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Autore: PierOmega    18/08/2017    0 recensioni
La storia è ambientata in un futuro non troppo lontano. Il mondo è stato devastato da una guerra nucleare, e ora è governato da tre potenze mondiali con "il pugno di ferro". Marco, un ragazzo che ha perso i genitori in guerra, vuole porre fine alla tirannia e riportare la pace.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ma quando smetteranno di seguirmi? Non ne posso più, non dovevo provare ad affrontare Shura ed ora mi ritrovo con il braccio destro quasi totalmente inerte. Per di più mi ha sparato alla gamba sinistra per rallentare la mia corsa. Aspetta un attimo! Un rudere! Se riesco a nascondermi lì sono salvo! -
-Correte, non può essere andato lontano! - urlò Shura.
-Fortunatamente non mi hanno visto e sono andati oltre! Non resisto più, sono stanchissimo.
Nel frattempo in edificio lì vicino…
-Sofia, hai visto chi era inseguito da Shura? -
-Si, Boris, è un ragazzo ma non mi sembra di averlo mai visto da queste parti…-
-Va bene portalo qui e cerca di rimetterlo in sesto! –
-Si! –
Tre giorni dopo…
Marco si svegliò in un letto in una stanza adibita a studio medico e vide una bellissima ragazza dai capelli lunghi e castani, con due ipnotici occhi blu, seduta su una sedia accanto a lui.
-D… dove sono? – chiese Marco un po’ confuso.
-Ti sei svegliato finalmente! Sono tre giorni che dormivi, pensavo che ormai fossi morto! –
- Chi sei? –
-Sono Sofia, dottoressa del clan ribelle di Tolosa-
-Tolosa? Allora ce l’ho fatta! –sospirò.
-Piuttosto chi sei tu? Ho capito subito che non eri di qui! –
-Il mio nome è Marco vengo dall’ormai defunto clan ribelle di Brescia-
-Davvero? Io vengo da quello di Como che purtroppo ha fatto la stessa fine- disse tristemente.
In quel momento la porta della stanza si aprì ed entrò un uomo molto alto dai capelli castani che con la sua voce molto profonda chiese a Sofia come stava il loro “ospite”.
Allora Sofia rispose: - Ha appena ripreso conoscenza –
-Ottimo! – rispose Boris.
-Dunque, ragazzo, dimmi, qual è il tuo nome? –
-Marco, signore! – disse come se fosse un soldato.
-Interessante, e da dove vieni? – chiese Boris.
-Brescia, signore! –
- Va bene, Sofia, assicurati che stia bene! – disse con un tono quasi sarcastico.
- Si certo! – gli rispose.
Detto questo Boris uscì dalla porta.
-Sofia, posso darti del tu, vero? Il tuo capo parla sempre in quel modo? –
-Certo che puoi dare del tu, comunque si comportava in modo insolito, ma credo che sia perché sei nuovo. –
-Da quanto tempo sei qui? – chiese Marco incuriosito.
-In realtà da meno di una settimana, ma con me non fu così rigido. –
In quel momento in un’altra stanza con un telefono particolarmente modificato Boris discuteva…
-Quindi siete sicuri che sia lui? – chiese la persona con cui parlava Boris.
-Si certo! - rispose contento Boris.
-D’accordo, allora agiremo come previsto! –
-E della ragazza cosa ne facciamo? –
-Continua a tenerla all’oscuro di tutto e non farla partecipare allo scontro! –
-Ricevuto! –
-Arriveremo in dieci minuti, intanto preparati! –
-Affermativo! –
   
 
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