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Barista
 
-Al prossimo grugnito ti spedisco a lucidare le ampolle e i contenitori di pozioni giù nei sotterranei Potter!!- il professor Button le stava dando il tormento quel primo giorno nel suo reparto. Lily era stremata. –Ti ho sentito roteare gli occhi al cielo Potter!- la rimbeccò ironicamente. Strinse i denti e fece un respiro profondo. Non poteva di certo litigare con il suo professore nonché responsabile del suo futuro voto. Si stampò un sorriso in faccia e terminò il giro di visite insieme al suo collega per quelle due settimane, un ragazzo di nome Ivan Austin.
-Secondo me vai bene…- le bisbigliò Ivan mentre cambiavano la medicazione ad una strega che aveva usato una bacchetta rotta e l’incantesimo Incendio per accendere i fornelli le era rimbalzato addosso.
-Ehi voi due poche chiacchierare e più lavoro!- li rimbrottò dal ciglio della porta Button mentre analizzava la cartella clinica di un altro ricoverato.
-Mi dispiace!- si scusò Ivan passando alla medicazione del paziente accanto.
-Suvvià Potter è così che ti hanno insegnato a fare una medicazione? Mettici più impegno la prossima volta!-
-Certamente professore!- disse a denti stretti tentando di
mantenere la calma. Guardò l’orologio e le lancette indicavano che tra cinque minuti quel turno estenuante sarebbe finito e finalmente avrebbe potuto sfogare la rabbia da sola.
Quando furono nell’ultima camera per il controllo di un ragazzo che si era ferito con delle caccabombe esplosive Lily riconobbe un ex Grifondoro.
-Travis ciao!!!-
-Lily che piacere! Sarai il mio medico?-
-Non è ancora a quel punto ragazzo!- s’intromise Button rimbalzando con gli occhi sui due ragazzi. –Potter sei hai finito di fare la civetta porta questa cartella nel mio studio, ci vediamo lì tra un attimo!- Lily era paonazza dalla vergogna ma obbedì e si recò nello studio a testa bassa. Nessuno era mai riuscito ad umiliarla così. Qualche istante dopo che si era accomodata sul divanetto all’interno della stanza, entrò Button.
-Chi ti ha detto che potevi accomodarti?- Lily balzò in piedi.
-Professore perché voleva vedermi?- mormorò paonazza
-Volevo parlarti di quello che è successo il primo giorno…- Lily sbiancò. Si ricordava della figuraccia con la Bulstrode. –Il padre della tua collega è un attento e generoso finanziatore di questo ospedale signorina Potter e per quanto io sia un fan di suo padre lo sono di più del maniate Bultrode, intesi? Quindi non tollererò future scaramucce da ragazzine nei miei corridoi…- Lily annuì. Avrebbe voluto che il pavimento la risucchiasse.
-In mia difesa non era mia intenzione minacciare nessuno quella mattina ma sono stata provocata ed umiliata davanti a tutti!-
-Lo capisco ma mi deve assicurare che manterrà la calma d’ora in poi!-
-E’ per questo che mi ha rimproverato tutta la mattina? Per mettermi alla prova? So mantenere benissimo la calma come ha visto!-
-Perché sono il tuo superiore! Ma dovrai essere altrettanto paziente anche con chi ti mancherà di rispetto fin quando lavori per me! Tutto chiaro?- Lily annuì ancora.
-Posso andare?- mormorò. Button annuì e le sorrise.
-è stato un piacere lavorare con te Potter, la prossima volta sarò più gentile, promesso!- fece una pausa ed indugiò con lo sguardo sui suoi occhi. Il professore si morse il labbro e calò lo sguardo scuotendo la testa come per scacciare via un pensiero. Che pensasse alla scorsa sera quando l’aveva sorpresa vestita con solo una asciugamano umida? Arrossì di nuovo e abbozzò un sorriso per poi girare i tacchi e scappare via.
 
*

Pari merito. Alice Paciock e Albus Severus Potter avevano totalizzato lo stesso punteggio alla prova culturale ed erano sulla bocca di tutti quel giorno. Tra chi si voleva congratulare e chi ovviamente ipotizzava ad un imbroglio dovuto alla loro fama, c’era comunque curiosità e tutti gli occhi erano puntati su loro due. Come poteva immaginare chiunque appena videro i risultati un’occhiataccia gelò sul posto Al. Non era a conoscenza della natura competitiva della ragazza o magari lo era diventata perché la competizione era con lui. I trenta esclusi, poiché non avevano totalizzato il punteggio minimo, andarono via a testa china. Ormai erano rimasti in trenta e solo due prove lo separavano dal suo sogno. Alice, pensò fra sé e sé, non sarebbe riuscita a rendergli quell’esperienza un calvario. Era intenzionato ad ignorarla e se non avesse funzionato avrebbe tentato di trovare un modo per farsi perdonare. Non era da lui, ma dopo come si era sentito in colpa, per la prima volta aveva voglia di dimostrare il suo dispiacere a qualcuno e rimediare al suo errore.
La sera Finn Zabini e Scorpius lo avevano invitato a bere una burrobirra nel nuovo locale, il Luppolo Incantato a Diagon Alley, per festeggiare il suo successo. Perciò alle 23 si ritrovò un po’ alticcio e a chiacchierare al solito dei vecchi tempi ad Hogwarts tra una partita di Quidditch e una scappatella dai passaggi segreti verso Hogsmead per bere Whisky Incendiario.
-Ehi ma quella lì non è la tua arcinemica?- Al si voltò alla frase di Finn e vide entrare Alice diretta al bancone.
-Non la ricordavo così slanciata e…- Al si voltò verso Scorpius –ok, scusa non farò un complimento ad un’altra mentre il cugino della mia ragazza mi sta a sentire!- ridacchiò il biondo tornando a sorseggiare la sua pinta.
-Adesso mettiamo un po’ di pepe a queste serata! EHI ALICE!!- Finn si alzò ed urlò a gran voce il nome della ragazza, ignorando i calci che da sotto il tavolo gli sferrò Al.  Lei si voltò accigliata prima di riconoscere Finn e sorridergli. Ma non appena si avvicinò al loro tavolo e si accorse della presenza di Al il suo sorriso luminoso si spense all’istante.
-Finn…dimenticavo che hai delle amicizie discutibili…- argomentò la mora fermandosi ad un passo da loro. –Scorpius!- poi salutò il terzo ragazzo che motteggiò un brindisi nella direzione dell’ex Corvonero.
-Perché non ti siedi con noi?- disse Finn mentre Al tentava di star calmo e non strattonare il suo amico per il nervoso. Proprio non capiva perché Alice doveva trattarlo come se fosse uno dei Fantasmi del Scuola, invisibile e inutile.
-Veramente stavo prendendo qualcosa da mangiare, mi aspettano le mie coinquiline…-
-Dai Alice, ogni tanto spezza la tua routine algida e bevi un po’ di alcol con un tuo vecchio amico!!!- insistette Finn. La ragazza sospirò e si prese una sedia. Con attenzione scelse il suo posto, tra Finn e Scorpius. Però così finì proprio difronte ad Al che finalmente incrociò i suoi occhi color cioccolato.
-Ciao anche a te…- ironizzò. La ragazza fece un cenno con il capo e si voltò verso Finn.
-Allora so che anche tu stasera hai qualcosa da festeggiare, prima a pari merito con questo ragazzone qui!- argomentò Finn battendo una pacca sonora sulle spalle di Al.
-Già! Tutto merito di tanto impegno e dedizione!-
-A chi lo dici…- mormorò Al.
-Si come no?!- sbuffò divertita Alice.
-Cosa vorresti dire?- abbaiò Al dimenticandosi della tregua che voleva raggiungere al costo di rinunciare al suo orgoglio.
-Io sono sicura di non aver copiato né di aver avuto prima le risposte al test, e tu?-
-uuhuuuuuuu…- fecero in coro Finn e Scorpius divertiti.
-Hai messo questa voce in giro?-
-Non ancora… potrei farlo! Potrei portare gli esaminatori a toglierti di mezzo alla prossima prova per non avere un tale peso addosso! Chissà cosa ne penserebbe l’opinione pubblica del Ministero se lasciasse passare un raccomandato!?- argomentò divertita nel punzecchiarlo. Al indurì la mascella e la fulminò con lo sguardo.
-A quanto ne so anche il tuo cognome sembra averti giovato in alcune occasioni… anche tu eri sulla bocca di tutti stamattina! Per questo non hai dato vita a quest’altra diceria sul mio conto? Perché potrei ripagarti con la stessa moneta?-stavolta fu Alice ad assumere un cipiglio infastidito arricciando le labbra.
-Avevi ragione Finn, la serata si fa interessante!- disse Scorpius.
-In realtà ho capito che basterà stracciarti nelle prossime due prove per darti la lezione che ti meriti Albus Severus Potter così da farti scendere da quel piedistallo ed umiliarti una volta per tutte!-
-E tu credi di potermi battere in un duello! Davvero?!- ridacchiò scettico Al inarcando un sopracciglio.
-Quando le tue chiappe saranno a terra e bruciacchiate ti toglierai quello stupido ghigno dalla faccia Potter e mi darai ragione!- fu la risposta tagliante di Alice.
-Oh si certo, sarai tu a scappare in lacrime come la femminuccia che sei, come quella sera alla Testa di Porco quando…- Alice si alzò di scatto e visibilmente sconvolta in viso uscì a passo veloce dal locale.

https://www.youtube.com/watch?v=QAyjgG0-Deg
-Ahi ahi mi sa che hai toccato un tasto dolente Al stavolta…- commentò Finn. Al si alzò velocemente e tentò di seguirla. Uscito dal locale la trovò sul ciglio del marciapiede ad asciugarsi una lacrima timida.

*E' passata da dopo la mezzanotte e c'è una coppia in un angolo e mi chiedo quello che lui abbia detto perché lei sta piangendo…
Forse possiamo attenerci a tenerci per mano oppure dovremmo sollevare un bicchiere e dimenticare il passato?*


-Alice scusami… io non volevo…-
-Potter tu non vuoi mai nulla…ma non so come ci riesci ma mi mandi in pezzi più volte di quanto credi!- si voltò lei infuriata.
-Come potevo sapere il motivo per cui quella volta ti ho visto piagnucolare?! Era un ragazzino, credevo che avessi litigato con qualcuno…volevo solo prenderti in giro per la sensibilità da ragazza che presumevo avessi!-
-Tipico…sai solo giudicare gli altri dall’alto del tuo piedistallo!-
-Non vuoi dirmi perché ricordare quel momento ti abbia fatto star male? Voglio sentirmi uno schifo e saperlo potrebbe farti raggiungere questo scopo!- tentò di scherzare velatamente Al per azzardare un attimo di riconciliazione. Alice lo guardò scettica ma poi fece un paio di passi verso di lui.
-Quella fu la sera in cui lui mi lasciò…- mormorò non riuscendo a guardarlo negli occhi. Al si sentì davvero uno schifo e avrebbe voluto che il marciapiede si aprisse sotto di lui per sprofondare e sparire per sempre.
-Ok, sono proprio un idiota insensibile e ho sbagliato a tirar fuori questa storia! Vorrei solo cancellare l’enorme stupidaggine che ho fatto quell’anno e che tu adesso fossi felice e noi due amici!- confessò Al impacciato da un briciolo di orgoglio ma sincero. Alice sollevò gli occhi si specchiò in quelli verdi smeraldo del ragazzo e non trovò nemmeno un pizzico di bugia. Lo avvertì sincero e allora gli sorrise. Al le si avvicinò e le asciugò con il pollice un’altra lacrima. –Tregua?- suggerì alla fine lui sorridendole.
-Va bene!- cinguettò la ragazza forse togliendosi un peso. Al percepì che anche per lei era diventato dura sostenere quello scontro. Stava togliendo forze e concentrazioni al percorso che avevano intrapreso al Ministero e non portava a nulla di buono nemmeno con le relazioni sociali. Si strinsero la mano ed insieme rientrarono nel locale per brindare ad una ritrovata serenità, almeno per il momento.
 
 *Possiamo parlare di un futuro, non vogliamo abbandonarci ai ricordi perché sappiamo entrambi che sono stato io a sbagliare…
Puoi versarmi un po’ d’amore? (James Blunt; Bartender)*

Buona sera anzi forse meglio buona notte visto l'orario!!
innanzitutto mi scuso sempre per la lentezza con cui aggiorno ma non ho saputo far di meglio e per il capitolo un pò cortino ma mi serve da corridoio per il prossimo! ho dovuto far calmare un pò le acque per introdurre il prossimo un pò più lungo e movimentato! 
Ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e domani mattina risponderò sicuramente ;)
e ovviamente ringrazio chi segue, preferisce e ricorda la storia! vi adoro, siete sempre di più!!! alla prossima, un bacio, rory!!!


 
  
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